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Un segreto reale in corsia: Harmony Bianca
Un segreto reale in corsia: Harmony Bianca
Un segreto reale in corsia: Harmony Bianca
E-book157 pagine1 ora

Un segreto reale in corsia: Harmony Bianca

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Info su questo ebook

Cenerentole reali 2/2

Due dottoresse catapultate in una vita da sogno. Un sogno da cui non hanno intenzione di svegliarsi.
La dottoressa Jeena Harrak è ritornata a casa. Esiliata anni prima dal re di Kalyana per essere rimasta incinta del principe Maazin, Jeena non aveva avuto il tempo di salutare l'uomo che amava e avvisarlo della crudeltà di suo padre.

Adesso che è tornata, inviata a sostegno della popolazione dalle Forze Armate canadesi, ha potuto rivelare a Maazin l'esistenza di suo figlio, l'erede al trono. Ma lavorare al suo fianco, giorno dopo giorno, si rivela un compito più difficile di quanto pensasse. Basterà l'intensa attrazione che provano l'uno per l'altra a riunire la loro famiglia?
LinguaItaliano
Data di uscita20 mar 2020
ISBN9788830511972
Un segreto reale in corsia: Harmony Bianca

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    Anteprima del libro

    Un segreto reale in corsia - Amy Ruttan

    successivo.

    1

    Da parecchio tempo non tornava in patria. Mentre l'aereo che trasportava la squadra medica di soccorso e i rifornimenti di medicinali si avvicinava all'isola di Kalyana, il cuore di Jeena batteva a una velocità di gran lunga superiore a quella normale.

    E quando le nubi si diradarono e il profilo dell'isola si stagliò contro le acque dell'Oceano Indiano, lei dovette fare un respiro profondo per calmarsi.

    Era tornata a casa.

    Solo che Kalyana non era più la sua casa da quella notte di dieci anni prima, in cui suo padre l'aveva svegliata e le aveva detto che avrebbero dovuto lasciare immediatamente l'isola.

    Allora Jeena non desiderava andarsene e non sapeva nemmeno in che luogo fossero diretti, ma i suoi genitori avevano bisogno di lei e lei aveva bisogno di loro.

    Così aveva lasciato Kalyana diretta in Canada.

    Alla fine era andato tutto per il meglio e non aveva mai pensato di poter rivedere l'isola.

    Lanciò un'occhiata al passaporto canadese che stringeva nella mano, e sperò che non le avrebbero fatto storie per entrare nel paese.

    Suo padre le aveva spiegato che la loro presenza a Kalyana non era gradita. Ma il consolato canadese le aveva assicurato che il suo visto era perfettamente in regola e non ci sarebbero stati problemi.

    Jeena sapeva di dover stare tranquilla. Non aveva fatto niente di male. Era soltanto rimasta incinta e aveva deciso di tenere il bambino. Molte donne erano madri single e non c'era ragione di sentirsi in pericolo. Eppure l'ansia non la faceva stare tranquilla.

    Se il padre di suo figlio fosse stato un altro, non se ne sarebbero dovuti andare.

    «Per quale motivo dobbiamo partire?» aveva chiesto Jeena.

    «Lady Meleena ha detto che il re potrebbe prenderti il bambino» le aveva spiegato il padre. «È questo che vuoi?»

    «No.» Jeena aveva scosso la testa. «Ma non desidero partire.»

    «Lady Meleena ci aiuterà. Chiede soltanto di non tornare indietro e di mantenere la gravidanza segreta.»

    «E che cosa ne sa Lady Meleena?» aveva chiesto Jeena confusa. «L'hai mai detto a qualcuno?»

    «Naturalmente no!» aveva esclamato suo padre. «Lo ha saputo alla clinica. La gente sa chi vedevi e Lady Meleena non ci ha messo molto a fare due più due. Il padre di Meleena investe nella mia piantagione. Lei vuole solo proteggerci.»

    «Sono incinta, non ho commesso un crimine!»

    Il padre si era avvicinato e l'aveva abbracciata. «Naturalmente. Ma Lady Meleena sa come può venire trattato un figlio illegittimo con un genitore aristocratico. Guarda il suo fratellastro Kemal... I compagni lo hanno sempre maltrattato ed è morto in un terribile incidente.»

    «Ma...»

    «Niente ma!» aveva sbottato il padre. «Partire è la cosa migliore. Sarà l'unico modo per proteggere il nome della nostra famiglia e a evitare scandali.»

    Jeena si era sentita in colpa. «Sì, padre. Hai ragione.»

    Cercò di allontanare quei ricordi e strinse più forte tra le dita il passaporto canadese.

    Lady Meleena era in procinto di sposare il principe. Che cosa avrebbe pensato del suo ritorno a Kalyana?

    Tre anni prima si era fidanzata con Maazin, il padre di suo figlio, e Jeena non poteva fare a meno di pensare che avesse messo gli occhi sul principe fin dall'inizio.

    Non ti avrebbe comunque sposata. La sua famiglia non avrebbe mai accettato la figlia di un agricoltore.

    Jeena sentì un nodo allo stomaco. Cercò di rilassarsi, ma sapeva che non si sarebbe sentita a suo agio, finché non fossero atterrati e avessero passato i controlli alla dogana. Aveva rotto la promessa fatta da suo padre di non ritornare nel paese.

    Jeena in quegli anni era cambiata. Non era più una ragazzina ingenua. Kalyana era la sua patria, indipendentemente da quello che Lady Meleena potesse pensare.

    Era venuta per fare il suo lavoro e non aveva intenzione d'interferire con la vita di Maazin o di Meleena.

    Guardò fuori dal finestrino e sentì un nodo in gola. Vedendo l'isola che si avvicinava, gli occhi le si riempirono di lacrime. Casa.

    La sua famiglia aveva vissuto a Kalyana e lavorato nella piantagione per generazioni. E se non possedevano più la piantagione era soltanto colpa sua. Perché si era innamorata della persona sbagliata.

    «Stai bene?»

    Jeena guardò Teresa, una collega venuta con lei a dare una mano. «Sì, grazie!» esclamò, sforzandosi di sorridere. «È che sento la mancanza di mio figlio.» Non era stata mai così a lungo lontana da lui.

    Rimasto in Canada con i suoi genitori, il bambino si trovava al sicuro. La sua squadra di hockey era arrivata in finale e avrebbe giocato all'Arena di Calgary. Lui e il nonno ne avevano parlato per mesi.

    Senza i suoi genitori, Jeena non sarebbe mai potuta diventare un chirurgo. E anche così era stato difficile.

    C'erano cose che Syman non avrebbe mai conosciuto, vivendo in Canada, come giocare con la sabbia sulla spiaggia o nuotare nel mare turchese. Correre nei campi di vaniglia, arrampicarsi su una palma o guardare l'Oceano Indiano.

    Il Canada si era rivelato un buon posto in cui vivere e al bambino piaceva abitare lì, anche con la neve e il ghiaccio, ai quali Jeena non si era mai veramente abituata.

    Se fosse cresciuto a Kalyana, probabilmente avrebbe giocato a cricket. O a polo?

    Jeena non voleva pensare al padre di Syman e a come si erano conosciuti durante una partita di polo, alla quale era stata trascinata da un'amica.

    Quando lo aveva incontrato, Maazin era noto per essere un playboy e Jeena sapeva che avrebbe dovuto tenersi alla larga da lui. Ma con lei era stato sempre gentile e premuroso. E più tempo trascorrevano insieme, più si era convinta che l'amasse davvero.

    Ma allora era giovane e ingenua.

    Non dovresti ripensare a lui.

    Eppure era stato sempre nei suoi pensieri. Più Syman cresceva, più assomigliava al padre e più lei rivedeva in lui l'unico uomo che avesse mai amato.

    Il bambino aveva preso molte delle sue qualità. Era gentile e premuroso. Ma anche vivace e un po' testardo. Jeena amava Syman ed era felice che il suo tempo con Maazin le avesse dato un figlio.

    «Rivedrai presto Syman e sono sicura che la sua squadra vincerà il torneo» affermò Teresa allegra, interrompendo i pensieri di Jeena.

    Lei fece una risata. «Sarà meglio o continuerà a lamentarsi fino alla prossima stagione.»

    Vista la differenza d'orario, non sapeva dire se il figlio potesse avere già vinto il torneo. Magari non aveva nemmeno iniziato a giocare.

    Avrei dovuto restare con lui...

    Ma Kalyana aveva bisogno di lei e il suo nuovo paese, il Canada, aveva bisogno che lei lo rappresentasse nel migliore dei modi. Conosceva il territorio e la sua gente, anche se significava gestire una situazione che forse non era ancora pronta ad affrontare.

    Quando chiudeva gli occhi, sentiva le braccia di Maazin che la stringevano. Ma ricordava anche il dolore che aveva provato quando lui l'aveva allontanata e Lady Meleena aveva detto a suo padre che Syman sarebbe sempre stato un emarginato, perché Maazin non l'avrebbe sposata, anche se sapeva che aspettava un bambino. Il suo ruolo di principe glielo impediva.

    Poi, qualche anno più tardi, il principe Maazin si era fidanzato proprio con Lady Meleena. A Jeena non avrebbe dovuto importare, ma si era sentita arrabbiata. Era chiaro che Meleena avesse manipolato la sua famiglia.

    Maazin non fa più parte della tua vita.

    Non c'era stato, quand'era nato Syman. E nemmeno quando lei aveva dovuto risparmiare o lavorare, mentre seguiva gli studi in Medicina. Non aveva bisogno di lui. Anzi, stava molto meglio senza di lui. E anche Syman.

    Ne sei proprio sicura?

    «Stiamo atterrando a Huban. Siete pregati di allacciare le cinture. C'è un po' di vento e la pista è stata danneggiata dal ciclone, quindi l'atterraggio potrebbe essere un po' movimentato» annunciò il pilota all'altoparlante.

    «Eccoci» affermò Teresa, appoggiando il libro e allacciando la cintura.

    Jeena fece un cenno del capo. Teneva lo sguardo fisso su Kalyana, che si stava avvicinando. Si vedevano chiaramente i danni provocati dal ciclone. Alberi sradicati, edifici distrutti lungo la costa... ma sul terminal le bandiere blu, verdi e oro di Kalyana sventolavano ancora contro il cielo azzurro. Uno spettacolo che Jeena non avrebbe mai pensato di poter rivedere.

    Maazin era in attesa vicino alla pista a bordo di un furgone. Avrebbe dato una mano a trasportare il materiale medico all'ospedale d'emergenza, che lui e Farhan avevano allestito a metà strada tra Huban e il distretto meridionale, che risultava il più colpito dal ciclone.

    Da quando il ciclone Blandine aveva investito il paese, Farhan, il fratello maggiore di Maazin, si era mostrato irritabile e preoccupato per la moglie.

    Non che Maazin lo biasimasse. Se avesse avuto con sé l'unica donna che avesse mai amato, si sarebbe sentito nello stesso modo. Ma in realtà lui non aveva nessuno.

    Non meritava di avere qualcuno.

    Non meritava nemmeno il matrimonio combinato che il padre aveva cercato di organizzare per lui. Ma aveva accondisceso a sposare Meleena, perché era quello che tutti si aspettavano.

    Dopo la morte del fratello Ali, avvenuta poco dopo la scomparsa di Jeena, Maazin si era sentito in colpa e aveva deciso di trascorrere il tempo cercando di fare del bene.

    Aveva servito nella Guardia Reale e si era specializzato come chirurgo, cercando di dare un significato alla sua vita. Era il minimo che potesse fare.

    Ma poiché Meleena non lo interessava, passava pochissimo tempo con lei, che alla fine lo aveva lasciato. La notizia, però, non era stata ufficializzata. C'erano in gioco questioni diplomatiche e suo padre voleva aspettare che il paese si riprendesse dalla devastazione causata dal ciclone.

    Così Maazin non aveva nessuno di cui preoccuparsi e nessuno da amare. Ed era quello che si meritava.

    Era un bravo medico e viveva per il suo lavoro. Era l'unica cosa di cui gl'importava, da quando Jeena era partita e Ali era morto nel tentativo di aiutarlo.

    Suo padre, il re Uttam, era favorevole al fatto che desse una mano con i soccorsi. Ma sua madre, la regina Aruna, era meno convinta che un principe dovesse sporcarsi le mani. Pensava non fosse sicuro.

    Sembrava che la regina non apprezzasse niente di quello che faceva. Ma Maazin voleva aiutare. Doveva aiutare. Anche se sua madre gli aveva esposto chiaramente le proprie perplessità.

    «Che cos'altro dovrebbe fare un chirurgo, mamma?»

    «Sei diventato un chirurgo, perché hai servito nella Guardia Reale.»

    «E allora?» domandò Maazin irritato.

    «Dovresti rimanere al sicuro all'interno del palazzo.»

    «E occuparmi soltanto della famiglia reale e degli aristocratici?»

    «Se ti fossi occupato di più dei tuoi doveri e avessi trascorso più tempo con la

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