Tentazione irresistibile: eLit

Di Barbara Monajem

Londra, marzo 1800 - Eliza Dauntry ha una pessima reputazione. I benpensanti la credono una scostumata perché mantiene se stessa e il figlio dipingendo ritratti di prostitute, anche se in realtà, da quando è rimasta vedova, non ha più provato interesse per un uomo. Finché non incontra Patrick Felham, un vecchio amico del marito che risveglia in lei un'immediata e assai inopportuna attrazione. Ex libertino dal passato scandaloso, Patrick è in cerca di una moglie irreprensibile che sia d'esempio a sua figlia e, con tutti i pettegolezzi che circolano, Eliza non è certo la candidata ideale. Ma resistere alla passione è impossibile...

• Lingua: Italiano
• Editore: HarperCollins Italia
• Data di uscita: 28 nov 2014
• ISBN: 9788858931950

Anteprima del libro

Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

Notorious Eliza

Harlequin Historical Undone

© 2010 Barbara Monajem

Traduzione di Laura Guerra

Questa edizione è pubblicata per accordo con

Harlequin Books S.A.

Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

persone della vita reale è puramente casuale.

© 2014 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

eBook ISBN 9788858931950

www.harlequinmondadori.it

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Londra, marzo 1800

Eliza Dauntry osservò scontenta il ritratto sul cavalletto, quindi diresse lo sguardo verso la donna nuda distesa sul divano. C’era qualcosa che non andava nelle tinte rosee che raffiguravano la pelle del seno e del ventre. Non sopportava quando i suoi quadri non riuscivano alla perfezione. D’altro canto, era ormai giunta al punto in cui detestava dipingere nudi. Non che al libertino che le aveva commissionato il ritratto dell’amante importasse qualcosa della sfumatura rosea non proprio perfetta... Molto probabilmente, non si sarebbe nemmeno accorto della differenza.

Eliza scoccò un’occhiata all’uomo che aveva insistito per rimanere a guardare mentre era al lavoro. La sua attenzione, però, non era rivolta né al ritratto né all’amante formosa.

Lo sguardo del libertino era fisso su di lei e aveva un che di fin troppo familiare.

Il seduttore congedò la donna con un cenno della mano. «Per oggi basta così, cara. Desidero parlare con Mrs. Dauntry.»

Oh, no, eccone un altro. Eliza si preparò a fronteggiare il dongiovanni. L’amante, giustamente infastidita, agguantò la vestaglia dal divano e uscì stizzita senza preoccuparsi di coprire la propria nudità. Il libertino non poté fare a meno di fissare il seno della donna e il movimento delle sue cosce, eppure Eliza sapeva bene che il desiderio dell’uomo era ormai indirizzato verso di lei.

Maledizione! Nemmeno i vestiti sciatti, i capelli scompigliati e le macchie di vernice sul naso servivano a qualcosa. Secondo quei seduttori, che andavano poco per il sottile, la donna che dipingeva i nudi delle loro amanti – nudi generosi e licenziosi – doveva essere incline lei stessa a spogliarsi.

In un certo senso avevano ragione, ma Eliza era vedova ormai da cinque anni e, sebbene le mancasse potersi dilettare a letto con David, dopo di lui non c’era stato nessuno e con molta probabilità non ci sarebbe mai stato.

Di certo non quel donnaiolo.

Forse era il caso di accettare la commissione prospettatale da Lord Lansdowne nella lettera arrivata quel mattino. Trascorrere un mese nella tenuta di campagna del gentiluomo avrebbe messo l’ultimo chiodo sulla bara della sua reputazione, ma lui le aveva offerto una fortuna, abbastanza da mandare James, suo figlio, in una buona scuola per anni. Cosa ancora più importante, Lansdowne era vecchio quanto Matusalemme. Troppo anziano per portarsela a letto e per organizzare orge come un tempo.

Nel frattempo, il libertino le si era avvicinato con uno sguardo da predatore negli occhi.

Eliza controllò che la sua spatola da pittore fosse a portata di mano, prese un bel respiro e si preparò a difendere il proprio onore. Per l’ennesima volta.

Londra, qualche settimana più tardi

Patrick Felham si aggiustò il fazzoletto da collo davanti allo specchio. Ma perché era tanto nervoso? Era già stato sposato prima di allora e, a parte la morte della moglie, era andato tutto bene. Aveva ragione di credere che Miss Wilbanks avrebbe accettato la sua proposta.

Anche il maggiordomo sembrava pensare la stessa cosa, a giudicare dal salone ben arredato in cui lo aveva