Sua per una settimana: Harmony Collezione
()
Info su questo ebook
Costretti a vivere fianco a fianco per una settimana, presto si rendono conto che l'insofferenza reciproca altro non è che una maschera per una travolgente attrazione, così stringono un patto: per una settimana e una settimana soltanto... tutto è concesso.
Melanie Milburne
Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.
Leggi altro di Melanie Milburne
Scandali e ricatti: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L indecente proposta del capo: Harmony Collezione Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L uomo del mio destino: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProposta indiscreta: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSposa a contratto: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Salvata dal greco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSeduzione a passo di danza: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn desiderio che ritorna: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il risveglio dell'ereditiera: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Per amore o per ricatto: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStregata dal milionario: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna duplice proposta: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Le regole del gioco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrigioniera di una promessa: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe regole dei Caffarelli: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl riscatto del magnate: Harmony Collezione Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Ancora una notte: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRicatto all'altare: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVendetta all'altare: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Onore e passione: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna sfida proibita: Harmony Bianca Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNozze con ricatto: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl destino dei Caffarelli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSensuale ricatto: Harmony Collezione Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Il chirurgo che non ho mai dimenticato: Harmony Bianca Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Sua per una settimana
Ebook correlati
Dolce passione greca (eLit): eLit Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Un mese con il magnate: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna canzone per te: Harmony Jolly Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLieve come un respiro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn amore dal passato: Harmony Bianca Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa corona dei Castiglione: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L'incanto di un bacio: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn marito a contratto: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl piacere della verità: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIn guerra col capo: Harmony Collezione Valutazione: 2 su 5 stelle2/5Confidenze sotto le lenzuola: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniErotica vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIncontri segreti: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTra le lenzuola del greco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMeravigliosa scoperta: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl fascino dell'innocenza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAmicizia... particolare: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFascino argentino: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMatrimonio combinato: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl destino si diverte: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn altro primo bacio: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna scoperta meravigliosa: Harmony Collezione Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il piacere è tutto mio (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa guardia del corpo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOperazione Santa Claus: eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSconveniente desiderio: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSotto il segno delle Aquile. (Zenobia, la Leonessa di Palmira Vol. I) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNotte francese: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn sogno proibito: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa stella del football (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa romantica per voi
Non so perché ti amo. From Lukov with Love Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI caldi ricordi del capo: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Sedotta per gioco: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Un isola per due: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Tra le braccia di un lord: Harmony Jolly Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn eccitante sfida: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5A.A.A. Cercasi Finta Fidanzata per Miliardario Valutazione: 4 su 5 stelle4/5A cavallo del destino: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniImplorami Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA.A.A. Cercasi Finta Fidanzata per Miliardario - Parte 2 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Poliziotto E La Ragazza Della Caffetteria Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Cime tempestose: Ediz. integrale Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La figlia segreta: Harmony Collezione Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Passione milionaria: Harmony Destiny Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Bruciante assolo: Harmony Privé Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Un sogno senza fine: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL anello dello sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Fidanzati per finta Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Ho Sposato Un Miliardario Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Prigioniera dei fae: Prigioniera dei fae, #1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa sfida del milionario: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa prigione di Sodoma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa spiaggia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mia vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa governante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIncontro col milionario: Harmony Collezione Valutazione: 4 su 5 stelle4/5TAURUS: Black Dynasty Series #1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTra le lenzuola del greco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOpere Romantiche Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Lupo: The Wolfe Pack Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su Sua per una settimana
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Sua per una settimana - Melanie Milburne
successivo.
1
Quando lui entrò nel negozio, Clementine era inginocchiata a terra, le mani e l'abito impolverati. Sapeva che si trattava di un lui, perché dopo anni di ascolto dei passi furtivi degli amici di sua madre che andavano e venivano durante la notte, era diventata un'esperta nell'identificarne l'eco. Si intuiva molto dalla camminata delle persone: se erano sfuggenti, timide o sicure, amiche o pericolose.
Quell'individuo incedeva in modo sicuro. Un incedere che sembrava dire non permetterti di intralciare la mia strada, che le fece rizzare i capelli in testa provocandole un brivido. Aveva già sentito l'eco di quei passi. Dieci anni prima.
Non ti riconoscerà. Sei cambiata parecchio. Ma questa riflessione non l'aiutò, perché Clem sapeva che anche se aveva perso peso, si era curata la pelle e i capelli adesso avevano dei riflessi dorati, era pur sempre come quella sedicenne dai capelli color topo, maldestra, impacciata, ricoperta di brufoli.
Quella con una madre indegna.
Clem si alzò pulendosi le mani nei pantaloni. «Cosa posso fare per lei?» Si era liberata dell'accento del nord, ma non dei modi. O del rancore. Un rancore che la divorava.
Alistair Hawthorne la guardò dall'alto in basso, ma in questo non c'era niente di nuovo. L'aveva sempre guardata così. Era alto uno e ottanta e lei uno e sessanta, quindi guardarla dall'alto in basso era l'unica possibilità, a meno che lei non avesse dei tacchi vertiginosi, qualcosa di inaccettabile quando era costretta a salire e scendere in continuazione dalla scala in cerca di una rara edizione di Dickens, o di Hardy o della Austen.
«Dov'è tuo fratello?»
Come esordio non era amichevole. Non che Clem si fosse aspettata cordialità, non dopo l'Incidente della camera da letto. Col senno di poi, ripensandoci, era stato proprio da stupidi nascondersi lì al ritorno da quell'umiliante party. La camera che Alistair usava da ragazzo, però, era l'unica tranquilla della casa e aveva un bagno personale. Il luogo perfetto per leccarsi le ferite che bruciavano ancora per la vergogna. Un luogo in cui raggomitolarsi in posizione fetale, prendendosi mentalmente a schiaffi per essere stata tanto stupida e ingenua da cedere a un adolescente che si era impegnato per scommessa ad andare a letto con la cicciona.
Non che ne avesse fatto parola con Alistair; lui non gliene aveva dato la possibilità. Quando l'aveva trovata, raggomitolata sul proprio letto, dopo la doccia punitiva che non l'aveva fatta sentire più pulita, aveva dedotto che si stesse offrendo a lui. «Proprio come quella puttana di tua madre» le aveva urlato. Le parole le bruciavano ancora. Nessuno si era mai rivolto a lei in quel modo, neppure uno dei discutibili amici della madre. Quelle parole le avevano lasciato un marchio di fuoco nell'animo.
«Perché vuoi sapere dov'è Jamie?» chiese Clem, cercando di non lasciarsi distrarre dal suo aspetto, dal suo aroma. Era distante mezzo metro, eppure lei inalava un intrigante aroma di limone. Limone con una nota di qualcos'altro, insolito e misterioso.
Lui serrò la mascella. «Non fare l'innocente con me. So benissimo che voi due è da settimane che avete programmato questo piano.»
Clem inarcò un sopracciglio. Era abbastanza orgogliosa di quanto la facesse apparire distinta, una combinazione di severa bibliotecaria e altezzosa aristocratica. Gli occhiali che portava la rendevano ancora più autentica. «Programmato?» La voce aveva l'inflessione giusta.
Gli occhi grigio azzurri lampeggiarono come per avvertirla di non mentire e, per qualche strano motivo, Clem ebbe l'impressione che le ginocchia le cedessero. «La mia sorellastra, Harriet, è scappata con tuo fratello.»
Clem rimase a bocca spalancata. Com'era possibile? Com'era successo che Jamie fosse entrato in contatto con qualcuno che aveva lontanamente a che fare con Alistair? Impossibile. Impensabile. Un disastro. «Cosa!?»
Alistair le rivolse uno sguardo gelido. «Riesci bene a fingere la sorpresa, ma non mi inganni. Non me ne vado da qui finché non mi dici dove sono.»
Clem fissò la sua postura rigida, le braccia conserte, le gambe ben piantate a terra. Non avrebbe voluto osservargli le gambe; anche se erano celate dai pantaloni, poteva immaginare la forza e la potenza dei suoi muscoli avvinghiati sessualmente intorno a lei. Nudi e sudati.
Il che era veramente curioso, perché di rado pensava al sesso. Crescere con una madre che organizzava orge come le altre madri organizzano riunioni per la Tupperware era stato un freno al suo sviluppo sessuale. Per non parlare dell'incontro sessuale quando aveva sedici anni che l'aveva bloccata ancora di più. Osservare, però, i fianchi di Alistair le provocava un fremito traditore all'inguine.
Si concentrò sulla sua bocca. Già. Un errore madornale. Era talmente serrata che tra quelle labbra non sarebbe stato possibile inserire neppure un sottile foglio di carta.
E gli occhi?
Oh, buon Dio, i suoi occhi. Occhi che un attimo erano azzurri, e l'attimo successivo grigi. Occhi gelidi come il ghiaccio. Occhi che potevano ferirti come una scimitarra.
«Be'?»
La parola spezzò il silenzio facendola sobbalzare come se l'avesse trafitta. E questo glielo fece odiare ancora di più. Aveva lottato a lungo per non farsi più intimidire dalle persone, in particolare dagli uomini. Uomini potenti che ritenevano di poterla trattare come spazzatura, uomini che facevano sesso con te solo perché eri grassa, e in seguito ti schernivano con gli amici. Clem alzò il mento facendo del proprio meglio per ignorare la fastidiosa sensazione all'inguine. «Puoi restare qui quanto vuoi, ma io non ho la minima idea di cosa tu stia dicendo.»
Lui serrò di nuovo le labbra, con tale forza che divennero pallide. In quel momento Clem si rese conto di non averlo mai visto ridere. Neppure una volta. Non che dieci anni prima avesse avuto molte ragioni per ridere, con la madre malata terminale e il padre che se la faceva con un'altra mentre la moglie era sottoposta a chemioterapia. La madre di Clem. Non riusciva a pensare a sua madre senza sentirsi avvampare per la vergogna.
«Vive con te, no?» chiese Alistair.
Clem ritenne che non fosse una buona idea riferirgli che non vedeva Jamie da una settimana. Non aveva risposto ai suoi messaggi e non l'aveva mai chiamata. Poteva essere perché era rimasto senza soldi. Un'altra volta. Ma poteva anche significare che non voleva una sua intromissione nella propria vita. Cercava di tenerlo d'occhio mentre sua madre se ne andava in giro per il mondo fregandosene di lui, ma da quando aveva compiuto diciotto anni un paio di mesi prima, Jamie non aveva più accettato le sue regole. «Sembra che tu sappia molto della mia vita» argomentò. «Tieni uno schedario di tutti i figli delle donne di tuo padre?»
Lui serrò ancora di più la mascella. «Dimmi dov'è.» Aveva pronunciato le parole distanziandole l'una dall'altra. Dimmi. Dov'è.
Il sorriso di Clem dimostrava quanto si stesse divertendo a dargli di proposito sui nervi. «Mi sembri un po' rigido, Alistair. Le cose non vanno come vorresti, eh? Cosa c'è che non va nelle giovani donne di Londra? Ho sentito dire che i rigidi stakanovisti vanno molto di moda, in questo periodo.»
Gli occhi grigi lampeggiarono come se una bomba in miniatura stesse per esplodere. I muscoli intorno alla bocca si contrassero ancora di più. «Sei sempre quella piccola gatta rabbiosa, anche se hai cercato di ripulire il tuo aspetto per renderti abbastanza presentabile.»
Abbastanza? Cosa significava abbastanza? Le era costato quasi una fortuna avere quell'aspetto. Certo sarebbe potuta apparire al meglio con qualche abito grazioso, ma doveva risparmiare per l'affitto e per un'eventuale cauzione per suo fratello. Non che fino a ora ne avesse avuto bisogno, ma Clem temeva che prima o poi sarebbe successo. Jamie era come una mela caduta così vicino all'albero di suo padre da seguirne l'esempio. Non avrebbe permesso, però, al fratellastro di seguire le orme criminali di quella feccia del padre. Non che il suo, di padre, fosse qualcuno di cui andare orgogliosa. Diceva a tutti che era morto, in modo da non dover spiegare perché trascorresse il tempo a misurare con i passi i pochi metri quadri di una delle prigioni di massima sicurezza.
Clem decise che la miglior linea di difesa sarebbe stata cambiare argomento. Se avesse lasciato capire ad Alistair di essere in difficoltà gli avrebbe dato dei punti di vantaggio. E questo non doveva succedere. «Non sapevo che avessi una sorellastra.»
Lui fece una smorfia impercettibile, come se ricordargli di avere una sorellastra fosse qualcosa di fastidioso. «Harriet è un membro aggiunto. Sua madre l'ha lasciata a mio padre quando se n'è andata con un altro.»
«Quanti anni ha?»
«Sedici.»
La stessa età che aveva lei quando sua madre si era fatta travolgere da una storia di sesso che aveva messo a rischio il matrimonio già instabile dei genitori di Alistair. Clem ricordava fin troppo bene la sensazione di essere messa da parte, il fastidioso bagaglio che nessuno voleva. E non aveva reso la vita facile a nessuno, aveva fatto di tutto per non farsi accettare; era sempre stata scontrosa, acida, petulante, in perenne crisi ormonale.
«Ma perché non se ne occupa tuo padre, invece di te?»
Un muscolo pulsò sulla mascella di Alistair. «Mio padre l'ha lasciata con me perché ha di meglio da fare. A quanto pare.»
Clem fece una smorfia. La stessa dannata situazione in cui si trovava lei con suo fratello. «Be', mi dispiace che tu sia a un punto morto, ma non so niente degli affari di tua sorella.» O di mio fratello.
Le sopracciglia scure erano così ravvicinate che formavano un ponte sugli occhi penetranti. «Mi stai dicendo che non sai niente di loro? Proprio niente?»
Lentamente Clem scosse il capo. «Niente. Nada.»
Lui fece scorrere gli occhi sul viso di Clem, quasi a scorgere qualcosa di nascosto. Quello sguardo indagatore la scosse fino al midollo. Nessuno l'aveva mai guardata in quel modo. L'aveva guardata realmente. Non così a lungo e così intensamente, come se volesse strapparle la maschera dietro la quale si era nascosta per celare le insicurezze. Poi lui si lasciò sfuggire un sibilo di derisione. «Non me la bevo.»
Lei raddrizzò le spalle, fissandolo come può fare un pugile di fronte all'avversario. «Stai dicendo che sono bugiarda?»
Alistair sollevò un angolo della bocca, qualcosa di simile a una sfida. «Non vedresti la verità neppure se l'avessi alle spalle e ti facesse bau.»
Nonostante i modelli che aveva avuto, Clem non era una persona violenta, ma in quel momento avrebbe voluto mollare uno schiaffone su quella guancia ben rasata. E non solo con una mano. Con due, le mani serrate a pugno, con le nocche ben sporgenti. E poi avrebbe voluto prenderlo a calci negli stinchi con stivali rinforzati. Avrebbe voluto graffiargli le guance. Le sarebbe piaciuto aver le unghie affilate come lame. Gli avrebbe fatto sanguinare il naso, copiosamente.
Come si permetteva di mettere in dubbio la sua integrità, sostenendo che si lasciava sfuggire la verità di proposito? Era fondamentalmente onesta. E questo le aveva causato tanti guai. Strizzò gli occhi. «Se non te ne vai entro cinque secondi chiamo la polizia.»
I suoi occhi si scurirono di una tonalità come se l'idea di un testa a testa con lei lo eccitasse. «Fai pure. Mi risparmierai la fatica di chiamarla per il furto della mia macchina. La macchina che attualmente tuo fratello sta guidando da qualche parte in Europa.»
Il cuore di Clem sbatté contro le costole come se qualcuno l'avesse colpita alle spalle. Possibile? Come aveva potuto Jamie farle una cosa simile? E, tra tutte le ragazze del mondo, come aveva potuto fuggire con la sorellastra di Alistair Hawthorne? Sicuramente sapeva cosa sarebbe accaduto. Alistair non ci sarebbe passato sopra. Ci sarebbero state delle conseguenze. Brutte conseguenze. Lui era ricco, potente, spietato. Non si sarebbe fermato finché non avesse portato a termine la propria missione.
E la sua missione