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Vito con i suoi
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E-book173 pagine57 minuti

Vito con i suoi

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Un piccolo grande esempio di commedia dell'arte culinaria. Le peripezie di una famiglia di buongustai emiliani: madre, padre, figlio e nipote tutti insieme appassionatamente davanti ai fornelli. Litigi, sfottò, risate a suon di ragù, tortellini, lasagne e crescentine. Va così a casa di Stefano Bicocchi, in arte Vito, amatissimo attore e ottimo cuoco.
LinguaItaliano
Data di uscita27 apr 2020
ISBN9788866412458
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    Anteprima del libro

    Vito con i suoi - Stefano Bicocchi in arte Vito

    LA COMMEDIA DELL’ARTE CULINARIA

    Quando scoprii che il papà di Stefano, in arte Vito, era un cuoco in pensione, che la mamma era una cuciniera sopraffina e che il nipote studiava da chef all’Alberghiero, l’idea prese vita da sé: raccontiamo le peripezie culinarie di questa famiglia. Li vedevo già a scegliere ricette, a litigare per un ingrediente, a sfottersi amabilmente in quella lingua emiliana che personalmente adoro, a cucinare piatti che sapevo già deliziosi. Insomma li vedevo come erano, sono e saranno: divertenti, allegri, golosi e rigorosi, custodi di una tradizione culinaria che resiste ancora, impressa nei libri e nella memoria di papà Roberto, nei corsivi a penna degli strapazzati quaderni a quadretti di mamma Paola, nello slancio arditamente innovativo del nipote Lorenzo e nella straordinaria passione di quel buongustaio, ottimo cuoco, eccellente ed amatissimo attore, che in casa Bicocchi si chiama solo Stefano.

    Idea semplice, titolo ancora di più, Vito con i Suoi è una serie in cui, per esempio, durante le riprese le inquadrature talvolta sobbalzano lievemente perché gli operatori non riescono a trattenere le risate, le scene in cui si scelgono le ricette sono le medesime di ogni giorno bicocchiano, con dispute su fonti e procedure, amabili sfottò reciproci, ricerche di ingredienti nel ricco caveau di Roberto o presso fidati amici di S. Giovanni in Persiceto, il paese in cui la nostra famiglia vive e dove sprigiona tutto il suo puro, gioviale, spirito emiliano. Al successo attribuito dal pubblico a questo programma fa seguito questo bel libro. Ci sono le ricette più amate e spunti ilari rubati ai protagonisti, c’è la tradizione emiliana, ovvio, ma non manca mai quel tanto di anarchia gustativa che personalizza i piatti, che li rende originali, nello stile Bicocchi, appunto. Immagino che sarà molto divertente cucinare, idealmente, con questi beniamini, immaginando una battuta improvvisa sul sale dello Zingaro o una discussione all’ultimo sangue sullo spessore di una sfoglia, provare a sentirsi parte di questa famiglia preparando e gustando ciò che si fa e si mangia nella loro casa allegra e piena di profumi.

    Lo confesso, ho sempre temuto di esagerare quando mi è capitato di definire questa bellissima avventura umana, personale e professionale, come un piccolo, semplice esempio di Commedia dell’Arte Culinaria. In fondo, usiamo un canovaccio per raccontare la storia o per raccogliere briciole, dialoghi, personaggi e azioni che sono senza dubbio comiche. È una forma d’arte che non esiste ma che a me sembra sia fiorita proprio grazie ai Bicocchi in questi anni trascorsi insieme.

    Se poi la definizione suonasse eccessiva, posso semplificare ancora mettendoci qualcosa di più personale: Vito con i Suoi è la storia di una famiglia dalla quale mi piacerebbe essere adottato, anche per periodi più lunghi di una produzione tv.

    STEFANO MONTICELLI

    AUTORE E REGISTA DELLA SERIE TV VITO CON I SUOI

    Immagine senza descrizione

    VITO SI RACCONTA

    Domenica mattina, ancora a letto, in stanza si insinua un aroma: è il profumo del pranzo domenicale, un odore unico, che sa di CIBO e AMORE, due parole indissolubili. Per me non esiste piatto che non sia espressione d’amore: l’amore paziente della preparazione, l’amore gioioso della tavola imbandita, quello profondo della spartizione del piatto. L'ho imparato dalla mia famiglia, una famiglia in cui la cucina è sempre stata il centro della vita di casa e il luogo in cui ognuno ha la sua dimensione: babbo Roberto è imbattibile nelle ricette tradizionali, mamma Paola è la regina dei dolci; segue con rigore il suo libro e l'unico che riesce a farla trasgredire è mio nipote Lorenzo (giovane cuoco, diplomato all'alberghiero), che, supportato da me, propone ai nonni piatti sperimentali. Anche Roberta, mia sorella, fa spesso capolino per dire la sua, mentre Carlotta, l’altra nipote - pure lei fresca di studi alberghieri - ha preso le distanze, scegliendo una specializzazione da barman, perché, dice, in cucina siete già troppi!. Da questa famiglia nasce, grazie all’intuito di Stefano Monticelli, il programma Vito con i suoi, una sitcom culinaria, in cui il cibo è espediente per parlare dell’Emilia, delle sue tradizioni, della sua gente. Grazie all’esperienza in tv ho visto i miei genitori attraversati da nuova linfa; con questo libro credo si realizzi uno dei sogni nel cassetto di mio padre. Solo un amico caro, qual è Giovanni Bortolani, poteva cogliere l’essenza dei piatti e trasmettere al lettore, tramite i suoi scatti, colori e sapori di casa nostra. Qui troverete tanti aspetti di me: il figlio, l’attore, il gourmet e, soprattutto, avvertirete il piacere che provo a cucinare con la mia famiglia. A questo, però, non sarei arrivato senza la lungimiranza di una persona, che mi ha spronato, inventando la mia prima trasmissione in cucina: Invito a cena. Grazie Luciano.

    Immagine senza descrizione

    la pasta all'uovo

    COSA SERVE

    circa 100 g di farina per ogni uovo utilizzato

    In casa nostra della sfoglia è maestro indiscusso mio padre Roberto. Impasta e tira in continuazione, grazie anche al motore che ha fatto montare alla sua gloriosa macchinetta. Gli ortodossi storceranno il naso: come la macchina per tirare la pasta? Certo che

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