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Note di seduzione: Harmony Collezione
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Note di seduzione: Harmony Collezione
E-book154 pagine1 ora

Note di seduzione: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Neo e Zephyr, amici fin da ragazzi, sono partiti dai bassifondi di Atene arrivando in cima a Wall Street solo con le proprie forze. E adesso gli resta solo una cosa da fare: trovare la donna giusta.



Cassandra Baker è così timida e insicura che ha deciso di rinunciare alla sua brillante carriera di pianista in favore dell'insegnamento, pur di stare lontana dalle luci della ribalta. Il suo incredibile talento, così, è al servizio dei soli suoi alunni, oltre che del facoltoso fortunato che, una volta all'anno, si aggiudica le sue lezioni a un'asta di beneficenza. E questa volta è il turno di Neo Stamos...

Neo è subito colpito dalla bella Cass, è la prima volta che si trova così a suo agio con una donna, almeno fuori da un letto. Ma l'attrazione fra loro rischierà di distrarli in fretta dalle lezioni di musica.
LinguaItaliano
Data di uscita10 gen 2018
ISBN9788858976630
Note di seduzione: Harmony Collezione
Autore

Lucy Monroe

Innamorata dei libri fin da bambina, per le sue storie crea eroine indipendenti e sensibili allo stesso tempo.

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    Anteprima del libro

    Note di seduzione - Lucy Monroe

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Shy Bride

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2010 Lucy Monroe

    Traduzione di Maria Paola Rauzi

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A..

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2011 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5897-663-0

    Prologo

    Il porto di Seattle non era diverso dai numerosi approdi in cui Neo Stamos era stato, da quando si era unito all’equipaggio della nave cargo Hera all’età di quattordici anni. Eppure quello scalo era unico rispetto a tutti gli altri, perché lì la sua vita sarebbe cambiata. Sarebbe sceso dalla Hera e non ci sarebbe mai più risalito.

    Sei anni prima lui e il suo amico Zephyr Nikos avevano dovuto mentire sulla loro età per potersi imbarcare sul cargo, un piccolo prezzo che erano stati disposti a pagare pur di lasciarsi alle spalle la vita che avevano conosciuto in Grecia. Ad Atene, infatti, Neo e Zephyr non erano che due ragazzi di strada con un unico desiderio in comune: combinare qualcosa di buono nella vita, piuttosto che diventare i capi delle rispettive bande.

    E lo avrebbero fatto, giurò Neo, ormai ventenne, mentre il sole sorgeva all’orizzonte.

    «Pronto per il prossimo passo?» gli chiese Zephyr in inglese.

    Neo annuì con lo sguardo fisso sul porto che si avvicinava. «Basta con la vita di strada.»

    «Ma se sono oramai sei anni che non facciamo più quella vita!»

    «Vero, anche se qualcuno potrebbe non considerare le cuccette della Hera un gran progresso.»

    «Però lo sono.»

    Lui era d’accordo, ma non lo disse. Zephyr conosceva i suoi sentimenti e li condivideva. Tutto sembrava preferibile al pulire i ponti di una nave per sbarcare il lunario. «E quello che verrà sarà ancora migliore.»

    «Sì! Ci sono voluti sei anni, ma adesso abbiamo soldi a sufficienza per la nostra prossima mossa.»

    Sei anni d’inferno, di duro lavoro e sacrifici, durante i quali avevano risparmiato ogni centesimo dei loro guadagni. Per due ragazzi cresciuti in un orfanotrofio prima e poi in strada, una volta fuggiti dall’istituto, era già tanto. Sapevano esattamente come ottenere vestiti, libri e tanti altri beni di prima necessità con metodi interessanti... anche se non sempre leciti.

    Nei momenti in cui non dovevano lavorare, o non giocavano d’azzardo per aumentare i loro magri stipendi, leggevano tutto quello che riuscivano a recuperare sul mondo della finanza e delle proprietà immobiliari. Col tempo ognuno era diventato esperto in un determinato settore, e in futuro si sarebbero scambiati le reciproche conoscenze.

    Avevano un piano ben preciso per incrementare i loro averi: all’inizio si sarebbero occupati di compravendita di case e poi si sarebbero tuffati a capofitto nel settore dello sviluppo immobiliare.

    «Zephyr Nikos e Neo Stamos, grandi imprenditori» disse Zephyr convinto.

    Le labbra di Neo si curvarono in uno dei suoi rari sorrisi. «Già, diventeremo milionari prima di compiere trent’anni.»

    «Sì, prima dei trenta» rispose l’amico con la stessa determinazione.

    Ce l’avrebbero fatta.

    Il fallimento non era minimamente contemplato da nessuno dei due.

    1

    «È uno scherzo, vero?» Neo Stamos fissò il certificato con il logo di un’associazione benefica locale.

    Il suo più vecchio e caro amico, nonché socio in affari, Zephyr Nikos, stava per forza scherzando. Non poteva essere altrimenti. Quel pezzo di carta non era diretto a lui!

    «Niente affatto, file mou. Felice trentacinquesimo compleanno.» A differenza dei primi anni della loro amicizia, quando si parlavano soltanto in inglese per migliorare la lingua, adesso usavano il greco per non dimenticare le loro origini.

    «Un amico non si sarebbe mai sognato di farmi un simile regalo.»

    «Al contrario. Soltanto un amico capirebbe quanto sia appropriato questo piccolo presente.»

    «Lezioni di piano?» Per un anno. Non c’era verso. «Non credo proprio.»

    Zephyr si chinò sulla scrivania in mogano che era costata più di quanto avesse guadagnato nel suo primo anno di lavoro. «E invece sì. Hai perso la scommessa.»

    Neo lo fissò, sapendo che qualunque cosa avesse detto sarebbe suonata lagnosa e per nulla razionale. Come avevano spesso ricordato a se stessi nel corso degli anni, una scommessa era una scommessa e lui avrebbe dovuto stare più attento prima di farne una con quello squalo del suo amico.

    «Consideralo una sorta di... ricetta» gli disse Zephyr.

    «Una ricetta per cosa, perdere un’ora alla settimana? Non ho nemmeno il tempo per fermarmi trenta minuti, figuriamoci un’ora!» Neo scosse la testa. C’era un motivo se i suoi abiti di sartoria venivano acquistati appositamente da un’altra persona e non era perché gli piaceva fare bella mostra del suo status sociale, ma perché non aveva il tempo di andare per negozi. «A meno che tu non sappia qualcosa che io non so...» Come la cancellazione di uno dei loro progetti immobiliari sparsi per il mondo. «Non c’è posto nella mia agenda per delle lezioni di piano.»

    Scommessa o meno.

    «In effetti sta succedendo qualcosa che non sai, Neo. Si chiama vita, ma sei così occupato con la società che nemmeno ti accorgi di come ti stia scivolando di mano.»

    «La Stamos & Nikos Enterprises è la mia vita.»

    Zephyr lo guardò con un’espressione compassionevole. «Questa società doveva essere il mezzo per un’esistenza migliore, non l’unica cosa per cui vivere. Ricordi? Ci eravamo ripromessi di diventare milionari prima dei trent’anni.»

    «Ed è quello che abbiamo fatto.»

    Avevano guadagnato il loro primo milione di dollari tre anni dopo essere sbarcati sul suolo americano, e adesso lui e Zephyr erano gli azionisti di maggioranza di un impero multimilionario a cui Neo dedicava tutte le ore della sua giornata.

    E gli andava bene così.

    «Se non sbaglio, volevi comprare una grande casa e crearti una famiglia...»

    «Le cose cambiano.» Certi sogni erano semplicemente delle fantasie infantili e bisognava lasciarsele alle spalle. «Mi piace il mio attico.»

    Zephyr alzò gli occhi al cielo. «Non è questo il punto, Neo.»

    «E quale sarebbe, allora? Pensi che abbia bisogno di lezioni di piano?»

    «In effetti sì. Anche se il tuo medico non ti ha detto nulla durante l’ultimo controllo, so benissimo che con il tipo di vita che conduci sei a rischio infarto.»

    «Lavoro sei giorni alla settimana e ho un nutrizionista che si occupa dei miei pasti. La mia cameriera li prepara attenendosi alle sue indicazioni e mangio in modo regolare. Il mio fisico è in condizioni perfette.»

    «Dormi meno di sei ore a notte e non fai niente per allentare lo stress.»

    «E come definiresti i miei allenamenti?»

    «Un altro modo per sfogare la tua natura competitiva. Spingi sempre te stesso a fare di più.» Zephyr sapeva bene qual era la situazione, era stato al suo fianco giorno e notte. Proprio per quello, due anni prima aveva iniziato a lasciare l’ufficio verso le sei anziché alle otto, ma questo non significava che la sua esistenza fosse migliore di quella di Neo. Era soltanto diversa.

    «Non c’è niente di male a lottare per raggiungere i propri obbiettivi.»

    «Hai ragione.» L’amico aggrottò la fronte. «A patto però che si abbia una vita equilibrata. Il fatto è, caro mio, che tu non ce l’hai proprio una vita.»

    «Invece sì che ce l’ho.»

    «Tu hai più spirito d’iniziativa di qualunque altro, però non lo controbilanci con le cose che danno un senso all’esistenza di una persona.»

    Da quale pulpito veniva la predica! «E credi che delle lezioni di piano servirebbero allo scopo?» Forse era l’amico ad aver bisogno di una pausa, visto che aveva perso il contatto con la realtà.

    «No, penso che ti darebbero l’occasione per essere Neo Stamos un’ora alla settimana, non il milionario greco capace di vendere e comprare società... e pure le persone.»

    «Io non vendo né compro persone.»

    «No. Noi acquistiamo proprietà, le sviluppiamo e poi le rivendiamo guadagnandoci un sacco di soldi. La tua idea di diversificare gli investimenti è risultata vincente, ma quando arriveremo a dire basta?»

    «Sono assolutamente soddisfatto così.»

    «Però non lo sei mai dei tuoi successi.»

    «E tu saresti diverso?»

    Zephyr si strinse nelle spalle. «Stiamo parlando di te» ribatté, incrociando le braccia e fissando l’amico. «Quando è stata l’ultima volta che hai fatto l’amore con una donna?»

    «Abbiamo passato da un pezzo l’età in cui si teneva il conto di queste cose...»

    «Non voglio sapere delle tue conquiste. E anche se fosse, tu non potresti raccontarmi un bel niente, perché non lo hai mai fatto.»

    «Cosa diavolo stai blaterando? Faccio sesso tutte le volte che voglio.»

    «Sesso, sì, ma non l’amore.»

    «E quale sarebbe la differenza?»

    «Tu hai paura dell’intimità.»

    «Come abbiamo fatto a passare dal discorso sulle lezioni di piano alle fesserie da psicologo da quattro soldi? Cosa sono ora tutte queste cavolate?»

    Zephyr assunse un’espressione offesa. «Sto semplicemente puntualizzando che hai bisogno di allargare i tuoi orizzonti.»

    «Adesso mi sembri un pubblicitario.»

    «Sono soltanto un amico che non vuole vederti morire prima dei quarant’anni per qualche malattia legata allo stress.»

    «E da dove nasce questa tua preoccupazione?»

    «Il tuo medico non ti ha detto niente dopo l’ultima visita? Gregor mi ha preso da parte il mese scorso, durante la nostra partita a golf e mi ha confidato che ce la stai mettendo tutta per finire nella bara prima del tempo.»

    «Lo farò radiare dall’albo.»

    «Non farai niente del genere. Gregor è nostro amico.»

    «È il mio medico e il tuo amico.»

    «È proprio questo a cui mi riferisco. Nella tua vita non c’è nessun tipo di equilibrio. Per te ci sono solo gli affari e il lavoro.»

    «E tu, invece? Se davvero i

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