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Incontri al vertice (eLit)
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Incontri al vertice (eLit)
E-book165 pagine2 ore

Incontri al vertice (eLit)

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Info su questo ebook

Love and Lipstick 1
Cassandra Claremont adora la propria posizione di presidente di un'azienda di cosmetici e non permetterebbe a nessuno di metterla a rischio, men che meno a un rivale in affari come Gage Branson, attraente playboy che già un tempo le ha rapito il cuore. E quando una fuga di notizie minaccia il successo della società, il primo a essere sospettato è proprio Gage.
Cassandra deve fronteggiare un doppio attacco: in sala riunioni e... in camera da letto. Alzano ulteriormente la posta i segreti del passato.
LinguaItaliano
Data di uscita3 mag 2021
ISBN9788830528130
Incontri al vertice (eLit)

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    Anteprima del libro

    Incontri al vertice (eLit) - Kat Cantrell

    978-88-3052-813-0

    1

    Quando Gage Branson varcò i confini della città di Dallas, Arwen iniziò a ululare seguendo la musica alla radio. Non era la prima volta, da quando avevano lasciato Austin, che Gage metteva in discussione la scelta di aver portato con sé la propria cagnolina in un viaggio d'affari.

    A dire il vero, non si trattava di un'ordinaria trasferta di lavoro, dato che, si sarebbe presentato negli uffici della sua ex ragazza senza preavviso e senza essere stato invitato. E Arwen non era un cane normale. Era la sua migliore amica e l'unica volta che l'aveva lasciata da un dog sitter, lei non lo aveva degnato di uno sguardo per un'intera settimana.

    Arwen, come Gage, amava gli spazi aperti e lui, tutto sommato, era felice di godere della sua compagnia mentre si dirigeva a Dallas per riscuotere un vecchio debito dal presidente della Fyra Cosmetics.

    La GB Skin, la compagnia che lui aveva lanciato verso il successo, aveva creato una fortunata linea di prodotti rivolta a uomini esigenti che affrontavano quotidianamente gli elementi... atleti professionisti, coloro che praticavano attività all'aperto e persino i boscaioli. Gage aveva investito milioni in un nuovo prodotto per ridurre le cicatrici.

    Il lancio della crema miracolosa, avvenuto un mese prima, aveva superato ogni aspettativa. La GB Skin aveva conquistato il mercato istantaneamente; adesso, però, la società della sua ex era pronta a soffiargli il successo con una preparazione similare. E lui non glielo avrebbe permesso.

    Un'altra canzone rock strepitò dagli altoparlanti e gli ululati divennero insopportabili.

    «Arwen, ti prego, basta!» Gage sorrise nel vederla inclinare la testa rossiccia e spense la musica.

    L'uscita per la Central Expressway si profilò in lontananza e Gage diresse il proprio Hummer verso nord finché, pochi chilometri dopo, si fermò nel parcheggio della Fyra Cosmetics.

    Edificio imponente. Naturalmente, aveva eseguito delle ricerche prima di partire per trovare informazioni riguardo alla compagnia che Cassandra Claremont aveva fondato insieme alle sue socie, nonché amiche, dopo essersi laureata all'Università del Texas.

    Internet, tuttavia, non aveva reso giustizia alla struttura super moderna di cinque piani in vetro e acciaio. La multimilionaria azienda di cosmetici di Cass viveva e respirava dentro quelle mura e il logo viola scuro della Fyra dominava il paesaggio.

    «Rimani qua e tieni le zampe lontane dalla leva del cambio» intimò ad Arwen.

    Era una giornata fresca, ma lasciò comunque l'auto in una zona d'ombra con i finestrini appena abbassati.

    Cass aveva fatto una notevole carriera grazie a lui. Infatti, Gage era stato il suo mentore per otto mesi e ora l'allieva aveva superato il maestro, o quasi. Gli doveva molto e lui glielo avrebbe rammentato.

    Con un po' di fortuna, Cass sarebbe stata felice di vederlo con un breve preavviso, ma Gage non aveva voluto perdersi il vantaggio della sorpresa. Non quando voleva mettere le mani sulla sua formula segreta. Tanto segreta da non essere ancora sul mercato. Le sue fonti, tuttavia, gli avevano rivelato che i laboratori della Fyra avevano sviluppato una composizione miracolosa che sfruttava le naturali proprietà curative del corpo per eliminare rughe e cicatrici. I suoi informatori avevano sottolineato che era più efficace della sua. E Gage la voleva.

    Certo, non è buona norma avanzare richieste del genere per telefono, soprattutto a un'ex fidanzata che non vedeva da dieci anni.

    «Gage Branson. A cosa devo l'onore?»

    La roca voce femminile alle sue spalle lo immobilizzò a qualche passo dal suo Hummer.

    Si voltò di scatto. «Cass?»

    «Direi di sì.» Grandi occhiali da sole le coprivano gli occhi, il tono, però, era indiscutibilmente sarcastico. «Forse ho dimenticato la mia faccia nell'altra borsetta?»

    «No, il tuo viso è lì dove l'ho lasciato.» Incantevole e ben saldo su un diavolo di donna.

    Tuttavia, quella donna super chic con i tacchi a spillo e un abito sexy con due spacchi vertiginosi ai fianchi non assomigliava affatto alla Cassandra Claremont che ricordava. Neppure la sua voce era più la stessa. Solo il suo atteggiamento: guardare ma non toccare gli era familiare, quella vibrante sicurezza che era un tratto irresistibile della sua attrattiva.

    Al contrario, lui non doveva essere cambiato molto se lei lo aveva riconosciuto subito e di spalle.

    «Sei entrato nel settore del trasporto di cani?»

    Gage lanciò un'occhiata verso la propria auto. «Intendi Arwen? Mi ha fatto compagnia durante il viaggio. Sono venuto da Austin per vederti. Sorpresa...»

    «Avevi fissato un appuntamento?»

    Il suo tono implicava che lei conoscesse già la risposta e che non avesse alcuna intenzione di modificare il proprio calendario.

    «Speravo che non fosse necessario» sorrise con affabilità. «In nome dei vecchi tempi.»

    Rammentando il tempo passato, il sorriso divenne più ampio e sincero. Ricordò le lunghe chiacchierate davanti a una tazza di caffè, gli stratagemmi creativi perché Cass si spogliasse, le notti di sesso spettacolare e appassionato.

    Lei strinse le labbra. «Che cosa potremmo avere da dirci?»

    Oh, molte cose. Forse più di quante Gage intendesse prima di partire. Ora che si trovava lì, con una nuova Cass davanti agli occhi, una cena e alcuni drink con la sua ex avevano assunto una posizione prioritaria nell'agenda per la sera. Erano adulti e non c'era motivo di separare gli affari dal piacere.

    «Innanzi tutto, vorrei congratularmi, anche se in ritardo» azzardò. «Ho seguito il tuo successo e devo ammettere che è davvero notevole.»

    Quando il nome di Cassandra era giunto al suo orecchio come potenziale concorrente, aveva svolto delle ricerche su internet. Era subito apparso evidente che lei aveva messo in pratica i suoi consigli e che era inarrestabile. Aveva studiato le sue foto, ritornando con la mente alla loro relazione. Cass era una delle poche donne del suo passato che ricordava con affetto.

    «Grazie.» Chinò la testa con eleganza. «È stato un lavoro di gruppo.»

    Gage attese che lei aggiungesse di aver seguito la sua carriera e, magari, si congratulasse perché era stato nominato Imprenditore dell'anno. Invece niente.

    Possibile che non fosse curiosa di saperne di più riguardo alle sue attività? La loro storia era stata così poco importante?

    Quando Gage era riuscito a fuggire dai propri genitori iperprotettivi e soffocanti, si era ripromesso che nessuno gli avrebbe mai più tarpato le ali. Lo doveva al fratello Nicolas. Vivere al limite, senza rimpianti, e sperimentare tutto ciò che lui non avrebbe più potuto fare, per colpa di un automobilista ubriaco. Rimanere legato a una donna non rientrava nella sua filosofia e Gage amava la libertà quanto amava le donne, il che significava che lui e Cass avevano presto preso strade diverse. Non poteva certo biasimarla se lei non aveva più pensato al passato.

    «Tu sei il presidente. Sappiamo entrambi che significa che sei tu a prendere ogni decisione.»

    Incrociando le braccia, Cass attrasse la sua attenzione sul seno e la temperatura, nonostante la brezza fresca, si alzò all'improvviso di qualche grado.

    «Certo, ma solo perché qualcuno deve farlo. Tuttavia, Trinity, Harper, Alex e io dirigiamo l'azienda insieme. Siamo tutte proprietarie alla pari.»

    Si aspettava una tale affermazione. Le quattro donne erano inseparabili dal tempo del college ed era prevedibile che avrebbero fondato una compagnia insieme. Fortunatamente, lui era sempre andato d'accordo con tutto il quartetto, tuttavia era su Cass che aveva puntato subito gli occhi. Era lei la potenza del gruppo.

    «Non possiamo continuare la nostra conversazione dentro?» le propose, sperando che anche a lei andasse di scambiare due chiacchiere.

    «Gage.»

    La sua voce roca riverberò dentro di lui mentre si avvicinava e inclinava la testa, diffondendo il suo intrigante profumo a base di gelsomino.

    «Sì, Cass?»

    «Lascia perdere le smancerie. Sei qui perché sei venuto a sapere della rivoluzionaria formula della Fyra e la vuoi.»

    Le regalò uno dei suoi irresistibili sorrisi e tenne a bada l'adrenalina che gli scorreva nelle vene. Essere faccia a faccia con Cass era più eccitante del previsto. Gli erano sempre piaciute le donne in gamba e sexy.

    «Sono così facile da leggere?»

    Cass rise sommessamente, procurandogli un fremito sulla pelle. «Temo di sì. Mi dispiace che tu abbia perso tempo. La formula non è in vendita.»

    D'accordo. Cass, però, doveva riconoscere che i suoi insegnamenti l'avevano condotta dov'era e che lui l'aveva previsto. «Naturale che non lo sia. Almeno per il resto del mondo. Tuttavia io non sono uno qualunque» le rammentò. «Non sono irragionevole. Ti pagherò il valore di mercato.»

    Gage si volse appena e le loro labbra si trovarono a un respiro di distanza. L'attrazione fra loro era magnetica e, per un istante, quasi dimenticò di averla provocata per raggiungere il proprio scopo. La formula.

    Lei non accusò alcuna esitazione. «Credi di poter reclamare diritti speciali grazie alla nostra relazione passata? Pensaci meglio.»

    Per qualche ragione, l'elemento sorpresa su cui era basato il suo piano per coglierla impreparata non aveva funzionato e la cosa lo intrigava ancora di più. Forse combattere ad armi pari con lei lo stimolava in particolar modo. Non gli restava che giocare pesante. Nessuna donna aveva mai resistito al suo fascino e quando lui voleva qualcosa, la otteneva.

    «Non è il modo di parlare a un vecchio amico.»

    Un minimo movimento e si sarebbero sfiorati. E Gage fu sul punto di farlo, incuriosito dalla reazione. Tuttavia, qualcosa gli suggeriva che Cass fosse concentrata sugli affari, piuttosto che sul piacere, e che non fosse interessata a mescolare le cose.

    «È questo ciò che siamo?»

    Le sfuggì di nuovo quella risatina roca che incendiò sempre più i suoi sensi. Invece di farlo sentire sconfitto, il suo atteggiamento provocatorio lo esortò a non mollare la presa e a desiderare d'insinuarsi nel suo essere come lei aveva fatto con lui.

    «Amici, ex amanti. Mentore e studente, un tempo.»

    «Uhm, sì.» Lo studiò di traverso. «Mi hai insegnato molto. Così tanto che ora dirigo una compagnia tutta mia alla quale devo tornare al più presto. Mi scuserai se ti chiederò di fissare un appuntamento come tutti coloro che desiderano parlare d'affari.» Si scostò e si diresse a passo deciso verso l'entrata dell'edificio.

    E così lo aveva trattato alla stregua di una persona qualsiasi. Bene. Per adesso, l'avrebbe lasciata andare. Era inaccettabile che la sua ex allieva gli soffiasse anche un solo punto sul mercato. Con sottile finezza, le avrebbe rammentato ciò che aveva fatto per lei.

    A volte, si domandava se la voce interiore che lo spingeva ad agire fosse la sua coscienza o Nicolas che lo guidava dal cielo, impartendogli consigli nei momenti bui. Vivere al meglio la propria esistenza era una filosofia che aveva sempre guidato Gage e non lo aveva mai fatto sbagliare.

    Cass aveva bisogno che qualcuno le rammentasse quanto era stato forte il loro legame. Così stretto che lui conosceva ogni centimetro del suo corpo.

    La tua migliore strategia sarà usare il piacere per influenzare gli affari, Nicolas gli suggerì, consolidando il piano successivo. Gage desiderava sia lei sia la formula e, se avesse agito con astuzia, avrebbe ottenuto entrambe.

    Le concesse cinque minuti e poi andò a cercarla. Non gli rimaneva che cambiare i propri progetti. In amore e nella cosmetica.

    Con le mani che tremavano, Cass entrò in ufficio e si richiuse la porta alle spalle controllando la propria veemenza per non attirare l'attenzione e delle domande cui non sapeva come rispondere.

    Tutta colpa di Gage Branson. Perché rivederlo dopo tanto tempo l'aveva sconvolta? D'accordo, il suo sorriso era devastante e il suo corpo da urlo, sebbene celato da un abbigliamento casual, poteva essere esposto in un calendario. Aveva sempre portato i capelli arruffati e spettinati ma, adesso, sembravano donargli più di un tempo. Era anche più carismatico e sexy, pur detestando ammetterlo. Così come la infastidiva il fremito che le aveva contratto le viscere, nonostante quello che le aveva fatto.

    Respira. Gage non era che uno che aveva conosciuto in passato. Tuttavia, sapeva bene

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