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Fotografia di un amore: Harmony Collezione
Fotografia di un amore: Harmony Collezione
Fotografia di un amore: Harmony Collezione
E-book155 pagine2 ore

Fotografia di un amore: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Una foto in prima pagina può cambiare la vita di un uomo. E di una donna.
Per aiutare la sorellastra, a cui somiglia molto, a nascondere una relazione extraconiugale con l'affascinante Raffaele Villani, Rachel si presta a un subdolo stratagemma. Durante una serata mondana, si fa fotografare mentre bacia appassionatamente il ricco e ignaro uomo d'affari. Le foto fanno immediatamente il giro del mondo, e se da un lato l'onore della sorellastra è salvo, dall'altro quello di Rachel subirà un'inaspettata stoccata. Raffaele, infatti, un po' per ripicca e un po' perché intrigato dalla bella e spregiudicata fanciulla annuncia pubblicamente il loro fidanzamento.
LinguaItaliano
Data di uscita10 feb 2020
ISBN9788830510074
Fotografia di un amore: Harmony Collezione
Autore

Michelle Reid

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Fotografia di un amore - Michelle Reid

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Italian’s Future Bride

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2006 Michelle Reid

    Traduzione di Laura Premarini

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2008 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3051-007-4

    1

    Era come giocare alla roulette russa: puntavi, piazzavi un invito e vedevi cosa ottenevi.

    Giovani donne dai corpi voluttuosi e acconciature perfette si aggiravano per la sala a caccia di vittime: individuavano gli uomini più ricchi, li puntavano e passavano all’attacco, a volte con successo, a volte inutilmente.

    In risposta a uno di questi tentativi, Raffaele Villani scrollò le spalle, annoiato, poi si alzò, un’espressione di disprezzo in viso, e batté in ritirata verso il bar, dall’altra parte del salone. Abbandonò la sua coppa di champagne ancora colma e ordinò un bicchiere di vino rosso. Detestava le serate come quella, ma non aveva potuto rifiutarsi di accompagnare la sua sorellastra perché le doveva un favore.

    Recentemente Daniela lo aveva salvato da una situazione complicata con una bella donna di cui Raffaele si era invaghito. Stava per divenire il suo amante, quando Daniela gli aveva rivelato, appena in tempo, che l’affascinante bionda in questione era sposata e aveva un bambino piccolo. Aveva poi scoperto che gli aveva mentito perfino sul proprio nome e che in realtà la donna era Elise Castle, una ex modella ora sposata a Leo Savakis, un pezzo grosso greco. Le donne sposate non erano il suo genere, e ancora meno quelle con bambini piccoli, per non parlare delle bugiarde che si spacciavano per chi non erano. Elise Castle apparteneva a tutt’e tre le categorie. La cosa più penosa per Raffaele era ammettere di essersi lasciato abbindolare da un paio di innocenti occhioni blu e da un seno perfetto, che magari non sarebbe poi risultato nemmeno tale, viste tutte le menzogne che la bella Elise gli aveva raccontato. Fortunatamente lui non si era spinto così oltre da scoprirlo, e per questo doveva ringraziare solo Daniela che lo aveva salvato da uno scandalo.

    Aveva rischiato molto e quindi ora si trovava lì a passare il sabato sera in quel modo fantastico. Ma dov’era finita sua sorella? Si scostò dal bancone del bar e iniziò a scrutare tra la folla, in cerca della bella Daniela. La individuò quasi istantaneamente. La sua massa lucente di capelli neri e l’abito rosso che indossava rendevano impossibile confonderla. Era dall’altra parte della stanza, appoggiata languidamente a una parete con un uomo dall’aspetto disinvolto. Scioccato, Raffaele si rese conto che si stava comportando esattamente come le altre donne!

    Sporgeva le labbra in modo provocante, aveva assunto una posa seducente e i suoi seni erano quasi appoggiati contro il petto del tizio che la guardava con un sorriso compiaciuto. Daniela non era il suo tipo e, dato che era la sua sorellastra, lui l’aveva sempre considerata proibita. Inoltre, si sarebbe sposata di lì a due mesi con uno dei suoi migliori amici... e adesso era lì che ci provava con un altro!

    Irritato, scattò dal bar con la ferma intenzione di trascinare via quella sciocca prima che qualcuno la notasse.

    «Signor Villani?» chiamò una rauca voce femminile. «Sono davvero spiacente di disturbarla, ma...»

    Raffaele si voltò e si ritrovò a fissare un’altra giovane donna dai capelli biondi e dai seni perfetti. Si accigliò mentre la guardava, sebbene l’espressione preoccupata e ansiosa dei grandi occhi blu di lei gli impedisse per un attimo di voltarle le spalle. Notò che le sue labbra avevano un tremito nervoso e che erano piene, rosa e molto voluttuose.

    «Crede che potremmo scambiare due parole?» gli chiese lei. «È davvero importante» aggiunse in fretta. «Ho bisogno di chiederle un grande favore...»

    Un favore? Quello era davvero un nuovo tipo di approccio! Raffaele permise a un pizzico d’interesse di frenarlo dall’andarsene via.

    I lunghi capelli di seta le ricadevano sulle spalle esili e aveva la pelle più liscia e diafana che avesse mai visto. Guardandole la scollatura, scorse un seno candido e voluttuoso, contenuto a malapena dallo stretto bustino di uno striminzito straccetto di seta turchese che avrebbe dovuto essere un abito. Non era molto alta, ma aveva un paio di gambe eccezionali e i tacchi vertiginosi che portava ne aumentavano la lunghezza. In tutti i casi, quella ragazza era uno dei migliori bocconcini presenti nel salone quella sera, ammise, mentre con lo sguardo tornava alle sue labbra che tremavano in attesa di una risposta. Lui non disse nulla e lei gli si avvicinò di un passo, con gli occhi blu che splendevano supplichevoli. «Vede, io devo parlarle di un problema...»

    Stava per toccarlo. La sua stupida esitazione l’aveva incoraggiata a credere che fosse interessato. Raffaele s’irrigidì. «No» la raggelò, poi si voltò e se ne andò a grandi passi.

    Freddo, maleducato e arrogante, lo apostrofò mentalmente Rachel, in preda alla frustrazione. Quel diavolo moro, troppo alto e disgustosamente bello, si credeva tanto speciale da potersi permettere di essere scortese con una donna? Ebbene, il signor Villani non era certo il suo tipo.

    I suoi occhi si rabbuiarono scrutando nella stanza affollata di gente ricca e famosa. Quella sera, sicuramente, il denaro costituiva l’attrazione più grande. Era una fiera dello scambio, dove la bella gente offriva la propria merce ai ricchi di Londra, parandosi dietro la rispettabilità di un evento di beneficenza. Rachel non sarebbe mai andata in un posto simile; se Elise non l’avesse convinta che quello era il solo modo per avvicinarsi a un uomo come Raffaele Villani, non avrebbe mai accettato di partecipare.

    «Gli piacciono bionde e sexy» le aveva spiegato Elise. «È risaputo che non riesce a tenere le mani a posto. Basta leggere l’elenco delle sue ultime quindici ragazze per scoprire che quell’uomo non si controlla di fronte a una bionda e a un bel paio di gambe.»

    Non era stato il suo caso, pensò Rachel con un sospiro mentre si aggiustava l’abito che la sua sorellastra aveva insistito per farle indossare. «Quando si paga un prezzo così esorbitante per eventi come questi, bisogna avere l’aspetto di chi può permettersi di gettare via il denaro.»

    Il costo assurdo del biglietto d’ingresso era una cosa, ma un abito da una cifra a cinque zeri valeva quel prezzo soltanto se era indossato in modo adeguato e, in quel momento, lei si sentì come se avesse avuto l’aspetto di una sciatta sgualdrina.

    «Ciao, bellezza...» Quel commento la colse di sorpresa, insieme a una mano che la strinse attorno alla vita e a un paio di labbra che si posarono su una delle spalline del suo abito. «Hai qualche problema? Posso aiutarti?»

    Rachel ansimò disgustata. «Tieni mani e bocca lontani da me» replicò gelida, poi si divincolò e se ne andò senza degnare di uno sguardo quel tipo insolente. Aveva fatto solo qualche passo, quando si rese conto che inavvertitamente si era diretta nella stessa direzione di Raffaele Villani.

    Eccolo là, a pochi passi di distanza. Si fermò, turbata. Lui stava liberando una giovane donna vestita di rosso dalla stretta possessiva di un altro uomo. La bruna si voltò per protestare, poi gli gettò le braccia al collo e lo baciò sulla bocca. Per fortuna preferisce le bionde, pensò cinicamente Rachel. Cosa avrebbe fatto se non fosse riuscita a concludere qualcosa?, si chiese disperata.

    «Sei ubriaca» mormorò Raffaele a Daniela.

    «Brilla» lo corresse lei con un sorriso.

    «Ammetti di essere ubriaca, cara» suggerì lui mentre le afferrava le mani e se le toglieva dal collo. «È la sola scusa che Gino accetterà per quello che stavi facendo.»

    «Io non ho fatto proprio niente!» I suoi occhi scuri si spalancarono in un’espressione innocente.

    «Ci stavi provando con quel tipo» la accusò lui.

    «Stavamo flirtando, ecco tutto! E cosa pensi di fare adesso?» protestò lei, quando Raffaele la prese per mano e si diresse verso l’uscita.

    «Portarti a casa» replicò lui. «Non so nemmeno perché mi sono lasciato convincere a venire.»

    «Per divertirti un po’?» suggerì Daniela.

    «Io non amo questo genere di divertimento.»

    «Questo è il tuo grosso problema, Raffaele» osservò lei mentre veniva trascinata con forza. «Tu non fai niente a parte lavorare fino all’esaurimento.»

    «È una mia scelta.»

    «Anche essere un brontolone.»

    Un muscolo gli pulsò all’angolo della bocca, perché lei aveva ragione: stava diventando un brontolone cinico e inacidito.

    «E tutto perché una donna è riuscita a raggirarti facendoti credere di essere dolce e pura...»

    «Come cerchi di fare tu, vuoi dire?»

    «Io sono davvero tutta dolcezza e candore!» insistette Daniela. «Comunque, questo non è molto carino» si lamentò. «Io non mento né sono infedele.»

    «Dillo a Gino, non a me» replicò Raffaele. «Se avesse visto il modo in cui stavi per gettarti tra le braccia di quel tipo, avrebbe annullato le nozze.»

    «Ma Gino non è qui, lui preferisce andare dall’altra parte del mondo a giocare al magnate di successo» si lamentò lei.

    «In ogni caso la stampa è qui...»

    Raffaele smise di camminare mentre un pensiero improvviso lo colpiva. Si voltò a trafiggerla con uno sguardo duro. «È di questo che si tratta?» la interrogò. «Mi hai trascinato qui per essere sorpresa e immortalata a giocare alla vamp con qualche altro tipo, solo per punire Gino? Sapevi che io sarei stato pronto a cavarti dagli impicci prima che ti spingessi troppo oltre, vero?»

    «Io lo odio» disse Daniela. «Potrei anche decidere di non sposarlo. Dice che sono l’amore della sua vita, eppure è da due settimane che non lo vedo!»

    La lieve incrinatura nella sua voce gli rivelò che stava lottando contro le lacrime. «Vieni qui, sciocca.» La prese tra le braccia. «Tu sai che Gino bacia la terra dove cammini e ora è così occupato solo per cercare di liberarsi per la vostra stupenda luna di miele.»

    «A me sembra che farebbe volentieri tutt’altro, anche quando mi telefona» piagnucolò lei contro la sua spalla. «Io non sono uno zerbino. Mi rifiuto di lasciarmi mettere sotto i piedi da lui!»

    Raffaele mutò il suo atteggiamento e si girò.

    «Tu stai ridendo di me!» lo accusò Daniela.

    «No, non è vero.»

    Quello che in realtà stava facendo era guardare oltre sua sorella, negli occhi blu della bionda che l’aveva avvicinato pochi minuti prima. In quel momento si trovava a pochi passi da loro, immobile e indifferente alla folla vociante che la urtava, perché troppo impegnata a fissarlo come se fosse un serpente. Raffaele avvertì una fitta improvvisa. I confusi segnali che gli stava mandando vestita, o meglio svestita, in quel modo, gli stavano accendendo i sensi. Chi diavolo era?

    E lui, perché non aveva cercato di scoprirlo? E ora, gli interessava davvero saperlo? I suoi occhi divennero duri e gelidi. No, si rispose, non gli interessava. Sgualdrine costose in abiti costosi sembravano di casa in quel posto, e Raffaele non aveva bisogno di comprare le sue donne. Quella era più un tipo per l’uomo

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