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Il rivale: Harmony Destiny
Il rivale: Harmony Destiny
Il rivale: Harmony Destiny
E-book164 pagine2 ore

Il rivale: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Mesa Falls 2/4
Per questa dinastia di uomini di successo la famiglia e la passione verranno sempre al primo posto.

Il magnate dei media Devon Salazar desidera Regina Flores nel suo letto come non gli è amai successo con nessun'altra donna. La chimica fra loro è però indebolita dal sospetto. Con le rivalità interne e i segreti del padre a minacciare l'impero di famiglia, Devon non può rischiare di fidarsi dell'erede di Mesa Falls. Questo però non gli impedirà di sedurla nel più perverso dei modi...
LinguaItaliano
Data di uscita20 ott 2020
ISBN9788830520172
Il rivale: Harmony Destiny
Autore

Joanne Rock

Laureata in letteratura inglese, prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura di romanzi sia storici sia contemporanei ha lavorato in televisione e in pubblicità, ed è stata attrice, fotomodella e persino insegnante.

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    Anteprima del libro

    Il rivale - Joanne Rock

    successivo.

    1

    Mentre lavorava nella selleria del Mesa Falls Ranch, Regina vide la propria immagine riflessa su una placca scintillante di una cavezza riportante il nome del cavallo. Anche dopo sei mesi dalla sua trasformazione, restava sempre sorpresa nel vedere il volto di un'altra donna guardarla.

    Recuperate le briglie che cercava, si affrettò a tornare nella scuderia per finire di sellare il secondo cavallo. Era riuscita a farsi assumere all'interno del ranch come guida escursionistica una settimana prima e non aveva ancora avuto l'occasione di avvicinare Devon Salazar, la cui società si occupava di social media e dell'organizzazione dell'evento di lancio e presentazione per il rebranding del ranch come buen retiro aziendale. Avvicinare Devon era l'unico motivo per cui aveva accettato quel lavoro, che non avrebbe mai ottenuto se fosse assomigliata alla vecchia se stessa: Georgiana Fuentes.

    Allacciato il sottopancia della sella del secondo cavallo, Regina terminò rapidamente di fissare i finimenti e poi aprì il box. Quindi portò entrambi gli animali nell'area paddock, prima di montare in sella al suo cavallo e condurre l'altro per le redini. Era venuta a sapere che Devon aveva una riunione nell'edificio principale e sperava di riuscire a convincerlo a cavalcare fino a là insieme a lei. Ma doveva sbrigarsi.

    Spronò il cavallo e prese il sentiero che l'avrebbe portata allo chalet sul Bitterroot River dove alloggiava Devon. Aveva studiato attentamente la posizione di tutti gli edifici del ranch. Aveva sacrificato ogni cosa per essere lì in quel momento e per avere la possibilità di scoprire la verità sugli eredi Salazar.

    Quanto ne sapeva Devon Salazar sul libro scritto dal padre, e firmato con uno pseudonimo, otto anni addietro? Un libro verità che aveva provocato l'implosione di quella che era stata la sua vita di un tempo? Lo aveva udito per caso negare di saperne qualcosa nel corso di una conversazione con il fratello la settimana prima, ma aveva anche scoperto che i due fratelli non si fidavano l'uno dell'altro, perciò non dava molto credito a ciò che Devon aveva detto a Marcus.

    L'investigatore privato che aveva assunto aveva scoperto solo di recente l'identità dell'autore – due mesi dopo la morte di Alonzo Salazar – e così lei aveva dovuto trasferire la sua sete di vendetta dal padre ai figli. Perché non credeva nel modo più assoluto che quei due non avessero beneficiato della decisione paterna di svelare i segreti della sua famiglia a solo scopo di lucro.

    Un leggero nevischio cominciò a cadere mentre guidava i cavalli lungo il sentiero e verso una scorciatoia che l'avrebbe condotta più velocemente allo chalet di Devon.

    Sarebbe dovuta essere felice di non assomigliare alla donna che era. Se fosse stata ancora simile alla dolce e innocente Georgiana Fuentes, Devon avrebbe potuto riconoscerla come uno dei personaggi descritti nel cosiddetto romanzo del padre. Oppure l'avrebbe riconosciuta a causa delle molte fotografie che la ritraevano e che erano apparse sulla stampa scandalistica dopo che una giornalista aveva collegato i protagonisti del romanzo a persone in carne e ossa.

    Lo stress, però, le aveva fatto perdere più di una dozzina di chili. Ore e ore di palestra per cercare di scaricare la rabbia avevano scolpito un corpo ben diverso dalle morbide curve che aveva sfoggiato da adolescente. A peggiorare le cose, la caccia ininterrotta alla quale l'avevano sottoposta i giornalisti aveva causato l'incidente di tre anni prima, in seguito al quale aveva subito numerosi interventi di chirurgia facciale ricostruttiva che le avevano alterato i lineamenti. Infine, a completamento della trasformazione, sei mesi addietro aveva tinto le lunghe chiome bionde e ora sfoggiava dei capelli scuri lunghi alle spalle.

    Devon non avrebbe mai capito che un tempo era stata l'erede viziata di una potente celebrità hollywoodiana che aveva diseredato lei e la madre quando aveva scoperto, grazie al libro verità, che Georgiana non era sua figlia. Anni addietro, Regina era stata in terapia per curare gravi problemi di gestione della rabbia nei confronti della famiglia. Poi aveva capito che non sarebbe riuscita ad andare avanti con la sua vita fino a quando non avesse scoperto perché quella vecchia le era stata sottratta.

    E se Devon e Marcus Salazar avessero tratto profitto dal libro che le era costato tutto.

    Inspirò profondamente e fece rallentare il cavallo poco prima che lo chalet di Devon apparisse alla vista. Aveva bisogno di prepararsi mentalmente per l'incontro con l'uomo che quasi sicuramente aveva costruito un impero sulle sue disgrazie. L'uomo che era il suo nemico.

    E che purtroppo era anche assurdamente bello. Gli occhi verdi avevano acceso un fastidioso calore dentro di lei quando gli aveva parlato due giorni prima, invitandolo a fare una passeggiata a cavallo.

    L'imminente incontro l'agitava, tuttavia doveva restare calma. Concentrata.

    Perché avrebbe fatto tutto il necessario per scoprire la verità.

    «Te ne vai?» Nel soggiorno dello chalet al Mesa Falls Ranch, Devon Salazar guardò il fratellastro, Marcus, ben sapendo che non avrebbe dovuto sorprendersi per le novità.

    Quando mai erano stati d'accordo su qualcosa?

    Erano andati al ranch solo per rispettare una promessa fatta al padre sul letto di morte. Anche se gestivano insieme una società, lo facevano da uffici sulle coste opposte. Devon a New York e Marcus a Los Angeles. Sorpreso dalla richiesta paterna, Devon era giunto alla conclusione che Alonzo avesse desiderato che i due figli trascorressero un po' di tempo nello stesso luogo, così da appianare le loro divergenze e stabilire il futuro della Salazar Media. In realtà sembrava che il padre li avesse fatti andare nel Montana solo per far consegnare loro dei documenti che lui aveva affidato ai proprietari del ranch prima di morire. Documenti di cui i due fratelli avevano ignorato l'esistenza.

    «So che non è il momento giusto» convenne Marcus, abito blu scuro e occhiali sulla testa. «Ma io e Lily ti abbiamo lasciato un piano dettagliato per l'organizzazione della festa di lancio e presentazione. Non devi fare altro che metterlo in pratica.»

    Cercando di mantenere la calma, Devon lasciò vagare lo sguardo fuori dalla finestra e sui boschi circostanti.

    «Non devo fare altro che metterlo in pratica?» ripeté, fissando la distesa di abeti al di là dei vetri. La maggior parte dei proprietari del ranch – un gruppo di sei amici – era ancora irritata con Devon per essersi presentato una settimana dopo il previsto, rallentando così il lavoro di rilancio della struttura. «Mentre tu e Lily gironzolerete per l'Europa?»

    Marcus si era innamorato del direttore operativo della Salazar Media, Lily Carrington.

    «Noi abbiamo impostato il lavoro. Adesso tocca a te» affermò Marcus in tono pacato. Forse l'amore gli faceva bene. «E poi, spero di trovare l'occasione per dichiararmi» confidò, cogliendo il fratello di sorpresa.

    Tuttavia sapendo quanto era stato difficile il precedente fidanzamento di Lily, Devon non poté che essere d'accordo con le intenzioni del fratello. Parte della sua rabbia sfumò. Lui e Marcus forse non andavano d'accordo, ma voleva che Lily fosse felice. E sotto sotto, anche Marcus.

    «Non glielo hai ancora chiesto?»

    Marcus scosse la testa. «No. Vorrei farle una sorpresa a Parigi.»

    «Bella idea.» Se la condivisione di un padre e di un lavoro non era mai riuscita ad avvicinarli, forse il matrimonio di Marcus con Lily avrebbe finalmente creato un legame tra loro. «Voglio solo il meglio per lei, lo sai.»

    «Lo so.» I loro sguardi si incontrarono. «E anch'io. Lily non prende una vacanza da anni. Si merita che per una volta venga prima lei.»

    «Sono d'accordo.» Devon avrebbe trovato il modo per organizzare ogni cosa nel modo giusto, a cominciare dalla convocazione di alcuni collaboratori. «Tuttavia ti rendi conto che al momento il problema maggiore non è l'evento, bensì cercare di contenere le ripercussioni di un eventuale nuovo scandalo causato dal libro di papà?»

    Definire un accordo per il futuro della Salazar Media e su chi avrebbe preso il timone della società, avrebbe dovuto aspettare.

    «Per il momento nessuno ne è al corrente. Se le cose dovessero cambiare, le affronteremo» gli assicurò Marcus, guardando l'orologio. «Ora però devo andare a prendere Lily e proseguire per l'aeroporto. Il nostro volo parte nel pomeriggio.»

    Devon si trattenne dal ribattere. Le conseguenze, qualora il segreto fosse venuto a galla, sarebbero state peggiori di quanto immaginavano. D'altra parte Marcus aveva conquistato il ranch come cliente e aveva tenuto sotto controllo la situazione con i proprietari fino all'arrivo di Devon, perciò aveva fatto la sua parte. Ora toccava a lui trovare il modo per impedire che eventuali rivelazioni sul libro del padre rovinassero il lavoro svolto finora.

    «Buona fortuna» si limitò a dire, porgendo la mano.

    Marcus restò a fissarla un po' troppo a lungo, alla fine, però, strinse il palmo del fratello. «Grazie. Farai meglio a muoverti se devi incontrare Weston Rivera. È quasi mezzogiorno.»

    Appena Marcus se ne fu andato, Devon spense il computer e recuperò un cappello e un paio di guanti, già rimuginando su come avrebbe fatto a giostrarsi tra l'organizzazione del party di lancio e il lavoro di ricerca nel passato paterno.

    Non aveva rivelato a Marcus perché volesse tenere nascosti gli eventuali panni sporchi dei Salazar per almeno altre due settimane.

    La vigilia di Natale, nel corso di una cerimonia alla quale era già stata data elevata risonanza mediatica, la madre avrebbe sposato un importante banchiere. Finalmente lei aveva trovato la felicità e Devon non intendeva permettere che uno scandalo riguardante l'ex marito le rovinasse la festa.

    Forse erano solo paranoie; dopotutto Alonzo aveva tenuto nascosta la sua doppia vita per otto anni. In realtà, però, l'istinto gli diceva che la morte del padre avrebbe portato tutto alla luce.

    I documenti che Alonzo aveva lasciato al ranch per i due figli contenevano tutti i dettagli. Con lo pseudonimo di A.J. Sorensen, Alonzo aveva pubblicato un bestseller sul mondo e sugli scandali di Hollywood. Un anno dopo l'uscita, il romanzo aveva provocato un gran clamore quando una giornalista di Beverly Hills aveva collegato i personaggi del romanzo a coloro i quali li avevano ispirati.

    Uomini e donne in carne e ossa avevano sofferto a causa del libro. Un matrimonio era saltato. Una figlia era stata disconosciuta.

    Devon si cacciò in testa un cappello e aprì la porta dello chalet proprio mentre cominciava a cadere un leggero nevischio. Scorse una donna a cavallo dirigersi verso di lui. Portava uno Stetson calato sulla fronte ed era difficile distinguerne i lineamenti, ma Devon riconobbe la guida assunta dal Mesa Falls Ranch.

    Lo aveva avvicinato due giorni prima offrendosi di accompagnarlo per un giro conoscitivo della proprietà, un'idea che lui avrebbe accettato con piacere in qualsiasi altro momento ma non in quello, quando i segreti del padre occupavano la sua mente.

    Tuttavia Regina Flores lo aveva colpito.

    Occhi grigio argento e capelli scuri, aveva saputo attirare subito la sua attenzione. Aveva un che di riflessivo, meditabondo; gli era sembrata una donna misteriosa, profonda. Quasi ombrosa. Fino a quando non aveva sorriso. Aveva un sorriso intrigante, che aveva destato in lui pensieri inappropriati. Quel giorno indossava un giubbotto nero e al collo sfoggiava una sciarpa rossa. Teneva le redini di un secondo cavallo, un purosangue dal mantello castano.

    «Buongiorno, signor Salazar.» Gli rivolse un sorriso smagliante, scoprendo due fossette ai lati della bocca mentre si fermava davanti allo chalet.

    Devon non era facile all'attrazione fisica, eppure c'era qualcosa in quella donna che destava in lui sensazioni sconosciute, nonostante le molte preoccupazioni. A un tratto si rese conto che era passato molto tempo dall'ultima volta che aveva condiviso il suo letto. Negli ultimi due anni era stato così concentrato a lavorare da essersi concesso solo

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