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Proibite tentazioni: Harmony Destiny
Proibite tentazioni: Harmony Destiny
Proibite tentazioni: Harmony Destiny
E-book180 pagine3 ore

Proibite tentazioni: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Scapoli 6/6
Amori appassionati e nuovi scandali nel club più esclusivo d'America.

A causa di una faida familiare, la storia tra il ricco e sensuale Daniel Clayton e l'ereditiera Alexis Slade è stata chiusa in malo modo. Dieci anni non sono serviti ad appianare le questioni dinastiche, né ad assopire il prepotente desiderio che li univa, anzi. Nel momento in cui i loro sguardi s'incrociano durante un evento a cui entrambi partecipano, Daniel e Alexis non possono più resistere all'attrazione reciproca, dando inizio a una passionale relazione proibita, nascosta agli occhi di tutti.
In breve tempo, però, Daniel e Alexis si ritrovano a dover decidere da che parte stare: con le loro famiglie, o con i loro cuori?
LinguaItaliano
Data di uscita20 apr 2020
ISBN9788830512917
Proibite tentazioni: Harmony Destiny

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    Anteprima del libro

    Proibite tentazioni - Joss Wood

    successivo.

    Prologo

    Settembre

    Negli anni si erano tenuti molti ricevimenti di nozze, al Texas Cattleman's Club, e di sicuro gli scandali non erano mancati. Alexis Slade ricordava di aver sentito di uno sposo colto in una situazione compromettente con la damigella d'onore, e di un padre dello sposo svenuto sotto uno dei tavoli riccamente apparecchiati dopo aver sfilato sulla pista da ballo indossando niente di più di un tanga di pizzo rosa. C'erano state spose in lacrime, spose ubriache, spose pentite e spose in preda a crisi isteriche, ma Shelby Arthur era la prima sposa che non era neanche arrivata all'altare.

    Il matrimonio, o meglio non-matrimonio Goodman-Arthur sicuramente sarebbe stato oggetto delle chiacchiere di Royal nelle settimane a venire.

    Alex percorse con lo sguardo la sala ancora piena di gente e vide Simon Goodman, padre dello sposo, con in mano un bicchiere di whisky, l'aria pallida ma composta; sulla sinistra invece individuò la madre dello sposo, un fazzolettino stretto nella mano. Lacrime di coccodrillo, considerò. Margaret Goodman era un barracuda in abiti firmati che non aveva fatto mistero del disprezzo che nutriva per la fidanzata del figlio e della propria avversione al matrimonio. Essendo stata oggetto delle attenzioni di Jared, il mancato sposo, al liceo, Alex era convinta che Shelby avesse ritrovato la ragione appena in tempo.

    Sposare quell'ameba avrebbe significato sposare la sua orribile famiglia – dove l'unica eccezione era Brooke, la dolce sorella di Jared – e sinceramente nessuna donna se lo meritava. Il matrimonio era già abbastanza difficile senza dover aggiungere la pressione dei suoceri; le nozze tra Jared e Shelby sarebbero state nozze a tre, con Margaret Goodman nel ruolo di regista.

    Alex si voltò quando la porta alla sua destra si aprì e dall'ingresso laterale entrò Rose Clayton. Freddi occhi grigi incontrarono i suoi e dovette ricordarsi che non aveva più diciotto anni, perciò la regina non ufficiale del Texas Cattleman's Club non avrebbe più dovuto metterla in soggezione.

    E invece ci riusciva ancora. Eccome.

    Dieci anni prima, nel corso di una lunga estate, Rose aveva intrapreso una guerra per separarla da Daniel, il suo amato nipote ed erede. Gus, il nonno di Alexis, aveva fatto la stessa cosa. Perché Dio era testimone, così come ogni buon texano, che la lealtà di famiglia e una faida protrattasi per mezzo secolo tra Gus Slade e Rose Clayton erano molto più importanti di un primo amore. All'epoca, lei e Daniel erano stati i Romeo e Giulietta di Royal... morte per avvelenamento a parte.

    Tuttavia perdere Daniel era stato comunque come morire, tale era stata la sofferenza e il senso di vuoto. Alex ricordava fin troppo bene le lacrime, la disperazione e il dolore della perdita che aveva provato quando lui si era rifiutato di lasciare Royal insieme a lei, in modo che potessero iscriversi a un college in un altro stato.

    Daniel aveva detto che il suo posto era al Silver C, il ranch dei Clayton, anche se Alexis aveva insistito che il suo posto fosse invece accanto a lei. Avevano litigato, avevano gridato, lei aveva pianto. La testardaggine e l'intransigenza di Daniel, il fatto che non fosse disposto a scegliere lei – a scegliere loro – aveva decretato la fine del rapporto.

    All'epoca erano giovani, ma comunque fosse lui l'aveva abbandonata.

    A differenza dei suoi genitori, della sua amica d'infanzia Gemma e, solo due anni prima, dell'adorata nonna Sarah, Daniel l'aveva lasciata per scelta, e non perché era morto.

    E in un certo senso, proprio per questo, aveva fatto ancora più male.

    Rose le si avvicinò e una parte di lei avrebbe ancora voluto rannicchiarsi a palla davanti all'imperiosa nonna di Daniel. Infastidita con se stessa, Alex raddrizzò le spalle e le rivolse un cenno secco del capo. «Signora Rose.»

    «Alexis Slade.»

    Alex sbarrò gli occhi quando Rose le diede le spalle e si allontanò con grazia, un metro e cinquanta e poco più di pura altezzosità e puzza sotto il naso. Se non fosse stato per l'ingerenza di dieci anni prima, Alex avrebbe anche potuto ammirare la ferrea determinazione di quella donna, la sua capacità di ricavarsi un posto d'onore in un mondo ancora spiccatamente maschile.

    Rose, però, era una Clayton e, per questo, una nemica giurata degli Slade. Alex e suo fratello conoscevano i principi salienti della faida Slade-Clayton: mezzo secolo prima, Gus, il loro nonno, aveva lasciato Royal per fare fortuna nel circuito dei rodei, convinto che Rose Clayton l'avrebbe aspettato. In quattro anni aveva messo da parte il denaro sufficiente per comprare un piccolo appezzamento di terreno vicino al ranch dei Clayton ed era tornato per chiedere la mano di Rose, ansioso di cominciare la sua vita insieme alla donna che amava. Solo che, l'anno prima, Rose aveva sposato Ed.

    Era stata lei a sparare il primo colpo, e la guerra era stata dichiarata.

    Il matrimonio tra Gus e la migliore amica di Rose – l'adorata nonna Sarah - non aveva fatto altro che esacerbare il conflitto; quando poi Gus Slade era riuscito ad acquistare dei terreni prima appartenuti al ranch dei Clayton, un tempo inarrivabile, era stato il colpo di grazia. In Texas le faide familiari erano prese sul serio e, anche se ognuno aveva preso le parti dell'uno o dell'altro, il Texas Cattleman's Club era rimasto una zona demilitarizzata.

    Gli Slade e i Clayton, di qualsiasi generazione, ne erano sempre stati membri, e tra quelle quattro mura dovevano comportarsi di conseguenza. Ricorrendo al limite alla soluzione ultima: ignorarsi reciprocamente, il più possibile. Proprio come Gus ignorava Rose, Alexis stava ignorando Daniel. Cosa che, accidenti a lui, era tutt'altro che facile.

    Quale donna a sangue caldo ci sarebbe riuscita? Cedendo alla tentazione, Alex guardò in direzione del bar... e dello splendido esemplare di maschio che una volta aveva considerato l'amore della sua vita. Con gli occhi ne divorò ogni centimetro: i riccioli neri che lui odiava ma che lei amava, e quei misteriosi occhi castani che aveva ereditato, si presumeva, dal padre, dato che la madre era di carnagione chiara con gli occhi azzurri. Di un anonimo marrone, li aveva definiti una volta Daniel, Alex, però si era opposta con fermezza. Potevano essere intensi quanto un pregiato caffè, profondi quanto la notte, dolci come il cioccolato. Tuttavia, potevano anche mostrarsi duri e inesorabili come le rocce di una costa inospitale, dove le navi andavano a sfracellarsi.

    Era cambiato così tanto, nel corso degli anni. Quello che un tempo era stato il suo ragazzo dinoccolato, ora era più alto, più robusto, più maschio in tutto e per tutto. Era ancora snello, ma con muscoli sodi e una tempra ancora più implacabile. Il mento era ricoperto dalla barba e stava bene in smoking quanto con un paio di jeans sdruciti, anche se nessuno dei due era il suo look migliore.

    Daniel Clayton nudo, come aveva scoperto quand'era più giovane, poteva tranquillamente essere classificato come una delle meraviglie del mondo.

    Negli ultimi dieci anni il suo ex se l'era cavata piuttosto bene. Aveva preso due lauree, una in scienze agrarie e l'altra in economia e commercio, e tutto il duro lavoro che dedicava al Silver C, a giudicare dagli abiti firmati e dall'auto sportiva tedesca che guidava di tanto in tanto, evidentemente fruttava bene. Era intelligente, ricco e attraente, e quei tre fattori lo rendevano uno degli scapoli più ricercati della zona. Diavolo, probabilmente anche dello stato. Anche se non aveva portato nessuna al matrimonio, a Daniel Clayton non mancava mai la compagnia femminile, o perlomeno così aveva sentito dire.

    Una mano sul braccio le fece distogliere lo sguardo dall'ex amante per sorridere a Rachel Kincaid, la sua più cara amica. Alex non stringeva facilmente amicizia, ma Rachel in qualche modo si era insinuata oltre le sue difese.

    «Perché te ne stai qui tutta sola?» le domandò l'amica porgendole un bicchiere di champagne.

    «Cerco di evitare ulteriori conversazioni su Shelby o sul nuovo presidente del TCC» confessò, accettando il bicchiere con un sorriso grato.

    «James Harris è un gran brav'uomo.»

    Alex annuì. «Sì, piace anche a me.» Si voltò verso l'alto afroamericano che, a pochi passi da loro, stava conversando con Rose Clayton. «E ammettiamolo, è davvero uno schianto.»

    In effetti, in quella sola stanza c'erano diversi uomini da far venire l'acquolina in bocca, la maggior parte membri del TCC. Alexis era una single convinta, essendo cronicamente refrattaria agli impegni a lungo termine e portatrice non troppo sana della sindrome dell'abbandono, ma questo non significava che dovesse praticare il nubilato. Anche se quella era la realtà dei fatti.

    «Continui a guardare Daniel Clayton» notò Rachel. «Non che possa biasimarti. Giuro che è stato messo al mondo da un angelo.»

    Scelta sfortunata di parole, considerò Alex asciutta, dato che la madre di Daniel era reputata tutt'altro che celestiale. Lui non parlava mai di Stephanie, ma a Royal circolavano voci sufficienti per farsi un'idea di cosa doveva essere stata la sua vita con la tempestosa e instabile madre.

    Da quanto si diceva, Rose era stata l'unica adulta responsabile nei suoi anni formativi; anche per questo la sua lealtà nei confronti della nonna era solida quanto la roccia e altrettanto salda.

    La loro relazione era stata condannata fin dal principio. Perché, come aveva capito troppo tardi, Alex non avrebbe mai potuto competere con Rose e con l'irremovibile fedeltà di Daniel al Silver C.

    «Matt Galloway è altrettanto attraente» commentò Alex, in parte per essere perversa, ma anche per distrarre l'amica dal connetterla a Daniel. Non c'era nessun lei e Daniel, da molto, molto tempo. E poi era la verità: Matt Galloway era un giovane Clooney, altrettanto affascinante, ricco e aitante, e con una pari reputazione da playboy, quanto era stata quella dell'attore.

    «Lui è... era il migliore amico di Billy.» Alex non capiva bene cosa c'entrasse l'aspetto di Matt con il fatto di essere stato l'amico del marito defunto di Rachel, ma ormai conosceva l'espressione che indicava un argomento off-limits, perché la usava spesso anche lei. Alex apprezzava la propria privacy, perciò non insistette con l'amica.

    Rachel le circondò la vita con un braccio per darle una stretta. «Ti ho ringraziato di recente per avermi permesso di alloggiare al Lupo Solitario

    «È un piacere avere ospiti te e la piccola Ellie» rispose prontamente lei.

    «E sappi che non la prendo come un'offesa personale tutte le volte che vai a rifugiarti nella casa sull'albero di Sarah.»

    «Lo faccio più che altro per evitare le prediche di Gus che vuole che trovi un marito e che gli dia dei bisnipoti; invece, devo organizzare il mio ritorno a Houston, visto che la mia vita è ancora là. Sono tornata al ranch per stare vicino a nonna Sarah nei suoi ultimi giorni, però sono ancora qui, due anni dopo che è morta. Royal doveva essere solo una tappa, la mia vita non è qui.»

    «Non è detto» osservò Rachel. «Sei una stratega digital-multimediale, puoi lavorare ovunque nel mondo, e il ranch lo adori, come adori passare del tempo con tuo nonno.»

    Certo che le piaceva, ma la compagnia di Gus e lavorare part-time come business manager del Lupo Solitario non le impediva di sentire la mancanza della nonna con un'intensità che minacciava di metterla in ginocchio. Non le impediva di crogiolarsi nel passato, di ricordare quanto fossero stati felici lei e Daniel prima che lei imparasse che non è vero che l'amore conquista tutto.

    Alex trattenne il fiato appena incrociò il suo sguardo e, come sempre, sentì la carezza di un milione di stelle. Una scossa elettrica le corse su tutta la pelle, facendole tendere i capezzoli, surriscaldandole l'apice delle cosce. Si trattava di pura attrazione fisica, si ripeté; niente a che vedere con ciò che avevano provato tanti anni prima.

    All'epoca, erano stati entrambi ubriachi. Di amore, l'uno dell'altro. Si erano gettati a capofitto nell'amore e nel sesso e nella passione, stupidamente convinti di poter governare il fuoco al calor bianco che avevano creato e alimentato.

    Sciocchi. Lei aveva rimediato ustioni di terzo grado. E la parte peggiore era che trovava Daniel ancora intossicante. Tra l'altro, a giudicare dal desiderio fuori controllo che gli balenava negli occhi, lei doveva farlo sentire in equilibrio altrettanto precario.

    Ottimo. Non meritava niente di meno.

    Rachel accettò l'invito a ballare di Gus, vecchio dongiovanni che era, e Alex uscì dalla porta laterale in cerca di un po' d'aria fresca. Inspirò la brezza frizzante e profumata della sera e si cinse tra le braccia prima di addentrarsi nei giardini che circondavano il TCC. Alla luce del giorno era subito evidente che avessero bisogno di un po' di cure e manutenzione per tornare agli antichi splendori, ma di sera i giardini erano misteriosi e accoglienti, come un vecchio amico. Ricordava quando era solita giocare a nascondino con il fratello e gli amici, proprio in quel luogo, prima di sgattaiolare via fino allo stagno per rubare un bacio a Daniel Clayton, lontano dalla vista di falco dei rispettivi nonni.

    Bei tempi, considerò Alex con una fitta dolceamara.

    Sentì lo scricchiolio di stivali sul sentiero di ghiaia, appena prima che una giacca le coprisse le spalle nude. Inspirò il profumo familiare: sandalo e cuoio, legno e terre selvagge. Grandi mani virili si posarono sulle sue spalle e, istintivamente, si appoggiò all'indietro, la testa

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