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Moglie per passione: Harmony Destiny
Moglie per passione: Harmony Destiny
Moglie per passione: Harmony Destiny
E-book161 pagine2 ore

Moglie per passione: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Quando Emma Montgomery scopre che il padre intende combinare un matrimonio tra lei e il milionario di ghiaccio Nathan Case, pur di sottrarsi a quell'unione decide di rinunciare a tutti i privilegi e di iniziare a vivere del suo lavoro di disegnatrice di gioielli. Ma non ha fatto i conti con la testardaggine del "promesso sposo". Nathan, infatti, la considera un investimento tanto prezioso quanto sexy, e decide di sfruttare ogni occasione per farle assaggiare i piaceri del futuro talamo nuziale. Per Emma resistere a quelle carezze sarà sempre più difficile, e la tentazione di stringere un accordo che la porti direttamente tra quelle braccia tornite è decisamente intrigante.

LinguaItaliano
Data di uscita23 lug 2012
ISBN9788858903216
Moglie per passione: Harmony Destiny

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    Anteprima del libro

    Moglie per passione - Cat Schield

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Meddling with a Millionaire

    Harlequin Desire

    © 2011 Catherine Schield

    Traduzione di Giulia Dani

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5890-321-6

    www.eHarmony.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Finalmente! pensò Nathan Case non appena scorse il suo obiettivo. Schivò un cameriere con un vassoio di champagne e si diresse verso la fontana di cioccolato. A pochi passi di distanza, Emma Montgomery si aggirava tra gli ospiti appartenenti all’alta società di Dallas, che si trovavano lì per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Sin da quando era giunto a casa del padre di Emma, circa un’ora prima, Nathan non aveva fatto altro che cercarla, pensando a come si sarebbe comportato una volta che l’avesse trovata.

    Ancora non aveva deciso se baciarla o strozzarla.

    Come se avesse captato i suoi pensieri, Emma si voltò per scrutare tra la folla. Una ciocca di capelli neri accarezzò le sue labbra carnose e, con un gesto delicato della mano, la spostò dietro un orecchio. Poi, i suoi occhi color nocciola, vividi e inquieti, si posarono su di lui.

    Con estrema velocità, Emma si nascose dietro una pianta e scomparve.

    Nathan affrettò il passo e sentì il cuore accelerare all’improvviso. Non era la prima volta che si trovava a dover rincorrere una donna che si faceva desiderare, ma era un atteggiamento che apprezzava, poiché le rendeva più docili quando cadevano tra le sue braccia. Tuttavia, con Emma le cose erano diverse. Se non l’avesse conosciuta bene, avrebbe pensato che lo stesse evitando.

    Ridicolo, considerato quello che aveva scoperto quel pomeriggio.

    Nathan attraversò la biblioteca, dove un gruppo di persone si era radunato attorno al pianoforte a coda e stava cantando un vecchio pezzo di Sinatra. Scorse Emma un attimo prima che lei riuscisse a mescolarsi agli invitati e la seguì, contento di potersi allontanare dalla festa di Silas Montgomery.

    La biblioteca a due piani era più intima del monumentale salone che si era lasciato alle spalle, ma non ancora abbastanza tranquilla per Nathan. Sarebbe riuscito a conquistare Emma prima di mezzanotte, ne era certo. Non aveva alcuna intenzione di lasciare quelle labbra a un altro uomo. Doveva solo trovare un luogo abbastanza appartato per mettere in atto il suo piano.

    Emma rimase immobile quando lui le apparve davanti all’improvviso. C’era troppo rumore per parlare, ma Nathan non fece fatica a cogliere il sospiro di insofferenza che le sfuggì quando la spinse verso il piano, tra una bambolona platinata e un uomo stempiato.

    Nathan studiò la bionda senza molto interesse. Nonostante apprezzasse la vista di una donna mezza nuda, il silicone non era mai stato la sua passione. Preferiva nettamente le curve al naturale, e quelle di Emma in particolare.

    Le si avvicinò e con le labbra le sfiorò l’orecchio per bisbigliarle le dolci parole della canzone. Posò le mani sulla superficie lucida dello strumento, imprigionando Emma tra le sue braccia.

    La tentazione di toccarla era forte, come se quelle forme sensuali esercitassero un richiamo impossibile da ignorare e solo con un enorme sforzo di volontà Nathan riuscì a controllarsi, allontanandosi leggermente. Il ricordo di quando aveva stretto tra le sue mani quel corpo sinuoso gli provocò quasi un gemito. Abbassò la testa per respirare il suo profumo e ne rimase totalmente inebriato. Per quale motivo era arrabbiato con lei?

    Poi si ricordò.

    Quando la canzone finì, le bisbigliò: «Ho avuto un’interessante conversazione con tuo padre oggi pomeriggio».

    Emma scrollò le spalle. «Cody mi aveva avvisata, dicendomi che avevi una proposta da fare a papà.»

    Nathan aveva una proposta da fare anche a lei, niente a che vedere con ciò di cui aveva discusso con Silas Montgomery.

    «Tuo fratello ti ha riferito di cosa abbiamo parlato?» le chiese.

    «No.»

    «E non sei curiosa?»

    «Dovrei?»

    Sporgendosi verso di lei, Nathan le sfiorò la tempia: «Abbiamo parlato di te».

    Emma si allontanò bruscamente e gli scoccò un’occhiata furiosa, ma prima che potesse riuscire a dare sfogo a tutta la sua rabbia, il pianista iniziò a suonare le note di Come Fly With Me mettendo fine alla conversazione.

    Che cosa stava succedendo? Emma non si stava comportando come una futura sposa, ma Nathan era sicuro che ci fosse lei dietro alle condizioni che suo padre gli aveva illustrato nel pomeriggio. Silas Montgomery non sapeva dire di no alla sua bambina, le dava tutto ciò che desiderava e Nathan sapeva che Emma lo desiderava. Lo aveva dimostrato chiaramente quando era fuggita con lui dalla festa di Natale tre settimane prima. Perché mai allora stasera era scappata non appena lo aveva visto?

    Si accorse che una signora di mezza età lo stava fissando con disapprovazione. Nathan ricambiò lo sguardo, alzando il mento in segno di sfida e la donna, visibilmente irritata per quella dimostrazione di malagrazia, spostò la sua attenzione su un ospite stempiato che stava ammirando la scollatura di Emma.

    Nathan trattenne il respiro e contò fino a dieci per reprimere l’impulso di voltarsi verso l’uomo con la furia di un cane da guardia. Invece, si concentrò sulla musica a lui familiare e si rilassò, sempre stretto alla splendida ragazza che avrebbe dovuto sposare se voleva sperare di entrare in società con suo padre.

    Nathan e il fratello di Emma, Cody, erano ottimi amici sin dai tempi dell’università e avevano parlato spesso di iniziare assieme un’attività, ma fino ad allora non avevano ancora trovato l’occasione giusta. Quando aveva discusso per la prima volta con Cody della possibilità di realizzare una fusione commerciale tra la Montgomery Oil e la Case Consolidated Holdings, Nathan non aveva previsto che il matrimonio con Emma fosse una delle clausole per la negoziazione, ma non si era neppure troppo stupito quando Silas aveva inserito le nozze tra i punti chiave dell’accordo. Il progetto prevedeva una collaborazione molto lunga che richiedeva ingenti somme di denaro da entrambe le compagnie. Il matrimonio avrebbe consentito di rafforzare quella unione, assicurando che entrambe le parti partecipassero seriamente alla società.

    Emma doveva esserne consapevole e quindi aveva sfruttato quella situazione. Nathan era lusingato dal fatto che lei lo desiderasse a tal punto da convincere suo padre ad acconsentire alle nozze. Inoltre, perché mai Silas non avrebbe dovuto accettare? Una volta che Emma si fosse sposata, non sarebbe più stata sotto la sua responsabilità.

    «Hai una voce meravigliosa» gli disse la bionda che gli stava vicino, «e conosci tutte le parole.»

    Emma si irrigidì nel vedere lo sfacciato tentativo di seduzione della donna.

    «Mia madre amava Sinatra e, quando ero piccolo, mi ha fatto ascoltare tutte le sue canzoni. Mi chiamava il suo piccolo Frank, ma credo che si riferisse più alla mia capacità di mettermi sempre nei guai che non alla mia voce.»

    La donna rise sguaiatamente.

    «Fai danni ancora adesso» borbottò Emma.

    Nathan sorrise. Adorava il suo sarcasmo, era perfetta: sexy e divertente.

    Pensando che il sorriso fosse rivolto a lei, la bionda si girò verso Nathan: «Piacere, Bridget».

    «Nathan, piacere mio.» Mentre si stringevano la mano Emma mostrò pericolosi segnali di fastidio. «Come mai conosci Silas?» le domandò, cortese.

    Nathan non fece in tempo a sentire la risposta di Bridget. Emma era riuscita a sfuggire alla sua presa e, con un’espressione imbarazzata, si voltò per seguirla, lasciando la donna da sola.

    La raggiunse quasi subito e, passandole una mano attorno alla vita, la guidò verso il primo piano dove nessuno li avrebbe disturbati.

    «L’ultima volta che ci siamo incontrati, mi era sembrato che tu fossi in cerca di guai» le bisbigliò lui all’orecchio, mentre la spingeva verso lo studio di suo padre.

    Lo guardò con una luce preoccupata negli occhi. Forse Emma aveva capito le intenzioni di Nathan, perché nessun uomo avrebbe mai seguito una donna in quel modo... se non per portarla a letto.

    «Forse quella volta» disse lei, «ma non ora.»

    Nathan aprì la porta alla fine del lungo corridoio e lasciò entrare Emma per prima. L’arredamento imponente della stanza rappresentava alla perfezione la personalità del magnate texano del petrolio che vi abitava.

    Nathan chiuse la porta, afferrò il braccio di Emma e la tirò a sé. Prima che lei potesse dire una parola, la spinse contro la parete. Da fuori si sentivano i suoni indistinti della festa. Finalmente erano soli.

    Le posò un braccio sulle spalle e le chiese, riprendendo il discorso fatto prima: «Non sei curiosa di sapere perché abbiamo parlato di te?».

    «Per niente.»

    «Pare che tuo padre voglia trovarti marito.»

    «Dannazione.» Emma appoggiò la testa contro la parete senza più opporre resistenza. «Cerca di accasarmi sin dai tempi dell’università.»

    «Perché?»

    «Perché per lui sono un problema che non vede l’ora di scaricare addosso a qualcun altro.» A quel pensiero lo sguardo di lei si fece cupo. «È sempre stato convinto che abbia bisogno di un uomo che si prenda cura di me.»

    Essere la figlia viziata di un milionario faceva parte del suo fascino e Nathan non desiderava altro che poterla viziare ancora di più.

    «Cosa c’è di male se qualcuno si prende cura di te?» le domandò.

    «Perché mio padre è convinto che io non sia capace di badare a me stessa.» Emma sollevò il mento, gli occhi tornarono a brillare, ma la voce era incerta. «E non è per niente giusto.»

    Nathan evitò di controbattere per mantenere la conversazione su toni pacati. Nonostante lui e Cody non si vedessero molto spesso da quando l’amico si era sposato, erano rimasti in contatto e Nathan sapeva tutto sul conto di Emma. Il fidanzamento mancato con un cacciatore di dote, una condanna a lavori socialmente utili per essere stata trovata con la borsa di un’amica piena di droga e una

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