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La Lettera Nascosta: The Healing Hearts Ranch, #1
La Lettera Nascosta: The Healing Hearts Ranch, #1
La Lettera Nascosta: The Healing Hearts Ranch, #1
E-book81 pagine1 ora

La Lettera Nascosta: The Healing Hearts Ranch, #1

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Info su questo ebook

La storia di un ricordo, di un dono e di un amore che rifiorisce grazie alla guarigione dei cuori. Questa volta Angela Ford decide di intraprendere un cammino diverso, offrendo ai lettori una serie di romanzi per adulti. Si tratta di una storia incentrata sulla famiglia, sui cavalli, sul vero amore e sulla ricerca del giusto cammino da intraprendere nella vita; tutto ciò grazie alle sagge parole affidate a una lettera nascosta. Jack Willows era stato un grand’uomo. Aveva sempre messo le esigenze degli altri prima delle proprie e aveva insegnato a sua nipote Raine a fare lo stesso. Raine Willows aveva lasciato la fattoria di suo nonno a diciotto anni per trovare la sua strada nella vita. Sette anni dopo, la morte del nonno la riporterà alla fattoria e al suo primo amore, il ragazzo della porta accanto. Avrà inizio così il racconto di un percorso di crescita e di guarigione dei loro cuori feriti che avverrà anche grazie ai cavalli. Ritornare alla fattoria consentirà a Raine di conoscere più a fondo Luke Daniels, il ragazzo della porta accanto che non era mai riuscita a dimenticare, non importa quanti anni e miglia si fossero messe tra loro. Il dolore li unirà, i cavalli li aiuteranno a guarire i loro cuori e daranno loro l’idea di realizzare un progetto per aiutare gli altri. Un’idea che era stata anche il sogno di suo nonno per lei. La lettera nascosta, che il nonno le aveva lasciato, raccontava di questo sogno e di questo progetto che avrebbe cambiato la direzione della sua vita e del suo cuore.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita26 mag 2021
ISBN9781667402208
La Lettera Nascosta: The Healing Hearts Ranch, #1

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    Anteprima del libro

    La Lettera Nascosta - Angela Ford

    Healing Hearts Il Ranch dei cuori in guarigione – Libro 1

    La Lettera Nascosta

    Angela Ford

    «Il dolore non finisce mai... ma cambia. È un passaggio, non un posto in cui stare. Il dolore non è un segno di debolezza, né una mancanza di fede. È il prezzo dell’amore.»

    Autore Anonimo

    Dedica

    Dedicato a Shaylyn, l’anima più bella e la donna più forte che conosca. Sono orgogliosa di essere la tua Mamma. Ti voglio bene tesoro! Un bene immenso, grande tanto quanto la distanza tra la terra e la luna e ritorno!

    Estratto da: La Lettera Nascosta

    «Jack voleva che ti dessi questa dopo la sua morte». Raine sentì i suoi occhi riempirsi di lacrime. Con dita tremanti la prese dalla mano di Luke, rimanendo in silenzio per un momento. Non sapeva se sarebbe stata in grado di leggere le ultime parole di suo nonno.

    Luke scostò una sedia dal tavolo e fece cenno a Raine di sedersi. «Ti lascerò un po’ di tempo per leggerla da sola».

    Raine sorrise, «Grazie.» gli era grata del rispetto che le dimostrava mentre leggeva la lettera di suo nonno.  Luke annuì, appoggiò un tagliacarte sul tavolo e si avviò su per le scale poste sul retro della casa.

    Raine prese il tagliacarte e lo lasciò scorrere lungo la lettera sigillata. Aprì lentamente l’ordinato fascicolo di carte per scoprire quello che suo nonno aveva scritto. Mentre leggeva le sue ultime parole, una grossa lacrima le scivolò lungo la guancia e, dal nodo che le serrava la gola, comprese che non sarebbe stata l’unica ma lottò duramente contro l’impulso di piangere. Aveva bisogno di rilassarsi per fare ordine nei suoi pensieri confusi e comprendere le parole che il nonno le aveva lasciato.

    Capitolo Uno

    ––––––––

    Il telefono di Raine squillò in lontananza. Mentre lei cercava di svegliarsi e ritornare alla realtà da cui solo poche ore prima era fuggita, quel rumore fastidioso continuava. Dopo trentasei ore di fila in ospedale sperava di poter fare almeno otto ore di sonno, invece era riuscita a farne solo sei. Cavolo!  Senza togliersi la maschera per dormire, in modo da poter visualizzare la chiamata sullo schermo del cellulare, si schiarì la gola e rispose. 

    «Sì, sono Raine Willow.»

    «Ciao Raine, sono Lisa Gardner, vorrei non dovertelo dire...»

    Raine conosceva quel nome ma si aspettava che fosse l’ospedale non la casa di riposo. L’infermiera Gardner, pronunciando le parole successive, abbassò il tono della voce. Raine si mise rapidamente  a sedere spingendo la maschera sulla fronte. Sapeva il motivo di quella chiamata, tuttavia non era ancora psicologicamente pronta. Negli ultimi diciotto mesi era andata a trovarlo ogni settimana. All’inizio gli avevano diagnosticato l’Alzheimer, poi il cancro. Le sue condizioni di salute si erano rapidamente aggravate davanti ai suoi occhi e ogni visita era diventata sempre più penosa della precedente: lui non sapeva chi lei fosse e anche lei lo riconosceva a malapena.

    L’uomo forte e saggio, dalle spalle robuste, che un tempo aveva accolto una bambina smarrita e l’aveva cresciuta facendola diventare una giovane donna vivace, ora si era tramutato in un uomo fragile e moribondo. Suo nonno le diceva che lei era un miracolo poiché era sopravvissuta al tragico incidente che le aveva portato via i suoi genitori. Così, grazie al suo aiuto e all’amore per i cavalli, che il nonno le aveva insegnato a conoscere, gli incubi di quella terribile notte diminuirono e il suo cuore guarì. Adesso avrebbe dovuto affrontare il mondo da sola. Jack Willows era morto.

    ––––––––

    IN APPENA UN’ORA, Raine riorganizzò i suoi turni all’ospedale, le visite ai pazienti ai quali aveva dedicato la sua vita e buttò qualche vestito in valigia. Si teneva occupata, non voleva abbandonarsi al pianto; aveva un viaggio in macchina da affrontare.

    ––––––––

    Prima di partire chiamò i migliori amici di suo nonno: Tom ed Ellen Baker, per lei, erano come una famiglia. Sapeva che avrebbero desiderato farla rimanere con loro. Quando Tom rispose al telefono, la sua voce la tranquillizzò. Suonava familiare e lei ne aveva bisogno. Raine desiderava solo poter sentire ancora una volta la voce di suo nonno. Solo un’altra volta.

    «Raine, mi dispiace tanto, Jack era un brav’uomo: il migliore». Le lacrime, che fino a quel momento era riuscita a trattenere, cominciarono a scorrere come il torrente che scorreva lungo la fattoria di suo nonno. Non importava chi ne fosse il proprietario ora, pensò. Erano ricordi che custodiva caramente nel suo cuore e nessuno poteva portarglieli via. Si asciugò le lacrime con la manica, inspirando profondamente. «Nessuno era come il nonno.» Le lacrime scendevano nonostante provasse a fermarle, e, mentre continuava a piangere, le parole uscivano tremanti dalle sue labbra «Sono pronta a partire per Clare County. Posso stare da te ed Ellen? ».

    «C’è una cosa che devi sapere: Jack mi aveva fatto promettere di non  dirti nulla fino alla sua morte».

    Raine si ricordò della loro offerta quando suo nonno era stato ammesso nella casa di riposo: "In qualsiasi momento tu voglia venire a farci visita, sei sempre la benvenuta." Seguì un silenzio imbarazzato che interruppe i suoi singhiozzi e Raine si chiese se quelle fossero state solo parole di cortesia pronunciate in quel momento. La risposta di Tom la sorprese.

    Mentre Tom continuava a ripeterle che Jack le aveva lasciato la fattoria, Raine restò in attesa.

    «Ellen ed io saremmo felici di averti qui con noi in

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