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Travolti da insolita passione: Harmony Collezione
Travolti da insolita passione: Harmony Collezione
Travolti da insolita passione: Harmony Collezione
E-book140 pagine1 ora

Travolti da insolita passione: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Lei non ha ancora trovato la sua vera vocazione.

Lui è un affermato manager, chiamato a dirigere l'azienda di famiglia.

Andi e Chance sono diversi come il giorno e la notte. Andi è vivace, ironica, confusionaria e sempre indecisa. Ha iniziato molte attività, ma finora non ha ancora trovato la professione che fa per lei. Chance è serio, compassato, sommerso dal lavoro e poco incline a godersi la vita. Che cos'hanno in comune? Nulla, a parte l'affetto che nutrono per i rispettivi fratelli, convolati da poco a giuste nozze. E proprio questi ultimi invitano le due ignare vittime a un appuntamento al buio molto speciale: una crociera per quattro! Inutile dire che Andi e Chance si dimostrano poco entusiasti all'idea di dover trascorrere del tempo a stretto contatto, ma un'inaspettata sorpresa trasforma ben presto la vacanza in un interludio romanticissimo.

LinguaItaliano
Data di uscita10 nov 2014
ISBN9788858927403
Travolti da insolita passione: Harmony Collezione

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    Anteprima del libro

    Travolti da insolita passione - Vicki Thompson Lewis

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Going Overboard

    Harlequin Love & Laughter

    © 1997 Vicki Lewis Thompson

    Traduzione di Lucia Esposito

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2000 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5892-740-3

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    «Non oso immaginare che cosa accadrà quando arriverà lo spogliarellista.» Andi Lombard stappò la bottiglia di champagne e ne versò il contenuto nella brocca di cristallo del cocktail. «Con l’unica eccezione di te, di me e della mia povera sorellina, queste donne sono una massa di...»

    «Represse?» indovinò Ginger con un sorriso divertito, mentre aggiungeva alla bevanda alcolica il succo d’arancia.

    «Non sto scherzando! Tutte le camicie da notte che Nicole ha scartato finora sembrano venire dalla boutique della Casta Vestale

    «Scommetto che il tuo regalo farà un altro effetto.»

    «Puoi dirlo forte, cara. Nicole dovrà raccogliere Bowie con il cucchiaino, dopo averglielo mostrato.» Andi strizzò l’occhio all’amica, poi guardò preoccupata il cocktail. «Quante altre bottiglie di champagne abbiamo, Ginger?»

    «Quella che hai appena versato era l’ultima in fresco. Ma ce ne sono altre nella credenza.»

    «Bene. Mettile tutte nel congelatore, e tira fuori gli snack più salati che hai. Se queste matrone non butteranno giù una buona dose di punch, lo spettacolino sarà un fiasco colossale.»

    «Vuoi che si ubriachino?» le chiese stupefatta Ginger.

    «Be’, mettiamola così. È necessario che si liberino delle proprie inibizioni per poter apprezzare l’esperienza che vivranno.»

    «Inclusa la futura suocera di tua sorella?»

    «Soprattutto lei, Ginger. Quella donna è insopportabile. Hai visto come mi ha salutata prima?»

    «È un po’ snob, in effetti.»

    «Un po’?» Andi si raddrizzò e si aggiustò sul naso un paio di lenti immaginarie, facendo l’imitazione dell’anziana signora.

    Ginger scoppiò a ridere.

    «Ammettilo, anche a te farebbe piacere vederla perdere il controllo.»

    «Hai vinto» convenne l’amica, mentre assaggiava dei salatini per scegliere quelli più piccanti. «Sarebbe un vero spasso.»

    «Nel frattempo si potrebbe fare un gioco. Che ne dici di uno strip-poker

    Ginger per poco non si strozzò con un salatino.

    Andi le offrì subito un sorso di cocktail. «Va bene, hai ragione tu, forse è troppo per loro. Che ne dici allora di rubabandiera

    «Andi, sii realistica. Hai calcolato la media della loro età? Lasciamole stare sedute. Così, almeno, berranno di più.»

    «D’accordo, allora. Affoghiamole nell’alcol!»

    Ginger riprese a ridere di gusto. «Sei matta, Andi Lombard, ma ringrazio il cielo che sei qui.»

    «E come potevo non venire?» rispose lei, seguendo Ginger nel salone per congiungersi alla sorella e alle altre invitate.

    Andi non si sarebbe mai sognata di mancare alla festa di addio al nubilato di Nicole. Dopotutto, la sua unica sorellina si stava sposando, e loro avevano sempre affrontato insieme le cose importanti. Per anni, poi, avevano frequentato le stesse scuole e condiviso gli stessi amici. Andi, con il suo carattere frizzante e travolgente, aveva coinvolto la sorella nelle esperienze più pazze e divertenti. Nicole, più mite e prudente, aveva ogni volta impedito alla sorella di cacciarsi nei guai.

    Poi, Nicole si era laureata all’università del Nevada e aveva lasciato Las Vegas per cominciare a lavorare presso la prestigiosa Jefferson Sporting Goods di Chicago. Andi, invece, aveva deciso di abbandonare gli studi per inseguire un sogno di realizzazione indefinito, passando dal black-jack sui tavoli dei casinò alla pratica di sport estremi o alla vendita di snowboard. Insomma, niente riusciva a catturare il suo interesse per più di qualche mese, se non addirittura di qualche giorno.

    Di lì a due giorni Nicole sarebbe convolata a giuste nozze con Bowie Jefferson, suo diretto superiore e fratello minore di Chauncey M. Jefferson IV, presidente della famosa fabbrica di articoli sportivi. Andi non aveva ancora incontrato il grande capo, un vero maniaco del lavoro a detta di tutti, ma aveva conosciuto Bowie, e non poteva non essere felice per la sorella. Nicole stava sposando un uomo simpatico e stava creandosi una famiglia... a differenza di lei, che ancora non aveva concluso un bel niente nella vita. Lanciando un’occhiata al bicchiere vuoto della sorella, Andi si distolse da quei pensieri, così poco usuali per lei, e si affrettò a riempire un calice per la futura sposa. «Bevi, sorellina. Tra poco scorreranno fiumi di champagne, in questa sala.»

    Gli occhi di Nicole si illuminarono. «Che cosa stai tramando, Andi?» sussurrò. «Non vorrai rovinarmi la reputazione?»

    «Oh, no. Voglio solo far divertire un po’ queste mummie incartapecorite.»

    La risata soffocata di Nicole riempì il silenzio della stanza.

    «Allora, si gioca?» esordì ad alta voce Andi, improvvisando una gara di scommesse sul futuro della coppia di sposi, come il numero di pargoli che avrebbero generato o il sesso del primo, del secondo, del terzo... Ovviamente annaffiando di champagne ogni giro di risposte delle impettite matrone.

    Dopo che furono riempite e svuotate ben due caraffe di cocktail, si stava finalmente creando quella che per Andi era la giusta atmosfera per una festa con i fiocchi. Le risate risuonavano fragorose nell’aria e le posture rigide diventavano sempre più disinibite e scomposte.

    Nicole, rimasta sobria, cominciò a guardare con preoccupazione la suocera insolitamente abbandonata su una poltrona che biascicava commenti insensati sulle altre invitate. «Andi, credo che sia arrivato il momento di...»

    «Aprire il mio regalo» concluse raggiante la sorella, piazzandole in grembo un pacco nero fasciato da un gigantesco fiocco color rosso fuoco.

    «Volevo dire di servire il caffè» le mormorò all’orecchio Nicole.

    «Prima apri questo.»

    Nicole scartò il pacco e guardò all’interno con cautela. «Oh, cielo!» esclamò, richiudendo il pacco con uno scatto.

    «Faccelo vedere» le ordinò la futura suocera, facendo ondeggiare pericolosamente il bicchiere mezzo pieno. «Cre... credi che siamo nate ieri?» concluse con un singhiozzo.

    «Faccelo vedere» gridò un’altra donna.

    «Faccelo vedere» intonarono tutte in uno strano coro stonato, battendo le mani.

    Ginger lanciò ad Andi uno sguardo d’intesa, che l’amica ricambiò con un occhiolino. «Sono cotte» mormorò. «Al punto giusto per la sorpresina che abbiamo preparato per loro. Lo spogliarellista sarà qui a minuti.»

    In quel momento Nicole, rossa in viso, tirò fuori dalla scatola un’audace guêpière di pizzo nero che non lasciava molto spazio all’immaginazione. Le signore scattarono in piedi, impazzite alla vista dell’indumento sexy, e si accalcarono attorno all’attempata signora Jefferson che se ne era impossessata per prima.

    Nicole scosse la testa. «Incredibile. Mia sorella viene a trovarmi in città e dopo solo poche ore delle rispettabili esponenti dell’alta società di Chicago si trasformano in un gruppo di femmine assatanate.»

    Andi sorrise compiaciuta, prendendolo per un complimento. Poi, sentendo lo squillo del campanello, si alzò di scatto e schizzò verso l’ingresso. «Tombola!»

    Richiusa la porta del salone alle proprie spalle, si affrettò a guardare dallo spioncino. Un bellissimo uomo bruno in abito elegante da lavoro e borsa di cuoio attendeva che qualcuno gli aprisse. Andi sorrise maliziosa. Sotto quell’abbigliamento austero, il bellimbusto doveva aver indossato lo slip più selvaggio ed eccitante che possedeva. Se le sue ospiti non avessero gradito la sorpresa, lei perlomeno si sarebbe rifatta gli occhi. Quell’uomo era decisamente il suo tipo.

    Dopo quelle fuggevoli riflessioni, aprì la porta e lasciò entrare lo spogliarellista. Il travestimento era perfetto, pensò. La cravatta regimental leggermente scostata e l’ombra di barba sulle mascelle volitive contribuivano a conferirgli un’aria da perfetto manager al termine di una stressante giornata di lavoro. Nella borsa, poi, doveva esserci nascosto uno stereo compatto, visto che non vedeva altri apparecchi in giro.

    Chance Jefferson avrebbe dato chissà cosa per non dover interrompere la festa di Nicole, ma aveva dimenticato di farle firmare dei documenti importanti per l’indomani. Inoltre, era stanchissimo. Slacciandosi il primo bottone della camicia e allargando il nodo della cravatta, pensò con preoccupazione che, nonostante la felicità che provava per suo fratello, quel matrimonio rappresentava per lui una responsabilità in più. Bowie non aveva mai pensato a cose pratiche come documenti, assicurazioni, accordi. Il padre aveva lasciato a lui tutto il peso dell’azienda e in quei giorni quel fardello sembrava essere lievitato.

    Era ancora preso dai suoi pensieri, quando una splendida bionda con una minigonna vertiginosa e uno smagliante sorriso a illuminarle il

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