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Il destino di una notte: Harmony Jolly
Il destino di una notte: Harmony Jolly
Il destino di una notte: Harmony Jolly
E-book176 pagine2 ore

Il destino di una notte: Harmony Jolly

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Info su questo ebook

Mirraccino marriage 2/2

Pur avendo un debole per lui da quando lo conosce, Elena Ricci ha sempre voluto salvaguardare l'amicizia che da una vita la lega al conte Luca DiSalvo. Ma l'amore può far compiere gesti inaspettati dalle conseguenze impreviste...

Per rimettere insieme i pezzi ed evitare uno scandalo c'è un'unica soluzione: il matrimonio. L'ultima parola, però, non è ancora scritta. Il passato minaccia la reputazione di Elena, mentre l'incertezza sul futuro mette a dura prova la capacità di amare di Luca. Ciò che li aspetta corrisponderà a quello che realmente desiderano?
LinguaItaliano
Data di uscita20 mar 2018
ISBN9788858978740
Il destino di una notte: Harmony Jolly

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    Anteprima del libro

    Il destino di una notte - Jennifer Faye

    successivo.

    Prologo

    Parigi, Francia.

    Elena Ricci sciolse le trecce bionde non appena entrò nel backstage della sfilata. Grazie al cielo, la settimana della moda parigina era terminata e poteva finalmente rilassarsi.

    «Vieni alla festa, più tardi?» chiese una voce femminile alle sue spalle.

    Quella sera una delle più importanti case di moda aveva organizzato un party faraonico per festeggiare la fine delle sfilate.

    Elena si voltò e vide una delle modelle che aveva camminato in passerella con lei che la guardava con aria speranzosa. Come si chiamava? Non riusciva proprio a ricordarlo...

    «No, grazie. Passo volentieri la mano» rispose, scuotendo la testa.

    «Devi assolutamente esserci!» insistette la bruna. «Come top model sarai fra gli ospiti d'onore.»

    «Sono sicura che vi divertirete anche senza di me. E poi non amo molto le feste» replicò Elena.

    «Mmh, scommetto che hai altri piani per la serata» ribatté l'altra con una nota maliziosa nella voce. «Un fusto per cui vale la pena di dare buca al party dell'anno.»

    «Nessun fusto» la disilluse Elena. L'ultimo uomo a cui aveva concesso un appuntamento si era rivelato superficiale e bugiardo.

    «Davvero? Allora chi è quel tipo che ti sta aspettando vicino al tuo stand?»

    Elena si allontanò senza nemmeno rispondere. Se era Steven, avrebbe chiamato la vigilanza per farlo accompagnare fuori. Gli aveva detto senza mezzi termini di stare alla larga da lei, e non aveva certo scherzato.

    Lo sconosciuto le voltava le spalle quando lei raggiunse lo stand.

    «Ti avevo detto di stare alla larga» esordì Elena freddamente.

    «È così che accogli i vecchi amici?» ribatté l'uomo voltandosi.

    Un attimo dopo Elena sorrise. Davanti a lei c'era Luca DiSalvo, erede del duca di Halencia, nipote del re di Mirraccino e, cosa più importante, caro amico d'infanzia.

    «E tu che ci fai qui?» replicò in tono scherzoso, abbracciandolo. Un gesto che aveva fatto molte altre volte, ma che quel giorno le suscitò un'emozione profonda e inaspettata. Qualcosa che rifiutò con decisione di analizzare.

    Lei e Luca erano amici fin dall'infanzia e l'ultima cosa che desiderava era fare o dire qualcosa che potesse compromettere la loro amicizia.

    «Così va meglio» sostenne lui con un sorriso, ricambiando l'abbraccio.

    Elena si scostò e lo guardò negli occhi. Dalla sua espressione intuì subito che c'era qualcosa che lo preoccupava. Quella non doveva essere una visita casuale, dedusse. Era venuto a Parigi senza nemmeno avvertirla e questo significava che era successo qualcosa di importante. O di grave.

    «Che c'è?» gli domandò, diretta. «Hai litigato di nuovo con tuo padre?» aggiunse, conoscendo il rapporto conflittuale fra lui e il duca di Halencia.

    Luca scosse il capo. «Si tratta di mia madre.»

    «Tua madre?» ripeté lei, confusa, rammentando che la duchessa di Halencia era deceduta undici anni prima.

    «La polizia ha arrestato il suo assassino» comunicò lui. «A dire il vero, è stato grazie a mia sorella che l'hanno arrestato. Come mio padre ha sempre sospettato, mia madre non è stata uccisa durante una rapina ma perché aveva scoperto una rete di spionaggio ai danni di Mirraccino.»

    Elena rimase un istante senza parole. Era contenta che fosse stata scoperta la verità riguardo alla tragica morte della duchessa di Halencia perché sapeva quanto Luca avesse sofferto per quella perdita e per tutti i problemi che quel doloroso avvenimento aveva provocato alla sua famiglia.

    Luca si era chiuso per molto tempo in se stesso, emarginando parenti e amici. Terminato il liceo, aveva lasciato Halencia e si era trasferito all'estero per frequentare l'università. Una volta laureato, però, era tornato in patria e da quel momento i loro contatti si erano diradati, limitandosi a qualche telefonata o incontro occasionale quando lui era a Parigi per lavoro.

    Elena non era stata disposta ad ammettere, neppure con se stessa, che il progressivo allontanamento dal suo migliore amico l'aveva fatta soffrire.

    La notizia che Luca le aveva appena dato era a dir poco inaspettata e un mucchio di domande le affiorarono nella mente. Tuttavia lo ascoltò in silenzio mentre lui le raccontava i dettagli di come Annabelle DiSalvo avesse scoperto la verità riguardo alla morte della duchessa. Una storia che aveva dell'incredibile.

    «Mia sorella mi ha telefonato poche ore fa per informarmi e ho pensato che avrebbe fatto piacere anche a te sapere come sono andate realmente le cose» le disse Luca. Tacque un istante prima di continuare: «La notizia è su tutti i giornali quindi forse sapevi già ogni cosa».

    Lei scosse il capo. «Non ho avuto modo di leggere nulla oggi. Mi spiace molto per tutto quello che tu e la tua famiglia avete sofferto in questi undici anni. Spero che adesso possiate finalmente avere un po' di pace.»

    C'era qualcosa di diverso in lui, notò Elena. Luca oggi sembrava a disagio, privo dei soliti modi un po' freddi e distaccati che sfoggiava di solito come una specie di armatura. C'era per caso qualche altra ragione per cui era venuto da lei?, si chiese Elena, chinandosi a indossare un paio di scarpe da tennis bianche con stringhe rosa.

    Rimosso completamente il trucco che le era stato applicato per la sfilata, tolto l'ultimo sofisticato abito che aveva esibito in passerella, era finalmente di nuovo se stessa. La solita Elena. Una ragazza alta, magra, un po' pallida.

    Quando si raddrizzò, vide che Luca la stava osservando in un modo che le accelerò i battiti.

    «Che c'è?» gli domandò.

    «Niente» rispose lui, alzando le spalle.

    Temendo di non avere rimosso del tutto l'ombretto azzurro che la truccatrice le aveva steso per farla sembrare una fata nell'abito blu notte ornato di paillettes, Elena si guardò allo specchio. Aveva le guance leggermente rosee per essersele sfregata con il cotone e il latte detergente, ma nessun residuo di rossetto, fondotinta o eyeliner.

    Perché quindi Luca l'aveva fissata in quel modo?

    «Che ne dici di fare uno spuntino insieme?» gli propose. Per tutta la giornata non aveva messo nulla sotto i denti e adesso stava letteralmente morendo di fame. «Oppure se preferisci possiamo prendere un paio di pizze da Pierre's e andare a mangiarle nel mio appartamento.»

    «In casa? Scordatelo» rispose Luca con decisione. «Mi hanno detto che stasera anche tu meriti di festeggiare» aggiunse.

    A dire il vero, lei era dell'idea che nessuno dei due avesse dei motivi per fare baldoria. Ciò nonostante non fece commenti mentre Luca prendeva la bottiglia di champagne che aveva posato su una mensola ingombra di prodotti per il trucco e la stappava. Versò il liquido frizzante in due bicchieri e gliene porse uno.

    «Per te» le disse Luca.

    Elena prese il calice e non rispose. La sua vita privata era un vero disastro. Se Luca e Lauren Renard, la stilista che l'aveva scelta come testimonial della sua nuova linea di cosmetici, lo avessero saputo, probabilmente avrebbero concordato sul fatto che non c'era nulla da festeggiare.

    Più che euforia per il successo professionale, negli ultimi giorni aveva provato un orribile senso di fallimento. Tutti pensavano che era molto bella, fortunata, corteggiata. In realtà la sua vita sentimentale era solo una serie di delusioni. «Elena?»

    La voce di Luca interruppe quelle riflessioni negative. Lei sbatté le palpebre, cercando disperatamente di trattenere le lacrime.

    «Ehi, questa non è la serata delle lacrime, ma dei sorrisi e della gioia» le disse lui con dolcezza.

    Elena si sforzò di sorridere e alzò il bicchiere in un silenzioso brindisi.

    «Alla donna più speciale che conosca» proseguì Luca in tono brioso, toccando il bicchiere di lei. Un attimo dopo la sua espressione si fece più seria. «Ricordavo una bambina che era un vero e proprio maschiaccio, un'adolescente ribelle... Quando sei diventata così bella?»

    Elena fece una risatina nervosa. «Attento, Luca. Se non ti conoscessi, direi che stai facendo il cascamorto.»

    «Invece è proprio così.»

    Cosa diamine gli prendeva?, si chiese Elena, sentendo di nuovo i battiti accelerare. Luca aveva sempre fatto gli occhi dolci a tutte tranne che a lei, e adesso non sapeva come affrontare la situazione. Per darsi un contegno, sorseggiò lo champagne. Il liquido dorato era deliziosamente fresco e frizzante.

    «Stasera ceneremo insieme in città. Ho intenzione di sfoggiare al mio braccio la donna più bella di Parigi» aggiunse Luca.

    «Sono un po' stanca e...»

    «Fidati di me. Sono sicuro che quello che ho in mente ti rianimerà. Dobbiamo assolutamente festeggiare il tuo successo.»

    Elena non seppe cosa rispondere. Così riprese ad assaporare lo champagne. Un attimo dopo, però, posò il bicchiere. Era a stomaco vuoto e bere vino non era una buona idea. Inoltre, non capiva tutto quell'entusiasmo di Luca per il suo successo professionale. Era abituato a frequentare l'alta società e l'esclusiva cerchia aristocratica europea. Era un conte, figlio del duca di Halencia, nipote del re di Mirraccino. Insomma, i suoi successi come modella non potevano certo essere paragonati alla genealogia nobiliare dell'amico.

    «Non mi sembra un granché come traguardo» ribatté in tono spassionato.

    «Non essere modesta. Sono fiero di te» replicò Luca.

    In effetti, diventare testimonial della Renard avrebbe significato sicuramente un punto di svolta nella sua carriera professionale, ammise Elena fra sé. Le più prestigiose riviste di moda si sarebbero contese la sua immagine da mettere in copertina. La sua agenda di lavoro si sarebbe riempita di un fitto elenco di servizi fotografici e lei sarebbe stata costretta a rimbalzare come la pallina di un flipper fra Parigi, Londra, New York, Milano.

    La vita privata sarebbe andata letteralmente in pezzi. Nei prossimi mesi non avrebbe avuto nemmeno il tempo di respirare, previde, senza sapere se mettersi a ridere o a piangere.

    Presto non sarebbe stata più solo la figlia di due collaboratori del re di Mirraccino, che giocava nei giardini del palazzo reale con l'erede al trono e i suoi cugini, ma una top model famosa in tutto il mondo.

    «Che programma hai in mente per stasera?» gli domandò, con una nota di rassegnazione nella voce. Sapeva che a Luca piaceva frequentare il mondo dorato del jet set, e di sicuro aveva intenzione di cenare in qualche ristorante esclusivo per poi fare le ore piccole in discoteca o in qualche nightclub. Insomma, un genere di divertimenti per i quali lei non nutriva alcun entusiasmo.

    «Te l'ho detto, fidati di me» rispose Luca.

    «Da quando sei diventato così misterioso?»

    «Misterioso?» ripeté lui con una risatina. «Sono stato accusato di molte cose, ma mai di una cosa simile.»

    «Coraggio, sputa il rospo» insistette Elena. «Quali progetti hai per stasera? Sono sicura che hai scovato la festa più cool di tutta Parigi.»

    «Diciamo che la festa che ho in mente è di tutt'altro genere» le rispose, guardandola intensamente.

    Elena non riusciva a credere alle proprie orecchie. Luca che flirtava con lei? Fece per prendere la borsetta, cercando di mascherare l'imbarazzo, ma lui la trattenne e le sfiorò le labbra.

    Quel gesto inaspettato la sorprese. Forse aveva inteso darle una bacio su una guancia ma lei si era mossa e... Sì, probabilmente era andata così. E adesso nessuno dei due sapeva come uscire da quella situazione imbarazzante.

    Da ragazzina aveva avuto una cotta furibonda per Luca DiSalvo, e per anni aveva sognato di baciarlo, ma non aveva mai, mai immaginato che sarebbe successo davvero.

    Le labbra di Luca indugiarono sulle sue, in una meravigliosa, tenera carezza, ed Elena ebbe la prova che quel bacio non era stato un caso ma un gesto deliberato.

    Alla fine il suo sogno era diventato realtà.

    Luca la strinse un istante fra le braccia prima di lasciarla andare.

    «Possiamo andare e festeggiare come si deve questa serata?» le chiese, in un tono vellutato che le provocò un delizioso brivido.

    Impossibile fraintendere quei messaggi. Per motivi

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