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Potere e passione: Harmony Destiny
Potere e passione: Harmony Destiny
Potere e passione: Harmony Destiny
E-book136 pagine1 ora

Potere e passione: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

DINASTIA DEI FORTUNE

Il petrolio è la loro linfa e il privilegio un diritto di nascita. In un mondo in cui il potere e il denaro sono al centro di tutto, i Fortune scopriranno che l'amore è l'unica ricchezza in grado di salvarli.



È vero, a volte i sogni possono diventare realtà. Il mio sogno più grande era quello di avere Blake Fortune tutto per me e sembra che le stelle abbiano esaudito il mio desiderio. Blake è dolcissimo e mi ricopre di attenzioni, facendomi sentire una regina. Questa notte gli donerò il mio corpo e la mia anima. Poco importa se il suo fratellastro è convinto che lui voglia sedurmi per vendetta. Io conosco Blake e so che non mi farebbe mai del male. Ma se mi sbagliassi, la mia vita andrà in pezzi e lui ne pagherà le conseguenze.
LinguaItaliano
Data di uscita10 mar 2016
ISBN9788858946855
Potere e passione: Harmony Destiny
Autore

Kathie DeNosky

Inizia la sua giornata lavorativa alle due di mattina, in modo da poter scrivere in tutta tranquillità prima che il resto della famiglia si alzi.

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    Anteprima del libro

    Potere e passione - Kathie DeNosky

    successivo.

    1

    «Buongiorno, sono Sasha Kilgore, assistente PR.»

    «Ciao, Sasha. Parla Blake Fortune.»

    Udendo risuonarle nell'orecchio la sua voce da baritono, il cuore di Sasha saltò un battito, e lei dovette ricordarsi di respirare. «Ciao, Blake. Che cosa posso fare per te, oggi?»

    «Mi occorre che tu mi faccia un favore, Sasha.»

    Ogni volta che lui pronunciava il suo nome, un lieve tremolio alla bocca dello stomaco le ricordava che, in apparenza, non era ancora guarita del tutto dalla formidabile cotta adolescenziale che si era presa per il più giovane dei Fortune.

    «Farò quello che posso» rispose, sperando di non apparire troppo ansiosa. «Di che cosa hai bisogno?»

    «Di te.»

    «Di me?» Sasha sentì che il battito del suo cuore accelerava di colpo ed ebbe l'impressione che, nella stanza, fosse venuta a mancare l'aria.

    «So che quello che sto per chiederti richiederebbe un preavviso più lungo, ma il fatto è che, verso la fine del mese, aprirò un nuovo casinò, qui a Deadwood, e ho bisogno che tu mi organizzi una speciale campagna di PR per l'inaugurazione. Voglio che duri tutta l'estate, per attirare i turisti.»

    Per quanto assurdo fosse, Sasha si sentiva un po' delusa perché la telefonata non era di carattere personale. «Gli alberghi e l'industria del gioco d'azzardo non sono esattamente il mio campo.»

    Perché lui non aveva consultato il direttore del suo ufficio di PR? Ne aveva senz'altro uno. Dopotutto, quello sarebbe stato il terzo casinò che apriva negli ultimi quattro anni, e a Sasha era giunta voce, tramite radio-serva, che lui aveva fondato di recente una sua società per azioni.

    «Andiamo, tesoro.» L'uso di quell'appellativo le fece correre un brivido lungo la schiena. «Sappiamo tutti e due che tu sei una delle migliori. Altrimenti non lavoreresti per le Dakota Fortune

    Bastò il suono della sua voce perché lei si sentisse pervadere da ondate di calore in tutto il corpo. «Vedo che hai deciso di ricorrere al fascino e alle lusinghe.»

    «Sta funzionando?»

    Sasha rise. «No, ma non posso negare che facciano piacere.»

    «Dimmi che mi aiuterai a uscire da questo impiccio» proseguì Blake, assumendo un tono più serio. «Il direttore del mio ufficio di PR si è preso un periodo di permesso per stare accanto alla moglie che ha appena avuto due gemelle. Così, io mi ritrovo con le spalle al muro, e il casinò apre fra tre settimane.»

    «Non ho mai visto il posto, perciò è difficilissimo trovare le idee giuste per centrare i tuoi obiettivi.»

    «Non è un problema. Stabilisci il giorno e l'ora e manderò a prenderti dal mio jet privato.»

    «Potrei fare una ricerca sulle tue esigenze su Internet, quindi...»

    «Ti farai un'idea migliore se vedrai il posto di persona» insistette Blake.

    Se c'era una cosa degli uomini Fortune che lei sapeva, era che non accettavano mai un no per risposta.

    Sospirando, prese la sua agenda elettronica. «Al più presto, posso incontrarmi con te dopodomani. Ti va bene o preferiresti rimandare alla settimana prossima?»

    «Venerdì è perfetto. Aspetterò con impazienza di vederti. Il programma è di trascorrere il weekend qui a Deadwood, quindi di tornare insieme in aereo a Sioux Falls il lunedì mattina.»

    «Così fanno tre giorni.»

    «Hai un'eccezionale mente matematica.»

    «E tu sei insistente fino a essere irritante.»

    La risata profonda di lui la colse di sorpresa. A quanto le risultava, era da anni che non lo sentiva ridere, tanto da giungere alla conclusione che i suoi fratelli, Case e Creed, avessero ragione quando sostenevano che Blake era privo di senso dell'umorismo. A quanto pareva, si sbagliavano.

    «Coraggio, Sasha. Potrai farti un'idea di come si sente la mia clientela quando è qui. Questo dovrebbe aiutarti a escogitare qualche allettante offerta promozionale. Inoltre, sarà una breve e piacevole tregua lontano da un mondo dove regna una concorrenza spietata.»

    Oh, eccome se era bravo! Sapeva trovare le parole giuste e sapeva come abbassare il tono di voce per darle l'impressione di tenerci davvero molto che lei trascorresse il weekend a dedicarsi alla sua campagna promozionale.

    «Suppongo che sarebbe bello allontanarsi per un weekend» disse Sasha lentamente. «Il fatto è che non mi ero resa conto che ci sarebbe voluto così tanto tempo per studiare il problema ed elaborare un piano attuabile.»

    «Pensavo che, trovandoti sul luogo, potresti dare un'occhiata ai miei altri casinò per suggerirmi il modo migliore per reclamizzarli.» Blake fece una pausa. «Ma se è un problema...»

    Quando la sua voce si spense, Sasha scosse la testa, ammirando la tattica con cui riusciva a ottenere sempre quello che voleva. «No, nessun problema. Dovrei riuscire a liberarmi, per il weekend.» A essere sincera, non aveva niente in programma, tranne pulire il suo appartamento e rilassarsi davanti al televisore per seguire tutti i film di Julia Roberts trasmessi dai vari canali.

    «Allora, siamo d'accordo. Incaricherò il mio pilota di venire a prenderti alle otto di venerdì mattina. E, Sasha?»

    «Sì?»

    «Grazie.»

    Pronunciò la parola in modo tale da darle un tono intimo, con la conseguenza che lo sfarfallio nello stomaco di Sasha assunse un ritmo vorticoso. Ma, prima di riuscire a rimettere in funzione le corde vocali, che si erano paralizzate di colpo, lui aveva già riagganciato.

    «Con chi stavi parlando?»

    Alzando la testa al suono di una familiare voce maschile, Sasha vide Creed Fortune sulla porta del suo ufficio, con un'espressione estremamente sospettosa.

    «Con tuo fratello Blake» rispose, guardinga.

    «Fratellastro» la corresse Creed. «Che cosa voleva

    Era risaputo che, pur essendo fratelli, Creed e Blake non erano molto legati. Tutt'altro. Nel migliore dei casi, erano a malapena civili, nel peggiore, erano apertamente ostili.

    «Il suo direttore delle PR è in permesso, così Blake ha chiesto a me di aiutarlo a elaborare una campagna per l'inaugurazione del nuovo casinò.»

    Sasha si concentrò a inserire l'appuntamento con Blake nella sua agenda elettronica. Perché aveva l'impressione di essere sleale nei confronti di Creed? Non erano mai stati niente di più che buoni amici.

    «Hai intenzione di aiutarlo?» Dal tono di disapprovazione nella voce, era chiaro che Creed pensava che lei avrebbe dovuto rifiutarsi.

    Sasha annuì. «Non vedo per quale motivo non dovrei.»

    «Te ne posso fornire io uno validissimo, se vuoi.» Creed scrollò il capo. «Non ci si può fidare di quel figlio di buona donna. Diamine, un serpente a sonagli è meno infido di Blake Fortune.»

    «Non puoi dire una cosa così orribile di tuo fratello, Creed.» Essendo figlia unica, Sasha aveva sempre desiderato un fratello o una sorella e non capiva come si potesse provare un simile antagonismo. «Che tu vada o no d'accordo con lui, fa sempre parte della famiglia.»

    Creed grugnì. «La parte peggiore.»

    Scegliendo con cura le parole, Sasha lo guardò dritto negli occhi. «Tu sei uno dei miei migliori amici, Creed, ed è un'amicizia che mi è molto preziosa. Ma non chiedermi di schierarmi da questa o da quella parte. I tuoi contrasti con Blake sono affari vostri. Io non c'entro.»

    Creed serrò la bocca in una linea rigida un attimo prima di annuire. «Sto soltanto consigliandoti di stare in guardia da lui, Sasha. Blake è come sua madre. È pericoloso.»

    Sperando di alleggerire l'atmosfera, lei sorrise. «È probabile che mi dirà qualcosa del genere su di te. Adesso, perché non torni nel tuo ufficio e fai qualcosa di produttivo, mentre io mi rimetto al lavoro?»

    Creed se n'era andato da un pezzo e Sasha si stava ancora chiedendo che cosa ci fosse all'origine dell'antagonismo tra i due fratelli. Case e Creed, i maggiori dei fratelli Fortune, non facevano mistero di non sopportare il fratello minore. E, da tutto quello che lei aveva visto e sentito, il sentimento era più che reciproco. Blake si era perfino spinto al punto di lasciare le Dakota Fortune, la società plurimilionaria fondata dal loro nonno, per costruirsi un suo impero nel campo del gioco d'azzardo nel Sud Dakota. A quanto le risultava, possedeva ancora la sua quota di azioni nelle Dakota Fortune e faceva parte del consiglio di amministrazione, ma non aveva nessun ruolo nella gestione della società.

    Appoggiandosi allo schienale della sua poltrona di pelle, fissò l'appunto che aveva appena inserito nell'agenda elettronica. A quanto pareva, le ostilità tra i fratelli Fortune si stavano inasprendo, perciò si aspettavano che chi orbitava intorno a loro si schierasse per l'uno o per l'altro, una cosa che lei non aveva nessuna intenzione di fare.

    Purtroppo, non sapeva come sarebbe riuscita a evitarlo. Era legata da amicizia a uno dei fratelli, mentre l'altro era sempre riuscito a darle la sensazione che la terra tremasse ogni volta che la guardava.

    Sospirando, scosse la testa e aprì il motore di ricerca sul suo computer con l'intenzione di svolgere una ricerca sui casinò di Deadwood. Nel momento in cui fosse scoppiata la guerra tra Creed e Blake, era facile che avrebbe distrutto chiunque si fosse trovato sulla loro strada. Non doveva mai dimenticarlo, e doveva assicurarsi di non essere lei a trovarsi in mezzo al loro fuoco incrociato.

    Seduto sui sedili posteriori della limousine, ai bordi del piccolo campo di aviazione privato alla periferia di Deadwood, Blake aspettava che il pilota guidasse il suo Learjet sulla pista. Dopo aver parlato con Sasha, aveva trascorso gli ultimi due giorni gomito a gomito con le ditte appaltatrici alle quali aveva affidato l'incarico di dare gli ultimi tocchi a uno dei più lussuosi alberghi-casinò.

    Era deciso a fare del Fortune's Gold, ultima acquisizione della Fortune Casinò Corporation che aveva appena fondato, l'albergo più esclusivo di Deadwood. Insieme con il Belle of Fortune, il suo albergo-casinò decorato nello stile di un battello fluviale fine '800, e il Lucky Fortune, un complesso dall'atmosfera familiare, dove i genitori potevano affidare i figli a personale altamente qualificato mentre loro giocavano senza doversi preoccupare per la prole, sarebbe riuscito a soddisfare i gusti e le esigenze delle più disparate categorie di clienti.

    Ripassando a mente tutto quello che andava ancora fatto, concluse che restavano soltanto alcuni particolari da definire, quindi avrebbe avuto il resto del weekend per concentrarsi su Sasha e

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