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Ketoplus Sani e Snelli
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E-book248 pagine1 ora

Ketoplus Sani e Snelli

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Info su questo ebook

In questo manuale l'autore analizza gli studi più recenti su salute e alimentazione, prendendo in considerazione i principi fondamentali della dietetica in generale e i più comuni rimedi in commercio per dimagrire e focalizzandosi sull'importanza dell'equilibrio tra obiettivi, corpo e mente per seguire una dieta sana.

Nella prima parte vengono chiariti i principi della dieta chetogenica, sfatando falsi miti. La seconda parte è un ricettario chetogenico per mettere in pratica quanto spiegato precedentemente.

Le ricette sono suddivise per portate, semplici e gustose. Una guida completa, dalla teoria alla pratica, per migliorare il proprio stile di vita e raggiungere il peso forma.
LinguaItaliano
Data di uscita11 gen 2024
ISBN9791221497311
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    Anteprima del libro

    Ketoplus Sani e Snelli - Fernand Perpignan

    Storia della chetogenica

    Già nel 400 a.C. in alcune testimonianze greche troviamo una specie di dieta chetogenica. Circa un secolo fa un gruppo di medici, cercando un trattamento innovativo per l’epilessia nei bambini, creò con successo una dieta che però non venne accettata dalla comunità medica. La dieta funzionava ma non sapevano ancora come e perché. Essa consisteva in una riduzione drastica dei carboidrati, degli zuccheri, un aumento dei grassi ed una moderata quantità di proteine. Si constatò che l’epilessia poteva essere controllata con meno manifestazioni.

    La chetogenica divenne popolare negli anni ‘30 e ‘40 ma molti medici scettici preferivano usare dei medicinali. Negli anni ‘90 un direttore di Hollywood, Jim Abrahams, cercava disperatamente una cura per l’epilessia di suo figlio Charly. Avendo provata la chetogenica e risultando efficiente decise di fondare la Charly Foundation.

    L’interesse per questa dieta andò aumentando anno per anno e migliaia di studi furono intrapresi dalla comunità scientifica e medica. Da subito si notò che le persone che adottavano la dieta chetogenica non solo avevano meno problemi epilettici ma avevano anche benefici evidenti per il diabete di tipo 2 e una più o meno veloce riduzione del peso corporeo migliorando così la loro salute. Ciò avveniva in tutte le persone che seguivano la dieta indipendentemente dall’età, sesso, razza, etnia e attività motoria.

    A questo punto l’industria americana per la salute cominciò ad interessarsi della chetogenica introducendo nuovi prodotti sul mercato. Si scoprì che il livello di colesterolo HDL (quello buono) nel sangue veniva migliorato come pure i sintomi della sindrome dell’ovaio policistico. Altri studi hanno dimostrato che non cura il cancro, ma ha degli effetti positivi nel corso della guarigione.

    Domande più frequenti per la chetogenica

    1. La dieta chetogenica va bene per tutti?

    La chetogenica va bene per chi vuol perdere peso o vuole mantenerlo. Se non si hanno patologie la si può fare tranquillamente, mentre se si prendono medicamenti bisogna affidarsi assolutamente ad un dietologo e/o ad un esperto di chetogenica poiché i medicinali assunti con il passare del tempo devono essere adeguati e ridotti. In rarissimi casi la chetogenica non è adatta e un medico potrà dire il perché.

    2. Oltre alla dieta devo praticare sport?

    La dieta chetogenica dà dei risultati molto veloci per dimagrire. Si consiglia anche di associarla a delle attività sportive che non causino stress. Lo stato di chetosi che si viene a creare e il movimento/sport fanno in modo che si utilizzino i grassi per produrre energia.

    3. Tutti dimagriscono velocemente?

    Nella stragrande maggioranza dei casi avviene un dimagrimento veloce, mentre altri hanno bisogno di più tempo. Gli esperti dicono che spesso con la chetogenica si cura il corpo in prima linea e solo in un secondo momento si avrà il dimagrimento vero e proprio.

    4. Che cos’è lo stallo?

    Dopo aver perso chili di grasso può capitare che ci sia lo stallo. I motivi possono essere molteplici: stress, insonnia, troppo sport, flora intestinale in disordine, metabolismo lento, ipotiroidismo o addirittura fattori genetici ecc. Il medico di fiducia, dopo un’attenta analisi, potrà risolvere il problema. Sarebbe fatale a questo punto lasciare la dieta perché in pochissimo tempo si riacquisterebbero subito i chili persi con gli interessi.

    5. Che cos’è la ‘ketoflue’?

    Ci sono individui che hanno reazioni più o meno forti quando si sottraggono sostanze che assumono regolarmente (crisi d’astinenza). Un esempio pratico è il caffè che venendo a mancare può causare mal di testa. È probabile che ciò accada quando si riducono drasticamente i carboidrati e gli zuccheri. La reazione può manifestarsi con spossatezza, offuscamento mentale, dolori muscolari, insonnia ecc. specialmente quando si eliminano dalla dieta prodotti contenenti zucchero.

    I primi 2-3 chili che si perdono sono costituiti da acqua e con essa vengono eliminati dei sali minerali e quindi possono peggiorare lo stato di spossatezza. Il medico / nutrizionista / coach consiglierà quindi l’assunzione di potassio, magnesio, sali minerali, fibre ed altro a seconda della necessità individuale. Da non dimenticare assolutamente di rimanere idratati, di restare calmi e di non praticare sport finché il corpo non si sarà abituato a bruciare grassi anziché zuccheri.

    La durata della ketoflue, dovuta alla crisi di astinenza, varia da persona a persona: da 0 giorni ad una settimana circa.

    6. I grassi causano occlusione delle arterie, pressione alta ed infarti?

    Quando nel 1955 il presidente degli USA, Eisenhower, ebbe un infarto fu portato all’ospedale Fitzsimons Army Medical Center. Gli prescrissero una dieta con più frutta, basso contenuto di grassi, meno pasti e meno calorie. Il grasso e le proteine erano ritenuti i maggior responsabili dell’aumento di colesterolo.

    Nonostante il presidente si esercitava di più, mangiava pochissimi grassi e seguiva alla lettera la dieta continuava ad avere valori pericolosi di colesterolo.

    Proprio in questo periodo la rivista Time pubblicava lo studio di Ancel Keys, fisiologo dell’università del Minnesota, in cui asseriva che una dieta priva di grassi, scarso colesterolo e ricca di carboidrati era adatta a prevenire le malattie cardiache. La American Heart Association (AHA) approvò la dieta di Keys.

    Tra il 1961 e il 1977 ci furono molte ricerche sulle cause delle malattie cardiache, ma non ci fu nessuna prova chiara sulle cause. Nonostante ci fossero alcuni studi che confutavano le direttive della dieta a basso contenuto di grassi, il Comitato McGovern nel 1977 pubblico i suoi obiettivi dietetici: aumentare i carboidrati e ridurre grassi e carne. Ciò portò non solo ad un aumento delle malattie in generale ma l’obesità avanzò anno dopo anno sempre di più.

    Nel 1970 gli obesi in USA erano il 14% nel 2020 del 44%. Tendenza in aumento.

    1 Cfr www.npr.org/section/thesalt/20V7/11/21/565766988/what-the-industry-k- new-about-sugars-health-effects-but-didnt-tell-us

    Dal 1992 numerosi studi cominciavano a supporre che non era il grasso e la carne ad elevare il colesterolo nel sangue bensì gli zuccheri e i carboidrati.

    Solo nel 2017 si avevano delle prove inconfutabili: l’industria dello zucchero spendeva tempo e soldi per convincere che non vi era nessuna relazione fra zucchero e malattie cardiache, cancro, sindrome metabolica e le sue conseguenti malattie.

    Ancora oggi molti sono convinti che mangiare zucchero, molti carboidrati, carne e grassi facciano bene alla salute.

    Più in avanti parleremo di quali grassi, proteine e carboidrati vengono utilizzati nella chetogenica. Una dieta, con proporzioni adeguate ed individuali di grassi, proteine e carboidrati, apporta molti benefici:

    ■ Perdita di peso

    ■ Stabilizzazione dello zucchero nel sangue

    ■ Maggiore energia

    ■ Riduzione dei livelli di colesterolo

    ■ Riduzione della pressione

    ■ Miglioramento del sonno

    ■ Riduzione del sentimento di fame

    ■ Cura l’acne

    ■ Elimina le infiammazioni nel corpo

    ■ Migliora di molto / elimina la sindrome metabolica detta anche insulina resistenza

    7. Il corpo ha bisogno di zuccheri per funzionare?

    Non certamente dello zucchero raffinato. Ciò di cui necessita il corpo è glucosio. Il cervello e il fegato ne necessitano una piccola quantità per funzionare in modo ottimale, vale a dire più o meno 120 gr. di glucosio che equivalgono a circa 30 gr. di carboidrati in linea generale. Con la cheto- genica si assumono piccole quantità di carboidrati. È meraviglioso come il nostro corpo possa trasformare, tramite il processo chiamato glicogenesi, sostanze presenti nel nostro corpo come per esempio le proteine. Quindi, Il corpo produce da sé abbastanza glucosio per funzionare mentre l’energia per un buon funzionamento sarà data anche dai chetoni che vengono prodotti quando si segue la

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