Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Per forza, per amore: Harmony Collezione
Per forza, per amore: Harmony Collezione
Per forza, per amore: Harmony Collezione
E-book155 pagine2 ore

Per forza, per amore: Harmony Collezione

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Per quanto tempo lui potrà ancora nasconderle una cosa così importante?

Amber non riesce a capire Lukas. Non sa più cosa aspettarsi da un uomo che la invita a trascorrere le vacanze insieme a lui, nel suo paese natale, la Grecia, e che poi le rivela di averla portata con sé perché "le era utile". Da un uomo capace di sedurla e farle passare notti indimenticabili per annunciarle, poche settimane dopo, di essersi fidanzato con un'altra donna. Dopo avergli dato il benservito, Amber decide di dimenticarlo e di escluderlo per sempre dalla propria vita. Quando crede che ormai tra loro sia tutto finito, se lo vede ricomparire, in tutto il suo fascino prorompente, con una proposta inaspettata: vuole sposarla!
LinguaItaliano
Data di uscita10 gen 2020
ISBN9788830507135
Per forza, per amore: Harmony Collezione
Autore

Jacqueline Baird

Inglese, coltiva da sempre due grandi passioni: la pittura a olio e la navigazione in barca a vela.

Leggi altro di Jacqueline Baird

Correlato a Per forza, per amore

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Per forza, per amore

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Per forza, per amore - Jacqueline Baird

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Marriage at His Convenience

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2001 Jacqueline Baird

    Traduzione di Gloria Fraternale Garavalli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2005 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3050-713-5

    1

    Lukas Zemakis guardava Manhattan dalle vetrate del suo ufficio newyorkese. Si passò una mano fra i capelli neri, sorridendo soddisfatto. Il pranzo era stato un successo: ce l’aveva fatta! L’indomani pomeriggio al Zemakis Hotel di Londra, lui e suo padre Theo avrebbero firmato l’accordo con Alex Aristides, capo dell’Aristides Corporation, e la Zemakis sarebbe diventata una delle più grandi catene alberghiere e linee di navigazione del mondo.

    Come suo padre Theo, anche Alex Aristides non godeva più di ottima salute ma, al contrario di suo padre, non aveva un figlio che potesse rilevare l’attività di famiglia. Da lì la decisione di vendere ai Zemakis a un prezzo stracciato. L’indomani sera si sarebbe tenuta una festa per familiari, avvocati e amici intimi per celebrare l’evento.

    Lukas si girò verso la scrivania e si accigliò leggermente quando lo sguardo gli cadde sul telefono. Era arrivato il momento di fare quella chiamata. Guardò il Rolex d’oro che portava al polso... Volendo sarebbe potuto rientrare a Londra quella sera. Amber non si sarebbe seccata se lui fosse arrivato nel bel mezzo della notte. Era la donna più sexy che lui avesse mai conosciuto, coi suoi capelli biondo cenere e le lunghe gambe...

    Al solo pensiero Lukas si sentì irrigidire in tutto il corpo e per un attimo provò un certo rimorso.

    No, nella vita c’era ben altro che sesso passionale e selvaggio. E oltretutto l’ultima volta che era andato a Londra un giorno prima aveva dovuto aspettare anche per quello. Amber era rientrata tardi dal lavoro e per di più era uscita nuovamente da casa per una cena d’affari, rimandando il loro incontro a più tardi. Lukas Zemakis però non era il tipo d’uomo che aspettava una donna o che accettava di essere messo in secondo piano rispetto al suo lavoro. Aveva suggerito diverse volte ad Amber di lasciare il suo impiego e permettergli di prendersi cura di lei, ma Amber si era sempre rifiutata.

    No, ormai aveva deciso. In realtà la sua decisione era stata presa già da qualche settimana. Lukas aveva appena avviato le delicate trattative per l’acquisto dell’Aristides Corporation quando gli avevano presentato la figlia del proprietario e il destino aveva fatto il resto. Christina, la dolce e innocente Christina, era tutto quello che lui cercava in una moglie. Era l’esatto opposto di Amber. Non aveva velleità di carriera, ma desiderava solo una famiglia e dei figli. Era greca, con le sue stesse tradizioni e lo stesso bagaglio culturale. Inoltre lo adorava e pendeva dalle sue labbra. Erano compatibili e lei si sarebbe rivelata un’ottima madre e moglie.

    Il tempismo era perfetto. Dopo l’ultimo infarto, suo padre gli aveva confidato il desiderio di vederlo felicemente sposato prima di morire e, dato che Lukas si sentiva pronto a farsi una famiglia, non ebbe esitazioni a proporsi a Christina.

    Lukas sapeva di dovere tutto a suo padre. Lo aveva tolto dalle strade di Atene all’età di tredici anni. Prima di morire, sua madre aveva lasciato una lettera agli avvocati dei Zemakis in cui forniva le prove che Lukas era il figlio illegittimo di Theo Zemakis. Suo padre lo aveva cercato, lo aveva portato a casa sua, gli aveva dato un nome e un’istruzione. Il fratellastro di Lukas era morto in un incidente aereo con la moglie quando lui aveva ventisei anni. Senza alcuna esitazione suo padre lo aveva messo a capo della società e lui lo aveva ripagato incrementando le entrate ed espandendo i loro affari.

    Lukas si avvicinò alla scrivania, prese il telefono e compose il numero che conosceva a memoria.

    Amber Jackson tornò nel suo ufficio con uno sguardo sbalordito e un sorriso sulle labbra. Aveva appena pranzato con sir David Janson, il presidente della finanziaria intitolata a suo nome, ed era ancora sconvolta dalle sue rivelazioni. Lo squillo del telefono la riportò alla realtà con un sussulto. Poteva essere Lukas, così si precipitò a rispondere.

    «Amber, sono contento di averti trovato. Mi dispiace, ma non potrò vederti domani. Probabilmente non potremo vederci prima di sabato... impegni di lavoro.»

    L’espressione felice che aveva assunto quando aveva sentito la voce del suo fidanzato lasciò il posto a un cipiglio di disappunto.

    «Capisco...» Cos’altro avrebbe potuto dirgli. Lukas era l’amministratore delegato della società di famiglia, un grande catena alberghiera, e trascorreva la maggior parte del suo tempo spostandosi dagli uffici di Atene a quelli di New York e delle diverse sedi sparse in tutto il mondo. Quando l’aveva conosciuto, aveva accettato il fatto che non potesse restare sempre con lei. Aveva anche lei un’importante posizione come consulente commerciale alla Brentford, una grande società finanziaria, e sapeva bene la quantità di impegni di lavoro. «Ma non sono molto contenta» aggiunse mestamente. «Non ci vediamo da quasi due mesi e non vedevo l’ora di incontrarti domani... È l’anniversario del nostro primo appuntamento e ho delle notizie meravigliose per te. Non ci crederai.»

    «Anch’io ho delle notizie per te» fece eco Lukas, ma il tono della sua voce non era per nulla rassicurante. «Però dovrai aspettare fino a sabato.»

    Non era quella la replica che Amber si era aspettata, ma in fondo le telefonate di Lukas nelle ultime settimane erano state sempre scarne, tanto che aveva avuto dei dubbi sul suo amore. Si era data della stupida, ripetendosi che Lukas l’amava. Tuttavia nel corso della sua ultima visita, Lukas se l’era presa perché lei si era rifiutata di uscire prima dall’ufficio per raggiungerlo. Più tardi quella sera le aveva anche suggerito di lasciare il suo impiego, perché non era necessario che la fidanzata di un uomo come lui lavorasse. Amber aveva cercato di sdrammatizzare, rispondendogli che lo avrebbe fatto soltanto una volta sposata e incinta, sperando che così lui le avrebbe chiesto di diventare sua moglie. Ma non lo aveva fatto. Quando il lunedì mattina lei era dovuta rientrare al lavoro, Lukas l’aveva informata che sarebbe tornato a New York per un breve periodo. Il breve periodo si era tramutato in due lunghi mesi.

    Amber era ansiosa di rivederlo. Si era presa il giorno seguente per stare con lui, e ora Lukas le diceva che non si sarebbero visti fino al sabato. Si sarebbe messa a piangere, ma non voleva che nulla rovinasse il loro incontro, così replicò con una certa leggerezza.

    «D’accordo, ma mi manchi. Sei via da tanto e io comincio ad avere le crisi d’astinenza.»

    «Mi dispiace tesoro, ma si tratta di un giorno soltanto... potrebbero diventare di più, però, se non metto giù immediatamente e torno al lavoro.»

    Col terrore che il loro incontro fosse ulteriormente ritardato, Amber interruppe la conversazione nel giro di un minuto. Il tono dolce di Lukas le aveva fatto tornare il sorriso. Aveva aspettato tanto, un giorno in più non avrebbe fatto differenza.

    Mentre lasciava l’ufficio, però, si domandò se la sorpresa che lei riteneva speciale lo sarebbe stata altrettanto per lui. Lukas era arrivato nella sua vita come un turbine e lei aveva smesso i panni della giovane, ingenua ventiduenne e si era trasformata nella sofisticata ed elegante creatura che era oggi. Ma a volte, quando si guardava allo specchio, stentava a riconoscersi...

    Amber si mise il pacco sotto il braccio e chiamò un taxi, ignorando gli sguardi ammirati degli uomini che uscivano dagli uffici. Era alta più di un metro e settanta e aveva un fisico snello, ma formoso. Aveva indosso una minigonna e una giacca stretta in vita che metteva in risalto il suo seno generoso. I lunghi capelli erano legati in una coda bassa e le arrivavano quasi alla vita. Il suo viso era classico, con gli zigomi alti, il nasino all’insù e la bocca carnosa, ma erano i grandi occhi castani ad animarle il viso.

    «Dove la porto, signorina?»

    Amber salì sul taxi e diede all’autista l’indirizzo dei suoi amici Tim e Spiro.

    Scesa dal taxi, rimase per un po’ a guardare la casa. Non riusciva a credere che fossero passati cinque anni da quando era andata a vivere lì con Tim, suo grande amico d’infanzia. Tim le era stato vicino quando a diciassette anni aveva perso sua madre e, al momento dell’iscrizione alla facoltà di economia, le aveva proposto di prendere in affitto una stanza dove viveva lui. La casa era in realtà di Spiro Zemakis, un ragazzo greco che stava studiando l’inglese per andare a lavorare nel lussuoso albergo che apparteneva alla sua famiglia e imparare il mestiere, partendo dal basso. Per mantenere quella casa era stato costretto a dare in affitto le stanze libere, perché il suo parente più prossimo, lo zio Lukas Zemakis, che controllava il suo fondo fiduciario era terribilmente spregevole.

    Lukas non sarebbe stato contento di sapere che stava andando a trovare suo nipote, ma Spiro le era stato molto amico. Amber suonò il campanello e rimase ad aspettare col sorriso sulle labbra. Era passato esattamente un anno da quando aveva messo gli occhi su Lukas per la prima volta. Era il ventitreesimo compleanno di Spiro e Lukas si era presentato inaspettatamente alla festa. Dopo una lite furiosa col nipote, aveva accettato di bere qualcosa, per nulla imbarazzato per il suo abito impeccabile in mezzo a tutti quei ragazzi vestiti in maniera trasandata.

    Per Amber era stato amore a prima vista. Le era bastato uno sguardo a quell’uomo alto e tenebroso, e il suo cuore aveva fatto le bizze. Non era riuscita a togliergli gli occhi di dosso nemmeno per un minuto.

    Alto più di un metro e ottanta, con le spalle larghe, le gambe lunghe e i capelli nero corvino, era l’uomo più bello che lei avesse mai visto. Anche se era decisamente fuori luogo in mezzo a tutti quei giovani, alcuni dei quali gay, Lukas emanava una potente sensualità maschile. Nel momento in cui il suo sguardo si era posato su di lei, Amber era arrossita e quando le aveva chiesto di uscire a cena la sera dopo, aveva accettato di buon grado.

    Spiro aveva cercato di metterla in guardia, dicendole che suo zio era un predatore, uno squalo che avrebbe divorato una ragazzina come lei per colazione. Per di più era vecchio, aveva trentacinque anni! Le aveva spiegato che a Lukas piacevano le donne sofisticate, donne di mondo. Amber aveva replicato di essere sveglia e Spiro si era messo a ridere.

    «Sulla tua testa non c’è nulla da dire, è il tuo abbigliamento che... lascia a desiderare.»

    Amber gli aveva dato una gomitata ed era uscita con Lukas ignorando i suoi avvertimenti.

    Era stata una serata magica. Lukas le aveva chiesto tutto di lei e Amber gli aveva rivelato la sua ambizione di diventare un promotore finanziario di successo. Gli aveva raccontato di aver terminato il suo primo anno di lavoro e di aver ottenuto un bonus notevole. Gli aveva persino confessato di essere la figlia unica di una ragazza madre, ma lui non ne era rimasto stupito. Alla fine, quando l’aveva accompagnata a casa,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1