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Un regalo per il playboy: Harmony Collezione
Un regalo per il playboy: Harmony Collezione
Un regalo per il playboy: Harmony Collezione
E-book164 pagine3 ore

Un regalo per il playboy: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

AMORI ARGENTINI - Theodora Marlstone ha sempre desiderato un matrimonio da favola: un lungo abito bianco, la marcia nuziale, un marito innamorato, ma a causa del testamento di suo padre è costretta ad acconsentire a un matrimonio di convenienza con Alejandro Valquez, il cui sguardo tradisce la sensualità che ogni donna desidera, ma non la devozione che una moglie si aspetta.

Alejandro non era in cerca di una sposa, ma la timida e orgogliosa Teddy costituisce per lui un regalo che aspetta solo di essere scartato.



Miniserie "Amori Argentini" - Vol. 1/2
LinguaItaliano
Data di uscita20 giu 2016
ISBN9788858950425
Un regalo per il playboy: Harmony Collezione
Autore

Melanie Milburne

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Un regalo per il playboy - Melanie Milburne

    successivo.

    1

    Matrimonio fu la parola che più la colpì nel testamento di suo padre. Allarmata, Teddy fissò l'avvocato di famiglia a bocca aperta. «Matrimonio?»

    Con aria grave, Benson annuì. «Temo di sì. Entro un mese. In caso contrario suo cugino Hugo erediterà il tutto... ogni proprietà terriera, azioni e denaro, Marlstone Manor inclusa.»

    «Ma non è giusto!» Teddy strinse i braccioli della poltrona, tanto che le dita affondarono nell'imbottitura. «Papà mi ha sempre detto che questa proprietà era mia. Me l'ha ribadito il giorno prima di morire. Ha detto che avrei avuto sempre questo tetto sulla testa.»

    «Suo padre ha cambiato il testamento il giorno dopo che gli è stato diagnosticato il tumore» la informò il legale. «Come se sapesse di non avere più tempo a disposizione, e desiderasse lasciare tutto in ordine.»

    Ma si trattava della sua casa, della sua vita! Rappresentava la sua sicurezza. Come poteva, il padre, cederla al cugino che non si era preso la briga di venire a trovarlo durante la malattia neppure una volta?

    Il cuore le galoppava così forte che sentiva il sangue pulsarle. Lo shock l'aveva gelata. Sbatté le palpebre per schiarirsi la vista. Era realmente seduta nella biblioteca con l'avvocato di suo padre, intenta in quella pazzesca conversazione?

    Doveva esserci un errore.

    Negli ultimi cinque mesi aveva accudito e curato il padre, affetto da tumore al pancreas, e gli aveva tenuto la mano quando era giunto il momento. Era stato l'unico periodo in cui si era sentita vicina a lui. In quegli ultimi giorni, suo padre aveva condiviso episodi della propria infanzia, a lei del tutto sconosciuti. Le aveva parlato del proprio carattere spigoloso, del fatto di essere difficile da accontentare, rammaricandosi di non averle mai permesso di esprimere la propria opinione. Verso la fine, lei aveva trovato nel cuore uno spazio per perdonarlo. Gli aveva persino detto che gli voleva bene, qualcosa che si era ripromessa di non fare mai.

    E per tutto quel tempo lui non aveva fatto altro che ingannarla?

    Tradirla?

    Deglutì a fatica, infastidita da quel groppo in gola. Perché gli aveva permesso di farle una cosa simile? L'aveva fatta sentire al sicuro, e poi le aveva strappato il tappeto della sicurezza da sotto i piedi. Perché non l'aveva previsto? Perché era stata così... così stupida da adagiarsi in questa serena routine familiare?

    «Mio padre mi ha sempre lasciato credere che un giorno Marlstone sarebbe stata mia.» Teddy cercava di parlare con calma, anche se le emozioni si agitavano in lei. «Come mai ha cambiato idea? È assurdo che debba sposarmi per avere ciò che è mio. È inammissibile!»

    Il legale tamburellò con la penna sul documento. «È più specifico di così...» S'interruppe, come se cercasse di trovare le parole giuste per non causarle altro stress. «Suo padre ha fatto anche il nome del marito.»

    Lo shock le scavò un abisso nello stomaco, torcendole l'intestino. Fatto il nome di... «Cosa?»

    Lui le spinse davanti il documento. «Vuole che lei sposi Alejandro Valquez.»

    Teddy fissò il nome. Con gli occhi della mente visualizzò l'uomo, e la schiena si accasciò mentre vedeva quel playboy dalla figura imponente, i capelli neri, il sorriso enigmatico. L'uomo intorno al quale le donne di tutto il mondo ronzavano come api alla ricerca del polline. Capì che stava arrossendo. Doveva essere uno scherzo. Suo padre non poteva essere tanto perverso. Costringerla a sposare un uomo talmente fuori dal suo mondo, che sarebbe stata oggetto di scherno non appena fosse stato dato l'annuncio. La stampa si sarebbe presa gioco di lei, l'avrebbe ridicolizzata senza pietà. Neanche per un attimo qualcuno ci avrebbe creduto. Alejandro Valquez e lei? Le pareva già di vedere i titoli dei giornali. La castellana storpia e il playboy argentino, uniti in un matrimonio di interesse.

    Cos'aveva mai fatto per meritarsi una cosa del genere? Era il modo di suo padre per mostrarle il disgusto che provava per la sua disabilità? Farla oggetto di scherno? Di crasse battute da pub per i prossimi dieci anni?

    Teddy trasse un profondo respiro, riportando lo sguardo sull'avvocato. Doveva mantenersi fredda. Doveva esserci un modo per uscirne. Lasciarsi prendere dal panico non avrebbe risolto niente. E una crisi isterica non era da lei. Il suo modus operandi era la razionalità e la freddezza, anche se sotto la superficie i nervi erano tesi allo spasimo. «Non... non c'è un sistema per uscirne?»

    «No, se vuole mantenere la proprietà di Marlstone Manor

    Lei lasciò scorrere lo sguardo dalle finestre della biblioteca sui prati verdi con le bordure di fiori colorati, sul lago immobile e silenzioso, sugli alberi che esistevano da secoli, mentre la vita si dipanava intorno a loro.

    La tenuta nello Wiltshire e le terre erano casa sua. Le erano d'ispirazione per il lavoro come illustratrice di libri per bambini.

    Lì c'era il suo studio.

    Lì c'era la sua casa, il suo santuario.

    Come poteva perderlo? Come poteva essere buttata fuori come se non fosse altro che una locataria? Cos'era venuto in mente a suo padre?

    Lo stomaco le si contorse di nuovo.

    Ma proprio non gliene era mai importato niente di lei?

    Non sapeva quanto non sopportasse uomini del tipo di Alejandro Valquez? Alejandro era un playboy disgustosamente ricco e splendido che, come il fratello minore Luiz, usciva soltanto con modelle bellissime e attrici famose. Donne meravigliose, perfette.

    In passato, Alejandro non l'aveva neppure notata. Ragazze come lei erano invisibili per uomini del suo calibro. Quando suo padre, diversi anni prima, l'aveva condotta a un evento di polo, e gliel'aveva presentato, il suo sguardo era passato attraverso di lei, senza minimamente notarla.

    Alejandro aveva appena borbottato una parola, prima di scorgere una splendida bionda che lei aveva alle spalle e che, in seguito, era diventata la sua fidanzata. La loro storia tumultuosa era stata sui giornali per settimane, per mesi, finché la sua fidanzata, Mercedes Delgado, alle soglie del matrimonio l'aveva lasciato.

    Cos'aveva avuto in mente il padre nel forzare la mano a un giovane che poteva avere tutte le donne che desiderava? Che motivo l'aveva spinto a imporre un'alleanza del genere, anche se temporanea?

    Teddy e suo padre non erano mai stai uniti. Lui non aveva mai nascosto che avrebbe preferito un figlio maschio. Fin dall'infanzia l'aveva rimproverata per qualsiasi cosa facesse eppure lei, come tutte le bambine, aveva continuato ad adorarlo, a cercare la sua approvazione. C'erano voluti anni per rendersi conto che lui era troppo assorbito dal lavoro per preoccuparsi di una bambina. Non aveva mai avuto tempo per lei, anche se era andato nelle gambe del diavolo per assicurarsi la sua custodia dopo il divorzio da sua madre. Ottenere la sua custodia era stata un'altra battaglia da vincere, un'altra vittoria.

    Era questo, forse, un modo per punirla, per non avergli mai perdonato di aver spinto sua madre alla tomba ancora in giovane età? O si vergognava talmente della figlia che conduceva un'incolore vita da zitella, da decidere di legarla a un uomo che altrimenti non avrebbe mai attratto?

    Il nome Valquez era sinonimo di ricchezza e prestigio. Se, e quando, i due fratelli avessero deciso di sposarsi, non sarebbe stato sicuramente con una come lei.

    Teddy riportò l'attenzione all'avvocato. «Cosa ci guadagnerebbe Alejandro? Perché dovrebbe accettare una soluzione simile?»

    «Venti anni fa suo padre ha acquistato dal padre di Alejandro una grande proprietà terriera, per aiutarlo in un momento difficile dopo che, in seguito a un incidente di polo, era diventato tetraplegico» spiegò Benson. «Poi ha sempre rifiutato di rivenderlo ad Alejandro, anche se lui ha fatto diverse offerte. Quella proprietà gli sarà data dopo le nozze.»

    Era stata data in cambio di acri di terra? Come un trofeo? Come aveva potuto suo padre farle una cosa simile? Non erano più nell'Ottocento. Nel ventunesimo secolo, si suppone che le donne si scelgano da sole il marito.

    Che si innamorino.

    Che siamo riamate.

    Teddy aveva segretamente sognato il lieto fine da quando, a sette anni, aveva visto i suoi genitori divorziare con astio e livore. Credeva nell'amore, anche se non aveva avuto davanti un modello, o l'aveva sperimentato. Si suppone che le persone s'innamorino e si sposino per amore. Non per prestigio o per uno scopo finanziario.

    Come poteva ignorare il desiderio ardente del cuore, e sposarsi per un motivo differente dall'amore? Avrebbe compromesso qualsiasi valore nel quale credeva. Non avrebbe seguito le orme di sua madre, che si era sposata per ottenere una certa posizione sociale e la sicurezza che le avrebbe dato.

    Doveva esserci un modo per uscire da quella situazione.

    Teddy guardò di nuovo l'avvocato. «Cosa ne pensa Alejandro di tutto questo? È stato informato?»

    «Direi che si trova in quello che si può definire un vicolo cieco»

    «Vale a dire?»

    «Suo padre ha fatto in modo che, se Alejandro rifiuterà di sposarla, la proprietà terriera verrà messa in vendita.»

    «Be', potrebbe ricomprarla, no?»

    Il legale scosse il capo. «Temo che non sia possibile. Suo padre ha stabilito che la proprietà venga venduta a un imprenditore, nel caso Alejandro rifiuti di adeguarsi ai termini del testamento. Un imprenditore locale ha già mostrato molto interesse per quella terra, e se ne approprierà non appena libera dai vincoli. Immagino che Alejandro non sia disposto a rinunciarvi con facilità, anche se significa sposare una perfetta estranea. Guardandola da questo punto di vista, è un vantaggio per entrambi.»

    Teddy sentì in bocca il sapore della bile. Possibile che il padre, o chiunque altro, pensasse che non sarebbe stata in grado di trovarsi un marito da sola? Raddrizzò le spalle e gelò l'avvocato con uno sguardo. «Avverta il signor Valquez che, in nessun caso, accetterò di sposarlo.»

    «Mi sta prendendo in giro?» Alejandro fissò il rappresentante legale della Marlstone Incorporated nel suo ufficio di Londra.

    «Se vuole l'appezzamento di terreno che Clark Marlstone ha acquistato da suo padre, questo è ciò che deve fare.»

    «Ma non l'ha acquistato da mio padre» ribatté il giovane a denti stretti, «gliel'ha rubato. Ha pagato una minima parte del suo valore. Ha approfittato della situazione finanziaria di mio padre dopo l'incidente. Ha fatto in modo di mettere le mani su quelle terre, facendo credere di avergli fatto un favore.» Bastardo.

    «Comunque sia, lei ha la possibilità di rientrarne in possesso senza dover pagare neppure un pesos.»

    Alejandro inspirò profondamente. In qualche modo avrebbe ben dovuto pagare. Con la propria libertà, la cosa che per lui aveva più importanza. «Non ricordo neppure di aver conosciuto la figlia di Marlstone.» Diede un'occhiata al nome e aggrottò la fronte. «Si chiama Theodora? E chi è? Cosa dice in proposito, o è lei dietro a tutto questo?»

    Poteva già immaginarsela. Una ragazza pretenziosa e viziata. Una cercatrice di dote, una figlia di papà decisa a salire la scala sociale. Certo, era riuscita a convincere il vecchio per portarsi a casa un trofeo, un marito ricco, e il tutto senza un battito di ciglia.

    Non se ne parla neppure, accidenti a lei.

    «È infuriata almeno quanto lei» lo smentì l'avvocato. «Intende impugnare il testamento.»

    E già! Alejandro sapeva benissimo come le donne riescono a infinocchiare. Theodora Marlstone avrebbe finto di protestare, per ingannarlo sui propri sporchi motivi. Ovvio che volesse sposarlo. Era considerato uno degli scapoli d'oro dell'Argentina, se non del mondo intero. «Che possibilità ha?»

    «Be'... poche» riconobbe l'avvocato. «Il testamento è inattaccabile. Clark l'ha steso nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali. Ha fatto sì che tre medici possano confermarlo, forse perché sospettava che uno di voi, o entrambi, avrebbe cercato di farlo annullare. Ma sarebbe una spesa inutile. Il mio consiglio è di accettare le condizioni. In fondo si tratta solo di sei mesi.»

    Già,

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