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Passione e promesse: Harmony Destiny
Passione e promesse: Harmony Destiny
Passione e promesse: Harmony Destiny
E-book164 pagine2 ore

Passione e promesse: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

I fratelli McNeil 7
Tra i fratelli McNeill e la loro eredità c'è solo il matrimonio... d'amore o di convenienza.

Emma Layton si è rifugiata in Wyoming per sfuggire a un ex fidanzato violento ed è lì che incontra Carson McNeill. Quell'uomo ricco e affascinante le offre protezione, ma la loro vicinanza ben presto si trasforma in irresistibile seduzione. Notte dopo notte la passione e il desiderio diventano l'unica cosa che conta, fino a quando inaspettatamente gli intricati legami familiari obbligano Emma e Carson a fare i conti con il proprio passato. La promessa è stare sempre insieme, la realtà, però, è più complicata.
LinguaItaliano
Data di uscita20 ago 2019
ISBN9788830501782
Passione e promesse: Harmony Destiny
Autore

Joanne Rock

Laureata in letteratura inglese, prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura di romanzi sia storici sia contemporanei ha lavorato in televisione e in pubblicità, ed è stata attrice, fotomodella e persino insegnante.

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    Anteprima del libro

    Passione e promesse - Joanne Rock

    successivo.

    1

    Con i nervi più imbizzarriti del vivace cavallo acrobatico accanto a lei, Emma Layton strinse le redini con maggiore forza. Era il secondo giorno di riprese esterne a Cheyenne, Wyoming. E si augurava che ce ne fosse un terzo.

    L'andaluso grigio, uno della mezza dozzina di animali trasportati al ranch Creek Spill, era addestrato per girare Alla Conquista del West. L'animale scosse la sontuosa criniera e batté gli zoccoli sul suolo, esprimendo la propria impazienza. La giumenta era più preparata di Emma alle sfide della giornata.

    Quando si era presentata al colloquio per quel ruolo – il suo quinto ruolo come stuntwoman – era stata così focalizzata sull'accaparrarsi la parte che non ci aveva pensato due volte nel momento in cui le erano state rivolte domande circa precedenti esperienze.

    Da ragazzina, aveva preso lezioni nella tenuta in cui sua madre lavorava per la famosa famiglia Ventura, ed Emma sapeva di aver ottenuto il lavoro solo per i suoi contatti con Antonio Ventura, il regista. Questo non significava che lo avrebbe incontrato. Come controfigura per uno dei personaggi minori del film, avrebbe recitato nelle scene secondarie, mentre Antonio si sarebbe occupato di quelle principali.

    Entrambe le unità avrebbero eseguito le riprese a Creek Spill per le successive due settimane, ma lei sperava che proseguissero. Aveva bisogno di quel lavoro e di stare lontano il più possibile da Los Angeles. Alla larga dal suo ex ragazzo che sarebbe stato rilasciato dalla prigione di stato il giorno successivo. Quel ruolo era stata una benedizione che l'aveva indotta a esagerare le sue capacità di cavallerizza.

    Quella mattina, Emma e la cavalla che le era stata assegnata si trovavano fuori dalle scuderie del ranch insieme ad altre controfigure. Erano tutti in attesa delle istruzioni di Zoe Bettle, la coordinatrice e addestratrice degli animali per il film. La donna, abile amazzone sulla quarantina e con un fisico da atleta, pareva impegnata in uno scambio di opinioni con un cowboy strepitosamente attraente con uno Stetson nero calato sugli occhi. Almeno sembrava un cowboy.

    Le sue ampie spalle riempivano un'aderente t-shirt grigia infilata in un paio di jeans sbiaditi. Gli stivali avevano un aspetto piuttosto logoro che i costumisti avevano ottenuto strofinandoli con acetone e carta vetrata. Il volto, però non era sciupato... mascella squadrata, zigomi cesellati e labbra carnose per cui gli obiettivi impazzivano. Doveva trattarsi di uno degli attori principali, uno di quelli che esercitava una tale influenza da fare stizzire Zoe. Dalla postura rigida delle spalle, Emma dedusse che la donna fosse infastidita da ciò che lui le stava dicendo.

    Eppure, c'era qualcosa in quell'uomo che non le piaceva. Era importante che Zoe fosse di buon umore quel giorno per poterle perdonare eventuali errori. Invece, la donna sembrava pronta a cacciare il primo stuntman che avesse rovinato la scena. Emma cercò di calmarsi accarezzando il muso grigio di Mariana.

    «Bene» dichiarò Zoe ad alta voce prima di girarsi verso il gruppo in attesa. «Cambio di programma, signore e signori.» Si avvicinò. Sebbene non superasse il metro e cinquanta, ostentava un portamento perfetto. «Il nostro padrone di casa, il signor McNeill, ha espresso la sua preoccupazione per il nostro tipo di equitazione.» Sillabò l'ultima parola per manifestare tutto il proprio sdegno. «Perciò l'ho assicurato che rallenteremo il programma di allenamento per soddisfare gli standard di sicurezza del ranch.»

    Il padrone di casa? Emma riportò lo sguardo sul bel ranchero che aveva scambiato per un attore, vedendolo sotto una nuova luce. Se lui era il responsabile di quella immensa tenuta, stava eseguendo un lavoro davvero eccellente. Creek Spill era una specie di mini città in mezzo al nulla, dagli alloggi per i dipendenti alle strutture adibite alla cucina e il serbatoio idrico.

    «Signorina Bettle, credo che lei mi abbia frainteso» la richiamò il cowboy dalla staccionata che separava il pascolo dal recinto.

    La coordinatrice lo ignorò. «Ci divideremo in due gruppi. Signorina Layton e coloro che partecipano alla scena della corsa, per cortesia, mostrate al signor McNeill quanto siamo competenti nel nostro lavoro acrobatico.» Gli occhi di Zoe affondarono in quelli di Emma, come volesse ammonirla di non combinare guai. «Gli altri con me. Ci sposteremo nella parte più distante della tenuta per non disturbare i cavalli locali mentre familiarizzano con la nostra presenza.»

    Due stuntman – cavallerizzi decisamente più forti e più validi di lei – si mossero con i loro cavalli verso il padrone di casa. Emma li seguì, tenendo ben salde le redini e sussurrando alla giumenta al suo fianco.

    «Signorina Layton.» Zoe le si avvicinò e abbassò la voce dal chiaro accento dell'est Europa. «Carson McNeill ha firmato un accordo con la casa di produzione che gli garantisce l'ultima parola sulle condizioni di sicurezza qui. Dal momento che Creek Spill è un ranch in piena attività, non possiamo permetterci il lusso di allontanare il proprietario per una vacanza di due settimane mentre giriamo. Dobbiamo assicurarci che lui sia soddisfatto di ciò che facciamo.»

    Emma annuì. «Capisco.»

    Fare una buona impressione a Carson McNeill era una priorità se voleva mantenere quel lavoro. I palmi presero a sudare mentre lanciava un'occhiata al cowboy che avrebbe decretato il suo destino. Perché non poteva girare una scena di una colluttazione o saltare da un edificio? Qualunque cosa pur di non cavalcare. Era evidente che Zoe aveva compreso che lei era l'elemento debole, e così era stata avvertita.

    Zoe e gli altri si allontanarono per i pascoli più remoti, ed Emma sospinse in avanti Mariana. I primi raggi di sole riverberarono in lontananza sul torrente, alle spalle del proprietario del ranch. Quando era giunta lì due giorni prima, Emma era rimasta stupefatta dalla bellezza del Wyoming, con il suo infinito cielo blu, le rocce e le morbide colline punteggiate di fiori selvatici. Adesso la veduta spettacolare si era ristretta su Carson McNeill, in piedi sotto un frassino.

    Lui diede istruzioni agli uomini della sua squadra che montarono subito in sella e si allontanarono ancor prima che lei gli si avvicinasse. Le sue pulsazioni accelerarono, imbarazzata a dovergli parlare da sola. Aveva quasi vinto i propri demoni in fatto di uomini. Dopo la relazione da incubo con il suo ultimo ragazzo, conclusasi tre anni prima, Emma si era allenata per quella professione competitiva. Fare la controfigura rispondeva all'esigenza di acquisire una maggiore sicurezza di sé, e aveva ingannato diverse persone facendo credere di aver già raggiunto quell'obiettivo.

    In quel momento, era preoccupata che Carson scoprisse le sue scarse capacità come cavallerizza. Senza gli altri colleghi che confondevano le acque, la sua debolezza sarebbe stata lampante. Tuttavia l'idea di mostrare la propria fragilità la indusse a raddrizzare la schiena e ad avvicinarlo con aria spavalda.

    «Partecipo alla scena della corsa, signor McNeill.» Sollevò il mento e assunse un'espressione di sfida. «Che cosa desidera che le mostri?»

    Emma possedeva una laurea in scienze motorie e si era preparata a lungo per arrivare fino lì. Quell'uomo non l'avrebbe rimandata a casa.

    «Chiamami Carson e diamoci del tu.» Si sfiorò appena lo Stetson nel tipico saluto dei cowboy.

    «Emma Layton.» Non gli offrì la mano. Aveva la destra impegnata a trattenere le redini di Mariana e, inoltre, il palmo era sudato per il nervosismo. Nella sinistra, stringeva il laccetto del casco da equitazione.

    Carson McNeill era ancora più affascinante da vicino. I suoi occhi erano azzurri, le ciocche che gli sfuggivano sotto il cappello erano scure e si arricciavano sul collo. Il suo sguardo si posò brevemente su di lei, provocandole un'inattesa vampata di calore.

    «Lieto di conoscerti, Emma. Credimi, non intendevo iniziare la giornata irritando il tuo capo.» C'era una sorta di fascino studiato nel suo sorriso. Probabilmente lo aveva sfruttato con successo con altre donne.

    Emma non poteva permettersi di essere interessata a lui, nonostante il fremito che le accarezzava la pelle. Quella sensazione, tuttavia, non era stata scatenata dal suo sorriso, bensì dall'intensità dei suoi occhi chiari. Una perspicacia che le suggeriva che, oltre quel bel viso e quel corpo scolpito, ci fosse molto di più.

    «Zoe conosce molto bene acrobazie e cavalli.» Emma aveva cercato informazioni sulla donna durante il volo verso Cheyenne, ed era rimasta colpita. «Probabilmente non è abituata a che il suo giudizio sia messo in discussione.»

    «Non discuto la sua abilità, ma quella dei membri della squadra.» Spostò lo sguardo da Emma a Mariana, e carezzò il naso dell'animale. «Ieri durante l'esercitazione, ho notato che a volte tu eri a disagio.»

    Si sentì stringere lo stomaco. Non aveva idea che qualcuno l'avesse osservata.

    «Ieri ci siamo solo preoccupati di conoscere le nostre cavalcature.» Sentì la nuca imperlarsi di sudore. Il cuore prese a martellarle nel petto. «Non ho mai lavorato con un cavallo che risponde a molti comandi speciali. Mariana è superallenata.»

    «Diversamente da te.» Allungò una mano verso le briglie. «Posso?»

    Le sue dita sfiorarono quelle di Emma e quel contatto le provocò un brivido. Cedette le redini, soffocando la stizza, consapevole di dovere smorzare i toni per evitare che Zoe la mandasse via.

    «Signor McNeill...»

    «Carson» le rammentò. «Non è necessario che tu la tenga tanto stretta. È per questo che lei agita la testa. Ha bisogno di spazio per respirare.

    «Carson.» Prese un respiro profondo nel tentativo di calmarsi. «Il lavoro degli stuntman presuppone un'ampia varietà di capacità. Se anche non sono un'esperta cavallerizza quanto Zoe, ti assicuro che sono altamente qualificata per le scalate, per le cadute o per guidare un'auto in fiamme contro un edificio.»

    Lui incrociò le braccia come se la stesse soppesando. «Tuttavia non stai lavorando con un'auto o un edificio. Stai lavorando con un cavallo di quattro quintali con una propria volontà, cioè un pericolo e che ti potrebbe procurare un sacco di guai.»

    «È per questo che la produzione importa cavalli come Mariana. Sono abituati alle riprese e a lavorare con persone diverse.»

    «Il che non significa che tu possa arrivare qui e pretendere di compiere acrobazie in sella a un cavallo.»

    In effetti, era proprio così.

    «Allora dimmi, Carson» lo fissò negli occhi, risoluta a non cedere, «cosa devo fare per dimostrarti la mia abilità? Dillo, e io sarò all'altezza della sfida.»

    Perché qualunque pericolo rappresentassero Mariana e il ranch Creek Spill, era niente in confronto ai rischi che avrebbe corso con il suo ex se fosse tornata a casa.

    Emma Layton si stava rivelando una distrazione più accattivante di quanto avesse immaginato.

    Carson affondò lo sguardo in quei grandi e irrequieti occhi scuri. Il viso era pulito, senza trucco, i capelli raccolti in una coda. Tutto in lei affermava che fosse lì per lavorare, dall'atteggiamento determinato delle sue labbra carnose, alla tensione delle spalle.

    Era una spanna più bassa di lui e possedeva muscoli agili e scattanti come quelli di una ballerina. Era diversa da come lui aveva immaginato una controfigura ma, considerando il suo cipiglio, immaginò che possedesse un grande fuoco interiore. Con il lungo collo raffinato e i lineamenti delicati, appariva più adatta a un balletto classico che ad acrobazie spericolate.

    Il fatto che trovasse la sua grinta e la sua risolutezza incredibilmente attraenti non era affatto positivo date le perdite giornaliere del ranch con le riprese del film. Carson doveva ringraziare il suo prudente gemello per tutte le clausole che aveva aggiunto al contratto con la casa cinematografica. Infatti, esso decretava che la famiglia McNeill avesse l'ultima parola sulla sicurezza per tutta la durata dei lavori. Di solito, Carson era il fratello indulgente mentre Cody era quello severo. Questa volta, però, Carson aveva dovuto prendere in mano la situazione e comportarsi come il gemello. Al momento, Cody aveva parecchi problemi con la fidanzata in dolce attesa, e con la matrigna in coma.

    Page si trovava in terapia intensiva dopo una caduta durante un'escursione a Yellowstone, e la situazione aveva messo in

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