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Appassionata vendetta: Harmony Destiny
Appassionata vendetta: Harmony Destiny
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E-book163 pagine3 ore

Appassionata vendetta: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

I fratelli McNeill 2
Tra i fratelli McNeill e la loro eredità c'è solo il matrimonio... d'amore o di convenienza.

Lydia Whitney è una designer che, mossa dal desiderio di vendetta nei confronti del milionario Ian McNeill, ha iniziato a organizzare incontri matrimoniali tra persone facoltose. L'oggetto della sua vendetta è sulle sue tracce, dopo che Lydia ha portato la famiglia McNeill sull'orlo dello scandalo. Quando il milionario la rintraccia le propone un accordo che le permetterebbe di salvaguardare il lavoro e la reputazione: sposarlo! Ian è ancora terribilmente attratto da lei, mentre Lydia fatica a fidarsi di lui per via dei loro trascorsi. Quell'uomo però è così dannatamente sexy...
LinguaItaliano
Data di uscita19 set 2018
ISBN9788858987100
Appassionata vendetta: Harmony Destiny
Autore

Joanne Rock

Laureata in letteratura inglese, prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura di romanzi sia storici sia contemporanei ha lavorato in televisione e in pubblicità, ed è stata attrice, fotomodella e persino insegnante.

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    Anteprima del libro

    Appassionata vendetta - Joanne Rock

    successivo.

    1

    «L'hai trovata?»

    Comodamente seduto nel suo ufficio nella sede della McNeill Resorts, nel distretto finanziario di New York, Ian McNeill alzò gli occhi da alcuni documenti sulla scrivania per guardare l'investigatore privato in piedi davanti a lui.

    Ian era rientrato negli Stati Uniti da meno di ventiquattro ore, non appena aveva ricevuto un messaggio dal detective che aveva assunto due mesi prima.

    Aveva delle notizie per lui.

    Quinn, fratello maggiore di Ian, lo aveva pregato di aiutarlo a trovare un'agente matrimoniale di Manhattan che aveva tentato di combinare un incontro con una famosa ballerina di danza classica. Sebbene sembrasse una faccenda innocente, almeno in superficie, la potenziale sposa era completamente all'oscuro della cosa e ne era seguito quasi uno scandalo.

    Il giorno successivo, l'agente in questione aveva chiuso l'attività ed era scomparsa nel nulla. Nel giro di poco, Ian aveva scoperto che la donna aveva usato un nome fasullo, facendosi sostituire da un'assistente che eseguiva il lavoro per lei. Purtroppo, nonostante alcune tracce interessanti, non era riuscito a trovarla. Finora.

    «È lei.» Bentley, l'investigatore, gli indicò un foglio tra quelli davanti a lui.

    Bentley era un ex compagno di studi con il quale aveva condiviso la stanza al college e si fidava ciecamente di lui. La sua specialità era l'informatica forense ma, talvolta, accettava lavori occasionali fuori dall'ufficio se la faccenda lo intrigava o, come in quel caso, per aiutare un amico.

    Viso pulito, occhiali dalla montatura in metallo e un paio di pantaloni mimetici sbiaditi, sembrava più un fanatico di videogame che un imprenditore di successo.

    «Non mi meraviglio che abbia usato uno pseudonimo per i suoi affari. A Manhattan, il suo vero nome è molto conosciuto.» Ian avvicinò il foglio. «I tabloid di New York hanno venduto parecchio l'anno scorso cercando d'identificarla, dopo che aveva fatto mettere insieme un giocatore di basket dei Brooklyn Nets con una blogger di moda» spiegò Bentley.

    La misteriosa agente matrimoniale aveva realizzato una lunga serie d'incontri di alto profilo fra celebrità e persone facoltose, e il suo successo aveva messo in subbuglio la scena sociale newyorkese, incuriosita di scoprire chi si celasse sotto il nome di Mallory West.

    Con aria pensierosa, Ian si appoggiò allo schienale della poltrona con la cartella del rapporto in mano.

    Il sole della tarda mattinata filtrava dalle ampie finestre che dominavano il fiume. Prendendo un lungo respiro, iniziò a sfogliarlo. La prima cosa che vide fu il primo piano della sua ex ragazza.

    Lydia Whitney gli sorrideva con quell'espressione enigmatica da Monna Lisa per cui, l'anno precedente, aveva perso la testa prima che lei scomparisse dopo un acceso litigio.

    Il sangue gli si gelò nelle vene e si raddrizzò di colpo, sventolando l'istantanea.

    «Che razza di scherzo è questo?»

    Non aveva raccontato a Bentley della sua breve relazione con Lydia. Probabilmente, durante le indagini, l'amico si era imbattuto in qualche indizio rivelatore.

    L'altro aggrottò la fronte. «Che cosa vuoi dire?» Sollevò gli occhiali e si sporse per dare un'occhiata alla foto. «È lei. Lydia Whitney, figlia illegittima di un collezionista d'arte milionario e di quella bomba sexy dell'infermiera che aveva assunto prima di morire. La madre di Lydia ha fatto causa alla famiglia per anni per ottenere una parte dell'eredità.»

    Ian contrasse le spalle e un impercettibile tic prese a contrargli l'occhio sinistro. «So chi è.» Dannazione. Il solo osservare la foto di Lydia - le sue labbra a cuore, le deliziose fossette sulle guance, i setosi capelli neri che le accarezzavano le spalle - lo riportò indietro nel tempo. Le migliori settimane della sua vita le aveva trascorse con quella dea dagli occhi di giada.

    «Ti sto domandando perché diavolo ci sia una sua foto qui.»

    Bentley si raddrizzò e gli occhiali gli scivolarono dalla testa. Li prese al volo e li infilò nel taschino della giacca.

    «Ian, mi hai chiesto di trovare la donna che si celava dietro il nome di Mallory West, colei che lavorava per Incontri, la più quotata agenzia matrimoniale di Manhattan. Be', eccola.»

    Il cervello di Ian assorbì la notizia lentamente. O forse fu l'espressione dell'amico a esortarlo a dare una seconda occhiata alla cartella sulle sue ginocchia.

    Bentley era un tipo serio e meticoloso, poco incline agli scherzi.

    Lo sguardo ricadde sulla pelle di pesca di Lydia e, con un sospiro, passò oltre per studiare il resto del rapporto. Il primo foglio elencava tutti gli eventi dello scorso febbraio, quando la presunta Mallory West aveva fatto incontrare Cameron McNeill con la nota ballerina Sofia Koslov. C'erano anche delle note riguardo all'assistente di Miss Matrimonio, una certa Kinley, che aveva ammesso che la sua principale avesse un alias, rifiutandosi tuttavia di rivelarne il nome. Seguivano, quindi, pagine di appunti su questa Kinley, i luoghi che aveva frequentato e gli incontri con Lydia in vari locali della Upper East Side, dove Ian sapeva che lei viveva.

    «Lydia Whitney sarebbe la misteriosa agente?» Mentre pronunciava le parole, gli parve che acquistassero un senso poetico.

    Lydia aveva posto fine alla relazione più coinvolgente della sua vita quando aveva scoperto il profilo di Ian su un sito per incontri. Lui aveva compreso la sua collera, ma aveva sperato che avrebbe ascoltato la ragionevole spiegazione.

    Non era stato lui a creare quell'account. Aveva accordato il permesso di realizzarlo all'assistente del nonno dopo una pesante discussione con il vecchio. Tuttavia, da quel giorno non ne aveva saputo più nulla.

    Malcolm McNeill, uomo testardo e inflessibile, pretendeva che i tre nipoti prendessero moglie e, per ottenere ciò, aveva aggiunto una clausola al testamento. Non avrebbero ottenuto un terzo della compagnia se non fossero stati sposati per almeno dodici mesi.

    La nuova indiscutibile condizione era giunta come un fulmine a ciel sereno lo scorso inverno, spingendo Cameron a cercare moglie tramite un'agenzia matrimoniale, gesto che si era dimostrato un fiasco colossale. Tuttavia la pressione del nonno era iniziata molto prima e aveva condotto Ian ad arrendersi e a lasciare che il suo profilo venisse inserito in un sito d'incontri.

    Lydia, però, non aveva voluto sentire ragioni. Si era infuriata e aveva chiuso ogni contatto con lui, accusandolo di averla tradita.

    E se avesse scelto di intraprendere la professione di agente matrimoniale nella stessa agenzia cui si era rivolto suo nonno per fargli dispetto?

    Nei mesi successivi alla loro rottura, in effetti, Ian aveva ricevuto delle strane proposte d'incontro che lui aveva ignorato. Che ci fosse lei dietro tutto questo?

    Un'ondata di collera lo assalì, mescolata a un altro tipo di calore.

    «Anch'io sono rimasto sorpreso» considerò Bentley, avvicinandosi alla finestra e osservando il fiume e Battery Park. «Mi ero fatto l'idea che Mallory West fosse più un tipo da Park Avenue. Una vecchia conoscenza dell'alta società con molti contatti elevati.» Appoggiò una spalla al telaio della finestra, accanto alla libreria traboccante di guide turistiche.

    Non importava se Ian poteva trovare le mappe di ogni paese del mondo sul proprio cellulare quando viaggiava per lavoro. Amava le grandi foto, le piante cartacee pieghevoli, mentre si orientava per raggiungere luoghi sconosciuti in cui doveva supervisionare o sviluppare lavori di ristrutturazione per conto della compagnia.

    «Prima lavorava come designer d'interni» osservò Ian, gettando la cartella sulla scrivania. «Sai se lo fa ancora?»

    Doveva riflettere su come affrontare questo problema. Aveva considerato di rivelare la vera identità di Mallory West a Vitaly Koslov, il padre della ballerina, che era intenzionato a perseguirla legalmente per aver trascinato la figlia in uno spiacevole scandalo. Tuttavia, ora che aveva scoperto che dietro Miss Matrimonio si celava Lydia, intendeva approfondire lui stesso le indagini.

    «Sì. Mentre portava avanti l'attività di agente, ha proseguito con la professione di designer. Ora che ha chiuso l'impresa, si è concentrata sul suo vero lavoro, tuttavia trova il tempo per dedicarsi al volontariato per un gruppo di madri single. Te l'ho annotato nel rapporto.»

    «Madri single?» Aggrottando la fronte, Ian riaprì il fascicolo e lo sfogliò.

    «L'associazione si chiama Mamme Insieme. Dona parecchio denaro per pannolini e generi alimentari.» Bentley si voltò. «Mistero risolto, direi. Adesso ho un appuntamento in centro cui non posso mancare. Noi abbiamo finito, giusto?»

    «Certo. Dirò alla mia assistente d'inviarti il pagamento.» Ian si alzò e porse la mano all'amico. «Ho apprezzato la tua collaborazione.»

    «Nessun problema. Rinuncerei al mio compenso se tu mi facessi ottenere un incontro con tuo fratello Cameron.»

    Ian inarcò le sopracciglia, convinto che l'amico avesse confuso i fratelli.

    «Cam? È Quinn il manager dei fondi speculativi. Intendi affrontare qualche investimento?»

    «No, è proprio Cam che vorrei vedere. Da quanto ne so, sta lavorando su un nuovo videogame e io ho qualche idea su come velocizzare la grafica. Preferirei lavorare con un indipendente...»

    «Ritienilo fatto.» Ian non aveva alcuna intenzione di farsi trascinare in una discussione piena di termini tecnici, ma il fratello minore parlava la stessa lingua di Bentley.

    Cam era il genio tecnologico della famiglia e, oltre ricoprire un ruolo di rilievo nella McNeill Resorts, possedeva un'azienda di videogiochi. «Ti metterò in contatto con lui.»

    Dopo aver accompagnato l'amico alla porta, Ian tornò alla foto di Lydia e provò una stretta al petto.

    Doveva vederla di persona per giungere in fondo alla faccenda. Era convinto che le loro strade si fossero separate per sempre; evidentemente, però, c'era ancora un affare in sospeso tra loro.

    Piroettando sui costosi mocassini di cuoio italiano, premette un tasto sul telefono per chiamare la sua assistente. Dopo pochi istanti, la signora Trager apparve alla porta, il tablet in mano.

    «Sì, signor McNeill?» La signora di mezza età era efficiente e rispettosa in pubblico, ma era con lui da così tanto tempo che, in privato, avrebbe potuto prenderlo a sculacciate se fosse stato necessario.

    «Devo trovare il progetto di design di cui si sta occupando Lydia Whitney. Non m'importa in quale parte del mondo si trovi, è indispensabile che lo scopra al più presto.»

    Nonostante la singolare richiesta, la signora Trager rimase impassibile e prese a digitare sul tablet. «Leggo che di recente la signorina Whitney è stata ingaggiata dalla Singer Associates per la ristrutturazione di un hotel a South Beach.»

    «Perfetto.» Conosceva Jeremy Singer. Acquistava proprietà di alto livello per trasformarle in paradisi gastronomici. «Chiamerò personalmente Jeremy, quindi le farò sapere ciò di cui avrò bisogno per il mio volo.»

    L'assistente infilò il tablet sotto il braccio. «Molto bene. Nel frattempo, le inoltrerò l'articolo riguardo alla proprietà.»

    «Grazie.» Con la mente già in fermento su un piano che andava prendendo forma, riprese posto alla scrivania mentre la signora Trager richiudeva la porta dietro di sé.

    Aveva conosciuto Lydia in un cantiere poco più di un anno prima. Collaborando per lo sviluppo della medesima proprietà, avevano trascorso lunghe ore fianco a fianco. Una volta che lei avesse realizzato con chi avrebbe lavorato, si sarebbe subito dissociata dal progetto Singer, sebbene fosse una professionista troppo seria per abbandonare un incarico.

    Il che concedeva a Ian qualche giorno per comprendere che cosa stesse macchinando Lydia Whitney.

    A quanto pareva, si era voluta vendicare e Ian pretendeva delle spiegazioni. Prima, però, era necessario che s'insinuasse nel suo mondo senza farla fuggire. Appena l'avesse avuta nel mirino, avrebbe riflettuto su come fargliela pagare.

    Non era il tipo da ricattare una donna per portarsela a letto, ma con tutta la rabbia che gli ribolliva nelle vene a causa di quell'inganno, era pronto a considerare anche quella possibilità.

    Reclinando la testa indietro, Lydia Whitney assaporò lo splendido sole di Miami. Erano le otto di mattina e l'atmosfera era ancora fiabesca prima che il calore e l'umidità rendessero l'aria irrespirabile.

    Seduta a un tavolino all'aperto del News Café su Ocean Drive, si stava godendo la brezza marina e un ottimo caffè. Eccellente inizio di giornata, in attesa

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