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Testimone a rischio: Harmony Collezione
Testimone a rischio: Harmony Collezione
Testimone a rischio: Harmony Collezione
E-book139 pagine2 ore

Testimone a rischio: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Non potevano incaricare un altro?

Per Chris Cochran il tempo del rammarico è già finito. Adesso, infatti, deve urgentemente trovare le parole per riferire a una sposa promessa un “problemino”: il suo futuro marito è in luna di miele con un’altra donna!

Le complicazioni continuano, e...
LinguaItaliano
Data di uscita10 mag 2017
ISBN9788858965733
Testimone a rischio: Harmony Collezione
Autore

Annette Broadrick

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Testimone a rischio - Annette Broadrick

    successivo.

    1

    Chris Cochran procedeva sicuro alla guida della sua nuova automobile, un modello sportivo, rosso fiammante. Voltò in direzione del sentiero che conduceva al ranch della famiglia O'Brien e rallentò.

    Non aveva più visitato il ranch da quando lui e Maribeth O'Brien avevano conseguito la laurea in Texas. Erano ormai trascorsi quattro anni.

    Quattro anni, un periodo abbastanza lungo. Forse era cambiato qualcosa nei luoghi o nelle persone.

    Rivedere il ranch gli richiamò alla memoria ricordi e sensazioni di un tempo passato. Stava rivisitando i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza, gli anni più importanti della sua vita.

    Il podere era in ottime condizioni e Chris non fu certo sorpreso. Sapeva che Travis Kane, marito di Megan, sorella maggiore di Maribeth, era uno dei più abili e competenti allevatori di cavalli.

    La strada si inerpicava dolcemente verso le abitazioni situate in cima alla collina. Chris notò costruzioni nuove con recinzioni appena verniciate. Lo stesso sentiero, che un tempo era sterrato e coperto da ghiaia, era asfaltato e percorribile con comodità. Constatò compiaciuto che gli O'Brien si dedicavano al podere con estrema cura e passione.

    Maribeth era l'unica a conservare ancora il cognome O'Brien. Quando Megan si fu sposata con Travis, avevano pensato di cambiare nome al ranch. Le tre sorelle rifletterono a lungo e infine si opposero. Il cognome di famiglia era stato tramandato da oltre cent'anni e decisero che, finché qualche discendente fosse vissuto, il podere si sarebbe chiamato O'Brien.

    Chris parcheggiò di fronte alla recinzione. Uscì dall'auto e si stiracchiò, allungando con sollievo le gambe affaticate dal lungo viaggio. Era partito da Dallas in tarda mattinata e aveva guidato senza interruzioni per quasi cinque ore, fino a raggiungere le sperdute colline del Texas.

    «Ehi! Guarda chi si vede!» Una giovane donna gli venne incontro attraversando i prati. Chris le sorrise.

    «Chris Cochran! Accidenti, quasi non ti riconoscevo! È passato molto tempo dall'ultima volta che sei venuto a farci visita.»

    La donna aprì il cancello d'ingresso, invitandolo ad entrare con un ampio gesto del braccio.

    «La vita in città ti fa decisamente bene. Sei in splendida forma!» proseguì con un sorriso radioso.

    «Sono contento di rivederti, Megan» le rispose lui salutandola con un veloce abbraccio.

    Aveva sempre apprezzato le sorelle di Maribeth. Erano simpatiche e cordiali e lo consideravano un amico, l'amico Chris. A Dallas, invece, sapeva di suscitare attenzione e interesse solo perché era l'unico erede di Kenneth Cochran.

    «Ti ricordi di Mollie, vero?» domandò Megan, voltando lo sguardo verso la donna che li stava raggiungendo. «Ci stiamo finalmente godendo qualche bella giornata di sole dopo i violenti temporali dei giorni passati. I bambini possono finalmente scorrazzare all'aperto.»

    «Ciao Mollie» l'accolse Chris.

    «Sei tornato ad Agua Verde un paio di giorni prima del matrimonio per stare un po' con tua madre e i tuoi nonni?» gli chiese Megan. «E gli amici di scuola? Sono tutti curiosi di rivederti dopo tanti anni!»

    «Sì, sarà un piacere anche per me» rispose lui evasivo. «A proposito di matrimonio, non c'è Maribeth?» domandò, facendo scorrere lo sguardo sui prati circostanti dove stavano giocando i bambini.

    «Sì, certo!» rispose Megan. «Da quando abbiamo costruito le nuove scuderie, lei praticamente vive là, accudendo ai cavalli. Vai a cercarla e se riesci a convincerla a staccarsi dal suo lavoro, tornate qui insieme. Vi offro qualcosa di fresco da bere.»

    Chris allungò lo sguardo verso le nuove costruzioni adibite a stalle e poi si rivolse nuovamente a Megan: «Farò del mio meglio, ma sai che Maribeth fa sempre di testa sua!».

    «Lo so bene!» convenne lei con una risatina complice.

    E sicuramente lo sapeva. Megan era stata come una madre e un padre per le sue sorelline quando entrambi i genitori morirono. A quel tempo Megan aveva sedici anni, Mollie dieci e Maribeth appena otto.

    Chris aveva sempre ammirato la famiglia O' Brien, unita e solidale nella disgrazia, capace di amore e di aiuto reciproco, sempre pronta ad affrontare la vita con spirito di sacrificio e ottimismo. Completamente all'opposto era stata l'esperienza vissuta nella propria famiglia. Lunghi anni di solitudine e incomprensione, conteso da genitori in continua lite che infine si erano separati con astio e profondo rancore.

    Chris aveva sempre considerato una rarità il rapporto sincero e affettuoso che legava le tre sorelle.

    Giunse alla scuderia e la osservò a lungo dall'esterno. Era moderna e ben ristrutturata. Udì la voce di Maribeth ancora prima di vederla.

    Lei stava canticchiando sommessamente, intenta ad accarezzare un puledro. Chris sentì il cuore sussultare, ma non ne fu sorpreso, anzi. La vicinanza di Maribeth gli aveva sempre suscitato una reazione particolare, fin da quando, bambini, giocavano insieme per intere giornate.

    Si fermò alla recinzione della stalla dove lei stava strigliando il puledro. Gli parlava dolcemente, muovendo la spazzola con delicatezza e vigore al tempo stesso.

    Chris sostò per qualche minuto in silenzio. Gli piaceva osservarla senza essere visto e ammirare quella ragazza che fin dall'età di otto anni aveva catturato i suoi sguardi e i suoi pensieri.

    Era sempre stata una bambina allegra e piena di entusiasmo. E il passare degli anni non ne aveva spento l'esuberanza e la gioia di vivere.

    Non era mai stata consapevole della propria bellezza. I suoi capelli, un tempo rosso brillante, erano diventati più scuri, quasi castani, ma conservavano ugualmente splendidi riflessi rubino e scendevano morbidi e folti lungo la schiena.

    Un corpo agile e ben modellato, pelle candida e vellutata come un petalo di magnolia e un paio di splendidi occhi con striature dorate. Il suo viso avrebbe potuto primeggiare sulla copertina di molte riviste di bellezza.

    Invece lei non si vantava, anzi. Era ignara e noncurante del suo splendido aspetto e preferiva indossare pantaloni e stivali, scorrazzando libera e selvaggia per il ranch. Non le interessava la vita mondana e frenetica della grande città. Il suo mondo era tra le verdi colline di Agua Verde.

    Aveva avuto un solo fidanzato, Bobby Metcalf, amico del cuore di Chris e compagno di scuola dalle elementari fino all'università.

    I tre ragazzi erano sempre stati insieme e condividevano studio e tempo libero. Senza di loro Chris avrebbe avuto una vita terribilmente vuota e triste. Tuttavia, non aveva mai confidato a Maribeth il sentimento e la passione che provava per lei. E come avrebbe potuto? Bobby era il fidanzato di Maribeth e Chris era un amico, anzi il miglior amico di entrambi.

    All'ultimo anno di università Bobby diede a Maribeth un anello di fidanzamento come promessa di matrimonio. Chris allora si rese conto che non avrebbe più avuto speranze e decise di uscire dalla scena.

    Una volta laureato, partì da Agua Verde con l'intenzione di non ritornarvi mai più. Era giunto il momento di troncare con il passato e iniziare una nuova vita.

    Ora, però, era tornato per un motivo ben preciso. Fermatosi all'esterno della stalla, la stava ammirando in silenzio. Dovrebbe esserci qui Bobby, non io!, sbottò con se stesso con una punta di rancore e una fitta di invidia verso il suo amico.

    «Ciao, Maribeth» esordì infine. Pronunciò il saluto sottovoce, per evitare di spaventarla e far sobbalzare il puledro.

    All'udire quella voce familiare, Maribeth sussultò e si irrigidì. La riconobbe subito, nonostante i lunghi anni di assenza.

    Si voltò e nella penombra intravide Chris, in piedi all'ingresso della scuderia. Per un attimo trattenne il respiro con il cuore in gola. Perché mai quell'insolita reazione? Perché mai quel turbamento inaspettato? Dopotutto era Chris, l'amico di Bobby, compagno di infanzia.

    Lui era lì, immobile, che la stava guardando da lontano. Maribeth si sentì in imbarazzo, quasi inebetita. Lui era sempre stato un ragazzo carino e interessante, ma con gli anni era diventato un uomo affascinante e seducente, con un'ombra di mistero nello sguardo che lo rendeva ancor più intrigante.

    Lei avvertì un brivido lungo la schiena. Succedeva sempre così quando era sola con Chris Cochran. Un vago disagio, un velato turbamento, che non era mai riuscita a motivare. Eppure era il suo amico di infanzia, un amico di cui fidarsi.

    «Chris» mormorò avvicinandosi a lui. «Sei un po' in anticipo rispetto alla data delle nozze» dichiarò, pentendosi subito di quell'approccio quasi sgarbato. «Forse sei arrivato qualche giorno prima ad Agua Verde per visitare tua madre e tuoi nonni? Sono comunque contenta di rivederti» concluse, cercando di rimediare il disagio iniziale.

    Chris la guardò con occhi scuri e penetranti, capaci di leggerle nel profondo dell'anima.

    «Sei in splendida forma. Sempre sportiva e sbarazzina» accennò un complimento, controllando la sua eccitazione.

    Lei ridacchiò imbarazzata, scostandosi con il polso una ciocca ribelle che le scendeva morbida sugli occhi.

    «Mah, forse ti sembro una scapestrata, così spettinata e in disordine. Il fatto è che non aspettavo visite. Anzi, ero sicura di vederti tra un paio di giorni, non prima. Pensavo che Bobby ti avesse detto che le nozze sono fissate per venerdì.» Si allontanò di qualche passo e prese alcuni oggetti appesi ad un muro della stalla.

    «Oh sì, me l'ha detto.» Dopo una rapida occhiata all'ambiente circostante lui aggiunse: «Hai tanto lavoro da svolgere. Un grosso impegno».

    Lei prese una coperta per la sella e, facendogli cenno di seguirla, si avvicinò al locale occupato dal maniscalco.

    «Avevo bisogno di occuparmi di qualcosa. Bobby ha deciso di sostituire Travis nell'organizzare i rodei in giro per le praterie degli Stati Uniti, e Travis ha offerto a me di allevare i cavalli.»

    «Sta andando avanti bene, vero?»

    «Travis? Puoi crederci. Gli affari non potrebbero andare meglio.»

    «Veramente mi stavo riferendo a Bobby» la corresse lui.

    Lei

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