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Eredità bollente: Harmony Collezione
Eredità bollente: Harmony Collezione
Eredità bollente: Harmony Collezione
E-book155 pagine4 ore

Eredità bollente: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Alla ricerca di un nuovo inizio, Isla Stewart si rifugia nella lussuosa villa siciliana ereditata di recente nella speranza di staccare la spina. L'ultima persona che si aspettava di incontrare lì è anche l'unica in grado di negarle la tranquillità di cui ha bisogno.

Alessandro Rossetti è lo spietato milionario che un tempo è entrato nella sua vita a bordo di un elicottero e l'ha cambiata inesorabilmente con la sua bollente seduzione. Lui vuole ciò che è suo di diritto: l'eredità di Isla. Mano a mano che la passione tra loro prende il sopravvento, però, l'unico desiderio di Alessandro diventa avere di nuovo con sé la sua donna.
LinguaItaliano
Data di uscita11 nov 2019
ISBN9788830506602
Eredità bollente: Harmony Collezione
Autore

Lynne Graham

Lynne Graham vive in una bellissima villa nelle campagne dell'Irlanda del Nord.Lynne ama occuparsi della casa e del giardino, soprattutto nel periodo che lei considera il più magico dell'anno, il Natale.

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    Anteprima del libro

    Eredità bollente - Lynne Graham

    successivo.

    1

    «È impossibile... Non ci credo!» Alessandro Rossetti balzò su dalla sedia a metà della lettura del testamento di suo fratello, indignato e incredulo. «Perché diavolo Paolo avrebbe lasciato qualcosa a quella sgualdrinella?» domandò, rivolto all'intera stanza.

    Per fortuna sua madre, Costanza, e l'avvocato di famiglia, Marco Morelli, erano i soli presenti, perché tutti i tentativi di contattare la principale beneficiaria del testamento si erano rivelati vani. Sconcertato da quella parola rivelatrice, principale, Alessandro all'inizio si era soltanto accigliato, pensando che fosse tipico del fratello defunto, Paolo, aver lasciato i propri beni terreni a qualche opera di beneficenza. Dopotutto lui e sua moglie Tania erano morti insieme e non avevano figli e Alessandro, il suo gemello, non aveva bisogno di alcuna eredità, essendo non solo il proprietario della tenuta di famiglia in Sicilia, ma anche milionario di suo.

    «Fai un respiro profondo, Alessandro» lo sollecitò Costanza, che conosceva bene il temperamento focoso del figlio superstite. «Paolo aveva tutti i diritti di lasciare la sua tenuta a chi voleva e non sappiamo se la sorella di Tania meriti una definizione così sgradevole.»

    Alessandro camminava su e giù per il piccolo ufficio legale, un atteggiamento chiaramente minaccioso in uno spazio ristretto, essendo alto quasi un metro e novanta, con il corpo snello e vigoroso e uno di quegli eleganti completi neri di sartoria che prediligeva. Quel colore funebre gli aveva procurato il nomignolo Il Corvo nella City londinese, dove era famoso per il suo istinto per gli affari aggressivo e di grande successo, come si addiceva a un imprenditore rinomato nel campo delle nuove tecnologie. All'avvocato di famiglia ricordava una tigre rinchiusa in gabbia.

    Non merita?, pensò sdegnato Alessandro, ricordando l'adolescente dai capelli rossi, Isla Stewart, alle nozze del fratello sei anni prima. Ad appena sedici anni, ostentava un abbigliamento provocante, mettendo in mostra curve attraenti e un paio di gambe affusolate in una chiara offerta sessuale al miglior offerente, rifletté con disgusto. E più tardi, lo stesso giorno, l'aveva vista uscire scarmigliata da una delle camere da letto, poco prima che uno dei suoi cugini lasciasse la stessa stanza, sistemandosi i polsini e ravviandosi i capelli. Era chiaro che somigliava alla sorella, Tania, che era stata sfrontata, scostumata e disonesta.

    «Non avevo idea che Paolo fosse in contatto con la sorella di Tania» ammise seccamente. «Senza dubbio l'ha abbindolato come aveva fatto la sorella, conquistando il suo cuore tenero.»

    Un autentico dolore incrinò la sua voce dura mentre parlava, perché aveva amato il gemello e ancora sei settimane dopo lo schianto dell'elicottero che aveva ucciso Paolo e Tania, non riusciva a credere che non l'avrebbe più rivisto. Peggio ancora, non riusciva a scacciare il senso di colpa per non aver potuto proteggere il fratello da quell'arpia intrigante di Tania Stewart. Gli ultimi anni di Paolo, purtroppo, erano stati molto infelici, ma si era sempre rifiutato di divorziare dall'equivoca modella di biancheria intima che aveva sposato frettolosamente, credendo che fosse incinta... solo che, ricordò con cinismo Alessandro, si era rivelato un falso allarme.

    Tania aveva continuato a rovinare la vita del fratello con la sua sfrenata prodigalità, le sue bizze petulanti e alla fine la sua infedeltà. Nonostante quegli eccessi Paolo aveva continuato ad adorare Tania come se fosse una dea fra le donne. Purtroppo per lui, il suo gemello era stato un'anima gentile, molto affettuoso, leale e devoto. Diverso in tutto da me come il giorno dalla notte. Ma Alessandro aveva apprezzato quelle differenze e si era fidato di Paolo come di nessun altro essere vivente. E pur essendo in collera perché un'altra Stewart era riuscita in qualche modo a manipolare il fratello fino a fargli redigere quel testamento, una parte di lui si sentiva tradita dal gemello.

    Paolo sapeva bene quanto la proprietà di famiglia significasse per Alessandro, tuttavia aveva lasciato la propria casa nella tenuta siciliana e tutto il denaro alla sorella di Tania. Una vincita alla lotteria per la ragazza, uno schiaffo per lui, nonostante sapesse che il fratello si sarebbe fatto tagliare una mano piuttosto che ferirlo. Ovviamente Paolo non poteva immaginare che un tragico incidente l'avrebbe ucciso insieme alla moglie, permettendo alla cognata di ereditare ciò che non sarebbe mai dovuto essere suo.

    «Paolo è andato a trovare qualche volta Isla a Londra nel periodo in cui...» Costanza esitò, scegliendo con particolare tatto le parole. «... lui e Tania erano separati. Era affezionato alla ragazza.»

    «Non me ne ha mai parlato!» esplose Alessandro con gli occhi scuri che lampeggiavano e il viso magro dalla cupa bellezza teso all'idea che un'altra Stewart avesse usato il proprio fascino con il fratello influenzabile in cerca di un profitto. Paolo era sempre stato una facile preda davanti a una storia strappalacrime.

    Lui non era mai stato così sciocco. Gli piacevano le donne, che peraltro gli davano la caccia perché era ricco e scapolo. Quando era più giovane aveva sentito ogni genere di storia strappalacrime e nella sua inesperienza un paio di volte aveva abboccato, ma da anni ormai non era più così ingenuo e imprudente. Ora sceglieva amanti del proprio ceto. Le donne ricche o in carriera erano le più sicure per il genere di relazioni casuali in cui era specializzato. Capivano che non era pronto ad accasarsi ed erano discrete quanto lui.

    «Sapendo ciò che provavi per Tania, Paolo non si è azzardato a parlartene» gli fece notare gentilmente sua madre. «Che cosa farai?»

    «Mi farò rivendere da lei la casa di Paolo... che altro?» proferì Alessandro con una furiosa scrollata di spalle all'idea di dover arricchire di nuovo una Stewart. Quante volte aveva pagato i debiti di Tania per proteggere il fratello dalle sue insaziabili pretese? Ma che cosa poteva fare ora? Tania era morta e la sorella non si era nemmeno preoccupata di venire al funerale, essendo falliti tutti i tentativi di contattarla direttamente al suo ultimo indirizzo conosciuto. «Dovremo trovare la sorella di Tania» aggiunse in tono minaccioso.

    Isla soffiò sulle dita congelate. Il vento crescente le intirizziva il viso sotto il berretto di lana mentre dava da mangiare in fretta alle galline e raccoglieva le uova. Avrebbe dovuto cucinare qualcosa al forno per usarle, considerò allegramente, ma subito si sentì in colpa per quel pensiero felice quando la sua unica sorella e il cognato erano morti.

    La cosa peggiore era che non avrebbe nemmeno saputo dell'incidente se una vicina gentile non fosse venuta una settimana prima per darle di persona la tragica notizia. I suoi zii, proprietari della piccola fattoria nelle Highlands, in Scozia, dove si trovava Isla, al momento erano in Nuova Zelanda per far visita alla famiglia della zia e avevano letto su Internet la notizia della morte di Paolo e Tania in un incidente in elicottero. Avevano contattato subito la vicina poi avevano telefonato per chiedere se Isla voleva che tornassero, in modo che lei potesse recarsi in Italia.

    Ma a che scopo fare quella visita quando era già mancata al funerale? Non essere riuscita a conoscere bene l'unica sorella era la grande tristezza della sua vita. Erano cresciute separate e Tania era maggiore di dieci anni. Isla era la figlia non programmata e il suo arrivo non era stato molto gradito dopo la morte prematura del padre. La loro madre, Morag, che lottava già per sopravvivere, si era trasferita a Londra con Tania in cerca di lavoro, accettando l'offerta della propria madre di prendersi cura della neonata finché la famigliola non si fosse potuta riunire.

    Solo che, sfortunatamente, quella riunione non era mai avvenuta. Isla era cresciuta così nella stessa fattoria della madre con i nonni. Morag era venuta ogni tanto per Natale, regalando a Isla vaghi ricordi di una donna dal volto dolce con i capelli rossi come i suoi e di una sorella molto più alta, bionda e dalle lunghe gambe, che già da adolescente era sbocciata in una bellezza classica. Tania se n'era andata di casa molto giovane per diventare una modella, e non molto tempo dopo la madre di Isla era morta per un problema ai reni di cui soffriva da tempo. In realtà, Isla aveva comunicato direttamente con la sorella per la prima volta quando Tania aveva telefonato per invitarla alle sue nozze in Sicilia.

    Lei si era sentita a disagio perché non erano stati invitati anche i nonni, ma l'anziana coppia aveva insistito perché andasse da sola, poiché Tania si offriva generosamente di pagarle il viaggio. Nella loro onestà, le avevano fatto notare che sua sorella non aveva mai avuto l'opportunità di conoscerli e che quindi per lei loro due erano quasi degli estranei.

    Isla rabbrividiva ancora al ricordo di come si era sentita spaesata a quelle nozze opulente fra tanti invitati ricchi e importanti, per non parlare della spiacevole esperienza avuta quando un adulto dalle cattive intenzioni l'aveva messa in difficoltà. Ma la cosa peggiore era stata che il tanto agognato legame con la sua sola sorella non si era mai concretizzato. In realtà, l'atteggiamento di Tania verso la vita l'aveva scioccata.

    «No, puoi ringraziare Paolo per l'invito» aveva dichiarato con disinvoltura sua sorella. «Ha detto che doveva esserci qualche membro della mia famiglia, così ho deciso che un'adolescente sarebbe stata meglio di due vecchi fossili noiosi della fattoria di cui parlava la mamma. Con questo matrimonio mi faccio strada nel mondo. Non voglio che dei parenti poveri dal forte accento scozzese mi mettano in cattiva luce agli occhi degli invitati.»

    Isla aveva perdonato la schiettezza di Tania, prodotto di un'educazione liberale e meno all'antica.

    «Quella ragazza è cresciuta senza controllo» aveva commentato una volta la nonna. «Tua madre non riusciva a tenerla a freno e faticava a darle tutto ciò che lei voleva.»

    «Ma che cosa voleva Tania?» aveva chiesto Isla, delusa dopo le nozze della sorella, che non aveva nemmeno parlato di volerla rivedere.

    «Oh, il suo solo sogno era diventare ricca e famosa.» La nonna aveva ridacchiato. «E dalla tua descrizione delle nozze, grazie al suo bel viso ha ottenuto ciò che aveva sempre voluto.»

    Solo che nemmeno questo era vero, rifletté Isla, ricordando l'incontro con la sorella alcuni anni dopo, quando anche lei si era trasferita a Londra. I nonni erano morti a poche settimane di distanza l'uno dall'altro e la fattoria era passata allo zio. Sebbene quest'ultimo l'avesse esortata a restare, dopo che per mesi aveva aiutato la nonna a curare il nonno che stava morendo, e ancora triste per la perdita di entrambi, lei aveva creduto di dover lasciare la serenità della fattoria e diventare indipendente.

    «Paolo si è sbagliato» aveva dichiarato Tania dopo aver annunciato di aver lasciato il marito. «Non può darmi quello che ha promesso. Non se lo può permettere

    E poco tempo dopo Paolo era venuto a trovare Isla nel suo umile monolocale per chiederle consiglio sulla volubile sorella. Un uomo delizioso, pensò lei tristemente, e così innamorato di Tania da essere disposto a fare qualunque cosa per riaverla con sé. Le salirono le lacrime agli occhi al pensiero che almeno Paolo aveva riavuto l'amore della sua vita prima della morte di entrambi. Le era piaciuto e in realtà era riuscita a conoscerlo meglio di quanto avesse mai conosciuto la sorella.

    Paolo aveva seguito il suo consiglio su come riconquistare Tania? Non l'avrebbe mai saputo.

    Nell'accogliente cucina della fattoria, Isla alimentò il fuoco poi si tolse gli abiti da esterno. Amava stare nella fattoria, ma le mancava la vita sociale della città con gli amici. Vivere dov'era cresciuta significava che perfino andare al cinema a Oban richiedeva un lungo

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