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La fidanzata del principe: Harmony Destiny
La fidanzata del principe: Harmony Destiny
La fidanzata del principe: Harmony Destiny
E-book171 pagine2 ore

La fidanzata del principe: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Dopo una caduta accidentale il Principe Lucas Silva non ricorda più nulla, se non di essere fidanzato con Kate Barton.

In realtà, la signorina Barton non è affatto la sua futura moglie bensì la fedele assistente, che da anni lo ama segretamente, per cui interpretare il ruolo della fidanzata innamorata non è per lei un problema. Sarà invece un problema ritornare a essere una semplice segretaria dopo essere stata l'amante di Lucas. Perché Kate non si fa illusioni: le regole di corte proibiscono il matrimonio con una borghese e lei sarà messa da parte... a meno che il principe non sia disposto, questa volta, a dimenticare le regole del suo mondo.
LinguaItaliano
Data di uscita19 ago 2016
ISBN9788858953815
La fidanzata del principe: Harmony Destiny

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    Anteprima del libro

    La fidanzata del principe - Jules Bennett

    successivo.

    1

    Scappare in montagna sarebbe stato molto meglio per mantenere l'equilibrio mentale piuttosto che andare alla villa che aveva comprato in riva al mare, su una piccola isola.

    Kate Barton da vestita faceva già girare la testa agli uomini, ma vederla scorrazzare in giro in bikini con un pareo trasparente allacciato sul décolleté, era davvero una tortura. Era una donna con le curve al punto giusto, non una modella tutta pelle e ossa, e... accidenti a lei: sapeva esattamente come usare le curve e gli avvallamenti che abbellivano quel suo corpo mozzafiato. Non che si mettesse in mostra di proposito, almeno non sul posto di lavoro, ma non poteva nemmeno nascondere tutta quella prosperosa avvenenza. Anche con un abbigliamento sobrio si faceva notare.

    Luc Silva imprecò sottovoce mentre assicurava la moto d'acqua al molo. Aveva deciso di andare lì per sfuggire ai media e alla donna che l'aveva tradito. Allora perché ce n'era già un'altra a farlo dannare?

    Per garantire la privacy a entrambi aveva assegnato a Kate la dépendance per gli ospiti. Peccato però che la dépendance e la casa padronale avessero in comune la spiaggia privata. Aveva pensato che comprare quella casa da restaurare su un'isola privata, lontana dal mondo civilizzato, fosse una brillante idea. Senza accesso a Internet e poco campo per il cellulare rappresentava un rifugio perfetto per un membro della famiglia reale di Ilha Beleza. Non voleva circondarsi di persone che conoscessero il suo status sociale o a cui importasse chi era. L'unico requisito che Luc richiedeva a un nascondiglio era che gli consentisse di fuggire. Invece eccolo qui, in compagnia di un'assistente sexy, insolente... e tutta curve.

    E come se non bastasse, i lavori di restauro della proprietà erano solo a metà, perché Luc aveva avuto bisogno di fuggire molto prima del previsto.

    Ecco come si riduceva un uomo per colpa di una fidanzata bugiarda.

    «Ti sei ustionato il viso.»

    Luc serrò i pugni lungo i fianchi e si avvicinò a Kate. Era stesa sul lettino a quel modo di proposito o le veniva semplicemente naturale tormentare gli uomini? Aveva slacciato il pareo, che ora le incorniciava il corpo sensuale coperto solo da triangolini e stringhe di tessuto rosso brillante.

    «Non mi sono ustionato» ribatté, rallentando il passo mentre marciava sulla sabbia immacolata.

    «Ti sei messo la crema protettiva?» gli chiese, sollevando un braccio sulla fronte per schermare gli occhi dal sole.

    Il movimento mise in risalto il seno, e l'ultima cosa di cui Luc aveva bisogno era fissare il petto della sua assistente, non importava quanto fosse prosperoso. Quando aveva iniziato a lavorare per lui, circa un anno prima, l'aveva desiderata... La desiderava ancora, a essere sincero.

    Era in assoluto la migliore assistente che avesse mai avuto. I genitori di lei lavoravano per quelli di Luc, quindi assumerla era stata una decisione semplice da prendere.

    Una decisione che metteva in discussione ogni volta che sentiva gli ormoni in subbuglio quando Kate era nei paraggi.

    Non socializzava mai con il personale. Lui e i suoi genitori mantenevano sempre la sfera privata separata da quella professionale, per evitare pubblicità negative. Era una regola a cui si attenevano scrupolosamente dopo un passato fatto di scandali. I pettegolezzi avevano preso di mira la famiglia per qualche tempo dopo che un'assistente aveva fatto trapelare segreti che sarebbe stato meglio non divulgare.

    Così, dopo che si era fidanzato con Alana, aveva messo da parte l'attrazione che provava per Kate.

    Negli ultimi tre mesi era stato pronto a pronunciare il fatidico lo voglio per due validissime ragioni: la sua ex aveva detto di essere incinta e Luc doveva sposarsi per assumere il governo di Ilha Beleza.

    Adesso che Alana se n'era andata, stava cercando disperatamente di aggrapparsi al titolo, anche se gli rimanevano solo pochi mesi per trovare una moglie. Non appena fosse salito al trono, avrebbe cambiato quella legge arcaica. Solo perché un uomo stava per compiere trentacinque anni non significava che dovesse sistemarsi, e Luc non voleva avere niente a che fare con il vincolo del matrimonio... soprattutto adesso che era stato raggirato.

    «Ti sei incupito» gli disse Kate mentre le passava accanto. «Il broncio non migliora la scottatura.»

    A volte gli piaceva che non lo trattasse da reale, ma solo come un uomo comune. Non oggi però.

    Prima di salire i gradini che portavano al salottino esterno si voltò. «Hai disdetto l'intervista con quel giornalista americano?»

    Kate si ridistese, rilassata, lasciando scivolare il braccio lungo il fianco e chiudendo gli occhi mentre il sole continuava a baciarle il corpo.

    «Ho cancellato tutte le interviste che avevi programmato in vista del matrimonio, e tutte quelle che riguardavano Alana» confermò. «Le ho riprogrammate fra qualche mese, quando avrai ottenuto il titolo. Allora sono sicura avrai risolto tutto e andrai alla grande.»

    Luc deglutì. Kate non era solo il suo braccio destro, era anche la sua più accesa sostenitrice. Gli faceva fare bella figura con i media, abbellendo la verità per rilanciare il buon nome della famiglia reale.

    «Ho semplicemente detto che era un periodo difficile per te, insistendo sul falso aborto e la richiesta di privacy della tua famiglia.»

    Kate sollevò un ginocchio, mostrando un ulteriore centimetro di pelle. Lo sguardo di Luc cadde immediatamente su quella parte del suo corpo e si ritrovò a desiderare di inginocchiarsi ed esplorarla non solo con gli occhi.

    «Se hai finito di fissarmi, o vai dentro o ti metti la crema solare» aggiunse lei, senza aprire gli occhi.

    «Se ti coprissi non ti fisserei.»

    La lieve risata di Kate, simile a una brezza oceanica, lo colpì dritto allo stomaco. «Se mi copro non mi abbronzo. Dovresti essere felice che indosso il costume. Odio i segni dell'abbronzatura.»

    Digrignando i denti, Luc cercò di scacciare quell'immagine dalla mente, senza riuscirci. Kate stesa al sole nuda avrebbe distrutto qualsiasi uomo. Sopprimendo un gemito, Luc entrò in casa. Lo stava stuzzicando di proposito, e lui glielo permetteva, perché in quel momento della sua vita si sentiva alla deriva. E non poteva nemmeno nascondere il fatto che la sua assistente lo sconvolgeva come non avrebbe dovuto. Era stato fidanzato, santo cielo, eppure sia prima che dopo aveva desiderato fare l'amore con lei.

    Andare a letto con una dipendente era sconveniente, e lui non era così prevedibile da cadere in quel cliché.

    Lui e Kate la pensavano allo stesso modo e intendevano mantenere un rapporto professionale. Punto. Si faceva in quattro per lui e Luc si rifiutava di perderla per portarla a letto.

    Era stata scioccata quanto lui dall'inganno di Alana. Per una volta non aveva espresso alcun commento irriverente, non aveva cercato di fare la spiritosa. Era intervenuta all'istante, rispondendo alle telefonate, inventando scuse per la fine del fidanzamento.

    In effetti, era stato il brillante piano di Kate a salvargli la faccia. Aveva informato i media dell'aborto di Alana e della decisione della coppia di separarsi amichevolmente. All'inizio Luc avrebbe voluto dire la verità. La gravità della menzogna, però, l'aveva talmente colpito da acconsentire alla farsa per salvare l'onore.

    Quindi, nonostante Kate gli desse ai nervi quando lo contraddiceva, non aveva potuto gestire la situazione senza di lei.

    A volte, anche prima della rottura con Alana, Luc aveva desiderato possedere un luogo dove fuggire dal caos della vita di palazzo. Comprando quella casa, anche se necessitava di alcune migliorie, si era fatto un regalo. Il panorama l'aveva conquistato all'istante.

    Vista la piscina a sfioro che dava sul Mediterraneo e i giardini rigogliosi, i precedenti proprietari dovevano aver avuto una passione per la vita all'aria aperta. Quanto meno Luc aveva un molo per la moto d'acqua e la barca.

    Peccato ci fosse andato prima che la ristrutturazione fosse finita. Kate aveva detto agli operai che avrebbero avuto due settimane di vacanza perché la casa sarebbe stata occupata. Gli impresari erano riusciti a completare alcune delle stanze, e fortunatamente la suite padronale di Luc rientrava tra quelle.

    Si tolse il costume bagnato e si infilò sotto la doccia di cristallo che gli dava l'illusione di trovarsi all'esterno, mentre in realtà era solo circondata da rigogliose piante tropicali. La doccia era un'aggiunta alla suite e uno degli ambienti preferiti di Luc. Adorava la sensazione di trovarsi all'aperto, godendo però della privacy che desiderava.

    Era stata la sua priorità al momento dell'acquisto.

    Gli si affacciò alla mente un'immagine di lui e Kate all'interno di quella doccia spaziosa, e dovette concentrarsi su altro. Ad esempio sul fatto che aveva dieci anni meno di lui, che quando lui stava imparando a guidare lei andava ancora a scuola e perdeva i denti da latte. Ecco. Questo avrebbe dovuto farlo sentire ridicolo per certe fantasie nei riguardi della propria assistente... giusto?

    L'acqua gli scivolava lungo il corpo mentre appoggiava le mani al cristallo e si sporgeva in avanti. Abbassò la testa e iniziò a pensare a tutte le ragioni per cui andare a letto con Kate fosse sbagliato. Non solo sarebbe stato imbarazzante... La cattiva pubblicità avrebbe potuto mettere a repentaglio l'ascesa al trono. Per non menzionare la regola sul personale, che era stata creata per un motivo. Non voleva recare un'onta alla sua famiglia. Riusciva a gestire solo una cosa alla volta. Sfortunatamente continuava a desiderare Kate. Doveva trovare un modo per tenerla a distanza, perché se continuava a vederla gironzolare in quel bikini succinto non avrebbe resistito.

    Scorrendo l'agenda degli impegni imminenti Kate appuntò le cose importanti da seguire una volta tornata a palazzo. Anche se Luc si stava prendendo una pausa dalla vita, lei non poteva permetterselo. Lui si stava riprendendo dall'imbarazzo per la fine del fidanzamento evitando le speculazioni mediatiche, lei, invece, doveva stare sempre un passo avanti per mantenere l'immagine di Luc perfetta agli occhi del mondo una volta che il polverone si fosse dissolto. Arginare i danni era diventata una delle sue priorità.

    Diventare l'assistente di un membro della famiglia reale non era stato il suo sogno da bambina. Certo, Luc non era un membro qualunque della famiglia reale, bensì il futuro re di Ilha Beleza, eppure...

    Un tempo aveva sperato di diventare una stilista. Aveva osservato spesso la madre, la sarta di palazzo, e ne aveva ammirato la creatività e la dedizione al lavoro. Tuttavia le aspirazioni di Kate si erano infrante quando aveva scoperto di essere una brava organizzatrice. Inoltre quel lavoro si addiceva alla sua natura generosa, visto che sentiva di poter fare la differenza nella vita delle persone.

    Dopo essersi diplomata, Kate sapeva di voler lavorare per la famiglia reale che conosceva da una vita. Li adorava, e voleva continuare a far parte della loro cerchia.

    Aveva conosciuto Luc quando aveva sei anni e lui sedici. Da quel momento l'aveva visto di tanto in tanto, quando andava a palazzo con i genitori. Crescendo aveva iniziato a trovarlo sempre più attraente. Ovviamente, data la differenza d'età, lui non l'aveva considerata, e Kate era rimasta a guardare l'andirivieni di donne a palazzo.

    Non aveva mai pensato che avrebbe messo la testa a posto, invece con l'approssimarsi dell'incoronazione e del trentacinquesimo compleanno il tempismo della gravidanza di Alana non poteva essere migliore.

    Peccato che le speranze di diventare regina della debuttante viziata si fossero dissolte. Aveva ingannato Luc dicendogli di aspettare un bambino, il che era assurdo, perché le bugie hanno le gambe corte. Alana non credeva che Luc fosse un uomo a cui piacesse essere coinvolto nella paternità, così quando l'aveva accompagnata a una visita era rimasto di stucco scoprendo che non c'era nessun bambino.

    Almeno adesso Kate non avrebbe dovuto inventare scuse ogni volta che Alana chiamava Lukey quando era in riunione e non poteva parlare.

    Era felice che la signorina coppa D fosse fuori dai giochi... non che ci fosse spazio per Kate,

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