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Donna sexy in incognito: Harmony Destiny
Donna sexy in incognito: Harmony Destiny
Donna sexy in incognito: Harmony Destiny
E-book148 pagine2 ore

Donna sexy in incognito: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Dalla finzione alla realtà, il salto è breve.
Alex Kent, membro del Texas Cattleman's Club, deve indagare su un giro di adozioni illegali. Per rendere le sue indagini credibili, chiede a Stephanie Firth, bibliotecaria di Royal, di fingersi sua moglie. E come coppia si recano a Las Vegas per prendere contatti per un'adozione illecita. Ma non hanno considerato due particolari: la faccenda potrebbe farsi davvero pericolosa; e, sotto l'apparenza acqua e sapone, Stephanie nasconde curve mozzafiato. Così la scintilla di un solo sguardo rischia di trasformarsi in un vero e proprio incendio dei sensi. E si sa, Las Vegas è la città della trasgressione...
LinguaItaliano
Data di uscita10 nov 2020
ISBN9788830520912
Donna sexy in incognito: Harmony Destiny
Autore

Cathleen Galitz

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Donna sexy in incognito - Cathleen Galitz

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Pretending with the Playboy

    Silhouette Desire

    © 2004 Harlequin Books S.A.

    Traduzione di Rita Pierangeli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2005 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3052-091-2

    Prologo

    «Spiacente, amici, niente da fare» disse Alex Kent ai suoi colleghi e soci del prestigioso Texas Cattleman’s Club.

    Nel tono della sua voce non c’era ombra di rimorso per dover rifiutare il privilegio che gli veniva accordato. Le proteste si levarono da ogni angolo della saletta per fumatori dove si stava svolgendo la riunione. Clint Andover, uno dei pochi sposati della loro combriccola, con una laconica domanda si fece portavoce di tutti gli altri.

    «Perché diavolo no?»

    Alex studiò la tazza di porcellana piena di caffè che teneva in mano. L’emblema del club impresso in rilievo su un lato significava molto di più di quanto potesse apparire agli occhi di un estraneo.

    Infatti quello che sembrava in apparenza un club di simpatici buontemponi, era in realtà la facciata dietro la quale agiva un’organizzazione di ex militari impegnati a salvare vite innocenti e ad assicurare i colpevoli alla giustizia. La loro generosità nelle varie opere di beneficenza era nota a tutti, ma in realtà erano le loro missioni segrete la migliore dimostrazione della loro integrità.

    Alex non aveva nessuna fretta di rispondere. Si guardò intorno nella stanza, soffermandosi sulle teste di animali impagliate che decoravano le pareti. Provò un moto di solidarietà per il puma intrappolato per la posterità su una stretta roccia che si protendeva dalla parete di fronte a lui. Il ringhio della povera creatura appostata in attesa di un nemico immaginario era in contrasto con l’espressione terrorizzata degli occhi di vetro.

    Forse, pensò Alex, lo sventurato aveva ascoltato i suoi amici mentre lo informavano di avergli organizzato un matrimonio come parte di un piano complicato da loro escogitato senza consultarlo.

    In alto, un lampadario di cristallo gettava un arcobaleno di prismi sulla targa con il motto del club appesa sopra la porta. Le parole erano incise nel cuore di Alex così come lo erano nel legno.

    Ordine, Giustizia e Pace.

    Non era la mancanza di coraggio a trattenere Alex dall’offrirsi come pedina per la più recente missione del club. La loro intenzione era di debellare una banda di criminali coinvolti in un ignobile traffico di adozioni. Il traffico era venuto alla luce il giorno in cui Natalie Perez era piombata in quella proverbiale fortezza reggendo in braccio la figlia di Travis Whelan... in preda a una totale amnesia. Mettere insieme i suoi ricordi frammentari non era stato facile, né esente da pericoli, per chi si era prestato ad aiutarla. E sventare un piano che, per chi l’aveva ideato, valeva mezzo milione di dollari, era stato più rischioso di quanto avrebbero potuto immaginare all’epoca.

    Il fatto che Natalie, Travis e la loro bambina fossero ormai al sicuro e formassero una felice famigliola, non significava che il caso fosse concluso. Spinti dall’impegno di veder trionfare la giustizia, i soci del club avevano stabilito di scegliere uno di loro per infiltrarsi e tendere una trappola che ponesse fine a quel traffico illegale una volta per sempre. Grazie alla sua passata esperienza nell’FBI, Alex era il più adatto per quell’incarico. Libero da problemi finanziari, quel trentacinquenne era uno scapolo incallito, senza una famiglia o impegni di lavoro che gli impedissero di accettare.

    «Stiamo aspettando la tua risposta con il fiato sospeso» lo pungolò Ryan Evans.

    Alex rivolse all’ex star dei rodeo un sorriso riluttante. «Per quanto onorato sia dalla fiducia che avete in me, c’è un problema che, a quanto pare, voi tutti avete trascurato.»

    Esitò per un attimo. La tentazione di cavarsela con una battuta per togliersi da quella incresciosa situazione svaniva di fronte al bisogno di essere sincero. Alexander Kent non era capace di mentire alla propria immagine riflessa nello specchio, e tanto meno poteva farlo con quel gruppo di amici di provata integrità morale. Respirando a fondo, si tolse la maschera di apatia che indossava per il resto del mondo e si preparò a essere demolito senza pietà.

    Un insolito lampo di stanchezza gli affiorò dalle profondità degli occhi verdi mentre esponeva il suo punto di vista.

    «Per recitare la parte del marito rimbambito in questo vostro piano avrei bisogno di una moglie adatta e, a essere sincero, al momento non dispongo di compagne femminili disposte ad accettare il ruolo, anche per una causa buona come questa.»

    Risate incredule risuonarono nella stanza all’idea che il più famoso playboy della contea non fosse in grado di convincere una donna a far finta di essere felicemente sposata con lui per un limitato arco di tempo.

    «Che fine ha fatto quella sventola di Gloria?» chiese una voce da un angolo della stanza.

    «Al momento, non mi rivolge la parola» rispose Alex, riferendosi alla top model che aveva di recente rotto ogni legame perché lui si rifiutava di prendere in considerazione il matrimonio. «Come, temo, ogni altra donna nel mio famigerato libretto nero.»

    Quello che non esiste, si corresse tra sé.

    Le bonarie prese in giro dei suoi amici non riuscivano in alcun modo a lenire la solitudine con cui combatteva in silenzio ogni giorno, come parte dell’eredità lasciatagli da un padre facoltoso, il quale era stato ingannato da svariate e rapaci mogli. In un’età molto precoce, quelle donne avevano insegnato al giovane Alex ad apprezzare il valore del celibato. Gloria Vuu era l’ultima di una lunga serie di donne frustrate nel tentativo di indurlo a impegnarsi in un legame più serio rispetto a quella che lei definiva la sua mentalità da scapolo farfallone. La sua melodrammatica partenza aveva avuto come corollario la rottura di un vaso di valore inestimabile, che lei aveva scagliato contro una delle pareti dell’attico di Alex. Senza nemmeno sognarsi di recriminare per il prezzo che gli era costato quella rottura, Alex si era soltanto rallegrato che la sua mira lasciasse alquanto a desiderare.

    «Quella, comunque, non sarebbe andata bene per il nostro scopo» commentò un’altra voce. «Nessuno sano di mente crederebbe che una come Gloria muore dalla voglia di essere sommersa da una montagna di pannolini sporchi.»

    Con il suo consueto aplomb, bastò che Ryan Evans si schiarisse la gola per far zittire i presenti. «Tutto qui quello che ti impedisce di accettare l’incarico?» chiese, inchiodando Alex con un’occhiata penetrante.

    Come se non fosse sufficiente!

    Alex annuì. Soltanto perché i suoi amici scapoli stavano cascando come mosche nella dolce rete del matrimonio, non per questo erano degli esperti in grado di decidere chi sarebbe stata una moglie adatta a lui.

    «In questo caso, sono un passo avanti a te, socio» replicò Ryan con tipica insolenza.

    Il sorriso sardonico dell’amico preoccupò Alex.

    Come se temesse di essere interrotto, Ryan si affrettò a proseguire. «Essendo un dato di fatto che nessuna delle signore che frequenti di solito ti fornirebbe una copertura credibile, mi sono preso la libertà di chiedere a Carrie se non avesse in mente qualcuna adatta al ruolo. Si dà il caso che abbia un’amica che sarebbe una moglie perfetta per te.»

    Alex stava per chiedergli di spiegarsi meglio quando Travis interruppe il suo futuro cognato e amico per la pelle da una vita. «Se la signora ha il benestare della mia sorellina, per me è sufficiente.»

    La sua espressione decisa sfidava chiunque a dubitare del suo giudizio. Poiché Carrie era stata coinvolta direttamente in quella faccenda, non c’era nessun bisogno di ammonirla a mantenere il massimo riserbo sui loro piani. Dal momento che la misteriosa donna scelta da Carrie aveva l’approvazione incondizionata di Travis e Ryan, nessuno degli altri ritenne che fosse il caso di discutere. Da parte sua, Alex era curioso di sapere chi fosse, secondo Ryan, la donna perfetta per affiancarlo in quel progetto. Se era bella anche soltanto la metà di Carrie, sapeva che avrebbe penato non poco a restare concentrato.

    Quel pensiero lo stuzzicò ancor di più.

    «E chi sarebbe?» chiese, scorrendo mentalmente un elenco di donne single disponibili e eliminandone una dopo l’altra.

    Il nome che Ryan pronunciò lo indusse ad alzare di scatto la testa.

    «La bibliotecaria della scuola?» chiese Alex, incredulo.

    «Proprio lei. Prima di protestare, devi sapere che la signora in questione ha non soltanto le qualità giuste per portare a termine questo piano ma possiede anche una certa esperienza di recitazione.»

    Alex era decisamente offeso che Carrie avesse indicato una zitella trasandata come la compagna perfetta per lui. Non che biasimasse una donna se viveva virtuosamente. Se sua madre fosse stata più riservata di una gatta randagia prima di andarsene abbandonando il marito e il figlio di cinque anni, forse lui non sarebbe stato così emotivamente incasinato come sostenevano Gloria e una sfilza di donne piantate in asso.

    Ripensandoci, c’erano alcuni vantaggi nell’avere come moglie fittizia in quella missione una donna così insignificante. Infatti, era improbabile che si sarebbe imbarcata in quel progetto con l’idea preconcetta di avere una storia sentimentale con lui, cosa che gli avrebbe permesso di mantenere la concentrazione molto più facilmente.

    Quando si aveva a che fare con pericolosi criminali, meno erano le distrazioni meglio era. Per quanto gli sarebbe piaciuto prendere quell’incarico alla leggera, Alex capiva quanto era pericoloso il gioco in cui erano coinvolti. Un uomo che non esitava a sottrarre neonati a vulnerabili ragazze madri, non sarebbe arretrato davanti a un omicidio.

    Alex non riusciva a immaginare che la donna dai modi garbati incontrata a una raccolta di fondi alla scuola cittadina fosse all’altezza della sfida. Dubitava che la schiva Stephanie Firth sarebbe stata disposta a mettere a repentaglio la sua preziosa reputazione per una buona causa, tanto meno a rischiare il collo cacciandosi nel genere di situazioni compromettenti che il piano escogitato dagli amici di Alex richiedeva.

    Qualunque fosse la minaccia che tale piano rappresentava per lui personalmente, Alex non avrebbe voltato le spalle a tutto ciò che gli stava a cuore. L’impegno che si era assunto come membro del TCC gli impediva di dire di no agli amici che avevano riposto la loro fiducia in lui. Il pensiero di donne generose come Natalie che piangevano i loro bambini credendoli morti al momento della nascita, esigeva che lui mettesse in gioco la propria vita, se fosse stato necessario.

    Girando lo sguardo sulla stanza e sui volti in attesa rivolti verso di lui, Alex sollevò le mani in un gesto di resa e lasciò la responsabilità a Miss Castità in persona.

    «D’accordo, ragazzi, se pensate che ci

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