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La caduta della Casa degli Usher e altri racconti
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La caduta della Casa degli Usher e altri racconti
E-book178 pagine2 ore

La caduta della Casa degli Usher e altri racconti

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La caduta della Casa degli Usher La verità sulla vicenda del signore Valdemar Il colloquio di Monos e Una Conversazione tra Eiros e Charmion La sepoltura prematura I delitti della Rue Morgue Il manoscritto trovato in una bottiglia Il pozzo e il pendoloUna selezione di alcuni tra i più famosi racconti di Edgar Allan Poe, capolavori del terrore e del mistero, che portano il lettore a spingersi fino ai confini più estremi della paura e della follia. Un’antologia che dimostra il genio di Poe, dove l'acume e la logica sono gli unici strumenti per svelare verità spesso tanto bizzarre quanto terrificanti.
Edgar Allan Poe
Considerato il maggior rappresentante di un nuovo genere letterario, quello cosiddetto “del terrore”, nacque a Boston, nel 1809. Rimasto orfano a due anni, fu allevato dalla famiglia dello zio, di cui volle assumere il cognome, Allan. Tra il 1815 e il 1820 soggiornò in Inghilterra, poi, di nuovo negli Stati Uniti, si iscrisse all’Accademia militare di West Point, ma venne espulso per la sua condotta dissoluta. Dopo un’esistenza difficile e sofferta, morì a Baltimora nel 1849. Di Edgar Allan Poe la Newton Compton ha pubblicato Il corvo e tutte le poesie, Le avventure di Gordon Pym, Tutti i racconti del mistero, dell’incubo e del terrore, Racconti fantastici e grotteschi e il volume unico Tutti i racconti, le poesie e “Gordon Pym”.
LinguaItaliano
Data di uscita23 mag 2024
ISBN9788822788757
La caduta della Casa degli Usher e altri racconti
Autore

Edgar Allan Poe

Dan Ariely is the James B. Duke Professor of Psychology and Behavioral Economics at Duke University. He is a founding member of the Center for Advanced Hindsight; a cocreator of the film documentary (Dis)Honesty: The Truth About Lies; and a three-time New York Times bestselling author. His books include Predictably Irrational, The Upside of Irrationality, The (Honest) Truth About Dishonesty, Irrationally Yours, Payoff, Dollars and Sense, and Amazing Decisions. His TED Talks have been viewed more than 27 million times. His work has been featured in the New York Times, the Wall Street Journal, the Washington Post, the Boston Globe, and elsewhere. He lives in North Carolina with his family.

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    La caduta della Casa degli Usher e altri racconti - Edgar Allan Poe

    EC626.cover.jpg

    Tavola dei Contenuti (TOC)

    Nota biobibliografica

    La caduta della Casa degli Usher e altri racconti

    La caduta della Casa degli Usher

    La verità sulla vicenda del signor Valdemar

    Il colloquio di Monos e Una

    Conversazione tra Eiros e Charmion

    La sepoltura prematura

    I delitti della Rue Morgue

    Il manoscritto trovato in una bottiglia

    Il pozzo e il pendolo

    e-classici.jpg
    626

    L’Editore rimane a disposizione di eventuali aventi diritto

    che non è stato possibile identificare e contattare

    Titoli originali: The Fall of the House of Usher; The Facts in the Case of M. Valdemar;

    The Colloquy of Monos and Una; The Conversation of Eiros and Charmion;

    The Murders in the Rue Morgue; M.S. Found in a Bottle;

    The Pit and the Pendulum (traduzione di Daniela Palladini);

    The Premature Burial (traduzione di Isabella Donfrancesco)

    Prima edizione ebook: giugno 2024

    © 2024 Newton Compton editori s.r.l., Roma

    ISBN 978-88-227-8875-7

    www.newtoncompton.com

    Edizione elettronica realizzata da Punto a Capo, Roma)

    Edgar Allan Poe

    La caduta

    della Casa degli Usher

    e altri racconti

    Edizioni integrali

    marchio.front.tif
    Newton Compton editori
    Edgar_Allan_Poe%2c_circa_1849%2c_restored%2c_squared_off.jpg

    Edgar Allan Poe in una fotografia del 1849.

    NOTA BIOBIBLIOGRAFICA

    Nota biobibliografica

    1809. Poe nasce a Boston il 19 gennaio da David Poe e da Elizabeth Arnold, modesti attori itineranti.

    1811. Morte della madre a soli 24 anni. Il padre sparisce senza lasciar tracce. Il piccolo Poe è accolto nella famiglia di John Allan, ricco commerciante di Richmond, in Virginia. Poe premetterà perciò al suo cognome quello di Allan. Non sarà tuttavia mai adottato a causa dei posteriori dissensi.

    1815-1820. John Allan si trasferisce in Inghilterra, dove Poe segue, brillantemente, i suoi studi. Ritorno in America, a Richmond.

    1821-1825. Incontro con Jane Stanard, che muore nel 1824. Ispirerà a Poe la poesia To Helen.

    1826. Si iscrive all’Università di Virginia. John Allan si rifiuta di pagare i suoi debiti di gioco. Deve abbandonare l’Università. Si innamora di Elmira Royster, che sposerà un altro, per imposizione della famiglia. Rottura con John Allan.

    1827-1829. «Fuga» a Boston. Pubblica Tamerlane and Other Poems. Si arruola nell’esercito. Si congeda. Pubblica Al Aaraaf, Tamerlane and Minor Poems. Muore la signora Frances Allan.

    1830-1831. Entra nell’Accademia militare di West Point, aiutato poco e malvolentieri dall’Allan, ne è espulso. Pubblica i Poems. Va a vivere a Baltimore, presso una zia paterna rimasta vedova, Maria Clemm.

    1833. Vince un premio con il racconto Ms. Found in a Bottle (Manoscritto trovato in una bottiglia). Inizia un’intensa attività giornalistica, anche se mal ricompensata.

    1834. Muore John Allan, senza menzionare Poe nel suo testamento.

    1835. Diventa vicedirettore del «Southern Literary Messenger» di Richmond. Pubblica vari racconti, tra cui Berenice e Morella, e saggi e recensioni.

    1836. Sposa la cugina Virginia Clemm, quattordicenne figlia di Maria Clemm.

    1837-1839. In disaccordo con il direttore della rivista, si trasferisce a New York e poi a Filadelfia, dove diventerà redattore del «Gentleman’s Magazine». Precarietà, tuttavia, di condizioni economiche e di salute. Pubblica racconti come The Fall of the House of Usher e Williams Wilson. Esce (1838) The Narrative of Arthur Gordon Pym. Pubblica Ligeia su «The American Museum of Literature and the Arts».

    1840. Esce la sua prima raccolta di racconti, Tales of the Grotesque and Arabesque. Pensa a una «sua» rivista letteraria.

    1841. Diventa redattore del «Graham’s Magazine». Pubblica, tra l’altro, The Murders in the Rue Morgue (I delitti della via Morgue), che inaugura, si può dire, il «genere poliziesco».

    1842-1843. Malattia di Virginia, che morirà nel 1847. Stato di profondo malessere. Poe abusa dell’alcool. Scrive tuttavia alcuni dei racconti più significativi, come The Pit and the Pendulum (Il pozzo e il pendolo), The Oval Portrait (Il ritratto ovale), The Tell-Tale Heart (Il cuore rivelatore), The Black Cat (Il gatto nero), The Gold Bug (Lo scarabeo d’oro).

    1844. Ancora a New York. Esce, sulla «Democratic Review», il primo inserto del Marginalia.

    1845. Pubblica la sua poesia più famosa, «The Raven» (Il Corvo), sull’«Evening Mirror». Escono, nello stesso anno, i Tales (Racconti) e The Raven and Other Poems. Periodo di «successo». Diventa redattore del «Broadway Journal», che cessa però le pubblicazioni l’anno successivo.

    1846. Poe si trasferisce a Fordham, presso New York. Condizioni economiche e di salute sempre più precarie. Pubblica, sul «Graham’s Magazine», il saggio Philosophy of Composition.

    1847-1848. Prostrazione dopo la morte di Virginia. Improbabili relazioni con la poetessa Sarah Whitman, cui propone di sposarlo, con Annie Richmond e con Elmira Royster, la «fiamma» degli anni giovanili, ora vedova. Pubblica il saggio The Rationale of Verse (Il fondamento logico del verso), a Richmond, dove è ritornato per breve tempo. Conferenza su The Poetic Principle. Poe sottolinea, acutamente, non solo il principio dell’autonomia e specificità dell’arte, ma anche i procedimenti di lucida costruttività di cui essa è il frutto. Legge Eureka poema in prosa, di carattere filosofico.

    1849. Poe riparte per Filadelfia. È trovato in stato d’incoscienza presso un seggio elettorale a Baltimora. Ricoverato, muore in ospedale, il 7 ottobre.

    bibliografia

    Testi

    Works of Edgar Allan Poe, with Notices of his Life and Genius, a cura di r.w. griswold, 4 voll., New York 1850-56; The Complete Works of Edgar Allan Poe, a cura di james a. harrison, 17 voll., ivi 1902; Poems, a cura di f. stovall, Charlottesville 1965; The Letters of Edgar Allan Poe, a cura di john w. ostrom, ivi 1966; Collected Works of Edgar Allan Poe, a cura di t.o. mabbott, 3 voll., Cambridge, Mass. 1969-1978; Edgar Allan Poe: Poetry and Tales, a cura di patrick f. quinn, New York 1984; Edgar Allan Poe: Essays and Reviews, a cura di g.r. thompson, ivi 1984; The Collected Writings of Edgar Allan Poe, a cura di burton r. pollin (1992).

    Biografie, studi critici

    Fu baudelaire, com’è noto, a «riscoprire» l’opera di E.A. Poe e ad inserirla in una nuova e più vasta circolazione. Il suo primo saggio sul poeta americano apparve nel 1852 sulla «Revue de Paris». Seguirono le famose traduzioni dei racconti (1856 e 1857), con le relative introduzioni. mallarmé tradusse poi, in prosa, le poesie (Les Poèmes d’Edgar Poe, Bruxelles 1888). Riserve e diffidenze (di carattere moralistico, nonché di valutazione critica) perdureranno invece, tenacemente, sia in America che in Inghilterra. Si devono all’inglese j. ingram una prima biografia del Poe (1880) e i primi tentativi di una raccolta completa delle opere (4 voll., Edimburgo 1874-75), cui seguiranno l’ed. a cura di r.h. stoddard (6 voll., New York 1884) e l’ed. a cura di e.c. stedman e g.e. woodberry (10 voll., Chicago 1894-95). g.e. woodberry scrisse anche una biografia di Poe (New York, 1885 e 1909).

    Il rapporto con i simbolisti francesi fu già approfondito da l. seylaz (Edgar Allan Poe et les premiers symbolistes français, Lausanne 1923). Su tali aspetti il libro più articolato è ora quello di p.f. quinn, The French Face of E.A. Poe, Carbondale, Ill. 1957. La presa di posizione di d.h. lawrence (Studies in Classic American Literature, 1924) provocò le «difese» di w.e. williams (in In the American Grain, Norfolk, Conn. 1925; trad. it., Nelle vene dell’America, Milano 1969) e di e. wilson (ora in The Shores of Light, New York 1952; trad. it. in Saggi letterari, Milano 1969). Agli anni Venti e ai primi anni Trenta risalgono anche i tentativi d’approccio psicoanalitico: w.e. krutch, E.A. Poe: A Study in Genius, New York 1926; m. bonaparte, Edgar A. Poe. Sa vie et son oeuvre, con prefazione di S. Freud, Parigi 1933.

    Molto materiale, a livello biografico, fu raccolto e riordinato da m.e. phillips, E. A. Poe: The Man, Chicago 1926. a. huxley espresse le sue riserve nel saggio Vulgarity in Literature (1930), poi in Collected Essays, New York 1959, mentre per t.s. eliot gli elementi di «incantation» che sono da riconoscere alla poesia di Poe non riescono a portarsi al di là di un «primitive level» (in From Poe to Valéry, New York 1948). Si veda anche l’«Introduction» di w.h. auden a Poe: Selected Prose and Poetry, New York 1950. Un integrale «attacco» è quello di y. winters, Poe: A Crisis in the History of American Obscurantism (1937), poi in In Defense of Reason, Denver 1947. Ma il fitto lavorio di ricerca e di rielaborazione critica ha via via condotto ad aperture di carattere sempre più rivalutativo. Si citano qui: m. alterton, Origins of Poes Critical Theory, Iowa City 1925; h. allen, Israfel: The Life and Times of E.A. Poe, New York 1926 e 1934; k. campbell, The Mind of Poe and Other Studies, Cambridge, Mass. 1933 (e New York 1962); a.h. quinn, E.A. Poe: A Critical Biography, New York e Londra 1941; n.b. fagin, The Hystrionic Mr. Poe, Baltimora 1949; c. feidelson, in Symbolism and American Literature, Chicago 1953; j. chiari, Symbolism from Poe to Mallarmé, Londra 1956; p. miller, in The Raven and the Whale, New York 1956; a. tate, Our Cousin, Mr. Poe e The Angelic Imagination, in The Man of Letters in the Modern World, New York 1955, trad. it., Roma 1957; e.h. davidson, Poe: A Critical Study, Cambridge, Mass. 1957; h. levin, The Power of Blackness: Hawthorne, Poe, Melville, New York 1958; f. winwar, The Haunted Palace: A Life of E.A. Poe, New York 1959; l. fiedler, in Love and Death in the American Novel, New York 1960 (trad. it., Amore e morte nel romanzo americano, Milano 1963); r.h. pearce, in The Countinuity of American Poetry, Princeton 1961; e. wagenknecht, E.A. Poe: The Man Behind the Legend, New York 1963; v. buranelli, Edgar Allan Poe, New York 1961; e.w. park, E.A. Poe as a Literary Critic, Athens, Ge., 1964; r.d. jacob, Poe: journalist and Critic, New York 1969; f. stovall, Edgar Poe the Poet, Charlottesville 1969; r. asselineau, E.A. Poe, Minneapolis 1970; d. hoffmann, Poe Poe Poe, New York 1972; s. levine, Poe: Seer and Craftsman, New York 1972; d. halliburton, E.A. Poe: A Phenomenological View, Princeton 1973; r.m. fletcher, The Stylistic Development in E.A. Poe, L’Aia 1973; g.r. thompson, Poe’s Fiction, Madison 1973; m. dubanton, L’ovale du portrait. La fonction de l’écriture chez E.A. Poe, in «Poétique», 27 (febb. 1979); e. richards, E.A. Poe journaliste et critique, Parigi 1978; e. miller, Building Poe’s Biography, Baton Rouge 1977; j. lacan, Scritti (il seminario su «La lettera rubata»), a cura di G. Contri, Torino 1974; g. poulet, Le metamorfosi del cerchio (il capitolo su Poe), trad. it., Milano 1971; d. ketterer, The Rationale of Deception in Poe, Baton Rouge 1979; j. symonds, The Tell-Tale Heart, Londra 1978; il «profilo» di d. sinclair, Londra 1977; d.b. stauffer, The Merry Mood: Poe’s Use of Humor, Baltimore 1982; a.r. lee (a cura di), E.A. Poe: The Design of Order, New York 1987; j.g. kennedy, Poe, Death and the Life of Writing, New Haven 1987; m.j.s. williams, A World of Words. Language and Displacement in the Fiction of E.A. Poe, Madison 1988. Dal 1968 escono a Pullman, Wa., i «Poe Studies»; k. silverman, Edgar A. Poe, New York 1991.

    Due antologie di saggi critici: l’una a cura di r. regan, Englewood Cliffs, N.J. (1967), l’altra a cura di r.p. veler (1972). The Recognition of E.A. Poe, a cura di e.w. carlson (Ann Arbor 1970) raccoglie i fondamentali saggi intorno a Poe; Poe: The Critical Heritage, a cura di i.m. walker, Londra 1986. Inoltre: e.f. hyneman, E.A. Poe: an Annotated Bibliography of Books and Articles in English: 1827-1973, Boston 1974; d.r. hammond, An E. A. Poe Companion, Londra 1981; d. thomas-d.k. jackson, The Poet Log, Boston 1987; j. dayan, Fables of Mind: An Inquiry into Poe’s Fiction, New York 1987: j.p. muller-w.j. richardson, The Purloined Poe: Lacan, Derrida, and Psychoanalytic Reading, Baltimore 1988; New Essays on Poe’s Major Tales, Cambridge University Press, 1993; s. rosenheim-s. rachman, The American Face of E.A. Poe, New York 1995 e The Poe Encyclopedia, 1997; g. durand, Le strutture antropologiche dell’immaginario, trad. it., Bari 1996; j.j. wunenburger, Filosofia delle immagini, trad. it., Torino 1999.

    Contributi italiani

    Vivace risonanza ebbe anche in Italia l’opera di Poe, sulla scia, dapprima, del «successo» francese, e poi con caratteri propri e autonomi, nel quadro delle esperienze della «scapigliatura» e poi del decadentismo e delle prime innovazioni novecentesche: nonché in quello delle ricerche teoriche sull’arte e sulla poesia. Per gli influssi sul Pascoli si veda g. getto, «Pascoli e l’America», in Carducci e Pascoli, Bologna 1957. Per un più generale quadro: f. donini, Edgar Allan Poe e la letteratura italiana, in «Maestrale», 12 (1941-42): a. giaccari, Poe nella critica italiana e La fortuna di E.A. Poe in Italia, in «Studi americani», 5 (1959); a. ceccaroni, Poe in edizione italiana, in «Il lettore di provincia», 35 (lug. 1978); Repertorio bibliografico della letteratura americana in Italia, a cura di b. tedeschini lalli, Roma 1966.

    Una traduzione di racconti anonima apparve già nel 1858, a Torino, col titolo di Storie orribili; poi, Storie incredibili, a cura di b.e. maineri, Milano 1869. Qualche poesia o parti di poesie apparvero citate in conferenze e articoli, come nell’articolo su Poe di g. tirinelli, in «Nuova Antologia», apr. 1877. Il Corvo fu tradotto nel 1881 da s. salvotti. Nel 1896 apparvero le prime «versioni ritmiche» di a.e. ragazzoni, ripubblicate poi, con l’aggiunta di altre poesie, nel 1927. L’intero corpus poetico di Poe (quale era stato fissato nelle edd. Ingram o Stedman-Woodberry) è tradotto da u. ortensi (Lanciano 1892; Torino-Roma 1902; Lanciano 1915) e

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