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Inganno rischioso: Harmony Collezione
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E-book151 pagine2 ore

Inganno rischioso: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Luc... come... Lucifero?



La domanda si materializza nella mente di Darci Wilde nel momento stesso in cui il fascino di Luc Gambrelli risveglia in lei pensieri proibiti, ai quali non riesce a resistere...



Il piano di Darci, in realtà, era assai diverso: attirare nella propria trappola di seduzione il noto playboy, che aveva spezzato il cuore di una sua cara amica, per poi piantarlo in asso infliggendogli pubblicamente una lezione indimenticabile. Ma l'azzardo è grande, e una volta capitolata di fronte alla passione che prova per lui è ormai solo una questione di tempo prima che Luc la smascheri. Darci, infatti, non è affatto una mangiatrice di uomini così come vuole fargli credere.
LinguaItaliano
Data di uscita10 dic 2018
ISBN9788858991473
Inganno rischioso: Harmony Collezione
Autore

Carole Mortimer

Carole Mortimer was born in England, the youngest of three children. She began writing in 1978, and has now written over one hundred and seventy books for Harlequin Mills and Boon®. Carole has six sons, Matthew, Joshua, Timothy, Michael, David and Peter. She says, ‘I’m happily married to Peter senior; we’re best friends as well as lovers, which is probably the best recipe for a successful relationship. We live in a lovely part of England.’

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    Anteprima del libro

    Inganno rischioso - Carole Mortimer

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Sicilian’s Innocent Mistress

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2008 Carole Mortimer

    Traduzione di Carla Ferrario

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2010 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5899-147-3

    1

    «Quale sarà il look che riuscirà ad attirare l’attenzione del grande produttore cinematografico e insuperabile rubacuori Luc Gambrelli?» chiese Darci all’amica Kerry mentre apriva il guardaroba e prendeva un abito bianco. «Quello da vergine schiva?»

    Appoggiò contro il corpo snello l’indumento severo ed elegante che andava dal collo al ginocchio e chinò la testa, scostando dal viso la massa dei lunghi capelli rossi. Poi sbirciò Kerry attraverso le ciglia socchiuse con i grandi occhi verde muschio, affettando un’espressione timida e riservata.

    La sua compagna di stanza, nonché amica di lunga data, abbozzò una risata, sedendosi sul letto per seguire quella sfilata improvvisata. «In alternativa?» domandò, sorridendo.

    «Da vamp sexy?» Darci lanciò l’abito bianco sul letto, optando per un provocante abito da sera nero, con spalline sottili e una profonda scollatura, lungo appena sopra il ginocchio. Fissò l’amica, assumendo un atteggiamento seduttivo.

    «Mmh» commentò Kerry. «Direi qualcosa a metà tra i due stili. Grant una volta ha detto che la donna perfetta nella fantasia maschile è bella e affascinante come un angelo in pubblico, ma sexy e appassionata come un diavolo a letto!»

    Darci inarcò le sopracciglia. «Il mio fratellone ha detto una cosa simile?»

    «Sì, tanti anni fa, ai tempi dell’università.» Kerry, una brunetta minuta, rise di cuore della sua espressione sorpresa. «Mi pare fossimo appena tornati da una festa e lui si lamentava dicendo che non avrebbe mai trovato la donna ideale.»

    «Be’, su questo aveva ragione! A ventotto anni è ancora scapolo e come me non ha una relazione stabile neppure in prospettiva» commentò Darci, corrugando la fronte. «Se l’avesse, non mi avrebbe chiesto di accompagnarlo alla prossima prèmiere

    Di soli cinque minuti maggiore di Darci, suo fratello gemello Grant era un affermato regista cinematografico. Negli ultimi quattro anni aveva scalato le vette del successo e gli ultimi due film avevano sbancato al botteghino. Grant sperava di confermare quel successo anche con l’ultimo film, che avrebbe presentato al pubblico la sera seguente. Alla première naturalmente non poteva mancare Luc Gambrelli, produttore della pellicola.

    Una coincidenza troppo deliziosa per lasciarsela scappare, almeno secondo Darci...

    Scrutò con occhio critico i due vestiti. «Qualcosa a metà tra i due... mmh... mi aiuterebbe sapere se Luc Gambrelli ha un debole per le rosse.»

    «Immagino dipenda dal giorno della settimana.» Saggiamente, Kerry non prendeva molto sul serio l’argomento. «Lunedì preferisce le bionde, martedì le brune e mercoledì le rosse. E poi di nuovo da capo! Dai pettegolezzi che si leggono su di lui, pare frequenti una donna diversa ogni giorno...»

    Darci ponderò le sue parole. «Allora posso solo sperare che giovedì sia il turno delle rosse!»

    Kerry fece un sorriso mesto. «Hai davvero intenzione di andare fino in fondo?»

    «E fare assaggiare a Luc Gambrelli la sua stessa medicina?» replicò Darci, distratta, frugando nel guardaroba alla ricerca dell’abito giusto. «Ha spezzato il cuore a Mellie, non dimenticarlo. Farò in modo che Grant ci presenti e spero di attirare la sua attenzione. E se mostrerà segni di interesse, provvederò a dargli una bella lezione. È ora che una donna faccia capire a quell’arrogante che non tutte sono pronte a cadergli ai piedi» concluse, determinata.

    «Non hai paura di offenderlo e danneggiare la carriera di Grant?» domandò Kerry, ansiosa.

    «Questa è la parte migliore del piano!» esclamò Darci, ridacchiando. «In questo momento mio fratello è la gallina dalle uova d’oro per la casa cinematografica, perciò è intoccabile!»

    Kerry aveva ancora un’aria dubbiosa. «Eppure, da quel che so, il mondo del cinema è un universo precario, si può essere portati alle stelle un momento e l’attimo dopo essere dimenticati.»

    «Pensi davvero che Luc Gambrelli sarebbe così meschino da prendersela con Grant?»

    «Potrebbe farlo» fu la risposta diretta di Kerry.

    Darci rise e si chinò per abbracciare l’amica. «Sei sempre stata prudente» commentò in tono affettuoso, ben sapendo che, solo grazie alla tutela di Kerry, negli anni dell’adolescenza aveva evitato di cacciarsi in un mare di guai, essendo di natura un tipo impulsivo e poco cauto.

    Adesso, però, non aveva intenzione di rinunciare al suo piano.

    «Hai pensato che domani sera Luc Gambrelli potrebbe essere accompagnato?» insistette Kerry.

    «Qui ti sbagli» annunciò Darci con aria soddisfatta. «Grant mi ha detto che Gambrelli ultimamente è molto circospetto nella scelta delle sue accompagnatrici.» Fece una pausa per riflettere. «Grant sostiene che ha paura di farsi incastrare, come suo fratello, il conte Wolf, e suo cugino, Cesare Gambrelli, che si sono sposati di recente» spiegò in risposta all’occhiata incerta di Kerry.

    «Sono parenti?» domandò l’amica dopo qualche secondo.

    Darci annuì, senza smettere di frugare nel guardaroba. «Non ho niente di adatto» concluse, richiudendo l’armadio. «Dovrò comprare un abito nuovo domani.»

    «Ma tu odi fare shopping!» le ricordò Kerry.

    Darci si rabbuiò. «Dinanzi all’opportunità di mettere al suo posto il signor io-sono-il-migliore, farò un’eccezione. So che non credi sia una buona idea» confessò, notando l’espressione dubbiosa dell’amica, «ma non posso permettere a quell’uomo di spezzare il cuore di una delle mie migliori amiche senza reagire!»

    Kerry, Mellie e Darci erano state compagne di scuola e in seguito avevano continuato a frequentarsi, pur avendo preso strade diverse: Kerry si era laureata in storia, Mellie faceva l’attrice e Darci era medico. Grant conosceva molto bene le amiche della sorella, perché durante gli anni dell’università aveva diviso l’appartamento con loro.

    Con il passare del tempo, tra i quattro si era creato un legame profondo, come se fossero parte di una stessa famiglia; e se uno di loro soffriva, anche gli altri stavano male. E solo sei settimane prima, Mellie aveva avuto il cuore spezzato per colpa di Luc Gambrelli!

    Terminata l’università, Grant si era trasferito a Los Angeles, mentre le ragazze avevano trovato casa insieme a Londra. Sei mesi prima Mellie, dopo aver riscosso un discreto successo in teatro a Londra, era partita a sua volta per Los Angeles, con la speranza di ottenere qualche ruolo nel cinema.

    Per lavoro aveva conosciuto il famoso produttore Luc Gambrelli e se ne era innamorata. Erano andati insieme a una festa e lui le aveva fatto girare la testa, assicurandole che era perfetta per una parte nel film che stava per mettere in produzione.

    Kerry e Darci avevano seguito le manovre di seduzione di Luc Gambrelli attraverso le telefonate e le e-mail di Mellie, che non aveva risparmiato complimenti raccontando quanto Luc fosse meraviglioso, come l’avesse conquistata facendole una corte spietata e instancabile, ricoprendola di regali e di fiori fino a farle perdere la testa, al punto di dividere il letto con lui. Di quell’esperienza, Mellie aveva raccontato tutto alle amiche, senza tralasciare i dettagli erotici.

    A quel punto, però, quel cuore di pietra era sparito dalla sua vita e Mellie si era ritrovata a pezzi e con l’autostima ai minimi termini, essendosi resa conto di aver ceduto al più trito dei cliché: andare a letto con il produttore sperando in una parte. Nel suo caso, un letto con lenzuola di seta!

    Se il giorno dopo Darci fosse riuscita a dare una bella lezione all’ego straripante di quell’uomo, avrebbe fatto i salti di gioia.

    Naturalmente non gli avrebbe svelato di conoscere Mellie: sarebbe stato troppo umiliante per l’amica.Che scherzo sarebbe stato se Mellie fosse andata alla première con Grant! Ma così avrebbe dovuto raccontare tutta la storia al fratello, e per lei sarebbe stata un’ulteriore umiliazione.

    «Secondo me, rischi molto ad avvicinarti a quel tipo così affascinante!» la mise in guardia Kerry. «Il tuo piano potrebbe ritorcersi contro di te.»

    «Vuoi dire che potrebbero non piacergli le rosse?» domandò Darci, lanciandole un’occhiata.

    «Questa rossa?» Kerry la osservò con sincera ammirazione. «Impossibile. Sei bellissima e anche molto sexy, come provano tutti i cuori che hai spezzato negli ultimi anni.»

    Se era successo, Darci non lo aveva fatto apposta. Era così presa dal lavoro, che le relazioni sentimentali non avevano trovato spazio nella sua vita.

    «E allora, che cosa intendi dicendo che potrebbe ritorcersi contro di me?» domandò, ponendo l’accento sulle ultime parole.

    Kerry sospirò. «Non hai mai pensato che, una volta conosciuto quell’uomo, potresti trovarlo irresistibile anche tu, come la quasi totalità del genere femminile? Che potresti fare la fine di Mellie?»

    «Ridicolo» commentò Darci con sicurezza. «I playboy siciliani con più denaro che senso morale non esercitano alcuna attrattiva su di me.»

    «Hai mai incontrato questo playboy siciliano?»

    Darci aveva visto delle fotografie sui giornali, dove compariva sempre accompagnato da donne bellissime.

    Alto quasi un metro e novanta, con capelli biondi piuttosto lunghi, il viso scolpito sempre abbronzato, gli bastava guardare una donna per farle battere il cuore. Luc Gambrelli non era solo uno degli scapoli più sfuggenti del mondo, ma anche uno dei più arroganti e attraenti.

    Ciò nonostante, il milionario siciliano che cambiava partner con la stessa facilità con la quale cambiava le lenzuola di seta stava per conoscere una donna che non avrebbe ceduto al suo fascino.

    Stava per conoscere l’inavvicinabile e vendicativa Darci Wilde!

    2

    «Hai visto Mellie quando eri a Los Angeles?» domandò Darci a suo fratello.

    «Mellie?» ripeté Grant, voltandosi a guardarla.

    Darci sorrise, evasiva. «Sì, Mellie. Ricordi? Anni fa abitavamo nello stesso appartamento.»

    «Molto divertente» ribatté lui senza ricambiare il sorriso. «Mi incuriosiva il perché del tuo interesse, nient’altro.»

    In realtà, Darci voleva solo capire se suo fratello sapeva della relazione di Mellie con Luc Gambrelli. «Accipicchia, il famoso regista Grant Wilde è arrivato ormai troppo in alto per ricordarsi dei vecchi amici!» si divertì a stuzzicarlo.

    «Divertentissimo» fece lui, ironico. «Comunque sì, ho visto Mellie un paio di volte. Ma io... Oh, ciao, sei già qui?» domandò, voltandosi.

    «Ti dispiacerebbe

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