Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Quella notte non è mai finita: Harmony Collezione
Quella notte non è mai finita: Harmony Collezione
Quella notte non è mai finita: Harmony Collezione
E-book140 pagine2 ore

Quella notte non è mai finita: Harmony Collezione

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Tre mesi. Tre mesi senza una telefonata, una lettera, una semplice parola per dire che sta pensando a lei. Eloise non riesce a capire cosa si nasconda dietro la scomparsa di Marcus, facoltoso magnate greco con cui ha trascorso una meravigliosa notte d'amore. Nonostante tutto, spinta dall'orgoglio, Eloise decide di non cercarlo. Ma ha fatto i conti senza Parigi: nella città dell'amore, in cui Eloise si trasferisce per lavoro, può succedere di tutto. In particolare, un incontro inaspettato.
LinguaItaliano
Data di uscita10 mag 2016
ISBN9788858948606
Quella notte non è mai finita: Harmony Collezione
Autore

Jacqueline Baird

Inglese, coltiva da sempre due grandi passioni: la pittura a olio e la navigazione in barca a vela.

Leggi altro di Jacqueline Baird

Correlato a Quella notte non è mai finita

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Quella notte non è mai finita

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Quella notte non è mai finita - Jacqueline Baird

    successivo.

    1

    «Non arriverò neanche in prima base, vero tesoro?»

    Le belle labbra carnose di Eloise si inarcarono in un sorriso divertito e i suoi occhi verdi si illuminarono.

    «No, Ted, penso proprio di no.»

    Scosse la testa agitando i folti capelli ramati che le scendevano fino alle spalle, poi non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere di fronte all'espressione avvilita del suo compagno.

    «Lo sapevo. Ma tentare non nuoce» commentò Ted Charlton con il suo marcato accento americano. «Che diamine! Tu sei una donna eccezionale, con te si può parlare, sicuramente più che con la mia ex moglie.»

    Per tutta la durata della cena Ted non aveva fatto che raccontarle che stava divorziando per la terza volta da una donna che lo aveva lasciato per un uomo più giovane ed Eloise era dispiaciuta per lui. Ted era sulla cinquantina, non era un Adone, ma in compenso aveva molta personalità e un carattere piacevole.

    «Non c'è dubbio sul fatto che tu e io possiamo parlare» scherzò Eloise. «Credo di conoscere la tua storia dai primi giorni dell'asilo.»

    «Oh santo cielo! Ti ho annoiata.»

    Lei si sporse in avanti e gli appoggiò la mano sul braccio.

    «No, assolutamente. Hai avuto una vita avventurosa e io spero di poter fare almeno la metà delle cose che hai fatto tu.»

    «Una ragazza bella e piena di talento come te ha il mondo ai suoi piedi. Credimi, il mio ego è gratificato semplicemente dalla possibilità di farmi vedere con te. Se posso aiutarti in qualunque modo, lo farò.»

    Ted stava facendo riferimento alla KHE, l'azienda di gioielli di moda che Eloise aveva creato con Katy e suo marito Harry.

    «Sei molto gentile» rispose lei sorridendo.

    Non le era mai capitato di cenare con un possibile investitore e se si trovava lì quella sera era semplicemente perché Katy che era incinta di sette mesi e mezzo non si sentiva bene e Harry che curava la parte commerciale dell'azienda aveva preferito restare a casa con lei.

    Non era il caso di rinviare la cena con Ted Charlton e così Eloise aveva preso il suo posto.

    «Non sono gentile, sono pratico. Tu e la tua amica avete talento e sono sicuro che fra qualche anno i gioielli KHE saranno presenti in tutte le boutique più importanti del mondo.»

    Eloise rise.

    «Ora stai esagerando.»

    Era felice di aver preso il posto di Harry. La serata era un successo e lei si sentiva molto gratificata, sia professionalmente che personalmente.

    All'inizio, in realtà, era stata contraria a quella serata. Non amava gli inviti a cena, tanto è vero che il top elegante che indossava era di Katy.

    Nel guardaroba di Eloise c'erano solo pantaloni sportivi e magliette.

    Ma sorprendentemente Ted Charlton aveva saputo come metterla a suo agio e farla divertire.

    «Forse» disse Ted e si alzò. «Ora che ne dici di ballare con me? Possiamo definire i dettagli tecnici domani, ci penserà quella vecchia volpe di Harry a mettere tutti i puntini sulle i.»

    Lei ebbe un attimo di esitazione, poi si alzò e tese la mano.

    «Volentieri, Ted» accettò, provando a imitare il suo marcato accento americano.

    Scoppiarono a ridere e raggiunsero la piccola pista da ballo al centro del locale.

    Marcus Kouvaris si appoggiò al banco del bar, un bicchiere di whisky in una mano e l'altra in tasca. La splendida bionda al suo fianco fece scivolare il braccio nel suo e premette il piccolo seno contro di lui. Lo guardò con un sorriso sensuale.

    Sapevano entrambi come sarebbe finita la serata... a letto.

    Nadine era una top model e una donna di mondo. Marcus aveva bisogno di una sera di svago, senza pensare più a nulla. Bevve un sorso di whisky e cercò di distrarsi.

    Aveva trascorso gli ultimi dodici mesi nella sua villa sull'isola greca di Rykos, prendendosi cura di sua zia Christine, la sorella minore di sua madre e di sua figlia Stella, che vivevano lì in pianta stabile.

    Aveva cercato di dare loro conforto e sostegno dopo la tragica morte in un incidente d'auto del padre e marito, Theo Toumbis.

    Sfortunatamente una vita così tranquilla non era nel suo stile e la castità decisamente non gli si addiceva.

    Era a Londra da pochi giorni per seguire i suoi affari e fin dalla prima sera aveva avuto intenzione di portarsi a letto la compiacente Nadine, ma era troppo orgoglioso per farglielo capire apertamente.

    Marcus bevve un altro sorso del nettare ambrato, si guardò intorno e rimase pietrificato.

    Quella donna stupenda appesa al suo braccio non gli faceva più nessun effetto.

    Strinse i denti e strizzò leggermente gli occhi, quando riconobbe la coppia seduta all'altra estremità del locale. Non gli interessava l'uomo, bensì la donna...

    Era Eloise, la timida, virginale Eloise che arrossiva se solo un uomo la guardava!

    Marcus rimase a osservare, vide Eloise sporgersi in avanti, appoggiare la mano sul braccio di quell'uomo tanto più anziano di lei e sorridergli.

    La rabbia incurvò le labbra di Marcus in un sorriso cinico. Tutto ciò confermava quello che gli aveva detto il suo informatore. Eloise era sicuramente figlia di sua madre... la donna che aveva ingannato suo zio Theo e gli aveva portato via un'enorme somma di denaro con l'aiuto di Eloise.

    La ragione per la quale Marcus era andato a Londra era di riuscire a fare giustizia per sua zia e sua cugina.

    Il denaro per lui non contava: era molto ricco. Mantenere sua zia e la cugina non avrebbe intaccato certo le sue finanze, ma era una questione di principio.

    Nessuno poteva derubare lui o qualcuno della sua famiglia e cavarsela impunemente.

    Su un piano più personale lo tormentava il dubbio insistente che Eloise lo avesse preso in giro, convincendolo della sua verginità.

    Lui aveva rispettato la sua innocenza e si era limitato a qualche casto bacio l'ultima volta che si erano visti, prima che lei scomparisse senza dirgli una parola.

    Nessuno poteva prendersi gioco di Marcus Kouvaris e passarla liscia...

    Esaminò meglio la donna riemersa dal suo passato.

    Eloise era più bella di quanto non fosse stata a diciannove anni. Indossava un top dorato che metteva in risalto la curva soda dei seni e scivolava verso una lunga gonna di seta nera, morbida quel tanto da enfatizzare il movimento dell'anca e con uno spacco su un lato che rivelava parte della gamba.

    Una cintura sottolineava quell'insieme elegante e i sandali dal tacco alto erano il giusto e raffinato complemento.

    Marcus provò un forte turbamento che non aveva nulla a che fare con la splendida donna al suo fianco. Accidenti! Eloise era fantastica. L'immagine della femminilità.

    Si muoveva con grazia naturale e quando sorrideva i suoi incredibili occhi verdi brillavano. La carnagione pallida era un contrasto eccitante con i capelli rossi.

    Cinque anni! Istintivamente la mano che teneva in tasca si chiuse in un pugno.

    Ricordava come se fosse stato ieri la soffice morbidezza della pelle di lei, la sensazione piacevole di tenerla fra le sue braccia. Distolse lo sguardo da Eloise e lo posò sul suo compagno. Lo riconobbe subito per aver visto la sua foto sui periodici di alta finanza.

    Ted Charlton, un ricco imprenditore americano che di recente aveva divorziato dalla moglie.

    Marcus si fece ancora più scuro in volto. Per un attimo aveva pensato di concedere a Eloise il beneficio del dubbio giacché all'epoca lei era molto giovane e sotto l'influenza della madre.

    Il rapporto sulla scrivania della sua suite riportava che la KHE era un'azienda produttrice di gioielli piccola, ma di grande successo e che aveva un enorme potenziale di crescita.

    Marcus non aveva avuto dubbi che la KHE fosse la stessa ditta nella quale suo zio Theo aveva pensato di investire, la Eloise by Design.

    Il progetto era lo stesso e una delle socie era quella che cinque anni fa aveva firmato il contratto con Theo: Eloise Baker!

    Marcus era arrivato a Londra pronto a negoziare il rimborso dell'investimento di Theo.

    Intendeva agire in modo assolutamente professionale, ma vedere Eloise che ballava e rideva in compagnia di uomo più anziano lo aveva fatto infuriare al punto da fargli cambiare idea.

    Marcus Kouvaris non era mai stato geloso in vita sua e quindi non sapeva riconoscere quell'emozione. D'un tratto, però, si era ritrovato a desiderare di non aver liquidato l'investigatore che aveva assunto per trovare Eloise.

    L'uomo gli aveva telefonato in Grecia un paio di settimane prima, gli aveva detto di aver trovato Eloise e di aver scoperto che non era la sorella di Chloe, bensì sua figlia.

    Gli aveva dato l'indirizzo di Eloise a Londra e il nome della ditta. Marcus si era informato se Eloise avesse commesso altre truffe e l'investigatore aveva dichiarato che era pura come la neve ed era scoppiato in una risata sguaiata, poi gli aveva chiesto se doveva proseguire nelle indagini e Marcus aveva rifiutato.

    Gli bastava solo l'indirizzo di Eloise. Non era pronto ad ammettere neanche con se stesso che non gli piaceva l'idea di leggere quante relazioni avesse avuto in quegli anni.

    Ora, si disse, che era giunto il momento di condurre personalmente qualche ricerca sull'elegante Eloise...

    Eloise volteggiava fra le braccia del suo compagno e ne approfittò per guardarsi intorno. Il ristorante era nel cuore di Mayfair ed era uno fra i più in voga in quel periodo. Il cibo e il servizio erano impeccabili, le luci soffuse, le donne bellissime e gli uomini eleganti.

    Eloise sospirò, soddisfatta. Ted Charlton avrebbe investito nella loro piccola ditta.

    «Non ti girare» mormorò Ted al suo orecchio. «Ma c'è un uomo al banco del bar che continua a guardarti e ora sta cercando di fulminare me con lo sguardo.»

    Ovviamente Eloise si girò e i suoi occhi incontrarono quelli di Marcus. Per

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1