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Il nostro posto preferito nel mondo Vol II
Il nostro posto preferito nel mondo Vol II
Il nostro posto preferito nel mondo Vol II
E-book241 pagine3 ore

Il nostro posto preferito nel mondo Vol II

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Info su questo ebook

A volte la vita ti pone davanti a scelte difficili. Occorre decidere se seguire la mente o il cuore.Ma quando il rumore dei battiti del cuore sovrasta quello dei pensieri, come è possibile capire quale sia la scelta giusta da fare?
Ally è un’anima errante in cerca del suo posto preferito nel mondo, non sarà facile per lei scegliere tra la vita dei suoi sogni e l’amore della sua vita. 
Deciderà di ascoltare il sussurro dei suoi pensieri o i battiti del suo cuore?
LinguaItaliano
EditorePubMe
Data di uscita29 gen 2021
ISBN9788833667782
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    Anteprima del libro

    Il nostro posto preferito nel mondo Vol II - Berenike Swan

    faceva.

    Capitolo 21

    GELOSIA

    Thomas bussò alla porta della stanza di Ally. Lei mormorò qualcosa che lui interpretò come un invito ad entrare e la trovò immersa in un libro, sdraiata sulla chaise-longue sotto la finestra. Era talmente persa nella lettura che non si curò nemmeno di chi fosse entrato nella stanza.

    -Ehi!-

    La ragazza alzò lo sguardo appena sentì la sua voce e gli sorrise,

    -Ehi!-

    -Che leggi?- le chiese sedendosi sulla chaise-longue di fronte a lei,

    -Un romanzetto rosa di quelli che a te e Danny non piacciono-

    -Vuol dire che non me lo presterai?-

    -Vuol dire che è inutile che tu me lo chieda perché tanto non ti piace-

    -Va bene- si arrese sorridendo. -Domani andiamo insieme alla festa di Megan?-

    -Tu ci vai?-

    -Noi ci andremo- la corresse,

    -Non lo so Tom... lo sai che non mi piacciono queste feste-

    -Sì ma Megan è tua amica, ci ha invitati al compleanno e noi ci andremo-

    -Megan è l'ex ragazza di mio fratello, non è mia amica-

    -Ally... non essere asociale come al solito-

    -Anche sociopatica a tratti-

    -Ma smettila!-, l'afferrò per un braccio e l'attirò a se, le diede un bacio sulla testa e lei lo spinse via sorridendo, per tornare al suo posto. -Non esci mai. Devi socializzare-

    -Senti chi parla! Praticamente esci solo con me-

    -Chi te lo dice che non esco con qualcun altro?- le chiese con un sorriso intrigante. 

    Ally abbassò lo sguardo imbarazzata. Giusta osservazione,  pensò. Lei e Thomas passavano molto tempo insieme, però non sapeva cosa facesse in quei rari momenti in cui lei non c'era. Poteva benissimo frequentare qualcuno, magari di notte, senza per forza raccontarlo a lei. Vedendo la sua reazione lui scoppiò a ridere,

    -Sto scherzando! Non esco con nessuno da prima dell'incidente-

    Wow! Più di sei mesi? È un record! pensò lei,

    -Non che siano affari miei-

    -Ah no?-

    -No-. Sorrisero divertiti da quello scambio verbale di cose dette e non dette.

    -Allora ci vieni alla festa con me?-

    -Danny viene?-

    -No. Lei lo ha invitato, ma lui ha detto che ha delle conferenze da seguire questo weekend-

    -E tu ci credi?-

    -Non lo so-

    -Se andiamo dovremmo farle un regalo-

    -Direi di sì, è un compleanno!-. Ally sbuffò,

    -Ci manca solo lo shopping adesso-. Thomas scoppiò a ridere,

    -Sei proprio strana. L'unica ragazza che odia le feste e lo shopping-

    -Vengo se mi dai la felpa Wanderlust per una settimana-, lui ci pensò su qualche secondo,

    -Tre giorni-

    -No! Una settimana-. Lui alzò gli occhi al cielo,

    -Come desidera principessa-.

    Fu così che quel Sabato Thomas passò a prendere Ally alle nove di sera. La ragazza indossava un abito leggero verde scuro con una scollatura appena accennata che le metteva in risalto la forma dolce del seno. A coprirle le spalle portava una giacca di pelle nera in pandan con le Dr. Martens che aveva ai piedi. Lasciò i rossi capelli sciolti e si truccò leggermente, scurendo gli occhi e colorando le labbra di rosa. Quando salì in macchina Thomas inspirò il suo profumo che adorava tanto e restò per un attimo a guardarla. Non si truccava mai ed era abituato a vederla in abiti comodi, era sempre bella nella sua semplicità, ma quando si agghindava come quella sera, sembrava più grande e decisamente più sexy. Thomas ebbe di nuovo la sensazione che quella che aveva di fronte non fosse più la ragazzina che giocava con lui da piccolo, ma era una giovane donna che avrebbe fatto girare la testa a tutti i ragazzi. Lo sguardo gli cadde involontariamente sulle sue gambe nude e sentì l'impulso di sfiorare la sua pelle candida. Si affrettò a riportare lo sguardo sul suo viso per scacciare dalla mente quel pensiero decisamente inopportuno.

    -Che c'è? Ho qualcosa che non va?- chiese allarmata,

    -No, stai... benissimo- rispose con voce roca. Distolse lo sguardo da lei e mise in moto il nuovo Ford Atlas che aveva preso solo qualche giorno prima.

    -Ricordami perché stiamo andando in auto. Megan abita a pochi isolati da qui, potevamo andare a piedi-

    -Ho un pick-up nuovo se non l'avessi notato, ho voglia di guidarlo- scherzò.

    Arrivati a casa di Megan entrarono insieme e subito tutti gli occhi gli furono addosso. Chiunque conosceva Thomas, ma non tutti conoscevano o riconoscevano Ally. Molti ragazzi iniziarono a lanciarle occhiate intriganti per attirare la sua attenzione. Ally nemmeno se ne accorse, ma Thomas sì e la cosa gli dava un certo fastidio.

    Salutarono Megan e le diedero il regalo,

    -Ally, grazie di essere venuta. Sono molto contenta- rispose abbracciandola,

    -Grazie dell'invito- rispose lei impacciata.

    Subito un gruppo di ragazze puntò l'attenzione su Thomas accanto a lei. Riconobbe le ormai ex cheerleaders che andavano in classe con Danny e Thomas e tra loro c'erano parecchie vecchie fiamme del ragazzo. Una di loro si avvicinò a salutarlo. Era Kimberly, la ragazza che lo aveva mollato una settimana prima del ballo per andare sulla Mustang di Grant Connor.

    -Ciao Tommy, come stai?- gli chiese civettuola,

    -Alla grande grazie- tagliò corto lui,

    -Non ti fai vedere mai in giro, che fine hai fatto?-

    -Sono molto impegnato-

    -Sì, immagino-.

    -Ehi Kim, non monopolizzare il nostro Thomas Regan-, disse una ragazza scansandola lentamente per salutare Thomas con un bacio sulla guancia. Ally sollevò le sopracciglia divertita. Aveva sempre detestato quella ragazza. Era la capo-cheerleader, alta, bionda ossigenata, magra ma formosa, con i capelli sempre perfetti e la bocca sempre pitturata di rosso. Era stata con l'intera squadra di football e Ally sapeva che era stata anche con Danny, prima di Megan e forse anche con Thomas. Nonostante il suo astio nei confronti di quella ragazza, trovò divertente la scena in cui aveva scansato Kimberly con un colpo di fianco, per spalmarsi su Thomas.

    -Ciao Kristin- rispose lui lanciando un'occhiata ad Ally imbarazzato. La cugina lo prese in giro fingendo di vomitare.

    -Sono stata tanto in pensiero quando ho saputo dell'incidente, mi dispiace così tanto-. Thomas si fece scuro in volto, non gli piaceva parlare dell'incidente.

    -Oh beh! Potevi sempre venire in ospedale a trovarlo, così ti toglievi il pensiero-, sbottò Ally con tono ironico. Lei la guardò per la prima volta, come se fosse un insetto fastidioso,

    -Fai da babysitter alla cuginetta?- disse rivolta a Thomas ma guardando Ally,

    -Kris, smettila- l'ammonì lui,

    -Come vuoi Thomas, lo sai che ogni tuo desiderio per me è sempre un ordine- disse spalmandosi di nuovo addosso a lui. Ally stavolta aveva davvero voglia di vomitare,

    -Senti Tom, stai pure qui con le tue vecchie amiche, io vado a prendere qualcosa da bere ok?- disse dandogli le spalle. Lui l'afferrò per un braccio facendola girare,

    -Ehi! Non bere troppo okay? Non voglio riportarti a casa in braccio-

    Ally chiuse gli occhi a fessura irritata da quelle parole,

    -Stai tranquillo paparino, so badare a me stessa- rispose acida divincolandosi dalla presa. Si allontanò dirigendosi verso il tavolo delle bevande. Si preparò un cocktail leggero, con della soda al limone e un po' di gin e mangiò qualcosa giusto per non bere a stomaco vuoto.

    Notò che oltre i vecchi compagni del liceo c'erano anche volti nuovi. Erano colleghi e colleghe del College di Megan che lei non conosceva e il pensiero di essere tra persone che non fossero nate e cresciute in quel posto la fece sentire meglio. Detestava il provincialismo di Marilyn County.

    Un ragazzo carino, moro con gli occhi verdi e un sorriso intrigante le si affiancò senza che lei se ne accorgesse,

    -Ciao- la salutò facendola sussultare, -Scusa, non volevo spaventarti- aggiunse divertito,

    -No scusa tu, ero sovrappensiero-

    -Io sono Dylan-

    -Molto piacere, Allyson-

    -Ti sei persa il tuo ragazzo?-

    -Il mio ragazzo?- chiese non capendo,

    -Quello che è arrivato con te non è il tuo ragazzo?-. Lei sorrise perché capì da quella frase che lui l'aveva osservata da quando era entrata,

    -No! Lui è praticamente mio fratello! O meglio, in realtà è mio cugino di terzo grado, ma siamo come fratelli-

    Lui strinse gli occhi pensando a qualcosa,

    -Allyson... per caso sei Ally, la sorella di Danny?-

    -Sì- chiese lei sbalordita, -Conosci mio fratello?-

    -Non di persona, ma di fama. Megan non fa che parlare di lui e di voi tre-

    -Davvero?-

    -Certo! Danny è il suo argomento preferito. Non capisco perché non si decidono a mettersi di nuovo insieme, praticamente è come se lo fossero. Si sentono ogni giorno e lui è venuto a trovarla ogni tanto-

    -Ma dai... non lo sapevo-

    -Quindi non sei venuta con il tuo ragazzo...-

    -Non c'è nessun ragazzo-

    -Avrai una fila di corteggiatori-

    -Non proprio-

    -Non ci credo-. Seguitarono a parlare a lungo. Ally che di solito non dava molta confidenza, stranamente si trovò bene a parlare con quel ragazzo così gentile, simpatico e molto carino. Le ricordava Mark, il tipo che aveva conosciuto al College di Danny e si ripromise di andare presto a trovare il fratello.

    -Visto che non c'è nessun ragazzo...- lui le sfilò il telefono dalla tasca della giacca di pelle, tolse il blocca tasti con un dito e scrisse il suo numero memorizzandolo col suo nome, -Ora hai il mio numero, se vuoi qualche volta chiamami, ci prendiamo un caffè-

    -Adoro il gelato- disse lei spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Lui sorrise,

    -Vada per il gelato-

    -Eccoti!- esclamò un ragazzo che mise un braccio intorno alle spalle di Dylan, -Non mi presenti questa meraviglia?-

    -Non vale la pena conoscerlo- scherzò rivolto ad Ally,

    -Certo che sì! Sono Luke, incantato- disse l'amico fingendo un baciamano. -Ti dispiace se ti rubo un attimo il tuo nuovo fidanzato? Stiamo facendo una partita a biliardo e non gioco senza il mio compare-

    -Nessun problema- disse Ally, -Non è il mio fidanzato-

    -Non ancora- la corresse lui, -Non sparire. Ci vediamo dopo-

    -Okay- disse lei sorridendo. 

    Fece un giro per l'enorme villa di Megan cercando di individuare Thomas da qualche parte. Non riusciva a trovarlo e la folla, quelle grida di giubilo, la musica alta e le luci da discoteca la infastidivano. Lei odiava le feste. Doveva rifugiarsi per un po' in qualche posto lontano da quella confusione, quindi decise di cercare il bagno. Non era mai stata a casa di Megan, appena la vide le chiese indicazioni per la toilette,

    -Secondo piano, seconda porta- rispose lei leggermente brilla a causa di tutti i brindisi che le avevano fatto fare.

    Ally salì le scale e si trovò di fronte ad un lungo corridoio con molte porte, sulla sinistra e sulla destra.

    -Brava Megan! Seconda porta... a sinistra o a destra?- disse tra sé e sé.

    Decise di provare prima con il lato destro. Aprì la porta e la scena che si trovò davanti la paralizzò. Quello non era il bagno, era una camera da letto e su un letto king size due persone stavano pomiciando alla grande. Il ragazzo era disteso e la ragazza bionda ossigenata, a cavalcioni su di lui, lo stava baciando con passione.

    -Scusate!- esclamò Ally pronta a richiudere la porta. Ma quando la ragazza si voltò verso di lei scoprì che era Kristin la capo-cheerleader e il ragazzo che stava baciando era Thomas. Le sembrò di ricevere un colpo alla bocca dello stomaco. Spalancò gli occhi sorpresa e scioccata dalla scena. Thomas aveva i capelli scompigliati, le guance accese, le labbra arrossate, la maglia leggermente tirata su a scoprirgli l'addome scolpito le mani sulle cosce della cheerleader. Lei aveva il vestito sollevato sui fianchi e il rossetto sbafato. La guardò dapprima con uno sguardo infastidito per l'intrusione e poi divertito appena si accorse che era Ally,

    -Ops! Beccati dalla cuginetta- cinguettò con una risata. Ally si sentì ferita, guardò per un istante Thomas negli occhi e ci lesse sorpresa, imbarazzo, vergogna e paura.

    -Scusate- ripeté sussurrando e questa volta chiuse la porta. Si appoggiò solo qualche secondo allo stipite per riprendersi dallo shock. Da dentro la stanza sentì la bionda ossigenata urlare,

    -Ehi ma che fai? Esci da qui e non mi vedrai mai più-.

    Terrorizzata dal pensiero di dover affrontare Thomas, Ally scappò via scendendo di corsa le scale per uscire fuori da quella casa, ignara di tutte le persone che investiva correndo,

    -Ally, che succede?- gridò Megan quando le passò accanto. Ma Ally la ignorò e uscì dalla villa buttandosi in strada. Era scioccata e confusa. Quella scena le si riproponeva nella mente e non riusciva a cacciarla via. Vedeva il volto arrossato di Thomas, le dita smaltate di quella ragazza tra i ricci del ragazzo, i ricci che lei amava accarezzare, le mani di lui sulle gambe di lei. Un conato di vomito la fece fermare e piegare in due. Riuscì a contenersi e riprese a camminare veloce. Non capiva perché stesse reagendo così. Sapeva che il cugino usciva con molte ragazze, che faceva sesso da quando aveva diciassette anni, che era molto ambito e nonostante non riuscisse a tenersi una ragazza per più di qualche giorno, ne cambiava una ogni settimana. Ma coglierlo sul fatto l'aveva sconvolta. Non si aspettava di trovarsi davanti una scena simile, non avrebbe mai pensato di vederlo così e si accorse che le faceva male. Si sentiva tradita, delusa, ferita. Perché proprio quella ragazza? Che cosa aveva più delle altre? Più di lei? Non valeva neanche la metà di quanto valeva lui. Perché gli piaceva così tanto da andarci a letto nel bel mezzo di una festa, alla quale, tra l'altro, era andato con lei. Aveva la nausea e voglia di urlare. Le bruciava lo stomaco e aveva un groppo alla gola che minacciava di sciogliersi in lacrime. Sentì urlare il suo nome, ma invece di fermarsi accelerò il passo.

    -Ally per favore fermati!- urlò Thomas raggiungendola.

    Ovviamente era molto più veloce di lei, la prese per un braccio e Ally scattò subito divincolandosi dalla presa. Non voleva essere toccata da quelle mani che solo qualche minuto prima erano incollate alle cosce di quella bionda ossigenata. Lo guardò in faccia e capì cos'era quella sensazione che la stava tormentando. Gelosia. Si accorse in quel momento che era gelosa marcia di Thomas e che avrebbe desiderato esserci lei al posto di quella ragazza.

    -Dove stai andando?-

    -A casa- disse lei,

    -Perché?-

    Lei alzò un sopracciglio, davvero glielo stava chiedendo?

    -Mi dispiace per quello che hai visto. Io... io...-

    -Non fa niente Thomas-

    -Davvero? Allora perché stai scappando?-

    -Non sto scappando- mentì, -Volevo andare a casa e ti stavo cercando per dirtelo. Non sapevo che tu... che voi... scusami se vi ho interrotti-

    -Ally, non scusarti. Io non so che mi è preso... lei mi si è praticamente buttata addosso e io... beh non sto con una donna da molto tempo...- si passò una mano tra i capelli imbarazzato. 

    E poi non eri tu, pensò.

    -Non devi giustificarti, non sono affari miei- rispose cercando di controllare la voce che minacciava di spezzarsi per le lacrime che erano pronte ad uscirle dagli occhi,

    -Ho sbagliato, sono venuto con te... non avrei dovuto- allungò una mano per prendere quella di Ally ma lei si tirò indietro. Non.Voleva.Essere.Toccata!

    -Non dire sciocchezze, mi hai solo dato un passaggio. Ora voglio andare a casa-

    -Vado a prendere il pick-up, ti accompagno io a ca...-

    -No!- urlò lei interrompendolo, -Voglio camminare. Per favore Tom, lasciami andare- lo imploro con gli occhi sempre più lucidi e il labbro inferiore tremolante.

    Thomas capì che stava per piangere e non voleva essere vista da lui, quindi si arrese.

    -Okay. Ma mandami un messaggio appena sei a casa per favore-

    -Va bene- sussurrò lei dandogli le spalle.

    Ally arrivò a casa quasi correndo. Si spogliò mentre piangeva a dirotto e senza nemmeno stuccarsi si mise nel letto soffocando il pianto nel cuscino. Si detestò per quella reazione infantile che stava avendo. E soprattutto si arrabbiò con se stessa per quello che stava provando. Non poteva essere gelosa di Thomas, non doveva. Era suo cugino. Sì è vero, molto alla lontana, quindi la scusa della parentela non reggeva, ma nel cuore per lei era sempre stato un fratello, non avrebbe dovuto provare quei sentimenti per lui. Prima il desiderio di essere baciata, poi la voglia di baciarlo ed ora la gelosia cieca e il desiderio di essere anche solo la storia di una notte, come le ragazze che fino a quel momento lui si era portato a letto, tutto solo per provare cosa significasse essere baciata da lui, essere toccata con desiderio dalle sue mani. Doveva smetterla di pensare e sentire quelle cose, doveva smetterla prima che fosse troppo tardi. Non poteva prendersi una cotta per lui, era escluso. Doveva trovare una distrazione.

    Mandò un messaggio a Thomas per evitare che chiamasse preoccupato. Solo una parola per tranquillizzarlo:

    Arrivata!

    Lui rispose dopo un secondo, come se avesse il telefono in mano e stesse aspettando il suo messaggio:

    Ok. Scusa...

    Poi Ally scrisse un altro messaggio:

    "Scusa se non ti ho salutato, sono dovuta scappare. 

    Se domani sei libero mi faccio perdonare con un gelato.

    Ally"

    Premette Invio e infilò il telefono sotto il cuscino. Dopo qualche secondo sentì la vibrazione e lo tirò di nuovo fuori per leggere il messaggio, che si apriva con uno smile sorridente:

    "Anche se avessi qualche impegno mi libererei! 

    Mandami l'indirizzo, passo a prenderti domani sera alle sette.

    Buonanotte bellissima

    Dylan".

    Capitolo 22

    COSì VICINO… TROPPO VICINO

    Thomas

    L'idea di celebrare il matrimonio al ranch ovviamente era stata di Ally. Il giorno dopo quella serata al Luna Park, me la ritrovai davanti la porta di casa di buon mattino, perché a lei le idee migliori venivano di notte.

    Volle parlare

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