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Kiss me
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E-book116 pagine1 ora

Kiss me

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Info su questo ebook

Mia è una ragazza gentile ed estroversa alle prese con una storia d'amore finita male... o forse non ancora conclusa. Il suo mondo ruota intorno al "Kiss Me", il centro estetico in cui lavora. Un giorno una cliente snob con il suo affascinante fidanzato, promettente musicista, entreranno nella sua vita portando una buona dose di scompigli e grattacapi, ma anche un nuovo batticuore...
LinguaItaliano
Data di uscita22 dic 2021
ISBN9788893472029
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    Anteprima del libro

    Kiss me - Chiara Scali

    cover.jpg

    Chiara Scali

    KISS ME

    Prima Edizione Ebook 2022 © R come Romance

    ISBN: 9788893472029

    Immagine di copertina su licenza Adobestock.com, elaborazione Edizioni del Loggione

    img1.png

    www.storieromantiche.it

    Edizioni del Loggione srl

    Via Piave 60

    41121 Modena – Italy

    romance@loggione.it

    http://www.storieromantiche.it    e-mail: romance@loggione.it

    img2.jpg

    La trama di questo romanzo è frutto della fantasia dell’autore.

    Ogni coincidenza con fatti e persone reali, esistite o esistenti, è puramente casuale.

    Chiara Scali

    KISS ME

    Romanzo

    INDICE

    CAPITOLO - 1 -

    CAPITOLO - 2 -

    CAPITOLO – 3 -

    CAPITOLO - 4 -

    CAPITOLO – 5 -

    CAPITOLO – 6 -

    CAPITOLO – 7 -

    CAPITOLO – 8 -

    CAPITOLO – 9 -

    CAPITOLO – 10 -

    CAPITOLO – 11 -

    CAPITOLO – 12 -

    CAPITOLO – 13 -

    CAPITOLO – 14 -

    CAPITOLO – 15 -

    CAPITOLO – 16 -

    CAPITOLO – 17 -

    L’autrice

    Catalogo

    CAPITOLO - 1 -

    DRIN… DRIN … DRIN …

    Cavoli! Non si può iniziare così la settimana, non sono neanche le 9.00 e da fuori sento il telefono del salone squillare a più non posso. Oltretutto, ho anche i riflessi rallentati perché ieri sera ho fatto tardi con le mie amiche e abbiamo superato ogni limite di tasso alcolico tollerabile. Francesca le chiama le serate tabù, come il gioco in scatola con cui ci divertivamo da ragazzine, perché la regola principale delle nostre uscite è che, mentre mi trovo in loro compagnia, non devo per nessun motivo pronunciare il nome del mio ex e, tutte le volte che cado in errore, pago pegno bevendo birra.

    Pietro e io ci siamo lasciati da qualche mese e, sebbene abbia provato a dimenticarlo, uscendo occasionalmente con qualcun altro, resta ancora il grande e unico amore della mia vita. Dall’altro lato lui non si rassegna alla fine della nostra storia e continua imperterrito a mandarmi decine di messaggi al giorno per tentare di ricucire il rapporto. Lo amo ancora tantissimo, ma ho perso tutta la fiducia. 

    Rimango moderatamente serena solamente perché so che è impegnato con il suo lavoro a migliaia di chilometri da me.

    Ecco, finalmente riesco nella mia epica impresa di trovare le chiavi del negozio. Entro, tolgo l’allarme e mi catapulto sul cordless: «KISS ME buongiorno, sono Mia.» dico leggermente trafelata.

    «PRONTO… PRONTO…» dall’altra parte la comunicazione è pessima, «Pronto, sono Sophia De Santis mi sente? Pronto…»

    «Sì, pronto io la sento.» Cerco di scandire ogni singola parola. «Sono Mia, dica pure.»

    «Sì, cara» replica la voce femminile dall’altra parte «Qui non ho molto campo accidenti! Sono Sophia De Santis e ho urgente bisogno di prendere appuntamento per una manicure. C’è Giorgia per caso?»

    Trovo i suoi modi decisamente spocchiosi e malgrado sia abituata a lavorare con il pubblico non riesco proprio a digerire le persone che mi trattano con superiorità.  Vorrei risponderle: il martedì il negozio apre alle 10.00 e le urgenze, come le ha definite, si gestiscono da quell’ ora in poi!

     Mi armo però di una massiccia dose di calma zen e, gentilmente, provo a spiegarle come gira il mondo di noi comuni mortali.

    «Buongiorno, mia sorella arriverà più tardi, posso comunque aiutarla IO!» esclamo sottolineando vagamente il pronome io e poi continuo: «vorrebbe venire per la sua manicure?»

    «Cara, devo per forza venire dopo le 18.00, prima non se ne parla ho mille impegni.»

    La tipa qui, mi sbeffeggia pure.

    La sua arroganza e la sua supponenza mi fanno prudere il collo, mi viene l’allergia anche a distanza. Né la sua voce, né il suo nome però mi sono familiari, ma è anche vero che non è molto tempo che lavoro qui.  Fino a un po’ di tempo fa ero in giro per le tournée in tutta Italia con Pietro, il mio ormai ex fidanzato. Ci siamo conosciuti sui banchi di scuola, ci siamo messi insieme a 16 anni e all’età di 19, per non perderlo, ho inseguito il suo sogno di sfondare come attore in teatro. Abbiamo viaggiato tantissimo e le cose hanno funzionato bene mentre lavoravamo fianco a fianco nella stessa compagnia teatrale. Io facevo la truccatrice e lui recitava. Peccato però che lo abbia beccato mezzo nudo sul letto di scena del ROMEO e GIULIETTA con due gentil donne a divertirsi un po’. È stato devastante scoprire che forse era più adatto al porno che non alla prosa. La scena della sua schiena nuda e di due teste, una bionda e una rossa, che si prendevano cura contemporaneamente del suo pene credo rimarrà impressa in maniera indelebile nei miei ricordi. Nonostante la botta però, sono riuscita piano piano a riemergere dal buco nero in cui ero sprofondata e mi sono buttata a capofitto nell’attività di estetista gestita da mia sorella. Questo negozio ormai è diventata un po’ la mia seconda casa. È stato aperto durante il mio ultimo anno di liceo, ricordo ancora le trattative di mia sorella e della sua socia per l’acquisto dell’immobile. Il prezzo era altissimo perché Kiss me è al piano terra di un palazzo Ottocentesco nella Firenze vecchia, a due passi dal Duomo. Mi ricordo che il brillante agente immobiliare di allora disse a mia sorella che quelle stanze, un tempo, avevano ospitato la bottega di Giotto, e questo sarebbe stato di buon auspicio per l’apertura di un centro estetico. In casa nostra nessuno ha mai creduto alla storia di quel ciarlatano, non c’erano prove al riguardo, ma a me ha sempre fatto piacere pensare che in quel negozietto si sarebbe continuato ad operare in nome dell’arte. Giorgia aprì così il suo mutuo ventennale e, sempre pensando a Giotto, dipingemmo coi colori più disparati tutte le pareti. Oggi il centro estetico è una colorata bottega nella più bella città del mondo, la mia Firenze. Quando l’ho lasciata per seguire Pietro, ci avevo lasciato un pezzo di me con il quale adesso mi sono ricongiunta.

    Scuoto la testa per togliermi Pietro dai pensieri e provo a concentrarmi sulla cliente.

    «Signorina, nell’agenda vedo che Giorgia per oggi non ha spazi liberi, però posso farle io la manicure, le va bene alle 18:15?»

    Dall’altra parte odo un sospiro e poi riprende a gracchiare: «Che seccatura! D’accordo cara almeno proviamoci… Mi segni allora per le 18:15. Scriva Sophia De Santis, Sophia scritto con il ph mi raccomando, arrivederci."

    Bruscamente chiude la chiamata e io non posso credere che questa tipa, oltre ad avermi chiaramente snobbato, mi abbia anche riattaccato il telefono in faccia. E mi ha pure fatto lo spelling del suo nome del cavolo. Non vedo l’ora di vedere la faccia di questa ragazza, ammesso e concesso che io riesca a sopravvivere a questa giornata iniziata così male.

    Alle 9:50 arriva la mia sorellona e non resisto: devo proprio raccontarle della telefonata che ho ricevuto appena entrata in negozio.

    «Mia!» mi dice con enfasi «Devi cercare di stare tranquilla mentre ti occupi di Sophia. È da poco che viene qui e ci tengo a non farmela scappare. Sta progettando di sposarsi il prossimo anno e non voglio perdere l’occasione di proporle il mio pacchetto di trattamenti per le spose.»

    Pacchetto spose, uguale soldini. Capisco perfettamente l’interesse di mia sorella a marcarla stretta.

    «Certo che starò tranquilla.» ribatto subito «Le farò la manicure che vuole e vedrai che rimarrà soddisfatta.»

    «Ecco brava Mia, ti voglio così, sempre sul pezzo.»  mi applaude lei con le manine come una foca idiota.

    CAPITOLO - 2 -

    La giornata passa tranquilla tra tre caffè, un cornetto, un mega panino al prosciutto, due depilazioni, due pedicure e un trattamento per la cellulite.

    Le signore che frequentano il centro estetico mi hanno accolto benissimo e non posso lamentarmi del mio nuovo microcosmo. Tutte sanno della mia sventura a causa della quale

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