Matrimonio fra le dune: Harmony Collezione
()
Info su questo ebook
Il compito dello sceicco Khalil al Hasim è molto semplice: deve scortare la bella Layla Addison e consegnarla nelle mani del suo futuro sposo. Ma una volta scoperta la verità su quel matrimonio, decide di salvarla dal destino che l'aspetta e finisce con il chiederle a sua volta di sposarlo. Layla è incapace di resistere al selvaggio fascino di Khalil, tuttavia scopre che il principe sa anche essere un uomo arrogante e con la detestabile tendenza al comando. Non sarà per caso caduta dalla padella nella brace?
Sandra Marton
Tra le autrici piuù amate e lette dal pubblico italiano.
Leggi altro di Sandra Marton
Lo sceicco senza cuore: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDal letto all'altare Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Fra le tue calde braccia: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn cuore in vendita: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La rosa del deserto: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrigionieri della passione: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPassione d'Oriente: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl ritorno del cowboy: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome acqua cristallina: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mio regno per Lisa: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCorteggiamento italiano: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Sotterfugi d'amore: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna notte e per sempre: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Baci sotto le stelle: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn Natale dolce e sensuale: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Una sorpresa per Joe: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Matrimonio fra le dune
Titoli di questa serie (3)
L erede dello sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMatrimonio fra le dune: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrigioniera dello sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Ebook correlati
Fantasia veneziana: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVendetta fra le dune: Harmony Collezione Valutazione: 2 su 5 stelle2/5Tra le stelle e il cielo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLiberata dallo sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl principe degli scandali: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa stella del deserto: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDolce ribellione: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVendetta greca: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL unico desiderio del russo: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna notte da favola: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I doveri dello sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Una notte nel deserto: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa sposa del deserto: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrincipessa per una notte: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La notte di Zoe: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPrigioniera dello sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl guerriero delle dune: Harmony Collezione Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Un'affascinante ammaliatrice: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSegreta vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa rivincita del milionario: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn irrinunciabile ricatto: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI desideri del capo: eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl milionario e la ballerina: Harmony Jolly Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Una duplice proposta: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Accordo nuziale: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniClausola nuziale: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa promessa dello sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Fuga reale: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL erede dello sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa perla di Jazaar Valutazione: 5 su 5 stelle5/5
Narrativa romantica per voi
A.A.A. Cercasi Finta Fidanzata per Miliardario Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La mia vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDecameron Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'educazione sentimentale: Ediz. integrale Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Implorami Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Poliziotto E La Ragazza Della Caffetteria Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Resistere al Biker Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Opere Complete di Italo Svevo (Italian Edition) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ASSISTENTE Vergine: Virgins Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Prigioniera dei fae: Prigioniera dei fae, #1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOpere Romantiche Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa governante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna relazione proibita Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Non so perché ti amo. From Lukov with Love Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa spiaggia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa prigione di Sodoma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCime tempestose: Ediz. integrale Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Un sogno senza fine: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna Bellezza Complicata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPassione milionaria: Harmony Destiny Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Lezioni Proibite Valutazione: 5 su 5 stelle5/5A cavallo del destino: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIncontro col milionario: Harmony Collezione Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Fidanzati per finta Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La sfida del milionario: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTra le lenzuola del greco: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPassione e vendetta: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBruciante assolo: Harmony Privé Valutazione: 4 su 5 stelle4/5I caldi ricordi del capo: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L anello dello sceicco: Harmony Collezione Valutazione: 5 su 5 stelle5/5
Categorie correlate
Recensioni su Matrimonio fra le dune
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Matrimonio fra le dune - Sandra Marton
Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:
The Sheikh’s Wayward Wife
Harlequin Mills & Boon Modern Romance
© 2008 Sandra Myles
Traduzione di Velia De Magistris
Questa edizione è pubblicata per accordo con
Harlequin Books S.A.
Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o
persone della vita reale è puramente casuale.
Harmony è un marchio registrato di proprietà
HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.
© 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano
eBook ISBN 978-88-5897-763-7
1
Dal terrazzo del salone delle feste osservava la spiaggia deserta e il mare. Una falce di luna era sospesa nel cielo, una scimitarra che brillava nella notte scura punteggiata di stelle.
Dalla portafinestra alle sue spalle proveniva l’eco del chiacchiericcio e della musica. Era solo.
Solo e annoiato.
La notte era bella, la vista incantevole, ma Khalil si era recato ad Al Ankhara per affari, non per piacere. E, fino al quel momento, l’argomento affari non era stato neanche sfiorato.
Conosceva come le sue tasche tutto ciò che lo circondava. L’imponente palazzo in stile moresco. La sabbia bianca. L’oceano sconfinato. Era nato lì, non solo ad Al Ankhara, ma in quella reggia. La leggenda narrava che il suo paese fosse antico come il mare, eterno come il deserto. Una volta era stato patria di guerrieri, ora combatteva per trovare una collocazione in un presente che mutava troppo in fretta.
Khalil era come sospeso fra due mondi. Il suo cuore sarebbe rimasto per sempre lì, in quella terra aspra eppure bellissima, ma la sua vita era a New York, dove abitava da oltre dieci anni.
Era arrivato quella stessa mattina, chiamato da suo padre per quello che il genitore aveva definito un urgente affare di stato. La notizia era giunta nel momento meno opportuno ma Khalil, per quanto non desse grande importanza al suo ruolo in famiglia, credeva che fosse dovere di un figlio mostrare rispetto verso il proprio padre. Soprattutto se il padre in questione era un sultano.
Aveva letto la convocazione via e-mail e, dopo una breve esitazione, aveva dato ordine al suo pilota di prepararsi alla partenza, lasciando in sospeso un contratto multimilionario e una nuova amante nel suo letto. Diverse ore dopo era sceso dalla scaletta del suo jet privato, pronto praticamente a tutto... E invece era stato accolto come se il suo ritorno a casa non fosse altro che una semplice visita di cortesia.
Lo sceicco Khalil al Kadar, Principe di Al Ankhara, protettore del suo popolo, erede al trono del Leone e della Spada e, per quanto ne sapeva, possessore di almeno un’altra mezza dozzina di titoli nobiliari, affondò le mani nelle tasche dei pantaloni e si lasciò andare a un sospiro di frustrazione.
Suo padre, accompagnato dalla solita corte di ministri, lo aveva salutato con calore. «Eccellente, figlio mio» aveva detto. «Non hai perso tempo.»
«Ovviamente no, padre» aveva replicato lui. «Il tuo messaggio parlava di urgenza.»
«Vero» aveva confermato il sultano. «Ora, però, ho altre faccende di cui occuparmi.»
«Ma...»
«Ma ti spiegherò tutto fra poco» aveva concluso il sultano prima di allontanarsi.
Il fra poco si era trasformato in ore e, con il passare del tempo, la curiosità di Khalil si era mutata in irritazione. Il suo umore non era certo migliorato quando il segretario personale di suo padre aveva bussato alla porta del suo appartamento per informarlo che il sultano lo avrebbe incontrato durante il banchetto previsto per quella sera.
Khalil scosse la testa. Quanto urgente poteva essere il problema, se era possibile discuterne in un enorme salone dove si aggiravano almeno duecento ospiti?
Aveva fatto del suo meglio per comportarsi bene durante la cena, ma onestamente la sua pazienza si era ormai esaurita. Così si era scusato ed era uscito dalla sala per passeggiare sul terrazzo, controllare decine di volte l’orologio, chiedersi cosa stesse succedendo e...
Che cos’era?
Una figura era emersa dalle ombre che circondavano il palazzo e si stava dirigendo a passo svelto verso la spiaggia. Chi poteva essere? Era notte inoltrata e quella era la spiaggia privata della famiglia reale, sorvegliata da militari ventiquattr’ore al giorno.
Uno degli ospiti? No. La figura era coperta da una scura tunica maschile, mentre gli uomini presenti in sala indossavano tutti giacca e cravatta.
Khalil si avvicinò alla balaustra. Non poteva trattarsi di un uomo, si rese conto. La figura era troppo snella. Un ragazzo, allora. Uno dei servitori forse, ma tutti i dipendenti del palazzo sapevano che il sultano non concedeva loro l’accesso alla sua spiaggia.
Il ragazzo aveva raggiunto il posto dove sabbia e mare si incontravano. Khalil socchiuse gli occhi. Era la sua immaginazione, o c’era tensione nella sua postura, rigidità nei suoi movimenti?
Lo sconosciuto avanzò di un passo. Le onde gli lambirono le caviglie, poi le gambe.
Che diavolo pensava di fare? Domanda inutile, perché il ragazzo continuava a inoltrarsi in mare, un mare profondo già a pochi passi dalla riva e habitat di squali affamati.
Khalil borbottò un’imprecazione, scavalcò la ringhiera con un balzo atletico e corse verso la battigia.
Layla era sgattaiolata fuori dall’harem con il cuore che le batteva così forte da indurla a credere che chiunque avrebbe potuto sentirlo. Era sorpresa di essere arrivata sin lì. I suoi carcerieri non si erano resi conto della sua fuga. Oh, certamente loro non si definivano carcerieri. Le due donne che non la perdevano mai di vista avrebbero dovuto essere, secondo quanto aveva affermato suo padre, le sue damigelle, mentre l’uomo massiccio dal viso sfregiato, Ahmet, una sorta di guardia del corpo.
«Al Ankhara può sembrare una terra da sogno, ma non lo è» aveva sentenziato suo padre. «Hai bisogno di protezione.»
Almeno in questo aveva ragione. Al Ankhara, con le sue moschee e gli edifici in stile moresco, appariva agli occhi di un turista come l’illustrazione di un libro di favole, ma la realtà era ben diversa. Quanto le era accaduto durante gli ultimi giorni ne era una dimostrazione.
Il suo unico pensiero era stato quello di fuggire. Ma come?
Lei e le sue cosiddette damigelle erano alloggiate in una costruzione adiacente al palazzo. Un tempo doveva essere stata molto bella, ma adesso i pavimenti di marmo erano rovinati e i tappeti consumati dagli anni. Le finestre che affacciavano su una spiaggia erano sbarrate. La porta di accesso alla reggia era chiusa a chiave. Quella che dava sulla spiaggia era assicurata con un catenaccio ormai arrugginito.
In altre parole, era in trappola.
Poi, poco prima del tramonto, un colpo di fortuna. Una nave era apparsa. Be’, molto più che una semplice nave, uno yacht. Aveva ancorato al largo, ma quanto poteva contare quella distanza per una donna ridotta alla disperazione?
Layla si era posta il problema di come raggiungere l’imbarcazione. Aveva trovato un fermaglio per capelli. Un fermaglio molto grande, di rame. O forse d’oro, per quel che ne capiva. Un fermaglio che, in ogni caso, avrebbe potuto usare per forzare il catenaccio una volta che i suoi guardiani fossero andati a dormire.
Così lo aveva nascosto in una crepa del muro e aveva aspettato.
Le donne le avevano portato la cena. Lei non aveva toccato cibo. Le damigelle erano passate poi al solito rituale del bagno. Giunto il momento di farle indossare la camicia da notte, Layla aveva fatto capire loro di aver freddo.
Le donne avevano riso. D’altra parte, tutto di lei suscitava la loro ilarità. I capelli biondi. Gli occhi azzurri. La carnagione chiara e persino il suo fisico snello. Il fatto che lei avesse dichiarato di sentire freddo quando la temperatura aveva raggiunto vette da record, le aveva addirittura fatte sbellicare dalle risate. Le avevano comunque dato una tunica pesante al posto della camicia da notte e l’avevano accompagnata nella sua stanza.
Layla aveva atteso di non sentire più suoni eccetto il russare di Ahmet e, armata del suo fermacapelli, in qualche modo era riuscita a far saltare il catenaccio.
Avrebbe voluto correre verso la spiaggia ma, per non dare nell’occhio, si era costretta ad avanzare lentamente.
E ora finalmente era sulla battigia. Mosse qualche passo nell’acqua, verso il largo, ma, all’improvviso, qualcosa la fermò.
Qualcosa di grande. Di imponente.
Un uomo.
Forti braccia l’afferrarono per le spalle. La sollevarono in aria. Layla urlò, per la rabbia più che per la paura. Come aveva fatto Ahmet a riacciuffarla così velocemente?
Ma non era Ahmet.
Il corpo contro il quale premeva il suo era forte e snello, non certo coperto da strati di grasso come quello del guardiano. Le braccia che la stringevano erano muscolose. Persino l’odore della pelle era diverso: il suo orrendo carceriere puzzava di sudore, mentre l’uomo che la teneva sospesa a mezz’aria profumava di mare e di una costosa ed esclusiva colonia.
Dunque ora non sarebbe stata consegnata a un grasso bandito in cerca di moglie, pensò Layla sconcertata mentre continuava a dibattersi, ma stava per essere violentata da uno sconosciuto con un buon profumo...
Smise di pensare e gridò.
L’urlo acuto lo assordò per un istante.
Una donna? Quella creatura che si dimenava con la furia di un gatto selvatico non era un ragazzo, si rese conto Khalil. Era una donna.
Una donna in tutto e per tutto.
Su quello non esistevano dubbi. Il cappuccio della tunica era scivolato e i lunghi capelli le erano ricaduti sul viso. In quella posizione, il fondoschiena di lei praticamente aderiva al suo bassoventre. Nel tentativo di trattenerla, le aveva messo le mani sui seni.
Cosa diavolo stava succedendo?
Di una sola cosa era sicuro: non era quello il momento per trovare una risposta alla domanda. La sconosciuta stava cercando di liberarsi con tutte le sue forze. Bene, l’avrebbe accontentata non appena avesse smesso di tentare di ucciderlo. D’accordo, forse uccidere era un’esagerazione, ma lei continuava a colpirlo con i gomiti nello stomaco e con i talloni sugli stinchi.
E quel fondoschiena. Piccolo, sodo, elegante. Era praticamente incollato a lui e... Dannazione, il suo corpo stava reagendo.
«Bass!» esclamò Khalil, ma sarebbe stato di maggior efficacia intimare a una tigre di fermarsi. «Shismak?» provò ancora, ma non ottenne risposta. D’altra parte, chi avrebbe dato quell’informazione in un momento simile? Tuttavia, gli era sembrato logico chiederle chi fosse.
Non importava. Importava invece che si stavano ancora agitando fra le onde, lei nel tentativo di liberarsi, lui nel tentativo di trattenerla. E soprattutto nel tentativo di impedirsi di reagire alle continue sollecitazioni cui era sottoposta una parte ben precisa del suo corpo.
Il che lo stava portando a dimenticare i dettagli più importanti. La donna era un’intrusa. Era sulla spiaggia privata della famiglia reale. Come ci era arrivata, e come aveva fatto a eludere la sorveglianza? La sua intenzione era quella di fare un bagno a mezzanotte, o di togliersi la vita?
Il risuonare di passi concitati alle sue spalle lo indusse a voltarsi. Khalil scorse due donne massicce e una specie di energumeno che correvano verso di loro.
L’uomo brandiva una sciabola. «Getta l’arma!» gli ordinò Khalil in arabo.
Il tizio si fermò, lo guardò, impallidì e cadde in ginocchio, subito imitato dalle due donne.
Per qualche istante nessuno si mosse, nemmeno la donna che stringeva fra le braccia. Bene, pensò Khalil, lasciandola finalmente andare. Poi riprese a rivolgersi ai tre nuovi arrivati con un fiume di parole.
Parole che Layla, però, non capiva. E soprattutto non capiva perché i suoi carcerieri si fossero prostrati faccia a terra davanti al folle