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Vita nuova per Amy e Jake: Harmony Collezione
Vita nuova per Amy e Jake: Harmony Collezione
Vita nuova per Amy e Jake: Harmony Collezione
E-book151 pagine2 ore

Vita nuova per Amy e Jake: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Amy e Jake si conoscono al battesimo del figlio di amici comuni. Nell'attimo in cui la vede, Jake rimane incantato dagli occhi verdi di Amy, tanto che al termine della cerimonia accetta con piacere di seguirla a casa sua. A una condizione, però: nessun impegno e nessuna promessa di amore eterno. E, in effetti, si vedono solo quella notte. Un mese dopo, Amy scopre di essere incinta ma la cosa non la sconvolge, anzi le fa piacere. E Jake, come reagirà?

LinguaItaliano
Data di uscita10 set 2015
ISBN9788858939451
Vita nuova per Amy e Jake: Harmony Collezione
Autore

Liz Fielding

Liz Fielding vive a Merlin's Fort, nel Galles, una terra leggendaria e disseminata di castelli. Sposata da quasi trent'anni con John, l'uomo che ha conosciuto quando lavorava in Africa, ha due figli e un gattone bianco e nero chiamato Rocky.

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    Anteprima del libro

    Vita nuova per Amy e Jake - Liz Fielding

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Bachelor’s Baby

    Harlequin Mills & Boon Tender Romance

    © 2001 Linda Allsopp

    Traduzione di Sonia Scognamiglio

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2004 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5893-945-1

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    Prologo

    Jake Hallam non riusciva a distogliere lo sguardo da lei. Era arrivata in ritardo per il battesimo ed era stata sorpresa da uno dei tanti scrosci di pioggia che avevano interessato la zona per tutto il giorno.

    Quella visione si diresse verso di lui.

    La luce proveniente dalle vetrate della chiesa si rifletteva sulle gocce di pioggia che le bagnavano i capelli e la facevano risplendere come un angelo. Aveva con sé un profumato cestino di fiori, e le lunghe ciglia le proiettavano una leggera ombra sul viso. Quando si avvicinò al bambino che piangeva tra le braccia della mamma, gli sussurrò delle brevi frasi con voce melodiosa e il piccolo si calmò all’istante. Subito dopo si voltò verso Jake e si presentò.

    «Sono Amaryllis Jones.»

    «Amaryllis?» le fece eco lui.

    «È il mio nome per intero, lo uso solo quando mi presento a qualcuno per la prima volta, ma tutti mi chiamano Amy.»

    Jake avrebbe voluto dire qualcosa, però in quel momento non riusciva ad articolare un pensiero di senso compiuto. Quella donna, con i capelli biondi tagliati corti, aveva l’aspetto di un elfo dei boschi.

    «Tu, invece, sei Jacob Hallam, vero? Willow e Mike mi hanno parlato molto di te.»

    «Sono Jake» si affrettò ad aggiungere l’uomo, «e qualunque cosa ti abbiano detto di me... probabilmente è vera.» Non era il caso di mentire in chiesa.

    «Davvero?» ribatté lei, chinando la testa da un lato con un lieve sorriso. «In genere, nessuno corrisponde perfettamente alle descrizioni delle altre persone.»

    Lui avrebbe voluto proseguire la conversazione, ma lei si era già allontanata per chiedere scusa del suo ritardo.

    Willow e Mike, i genitori del piccolo da battezzare, la baciarono e accolsero con gioia gli splendidi fiori blu che Amy porgeva loro.

    «Ecco il motivo del mio ritardo» aggiunse lei. «Ho visto queste campanule dello stesso colore degli occhi del piccolo Ben e mi sono fermata per coglierne qualcuna.»

    Durante la cerimonia, Jake ebbe modo di osservare da ogni punto di vista il volto delizioso della giovane donna. Aveva lineamenti delicati e fini e i suoi occhi non erano proprio blu, ma del colore dell’oceano, un azzurro intenso con del verde intorno. Provava una stranissima sensazione di disagio, avrebbe voluto scappare via lontano da quello sguardo ammaliatore cui sentiva di non poter resistere. Ma aveva promesso ai suoi amici di fare da padrino al loro primo figlio e per nessun motivo sarebbe venuto meno alla parola data.

    Anche durante il rinfresco, la sua mente era continuamente distratta dall’essenza floreale che da lei emanava, vi era qualcosa di incredibilmente intenso in quella donna, qualcosa che era in grado di calamitare la sua attenzione al cento per cento.

    Quando anche le foto di rito furono terminate, Jake si voltò ancora verso Amy ed ebbe la sensazione di aver mancato di poco il suo sguardo. Poteva essere? Anche lei si sentiva attratta da lui? Oppure era soltanto la sua immaginazione? Forse, ma la cosa certa era che arrivarono di fronte all’uscita nello stesso istante.

    «Aspetta, Amy» la fermò Mike. «Ha ripreso a piovere, ti bagnerai sul tuo manico di scopa.»

    «Manico di scopa?» Jake non capiva.

    Per la prima volta da quando era arrivata in chiesa, lei lo guardò dritto negli occhi. «Mi crede una strega.» Avrebbe dovuto sorridere, ma non lo fece. «Non è così, Mike?» domandò lei all’amico, continuando a tenere lo sguardo fisso su Jake che era incapace di muoversi.

    Mike esitò, e a quel punto Amy reclinò la testa e rise di gusto. Il suo collo di alabastro era una tentazione per Jake, avrebbe voluto carezzarlo e baciarlo.

    «Tesoro, ti vogliono di là» li interruppe Willow, chiamando il marito.

    «Ma, cara, avevo intenzione di accompagnare Amy a casa...»

    «Non preoccuparti, lo farò io» intervenne Jake, deciso.

    «Sei certo che non ti pesi? Non è proprio sulla tua strada» gli fece notare Mike.

    Ma a lui non pesava affatto, sarebbe andato in qualunque direzione Amy lo avesse condotto sin dal primo istante in cui l’aveva vista. «Non ci sono problemi, tu va’ pure con tua moglie.» Forse era proprio vero, Mike aveva ragione... In fondo, quella donna era una strega.

    «Va bene, in questo caso ti ringrazio. E grazie soprattutto per oggi. Anzi, grazie a tutti e due, padrino e madrina di mio figlio. Jake, chiamami quando torni dagli Stati Uniti.»

    Non appena furono fuori, Amy si fermò e guardò Jake negli occhi ancora una volta.

    «Sei proprio sicuro?» Ma non si riferiva al passaggio, e lo sapevano entrambi.

    «Sicurissimo» specificò lui, conducendola alla sua macchina.

    Una volta dentro, avviò il motore e si voltò di scatto verso di lei.

    «Da che parte?»

    «Sinistra. Abito dalla parte opposta del villaggio, però non è lontano.»

    Non era lontano, ma era come in un altro mondo. La casa di Mike e Willow era di un moderno minimalismo, un miracolo di funzionalità ideato per gente indaffarata e che sorgeva in un piccolo pezzo di terra che non era molto somigliante a un giardino vero.

    Amy, in netto contrasto, viveva in un vecchio cottage circondato da un giardino vecchio stampo traboccante fiori di tutti i tipi che sbocciavano in ogni angolo.

    Giunti sotto il delizioso portico ricoperto di rampicanti, Amy e Jake si fermarono un istante per riflettere. Si guardarono in volto reciprocamente, e sebbene non ci fosse stato alcun tipo di scambio verbale, ogni cosa era perfettamente limpida fra i due. Sapevano bene cosa desiderassero in quel preciso momento e nessuno dei due si sarebbe tirato indietro. Non ci sarebbero stati ripensamenti di sorta.

    Eppure, un istante dopo era come se si stessero interrogando di nuovo sulle reciproche intenzioni, ma questa volta in silenzio, e il perpetuarsi di quel silenzio poteva essere inteso come un segno di assenso da parte di tutti e due.

    «Non mi piace impegnarmi» disse lui piuttosto rudemente e quasi augurandosi che lei lo mandasse via, che gli dicesse di andarsene.

    Ma lei non disse nulla del genere, non disse proprio niente.

    Gli occhi verdazzurri di lei erano inchiodati a quelli di lui, si chiedevano quale decisione avesse preso, se alla fine sarebbe entrato in casa oppure no.

    Per tutto il giorno, Jake non aveva fatto altro che immaginare di restare da solo con lei, perché Amy era la donna che aveva sempre desiderato e che avrebbe potuto con uno sguardo realizzare ogni suo sogno.

    Peccato che lei, invece, avrebbe perso solo il suo tempo.

    Lui sapeva di essere un uomo arido, superficiale, ricco solo delle cose che il denaro può comprare, incapace di dare e provare amore.

    In genere poteva convivere tranquillamente con questo suo modo di essere, non gli creava problemi. Ma quel giorno, in compagnia dei suoi migliori amici che si amavano e avevano deciso di condividere le reciproche esistenze mettendo al mondo perfino un figlio, si era sentito molto solo e anche piuttosto spaventato dal suo atteggiamento.

    Amy Jones gli stava offrendo la possibilità di dimenticare, di perdersi per qualche ora. Non avrebbe avuto senso rifiutare un’occasione del genere. Con un unico movimento, Jake prese le chiavi di casa e abbracciò la ragazza.

    La strinse a sé e per un momento ogni cosa gli parve possibile.

    Non era reale, certo, era solo una sensazione, ma con le sue labbra premute su quelle di lei, ogni altra cosa aveva totalmente perso d’importanza.

    1

    PRIMO MESE. La tua gravidanza non è ancora stata confermata. Molte donne, comunque, si rendono conto di essere incinte anche senza averne ancora la certezza.

    Amy non aveva bisogno di ricevere conferme per ciò che il suo corpo sapeva già con certezza. Anche la sua mente ne era convinta, anzi lo era sempre stata sin da quel momento di pura magia che aveva vissuto con Jake.

    E dal primo istante in cui lo aveva visto al battesimo, aveva capito che era lui l’uomo che aveva aspettato fino ad allora e che il momento giusto era arrivato.

    Aveva letto negli occhi di lui anche quello che non aveva voluto dirle, e cioè che non solo non si sentisse pronto per alcun tipo di relazione stabile e che non l’avrebbe richiamata dopo quella notte, ma che il timore di ricevere amore era almeno pari a quello di amare lui stesso.

    Tuttavia, non importava.

    Doveva sforzarsi di non guardare l’orologio a ogni istante e di controllare la sua impazienza. Era letteralmente fuggita via dal negozio, affidando alla sua amica e assistente il compito di occuparsi della chiusura.

    Aveva bisogno della certezza scientifica per confermare le sue sensazioni, per quanto non avesse dubbi di sorta. E adesso doveva ricorrere a tutta la sua forza di volontà per non impazzire prima che lo stick colorasse la sua piccola linea di blu e rendesse la cosa ufficiale.

    Il tempo per l’attesa del risultato del test sembrava molto più lungo delle due settimane trascorse dalla notte in cui Jake aveva dormito con lei.

    Amy lo aveva osservato dal tiepido cantuccio del suo letto mentre si rivestiva e poi lasciava il cottage. Non le aveva detto niente prima di uscire, nessun Ci vediamo o Ti chiamo io, e lei aveva preferito questa rude sincerità a una

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