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In crociera col playboy: Harmony Collezione
In crociera col playboy: Harmony Collezione
In crociera col playboy: Harmony Collezione
E-book158 pagine3 ore

In crociera col playboy: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

In balia di calde acque agitate...



Navigare il Mediterraneo a bordo di uno yacht di lusso sarebbe per chiunque un sogno. Per Isobel Keyes, invece, quella strana crociera somiglia più a un incubo: la bella giornalista si trova lì per intervistare Marco Lombardi, abile e spietato uomo d'affari che ha causato la rovina della sua famiglia, e nonostante insegua uno scoop come quello da tutta la vita, non aveva considerato gli effetti della forzata convivenza con un uomo così... affascinante. L'attrazione fra loro è forte dal primo istante, e non sarà facile per nessuno dei due resisterle.
LinguaItaliano
Data di uscita9 mar 2018
ISBN9788858979709
In crociera col playboy: Harmony Collezione
Autore

Kathryn Ross

Americana, viene giustamente considerata uno dei nuovi "talenti" della narrativa rosa targata Harlequin.

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    Anteprima del libro

    In crociera col playboy - Kathryn Ross

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Interview with a Playboy

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2011 Kathryn Ross

    Traduzione di Anna Vassalli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved..

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5897-970-9

    1

    «Ma guarda un po’ chi c’è alla reception!» esclamò Marco Lombardi in tono compiaciuto.

    Seppur impegnato a rivedere dei documenti finanziari complessi, il suo contabile alzò gli occhi dal plico che stava esaminando e seguì lo sguardo del capo, rivolto verso il monitor della sicurezza alla parete. «Non è quella giornalista che si aggira qui intorno da un paio di giorni?» domandò, aggrottando la fronte.

    «Proprio lei.» Marco sorrise. «Ma non preoccuparti, John. È stata invitata.»

    «Invitata? Vuoi dire che le hai permesso di incontrarti?»

    «Puoi ben dirlo» replicò Marco, divertito dall’espressione sbalordita dell’altro.

    «Ma tu odi la stampa... non hai mai concesso interviste!»

    «Vero, ma ci ho ripensato.»

    John lo fissò incredulo. Il multimilionario italiano aveva sempre difeso la propria privacy a spada tratta e, dopo il divorzio avvenuto due anni prima, il suo atteggiamento nei confronti della stampa si era inasprito.

    Eppure aveva invitato quella giornalista che, a suo parere, avrebbe portato solo guai. Quella donna aveva la pessima abitudine di ficcare il naso: ovunque Marco andasse, la signorina Keyes c’era, pronta a far domande sull’acquisizione dell’industria dolciaria Sienna, una trattativa che avrebbe dovuta restare segreta, soprattutto adesso, nella delicata fase conclusiva. Era un accordo del tutto legale, eppure la presenza di quella ficcanaso gli dava l’impressione che stessero agendo in modo poco pulito.

    «Ma... perché?» si decise a domandare John, mentre rifletteva sul fatto che la persona con cui stava parlando era Marco Lombardi, un uomo conosciuto per la sua astuzia.

    «Lo conosci il vecchio detto: tieni gli amici vicini e i nemici ancor più vicini? Be’, diciamo che lo sto mettendo in pratica.»

    John, dubbioso, guardò di nuovo il monitor. Notò che Isobel Keyes controllava con impazienza l’orologio. «A che ora avete appuntamento? Vuoi che porti i documenti in un’altra stanza e continui a lavorare là?»

    «No.» Marco riportò lo sguardo al monitor. «La signorina Keyes può aspettare. È già stata fortunata a essere ammessa qui, quindi la riceveremo quando saremo pronti.»

    «Ah, capisco!» John ebbe un’illuminazione. «Intendi tenerla in sospeso finché l’accordo sarà firmato.»

    «Non proprio. Tenerla occupata sarebbe più corretto.» Marco sorrise. «Adesso concentriamoci su ciò che è importante, d’accordo?»

    Aprendo il plico, John non poté fare a meno di provare compassione per la giovane in abito formale che attendeva alla reception. In quel momento, probabilmente, era compiaciuta per aver ottenuto un’intervista con lo sfuggente multimilionario e non prevedeva minimamente di doversi scontrare con Marco Lombardi.

    Isobel non era per niente soddisfatta. Un’ora prima era stata sul punto di scoprire esattamente cosa succedeva alla Sienna. Le era stata concessa un’intervista con uno degli azionisti della società che poi, all’ultimo momento, era stata annullata e Claudia, la sua capo servizio, le aveva imposto di accantonare l’argomento. «Ho qualcosa di meglio per te» le aveva confidato al colmo dell’eccitazione. «Ho appena ricevuto una telefonata dal direttore. Ci crederesti? Marco Lombardi ha accettato di concedere l’esclusiva al Daily Banner

    Isobel era rimasta di sasso. Aveva tentato infinite volte di contattare Marco Lombardi, ma non era mai riuscita ad andare oltre la sua segretaria. «Ha intenzione di confermare i suoi piani di acquisizione della Sienna?» aveva chiesto speranzosa.

    «Isobel, dimentica l’aspetto finanziario della faccenda. Quello che vogliamo è una panoramica della sua vita privata e dei motivi reali che lo hanno portato al divorzio. Sono queste le cose che interessano i lettori, e per il giornale sarà una manna.»

    Isobel serrò i pugni in un gesto nervoso. Sapeva che molti dei suoi colleghi giornalisti sarebbero stati ben felici di ottenere un’intervista con il fantastico italiano. Ma lei era una professionista seria, non si interessava al gossip. Non le importava un bel niente della vita sentimentale di Marco Lombardi, voleva scrivere solo un resoconto del suo successo.

    Per quel che la riguardava, il suo giornale aveva appena stretto un patto col diavolo ma, come al solito, erano le vendite a fare il bello e il cattivo tempo, si disse rabbiosa.

    «Può salire, signorina Keyes.» La receptionist le sorrise. «L’ufficio del signor Lombardi è all’ultimo piano.»

    Alleluia!, pensò sarcastica Isobel, dando un’occhiata all’orologio. L’avevano fatta aspettare più di un’ora. Naturalmente di proposito.

    In ascensore cercò di calmarsi. Non aveva scelta, ma inghiottire i propri principi per dare al giornale l’articolo che volevano la faceva infuriare. Marco era il tipo d’uomo che lei disprezzava. Uno di quelli che fanno esattamente ciò che vogliono, incuranti delle conseguenze e del male che possono arrecare agli altri. E il giudizio di Isobel era fondato, perché era stato proprio quell’uomo a sottrarre l’impresa a suo nonno, undici anni prima, spezzandogli il cuore.

    A suo parere, Marco era un gran ciarlatano e, francamente, Isobel non riusciva a capire perché ci fosse tanto interesse intorno al suo divorzio. Il motivo per cui si era separato dalla moglie le pareva più che evidente: Marco era sempre stato un donnaiolo, al punto che molti si erano stupiti quando aveva annunciato le nozze. Dopo il divorzio era stato fotografato ogni settimana con una donna diversa. Qualche giornale l’aveva persino definito il tipico playboy che fa incetta di cuori.

    Per l’amor del cielo!

    Quando le porte dell’ascensore si aprirono, Isobel inspirò a fondo e s’impose di accantonare idee preconcette che avrebbero potuto condizionare il suo giudizio.

    «Da questa parte, signorina Keyes.» Una segretaria la introdusse in un ufficio dal quale si godeva una stupenda panoramica su Londra. Ma non fu la vista mozzafiato ad attrarre l’attenzione di Isobel, bensì l’uomo che sedeva dietro l’immensa scrivania.

    Ne aveva sentite talmente tante su di lui nel corso degli anni che trovarselo davanti così all’improvviso la lasciò spiazzata.

    Marco era intento a leggere un documento e non alzò gli occhi. «La signorina Keyes, immagino» mormorò in tono assente, come se fosse a stento consapevole della sua presenza. Il suo inglese era perfetto ma, infastidita, Isobel notò che la cadenza italiana era molto sexy.

    Indossava una camicia bianca con il primo bottone slacciato e Isobel considerò suo malgrado che quel bianco contrastava con la pelle abbronzata e i folti capelli scuri.

    Quando si fermò accanto alla scrivania, lui alzò gli occhi e i loro sguardi s’incrociarono. Per un istante lei ebbe come l’impressione che il cuore, inspiegabilmente, smettesse di battere.

    Marco era un uomo molto affascinante, pensò. Il suo viso trasmetteva determinazione e potere, ma erano gli occhi ad attrarre la sua attenzione. Occhi incredibili, come non ne aveva mai visti, scuri, ardenti e straordinariamente intensi.

    Isobel non riusciva a capire perché fosse rimasta così colpita. Aveva sempre saputo che Marco Lombardi era attraente, la sua immagine compariva quotidianamente sulle copertine delle riviste. Ma lei, a dispetto di tutte le donne che spasimavano per lui, si era sempre chiesta cos’avesse di tanto speciale. Quell’uomo non le piaceva affatto come persona e, a suo parere, la mancanza di moralità annullava ogni bellezza estetica. Dunque per lei fu un vero shock trovarsi così... ipnotizzata.

    «Si sieda e si metta a suo agio.» Lui le indicò la sedia di fronte e Isobel dovette riscuotersi per non restare imbambolata.

    Cosa diavolo stava combinando? Lo stava fissando come un’idiota, consapevole che lo sguardo di Marco l’aveva già percorsa da capo a piedi. Nella più totale indifferenza. Non c’era da sorprendersi.

    Isobel sapeva di non poter competere con le donne che piacevano a Marco. Tanto per cominciare la sua ex moglie era un’attrice, considerata una delle donne più affascinanti del mondo. Al confronto, lei non era niente. I suoi abiti erano formali, le sue curve troppo procaci e i suoi lunghi capelli neri, per quanto lucenti e con un buon taglio, erano acconciati secondo le norme dettate dalla praticità.

    Ma questo era il suo stile. Non voleva apparire troppo femminile o sexy, perché voleva essere presa sul serio al lavoro. E non voleva attrarre uomini del genere di Marco Lombardi. Suo padre era stato un donnaiolo e lei sapeva per esperienza quanto un uomo del genere possa rovinare la vita degli altri.

    Il ricordo la riportò bruscamente alla realtà. «Allora, signor Lombardi, sembra che lei sia riuscito a distogliere l’attenzione dagli accordi per acquisire la Sienna» rimarcò mentre si sedeva.

    «Dice?» domandò aspro. Il tono conciso e professionale della giovane lo sorprendeva. La maggior parte delle donne flirtava con lui. Pur mostrandosi professionali, si tradivano con un battito di ciglia o un lieve sorriso, ma non Isobel Keyes.

    «Sa benissimo che è così» ribadì lei, «e sappiamo entrambi che è l’unico motivo per cui ho ottenuto l’intervista.»

    Interessante, pensò Marco, mentre degnava di un’altra rapida occhiata l’aspetto modesto della giornalista.

    A prima vista, quando l’aveva notata sul monitor della sicurezza, gli era parsa una facile preda da rabbonire con qualche frottola. Adesso doveva ricredersi. «Mi sembra convinta di quanto sostiene.»

    «Infatti.» Isobel alzò leggermente il mento. «Questa mattina ho visto il suo contabile negli uffici della Sienna

    «Possibile. È un libero professionista, può andare dove crede.»

    «Va dove lo manda lei» ribatté pronta.

    Marco non aveva ancora notato i suoi occhi: pagliuzze dorate ravvivano il verde smeraldo dell’iride. Si fermò a studiare con grande calma anche il suo viso. In un primo momento, forse perché non l’aveva vista da vicino, le aveva dato una trentina d’anni, ma ora si rendeva conto che doveva averne poco più di venti. L’acconciatura, certo, non l’aiutava. E poi non era truccata. Ma che bella pelle aveva. Con un po’ d’impegno sarebbe potuta essere attraente.

    Era l’abbigliamento così scialbo a farla sembrare più vecchia. Nessuna donna italiana si sarebbe mai sognata di indossare una camicetta come quella. Abbottonata fino al collo, per giunta! Isobel Keyes aveva fianchi sottili e curve al punto giusto, se avesse scelto un capo con una scollatura più ampia, il suo aspetto ne avrebbe senza dubbio giovato, pensò Marco.

    Isobel si rese conto di quell’attento esame sul proprio corpo e ne restò turbata. Perché lui la guardava in quel modo? Sembrava soppesasse il suo potenziale.

    L’idea la sconvolse ancor di più. Accidenti, stava arrossendo! E quell’uomo neanche le piaceva. Non si sarebbe interessata a lui nemmeno se fosse stato l’ultimo uomo sulla terra. Ma che importava, tanto Marco Lombardi non si sarebbe mai interessato a lei! Forse guardava in quel modo tutte le donne, o forse stava cercando di distrarla dalla conversazione. Già, era una possibilità.

    Raddrizzò la schiena. «Quindi mi sta dicendo che non ha interesse nell’acquisizione della Sienna

    Marco sorrise. La sua tenacia era da ammirare, ma era il momento di ridimensionarla. «Mi pare di capire che lei voglia

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