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La donna del capo
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La donna del capo
E-book144 pagine1 ora

La donna del capo

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Info su questo ebook

Dalle nove alle cinque...
L'affiatamento tra Nicole Connell e Luke Santana, il suo irresistibile capo, non si esaurisce durante l'orario d'ufficio. Lei e Luke lavorano duro e "giocano" allo stesso modo, seguendo però regole precise: nessun impegno, niente clausole matrimoniali, solo pura passione. Ma le regole sono fatte per essere infrante e Nicole presto si trova a desiderare più di quanto Luke abbia mai promesso di darle. Quando si rende conto che i suoi sentimenti non saranno mai corrisposti, abbandona il lavoro e mette fine alla loro storia. Luke non può lasciarla andare senza spiegazioni tuttavia, quando scopre il segreto che Nicole porta con sé, non sa se riuscirà a soddisfare un impegno che va oltre qualche appassionata ora di straordinario.
LinguaItaliano
Data di uscita10 giu 2020
ISBN9788830515666
La donna del capo
Autore

Kathryn Ross

Americana, viene giustamente considerata uno dei nuovi "talenti" della narrativa rosa targata Harlequin.

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    Anteprima del libro

    La donna del capo - Kathryn Ross

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Taken By the Tycoon

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2006 Kathryn Ross

    Traduzione di Elisabetta Ungaro

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2007 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3051-566-6

    1

    I loro sguardi si incrociarono al di sopra del tavolo, nella sala delle riunioni. Nicole sentì un fremito. L’aria si caricò d’elettricità e lei abbassò in fretta gli occhi sui propri appunti.

    «Concludendo, i dati sono buoni, come i signori possono vedere. Se non insorgono complicazioni, l’accordo per l’acquisizione avverrà in tempi brevi, e la R.J. Records presto sarà nostra.»

    Uno scroscio di applausi accolse le sue parole. Intorno al lungo tavolo ci furono parecchi sorrisi di soddisfazione. Ma Luke non stava sorridendo. La guardava con quella luce negli occhi, come se potesse leggerle dentro, dritto in fondo all’anima.

    Nicole si sentiva a disagio. Quello sguardo intenso le faceva accelerare le pulsazioni, infiammare le guance, confondere i pensieri e scordare ciò che doveva dire.

    «Allora...» controllò i fogli che aveva davanti, «... quello che dobbiamo fare adesso...»

    «Quello che dobbiamo fare adesso è aggiornare la riunione a un altro momento» intervenne Luke, con voce perentoria.

    Nicole si accigliò. Stava per dire che rimanevano ancora argomenti importanti da trattare, ma lui si era già alzato e aveva spostato la propria sedia dal lungo tavolo lucido.

    «Grazie della vostra attenzione, signori, ma credo che a questo punto possiamo anche chiudere qui e aggiornare la riunione a domani mattina.»

    I presenti si rilassarono, seguendo l’esempio del capo. Chiacchiere e battute di spirito si intrecciarono, allentando la tensione dei giorni precedenti. L’intero ufficio era sotto pressione da settimane, per preparare la bozza della fusione con la casa discografica R.J. Records.

    Nicole radunò le proprie carte e le ripose nella cartella di cuoio. Attraverso la stanza vide Luke che parlava con uno dei direttori. Era appoggiato alla finestra, e alle sue spalle si vedeva il profilo dei grattacieli di Miami. Ma non era il panorama a calamitare l’attenzione di Nicole, quanto piuttosto l’ampiezza delle spalle di lui, messa in evidenza dalla giacca dell’abito grigio che indossava... il gesto casuale della mano posata sul fianco, sui calzoni che cadevano a pennello sul suo corpo allenato.

    Nessun uomo aveva il diritto di essere bello come il suo capo, rifletté distrattamente.

    Luke Santana aveva trentasei anni e il fisico del David di Michelangelo. I capelli erano scuri e folti, appena un po’ lunghi sulla nuca, gli occhi scuri e intensi. Le sue origini portoghesi si rivelavano nella pelle ambrata e nei lineamenti decisi. A lei piaceva il suo modo di parlare, come trovava irresistibile il suo aspetto virile. Le bastava guardarlo per sentirsi contrarre lo stomaco. Però non voleva cedere all’attrazione.

    E fino a quel momento le sembrava di esserci riuscita.

    Nicole s’impose di distogliere gli occhi da lui e di assumere un atteggiamento professionale, anche se il cuore sembrava frullarle nel petto a un ritmo impressionante.

    Nel frattempo lui si era spostato, e per uscire dalla stanza delle riunioni lei avrebbe dovuto passargli davanti.

    Nicole si tirò indietro i capelli castani, che portava sciolti sulle spalle, e avanzò verso di lui. Cercò di ignorare l’occhiata d’approvazione alla sua figura snella e ben modellata, inguainata nella gonna nera, che le arrivava appena sopra il ginocchio.

    «A quanto sembra la trattativa procede per il meglio, Nicole» le disse lui con apparente disinvoltura.

    «Sì, stiamo facendo progressi.»

    Lui annuì, quindi aggiunse con noncuranza: «A ogni modo, vorrei chiarire con te uno dei punti dell’accordo. Ci sono dei particolari che non mi convincono».

    «A che cosa ti riferisci?» domandò lei, perplessa.

    «Non è il caso di parlarne ora» tagliò corto Luke. «Basta che domattina arrivi con mezz’ora d’anticipo.»

    Il suo tono era brusco, quasi scortese. Nicole non ci fece caso. Ormai conosceva il suo modo di fare.

    «Non temere, capo

    Negli occhi di lui passò un lampo di malizia.

    «A domani, Nicole» la salutò.

    Con un accenno di sorriso, lei si avviò alla porta.

    Il corridoio era silenzioso. Nicole salì in ascensore, per andare a recuperare la borsetta nel proprio ufficio. Erano passati soltanto pochi istanti, quando il suo telefono squillò.

    «Allora, si va da te o da me?» la apostrofò con decisione una voce maschile.

    Lei si sentì percorrere la schiena da un brivido d’eccitazione.

    «Stasera non credo di potere» mormorò, prendendo tempo. «Devo riguardare i termini della fusione.»

    «Perfetto.» La voce di Luke era divertita e seducente nello stesso tempo. «Fra mezz’ora sono a casa tua.»

    «Facciamo tre quarti d’ora.» Nicole sorrise fra sé. «Preparo qualcosa da mangiare?»

    Le sue parole furono accolte da un lungo silenzio sorpreso.

    Nicole poteva capirlo. Era la prima volta che si offriva di cucinare, comportandosi come se loro due fossero una vera coppia. Aveva parlato senza riflettere. Come da comune accordo, la loro era una relazione senza impegno. A letto si trovavano bene, e ogni tanto Luke la portava fuori a cena, in qualche ristorante di lusso dove nessuno avrebbe potuto riconoscerli. Una cena preparata con le sue mani suonava un po’ troppo... intima.

    Ormai, però, il danno era fatto.

    «D’accordo» convenne infine lui. «Però ti avverto... sono affamato.» La voce di Luke, bassa e roca, le portò l’immagine di lui che arrivava a casa sua e le toglieva i vestiti di dosso. Era così che accadeva di solito, nei loro incontri ad alto tasso erotico.

    Lei ridacchiò.

    «Non ti riferisci al cibo, vero?»

    «Tu che cosa ne dici?»

    In sottofondo, si udì la voce di qualcuno che lo chiamava.

    «Adesso devo andare...» si congedò lui. «Ci vediamo dopo.»

    Nicole chiuse la comunicazione. Doveva averle dato di volta il cervello... offrirsi addirittura di cucinare per loro due!

    Percorse il corridoio e arrivò nel suo studio, due belle stanze spaziose con una vista favolosa sulla costa di Miami, che splendeva come un gioiello nel crepuscolo dorato di settembre.

    Quando la Santana Record Company le aveva proposto un trasferimento lì, otto mesi prima, lei aveva afferrato l’occasione al volo. Era stata contenta di abbandonare Londra, con i suoi dolorosi ricordi, e di ricominciare da capo.

    Da quando si era trasferita negli Stati Uniti, Nicole si era dedicata al lavoro anima e corpo, con ottimi risultati. A trentun anni era la responsabile del personale della Santana Record Company, una posizione di prestigio, che le dava molte soddisfazioni. Ora la sua esistenza era tranquilla. Dopo un doloroso divorzio, aveva deciso di mettere il lavoro al primo posto e rifuggire ogni complicazione sentimentale.

    Cinque mesi prima Luke Santana l’aveva scelta come braccio destro per la fusione con la R.J. Records. D’improvviso, la sua vita era stata travolta.

    Una storia con il proprio capo non era nei suoi progetti, e lei aveva fatto di tutto per troncarla sul nascere.

    Luke Santana era accompagnato da una fama poco edificante. Il New York Times lo descriveva come uno spietato uomo d’affari, che comprava e vendeva aziende come se la vita fosse una partita a Monopoli. La stampa rosa lo presentava come un inguaribile dongiovanni, uno scapolo d’oro che passava da un’avventura all’altra e aveva collezionato decine di cuori infranti. Le sue foto in dolce compagnia andavano a ruba.

    Nicole si sentiva turbata anche solo quando gli stringeva la mano. Eppure per qualche settimana era riuscita a mantenere un certo distacco. Aveva fatto ricorso a tutta la sua forza di volontà: cercava di passare inosservata vestendosi il modo severo, con gonne che arrivavano a metà polpaccio e camicette allacciate fino al collo. Teneva i capelli raccolti e si ripeteva che Luke Santana era arrogante e pieno di sé. Lui sembrava divertito dalla sua freddezza, studiava le sue mosse, la chiamava spesso nel suo ufficio e manteneva una correttezza esemplare.

    La tensione erotica fra loro diventava più intensa giorno dopo giorno, e i due riuscivano a tenerla sotto controllo a fatica. Fino a quando, durante una riunione che si era protratta fino a tardi, le loro mani si erano sfiorate per caso. Nicole aveva sentito una scossa. Un episodio così insignificante le era rimasto impresso per tutta la riunione, facendole perdere la concentrazione. Più tardi Luke l’aveva seguita nel suo ufficio, con la scusa di prendere alcune carte.

    «Sei silenziosa, stasera» aveva commentato.

    «Riflettevo...» Nicole aveva impiegato il doppio del tempo necessario per trovare quelle carte. «Ecco qui. È tutto a posto.»

    «Non ho dubbi» era stato il commento di Luke. «Ti va di venire a cena con me, una di queste sere?»

    «Per parlare di lavoro?»

    «No, per parlare di questo...»

    E l’aveva baciata.

    Un bacio da levare il fiato. Fra le sue braccia forti, Nicole si era sciolta come un cubetto di ghiaccio sotto il sole.

    Avevano fatto l’amore proprio lì, nel suo studio. Un’esperienza travolgente.

    «Spero che la cosa non si ripeta» si era ritrovata a mormorare, mentre ricopriva in fretta le proprie nudità, rossa in volto per l’imbarazzo. «In questo momento nella mia vita non c’è posto per una relazione.»

    «Perfetto. Lo stesso vale per me.» Luke Santana aveva accennato un sorriso.

    «Bene. Allora fingeremo che... non sia successo... niente» aveva farfugliato lei, sempre più paonazza.

    «Sarà una storia senza impegno» aveva proposto

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