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Risveglio spagnolo: Harmony Collezione
Risveglio spagnolo: Harmony Collezione
Risveglio spagnolo: Harmony Collezione
E-book161 pagine2 ore

Risveglio spagnolo: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Ventiquattro ore.
Non un minuto di più.
Questo ha a disposizione Emilio Rios per sedurre Megan Armstrong.
Emilio in passato ha obbedito solo al dovere, rinunciando all'amore e prendendo le distanze da Megan, non sufficientemente sofisticata e introdotta per un uomo nella sua posizione. Starle lontano e cercare di dimenticarla è stata una tortura, ma ora che è libero di prendere le proprie decisioni senza dover rispondere a niente e nessuno non ha intenzione di sprecare neanche un minuto per riconquistare ciò che ha perso.
LinguaItaliano
Data di uscita11 giu 2018
ISBN9788858983713
Risveglio spagnolo: Harmony Collezione
Autore

Kim Lawrence

Autrice inglese, rivela nei suoi romanzi la propria passione per le commedie brillanti.

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    Anteprima del libro

    Risveglio spagnolo - Kim Lawrence

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    A Spanish Awakening

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2011 Kim Lawrence

    Traduzione di Silvia Paola Bazoli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-371-3

    1

    Emilio bevve d’un fiato il suo caffè e fece una smorfia, perché ormai era diventato freddo. Sistemò la cravatta di seta e si diresse verso la porta.

    Con un po’ di fortuna, e se il traffico non fosse stato troppo intenso, sarebbe riuscito ad arrivare all’aeroporto in tempo per vedere Rosanna ed essere di nuovo alla sua scrivania per le dieci. Un orario decisamente inconsueto per cominciare la mattinata di lavoro, ma essere il capo garantiva qualche privilegio.

    In realtà, molti erano convinti che tutta la sua esistenza fosse un unico grande privilegio.

    Altri si spingevano oltre, come l’attrice che avrebbe dovuto accompagnare a una prima la sera precedente. Lo aveva accusato di essere un egoista. E piuttosto ad alta voce.

    Emilio aveva reagito con un sorriso rilassato, perché l’opinione di quella donna non aveva alcun valore per lui. Non avevano neanche fatto sesso insieme e a quel punto dubitava che lo avrebbero fatto. Anche se, qualche ora dopo, lei lo aveva richiamato per scusarsi, evidentemente pentita della scenata.

    Gli sforzi di quella donna per farsi perdonare da lui erano risultati vani, proprio come lo sfogo precedente. Forse Emilio era davvero egoista, ma quell’eventualità non lo turbava. Dopotutto era single e non aveva un rapporto stabile. Era normale che pensasse prima di tutto a se stesso. Perché non godersi il vantaggio di essere in una situazione in cui non doveva considerare i desideri altrui?

    In passato aveva sempre fatto il proprio dovere e aveva accontentato gli altri, in particolare suo padre. E questo aveva portato alla fine di un matrimonio al quale aveva acconsentito quando era troppo giovane, sciocco e arrogante per pensare di poter fallire in qualsiasi cosa.

    Da un punto di vista teorico, il capostipite dei Rios aveva avuto ragione. Lui e Rosanna sarebbero stati la coppia perfetta, perché avevano molte cose in comune: stesso ambiente sociale, stesso mondo e, cosa ben più importante secondo suo padre, lei proveniva da una famiglia con un lignaggio antico e prestigioso quanto il suo.

    Emilio si sedette in auto con l’accenno di un sorriso amaro sul volto.

    Luis Rios era andato su tutte le furie quando il matrimonio era naufragato. Aveva usato ogni genere di minaccia per far tornare il figlio sui propri passi, senza riuscire a fare leva su di lui.

    La sua furia si era poi tramutata in sdegno quando Emilio gli aveva spiegato che un matrimonio senza amore era destinato inevitabilmente a concludersi in breve tempo. «Amore? È di questo che si tratta?» aveva ribattuto adirato. «Da quando sei un tipo romantico?»

    Emilio era stato costretto ad ammettere che quella domanda era più che legittima. Non aveva mai dato segno di credere nel vero amore, che credeva fosse soltanto una trovata pubblicitaria e qualcosa da cui guardarsi.

    Era rimasto di quella opinione finché non aveva avuto modo di imparare sulla propria pelle che era possibile guardare una donna e sentire con ogni fibra del proprio essere che era quella giusta, l’unica al mondo.

    Quel momento era impresso in modo indelebile nella sua memoria. Emilio ricordava ogni attimo della cena noiosa alla quale lei era arrivata in ritardo tutta trafelata. Aveva portato con sé una ventata d’aria fresca in quel salone dall’atmosfera opprimente. Gli era sembrato che il suo cuore smettesse di battere. Assurdo, dato che aveva avuto modo di incontrarla più volte in precedenza. Eppure, quella sera, era stato come se l’avesse vista per la prima volta.

    Si rese conto che stava scivolando nell’autocommiserazione e si impose di cancellare il volto di lei dalla sua mente.

    Non l’aveva persa. In realtà, lei non era mai stata sua. Il fatto era che non si erano conosciuti al momento giusto.

    Emilio strinse con forza il volante, ricordando le parole di suo padre. «Se cerchi l’amore, fatti un’amante. O anche più di una.» Era sembrato perfino sorpreso che suo figlio non fosse arrivato da solo a una soluzione così semplice.

    Lui aveva guardato suo padre, verso il quale aveva sempre provato un senso di dovere filiale e non certo un affetto profondo, e si era reso conto che per lui era poco più di un estraneo.

    L’idea di poter esporre qualcuno all’umiliazione che Luis aveva inflitto a sua madre colmava Emilio di sdegno. Si era sposato per interesse, ma era comunque sempre stato fedele. «Come hai fatto tu, papà?» Gli era costato uno sforzo enorme mantenere un tono di voce calmo e non mostrare la rabbia e il disgusto che lo infiammavano.

    L’anziano uomo aveva distolto lo sguardo, ma, nel breve istante in cui lui ed Emilio si erano guardati negli occhi, aveva avuto luogo un profondo cambiamento nel rapporto fra padre e figlio.

    Luis Rios non aveva mai pensato seriamente di mettere in atto la minaccia di diseredare il figlio, ma, anche in caso contrario, a Emilio non sarebbe interessato. Una parte di lui si sarebbe sentita stimolata dalla sfida di costruirsi una nuova vita lontana dall’impero realizzato dal bisnonno ed ereditato dalle seguenti generazioni.

    Era stato poco dopo quell’evento che il padre si era ritirato dagli affari per dedicarsi all’allevamento di cavalli da corsa. Aveva lasciato Emilio libero di effettuare dei cambiamenti radicali che avevano rafforzato il nome dei Rios e avevano accresciuto l’invidia dei rivali.

    Si cominciò a dire che Emilio fosse nato sotto una buona stella e, sorridendo, lo pensò anche lui, mentre infilava l’auto nell’unico parcheggio libero, dieci minuti prima che il volo dell’ex moglie atterrasse.

    Entrò nel terminal e passò accanto a un gruppo di controllori di volo con striscioni e cartelli. Fortuna che lui non fosse in partenza, perché a quanto pareva era in corso uno sciopero che impediva i decolli.

    Rivolse un pensiero di solidarietà ai lavoratori in protesta, poi tornò con la mente al motivo per cui si trovava all’aeroporto.

    Sospirò. Gli sarebbe piaciuto davvero che Philip avesse ragione e che bastasse solo una parola da parte sua per permettere all’amico di coronare il suo sogno d’amore.

    Lui e Philip Armstrong non si vedevano da un anno ed era stata una vera sorpresa trovarselo in ufficio il giorno precedente.

    Emilio sorrise fra sé pensando che quella non era stata la sorpresa più grande...

    Scelse un punto privilegiato dal quale avrebbe visto subito Rosanna, poi ripensò all’incontro del giorno prima.

    «Hai un problema» aveva detto all’amico. Non serviva essere degli esperti del linguaggio del corpo per capire che qualcosa non andava nella vita di Philip.

    «Non sono mai stato più felice di così» aveva ribattuto l’altro con voce mesta.

    «Non si direbbe» aveva commentato Emilio.

    «Mi sono innamorato» gli aveva spiegato. A quelle parole, però, l’ombra che gli offuscava lo sguardo si era fatta ancora più intensa.

    «Congratulazioni.»

    Philip non aveva percepito la nota di sarcasmo e aveva proseguito. «Non mi aspetto che tu ci creda. Sai, mi sono chiesto spesso se tu...»

    «Se io... cosa?» aveva domandato Emilio.

    «Perché ti sei sposato?» gli aveva chiesto Philip. «Dopotutto non eri innamorato.»

    «Innamorato?» aveva ripetuto Emilio. «No, non lo ero. Immagino che tu non sia qui per discutere del mio matrimonio.»

    «In parte sì, invece» aveva ribattuto Philip. «Il fatto è che io voglio sposarmi, Emilio.»

    Quest’ultimo si era sforzato di tenere a freno l’impazienza. «Presumo sia una bella notizia.»

    «In realtà, voglio sposare tua moglie.»

    Emilio era famoso per la sua sagacia, ma quella notizia era andata oltre le sue capacità di deduzione analitica.

    «Sei sconvolto, lo sapevo» aveva commentato l’amico dei tempi della scuola.

    «Sono sorpreso» lo aveva corretto Emilio. «Se anche fossi sconvolto, non vedo che differenza potrebbe fare. Rosanna e io non siamo più sposati da tempo. Non hai bisogno di avere la mia benedizione o il mio permesso.»

    «Lo so, ma credo che lei si senta in colpa per avere trovato un nuovo compagno.»

    «Non può essere» aveva replicato Emilio, chiedendosi se non avrebbe dovuto sentirsi almeno un po’ geloso.

    Non lo era. Voleva bene a Rosanna, ma era proprio quello il problema: fra loro c’era sempre stato solo affetto. Avevano stabilito che il rispetto reciproco e gli interessi in comune erano molto più importanti per un’unione duratura che non l’amore passionale e transitorio.

    Madre de Dios! Come aveva potuto essere così sciocco?

    Il matrimonio era destinato a fallire fin dall’inizio, ma almeno a Emilio era stato risparmiato il compito ingrato di dire a Rosanna che si era invaghito di un’altra. A lei era bastato uno sguardo per capire.

    Intuito femminile? Oppure lui era così trasparente?

    Non gli era stato risparmiato però il senso di colpa – tutto sommato irrazionale, visto anche sua moglie non gli era stata fedele – e il senso di fallimento che aveva provato dopo il divorzio.

    Fin da quando era in fasce, a Emilio era stato inculcato che un Rios non poteva mai fallire. Aveva imparato bene la lezione. Il divorzio, quindi, non solo era stato una sconfitta personale, ma era diventato di dominio pubblico e affrontare le intrusioni della stampa e i pettegolezzi era stato ben più difficile che digerire la confessione di Rosanna di aver avuto una relazione con un altro uomo.

    Emilio si era mostrato più tollerante nei confronti della debolezza della moglie che non della propria. Ai suoi occhi, il fatto di non aver consumato il tradimento non lo rendeva meno colpevole.

    Lui e Rosanna avevano deciso di comune accordo di preparare le famiglie, prima di procedere con le pratiche legali. Il padre di Emilio aveva reagito come previsto. L’ostilità della famiglia della moglie, invece, lo aveva lasciato di stucco.

    Durante uno scambio verbale molto acceso, Emilio era venuto a sapere che, a sua insaputa, suo padre aveva concordato con la nobile famiglia Carreras in declino che avrebbe corrisposto loro una somma ingente per il matrimonio e altrettanto denaro alla nascita del primo erede.

    Conscio che sua moglie non era mai stata innamorata di lui, Emilio aveva potuto finalmente comprendere che era stata spinta ad accettare quella proposta di matrimonio per dovere filiale. E ciò aveva spiegato anche l’iniziale rifiuto di Rosanna a divorziare. All’epoca, lui non aveva saputo come interpretare quella reazione, ma alla luce dei fatti aveva compreso che lei temeva più la possibilità di essere diseredata dalla sua avida famiglia che non vivere un matrimonio nella menzogna.

    Era stato quello il motivo per il quale Emilio non aveva fatto alcuno sforzo per negare le chiacchiere che imputavano alla sua infedeltà le cause della rottura. Non era del tutto una bugia e avrebbe reso più semplici le cose per Rosanna. Per il suo bene aveva anche deciso di versare di tasca propria una cospicua somma di denaro alla famiglia Carreras.

    I giornali che avevano creato il caso avevano atteso che uscisse allo scoperto un’amante. Non accadde, perché la donna che aveva spinto Emilio a lasciare sua

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