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Luoghi segreti da visitare a Firenze e dintorni
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Luoghi segreti da visitare a Firenze e dintorni
E-book396 pagine4 ore

Luoghi segreti da visitare a Firenze e dintorni

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Info su questo ebook

Dalla Fonte della Fata Morgana al bosco di Santa Brigida, le meraviglie nascoste a due passi dalla città

Firenze è una città giustamente famosa per i monumenti e i musei che affollano il centro storico, ma la sua bellezza non si ferma certo entro i confini cittadini. Basta allontanarsi anche solo di pochi chilometri, a piedi, in auto o in bicicletta, per scoprire tutto un mondo fatto di meraviglie che spesso sfuggono agli occhi dei turisti. La valle e le colline attorno a Firenze offrono una miriade di luoghi che, per interesse naturalistico e storico, non hanno nulla da invidiare alle mete più blasonate. Dai meravigliosi laghetti e ruscelli, habitat di una variegata e affascinante fauna, alle innumerevoli pievi e torri che spuntano in mezzo alla vegetazione lussureggiante, il circondario di Firenze è un vero paradiso per chi ama le passeggiate ecologiche alla ricerca della bellezza e della tranquillità. Il libro contiene anche delle utili indicazioni sull'abbigliamento e sul comportamento da tenere durante un'escursione, per godersi la natura in modo responsabile.

La guida perfetta per scoprire la magia nascosta di Firenze

Tra i luoghi segreti da visitare:

Il percorso massonico del Giardino Torrigiani
Passeggiata panoramica a Bellosguardo
Il Lago di Castel Ruggero
La Fonte della Fata Morgana
Il bosco di Fontesanta e il Palazzaccio di Marcignano
Magia orientale a Villa Vrindavana
Le tombe etrusche e la radura del Bargellino
Fra i castelli di Montefiridolfi
La valle incantata di Cintoia
La Fortezza di San Martino e la leggenda del Re dei Serpenti
La Visitazione del Pontormo nella pieve di San Michele a Carmignano
L’abbazia di Vallombrosa e i suoi boschi secolari
Il borgo fantasma di Castiglioncello
Marradi, la patria di Dino Campana
Ippolita Douglas Scotti
Figlia del nobile commissario del quartiere di San Giovanni nel Corteo del Calcio Storico, è nata a Firenze. Ha scritto libri di vario genere e collaborato con associazioni culturali volte a valorizzare la città e le sue dimore storiche. Con la Newton Compton ha pubblicato, tra gli altri, 101 perché sulla storia di Firenze che non puoi non sapere, I Signori di Firenze, 100 personaggi che hanno fatto la storia di Firenze.
LinguaItaliano
Data di uscita21 lug 2021
ISBN9788822752758
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    Luoghi segreti da visitare a Firenze e dintorni - Ippolita Douglas Scotti

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    530

    Prima edizione ebook: luglio 2021

    © 2021 Newton Compton editori s.r.l., Roma

    ISBN 978-88-227-5275-8

    www.newtoncompton.com

    Edizione elettronica a cura di Punto a Capo, Roma

    Ippolita Douglas Scotti

    Luoghi segreti da visitare a Firenze e dintorni

    Dalla Fonte della Fata Morgana

    al bosco di Santa Brigida,

    le meraviglie nascoste a due passi dalla città

    marchio-front.tif

    Newton Compton editori

    Indice

    Introduzione

    Come vestirsi e cosa portare

    Comportamento del turista responsabile ed ecologista

    Eventuali pericoli e come scongiurarli

    Cenni di fauna e flora dei dintorni di Firenze

    Sorprese dentro la città e poco fuori le mura... (0-10 km)

    Il Giardino delle Rose

    Il Giardino dell’Iris

    Il giardino incantato di Villa Bardini

    Il percorso massonico del Giardino Torrigiani

    I segreti del Giardino di Boboli

    Il Giardino del Bobolino

    Passeggiata subito fuori le mura fino alla chiesa di Santa Maria a Marignolle

    Passeggiata panoramica a Bellosguardo

    Il panorama e le trappole mortali di Forte Belvedere

    Passeggiata galileiana

    La Torre del Gallo e Villa la Gallina

    Passeggiata per Santa Margherita a Montici

    Il parco di Villa Strozzi al Boschetto

    Le curiosità del parco delle Cascine

    Il Giardino dei Semplici

    La Certosa del Galluzzo

    Il Giardino della Gherardesca

    Villa Stibbert e il suo giardino esoterico

    Il cinguettare del parco di Villa Fabbricotti

    Il Giardino dell’Orticoltura e gli Orti del Parnaso

    La chiesa russa ortodossa

    La Sinagoga

    Il parco di Villa il Ventaglio

    Il parco di Villa Vogel

    Il Parco idraulico del Mensola

    Alla scoperta delle ville Settignano

    Escursioni appena fuori dalla città... (fino a circa 20 km)

    Una passeggiata alle Cascine del Riccio e alla Cava di Monteripaldi

    Il Lago di Castel Ruggero

    La Fonte della Fata Morgana

    Il bosco di Fontesanta e il Palazzaccio di Marcignano

    Il Cupolino di Poggio Firenze

    Il misterioso Sasso Scritto

    La chiesa di San Lorenzo a Montisoni

    Il ponte a romajolo di Rignalla

    Passeggiata lungo l’Isone

    Le gualchiere di Remole

    L’oasi di pace dell’antico convento dell’Incontro

    Il castello dell’Acciaiolo teatro di un antico delitto

    Il Mulinaccio, una perla nascosta a Scandicci

    Il parco di Poggio Valicaia

    Il lago di Chiesanuova e i suoi incantevoli dintorni

    La via del cotto all’Impruneta

    Magia orientale a Villa Vrindavana

    Il parco dei Renai a Signa per un bagno vicino alla città

    Il lago di Peretola

    Gli stagni di Focognano

    L’Accademia della Crusca nella Villa di Castello

    Villa La Petraia

    L’anello del torrente Zambra

    Le tombe etrusche della Mula e della Montagnola di Sesto Fiorentino

    Villa Corsi Salviati

    Escursione da Sesto Fiorentino a Monte Morello

    Villa Demidoff, già Parco mediceo di Pratolino

    Andando a Fiesole fra natura e cultura

    Archeologia all’aperto a Fiesole

    Il Museo Archeologico di Fiesole

    Le tombe etrusche e la radura del Bargellino

    Il convento di San Francesco

    Il parco di Montececeri, il sentiero degli scalpellini e il volo di Leonardo

    Il Parco Romantico della Regina della fattoria di Maiano

    Villa Peyron al Bosco di Fontelucente

    L’anello della selvaggia valle del Sambre

    Castel di Poggio

    Il castello di Vincigliata e il suo fantasma

    Il sentiero di Stilicone da Fiesole all’Olmo

    La valle dell’Inferno di Santa Brigida

    L’anello del sentiero delle Burraie

    Il santuario miracoloso della Madonna delle Grazie al Sasso

    La pieve di San Martino a Lubaco

    I giochi d’acqua del monastero di Gricigliano

    Il santuario di Montesenario

    Il ninfeo segreto della foresta di Bivigliano

    Percorsi un po’ più lontani (fino a circa 60 km)

    Fra i castelli di Montefiridolfi

    La tomba dell’Arciere e i suoi misteri

    Bargino e il lago di Mulinvecchio

    Badia a Passignano, un gioiello fra le colline del Chianti

    Greve in Chianti e il castello di Verrazzano

    Il delizoso borgo di Montefioralle

    Scoprire Panzano in Chianti

    Gita al castello di Querceto

    La valle incantata di Cintoia

    Anello dei castelli nella valle di Cintoia

    Il parco naturale di San Michele

    Le rovine del Castellaccio Lucolena

    Escursione all’abbazia di San Cassiano a Montescalari

    La Garzaia di Figline Valdarno

    La magia di Certaldo

    L’abbazia abbandonata del Buonsollazzo

    Il lago Azzurro il Carlone

    Un viaggio nel tempo a Scarperia

    L’orologio del Brunelleschi a Scarperia

    Per i vicoli di Sant’Agata

    L’affascinante borghetto di Spugnole

    La Fortezza di San Martino e la leggenda del Re dei Serpenti

    Il castello del Trebbio di San Piero a Sieve

    Il castello di Cafaggiolo e il suo fantasma

    La casa di Giotto

    Anello delle cascatelle del Muccione a Gattaia

    I tanti volti di Villa le Maschere

    Il castello di Villanova

    Il lago di Bilancino

    La Maestà di Moriano e i tabernacoli del Mugello

    La pieve di San Gavino Adimari

    Il passo della Sambuca

    Palazzuolo sul Senio, una gemma incastonata nel verde

    La pieve di Santa Maria e San Leonardo ad Artimino

    La necropoli etrusca di Prato Rosello

    La Visitazione del Pontormo nella pieve di San Michele a Carmignano

    La Rocca di Carmignano

    La villa medicea di Poggio a Caiano

    Il fantastico castello di Sammezzano

    La Foresta incantata di Sant’Antonio

    La Massa Nera

    L’abbazia di Vallombrosa e i suoi boschi secolari

    Il circuito delle cappelle di Vallombrosa e le loro leggende

    Pratomagno

    Il passo della Consuma

    Una gita a Pelago

    Il castello di Nipozzano

    Il borgo e il castello di Ristonchi a Pelago

    Dicomano, un gioiello nascosto

    Villa di Poggio e la leggenda del Demonio

    Londa e il suo lago

    I ruderi del castello di San Leolino

    Cavalcando nella foresta di Rincine

    Le cascate di San Godenzo

    La cascata del Doccione a Castagneto

    La Gorga Nera di Castagno d’Andrea

    Il borgo fantasma di Castiglioncello

    L’anello nei canyon di Moscheta

    Firenzuola e i suoi splendidi dintorni

    La leggenda del Sasso di San Zanobi

    I misteri di Pietramala

    Marradi, la patria di Dino Campana

    BIBLIOGRAFIA

    Introduzione

    Firenze è una città meravigliosa ricca di storia e di opere d’arte, il turismo è giustamente rivolto alle maggiori attrazioni artistiche del centro storico, ma è spesso dimentico, se non addirittura ignaro, di quanta bellezza si cela nei luoghi meno conosciuti della città e dei suoi dintorni, nelle stradine poco battute appena fuori porta, nei sentieri nascosti, fino ai fitti boschi che accolgono ruscelli, cascate e laghetti. E qualcosa di inaspettato e sconosciuto si può scovare anche nel centro di Firenze dove sono nascosti meravigliosi parchi e giardini dall’arcana simbologia.

    Questo libro è dedicato proprio a chi vuole scoprire le sorprese che offrono la valle e le colline intorno alla città e i segreti nascosti nel cuore di Firenze.

    È rivolto a un turismo alternativo che rifugge le lunghe file davanti ai musei e la folla cittadina, a chi, andando a piedi, in bicicletta o con pochissimi chilometri di auto o motocicletta, vuole raggiungere luoghi tranquilli, costellati da antiche pievi, tombe etrusche, ruderi, castelli e abbazie che si nascondono nella natura lussureggiante delle dolci colline toscane.

    I visitatori ai quali è rivolta questa lettura possono essere anche i fiorentini, mai abbastanza consapevoli della bellezza diffusa che regalano i posti più sconosciuti della città e dei suoi dintorni. Oltre a dare consigli pratici sull’abbigliamento più adatto e sulle regole ambientali che il turista responsabile deve sempre rispettare per preservare la natura, queste pagine descrivono anche cenni storici, oppure piccole nozioni sulla flora e sulla fauna che popolano le colline fiorentine.

    Non è difficile infatti, durante una passeggiata ecologica, incappare in una rara orchidea selvatica, in un tralcio di vischio che adorna un albero, in un gheppio che ci sorveglia dall’alto o in qualche cinghiale o in un capriolo che scorrazza indisturbato.

    Vi sono zone acquitrinose che ospitano uccelli migratori, si possono ammirare magnifici aironi pescare in Arno e addirittura pappagallini multicolori sfrecciare in città accompagnati dal loro tipico garrito.

    Durante uno dei vostri trekking intorno a Firenze potrete trovare refrigerio in torrentelli cristallini e pozze naturali che sono il regno di libellule coloratissime e granchi di fiume, oppure potrete addentrarvi in fitte foreste di conifere, dove qualche lupo sarà restio a farsi vedere, ma ne potrete individuare le tracce e avvertirne la magica presenza.

    Andrete alla scoperta di rovine antichissime, fonti in pietra, torri diroccate, suggestive pievi e ogni passo rivelerà un piccolo mistero, naturale o architettonico, nascosto nel bosco.

    I dintorni di Firenze offrono inoltre un panorama magnifico, immortalato da molti pittori eccelsi e rimasto praticamente immutato nei secoli.

    E se siete convinti di aver visitato tutta la città, rimarrete sorpresi nello scoprire luoghi curiosi non inclusi negli itinerari turistici o curiosità riguardanti i luoghi più noti.

    Questo libro vuole rappresentare solo uno spunto sull’esistenza di punti di interesse fornendo, quando è possibile, connotati storici e naturalistici. Non ha certo la pretesa di essere una guida turistica dettagliata.

    Per maggiori informazioni tecniche come orari di apertura o percorsi stradali precisi e aggiornati, si consiglia di documentarsi in rete sui luoghi specifici.

    Come vestirsi e cosa portare

    L’attrezzatura necessaria per intraprendere le vostre passeggiate, con qualsiasi mezzo raggiungiate il luogo prescelto, consta unicamente di indumenti comodi.

    Sono sempre consigliate le scarpe da ginnastica, meglio se alte, per scongiurare distorsioni alle caviglie percorrendo terreni accidentati o se preferite, scarponcini da trekking.

    I calzini, necessari per non far venire fastidiose vesciche ai piedi, devono essere traspiranti, leggeri d’estate e più caldi di inverno.

    Non vi azzardate a intraprendere anche una semplice passeggiata con scarpe con il tacco (sconsigliate anche nel centro della città) e gonnellina, preferite a questo ridicolo abbigliamento pantaloni comodi e funzionali, che non impaccino, soprattutto se si deve pedalare.

    A seconda del clima, il consiglio migliore è di vestirsi a strati da togliere o mettere secondo la temperatura. In zone più collinari o particolarmente ventose, anche d’estate è opportuno portare una felpa con cappuccio.

    Si consiglia inoltre di portare una giacca a vento, sempre con cappuccio, se la pioggia vi sorprende durante le vostre camminate.

    Con qualsiasi mezzo andiate, è sempre di primaria importanza ricordarsi di portare sempre una borraccia di acqua o un thermos di tè caldo nei mesi più freddi.

    Uno zaino di media grandezza può essere utile per trasportare acqua, indumenti e viveri in tutta comodità. Ricordatevi inoltre nei mesi estivi un cappellino per ripararvi dal sole, gli occhiali scuri e una crema protettiva. D’inverno optate per guanti, fasce di pile e berretti soprattutto se avete intenzione di visitare luoghi montani.

    Per scattare foto ricordo delle vostre escursioni, basta uno smart phone, ma se preferite, portatevi la macchina fotografica.

    Se andate a fare escursioni mirate al birdwatching, non dimenticate il binocolo e un obiettivo con zoom per la macchina fotografica.

    Comportamento del turista responsabile ed ecologista

    Il turista responsabile deve obbligatoriamente avere durante le sue passeggiate, un approccio fondato sul rispetto del luogo visitato.

    In ogni posto dove andate, che sia un sentiero naturale, un sito archeologico, una chiesa o un borghetto, lasciate al vostro passaggio solo impronte, non gettate immondizia, compresi fazzolettini e salviette intime, ma conservateli in un sacchetto per liberarvene alla prima raccolta differenziata e lasciate il luogo che visitate ancor più pulito di come l’avete trovato, raccogliendo l’eventuale sporcizia dei precedenti turisti maleducati.

    In questo modo eviterete di inquinare e aiuterete l’ambiente.

    Se siete fumatori, spegnete il mozzicone e mettetelo in un sacchettino ignifugo o in una scatolina di metallo, molti incendi boschivi sono generati da turisti irresponsabili che buttano le cicche non completamente spente vicino a zone infiammabili, come le sterpaglie. Non sputate i chewingum in terra perché non solo è segno di maleducazione, ma potreste danneggiare la fauna della zona in caso di ingestione delle vostre sporcizie.

    Per il bene del pianeta, preferite le borracce e i thermos riutilizzabili alle bottiglie di plastica.

    Non disturbate mai gli animali che incontrerete, non danneggiate le specie vegetali e resistete all’impulso di cogliere fiori, bacche o funghi perché, soprattutto le riserve naturali, ospitano specie protette e comunque il vostro intervento avrebbe un peso sull’ecosistema locale.

    Evitate schiamazzi e mantenete sempre un comportamento decoroso.

    Ricordate che siete solo ospiti di passaggio e spettatori del luogo che vi circonda.

    Eventuali pericoli e come scongiurarli

    Nelle campagne toscane è molto difficile incorrere in situazioni pericolose.

    Durante la stagione estiva, se percorrete prati assolati con l’erba non tagliata, indossate scarpe alte e muovete dinnanzi a voi un bastone, fate rumore e battete le mani, perché potreste incappare in qualche vipera che, spaventata dalla vostra presenza, potrebbe reagire. Ricordate che la vipera è un animale protetto, fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema quindi, per nessuna ragione va uccisa.

    In alcune foreste potreste avere la remota possibilità di incontrare dei lupi.

    Questi magnifici animali sono solitari e timorosi dell’uomo.

    Nella rarissima eventualità in cui doveste incontrare un lupo, questi, essendo un animale molto schivo, si allontanerà spontaneamente.

    Nella poco probabile ipotesi di un contatto ravvicinato, evitate di mettervi a correre, ignoratelo e lui ignorerà voi. Nelle aree frequentate dal lupo non lasciate i cani incustoditi liberi di vagare.

    È invece molto più probabile che vi imbattiate in dei cinghiali che, anche se raramente, risultano molto più aggressivi dei lupi, soprattutto se hanno la prole al seguito.

    Se vi capita di incontrare un cinghiale, sarà lui il primo a fuggire, comunque in un fortuito incontro ravvicinato, la prima regola è mantenere la calma, evitate di correre o fare movimenti bruschi e cercate un albero dove arrampicarvi. I cinghiali difficilmente attaccano direttamente, solo se si sentono alle strette e non possono fuggire lontano da voi come vorrebbero, lasciategli lo spazio per scappare e non vi faranno nulla. State sempre a distanza dai cuccioli, non carezzateli e non vi avvicinate, le madri sono molto protettive. Se siete in compagnia del vostro cane, dovete fare molta attenzione. I cinghiali lo riconoscono come un predatore minaccioso, perché lo associano al lupo o ai cani dei cacciatori e in un ipotetico scontro, ad avere la peggio sarebbe il cane, tenetelo sempre al guinzaglio.

    Un altro pericolo in cui si può facilmente incappare è il cane pastore.

    Questi coraggiosi animali sono selezionati da sempre per difendere le greggi, sono molto territoriali e voi rappresentereste l’intruso, inoltre, a differenza del lupo, non temono l’uomo.

    Tenetevi lontano dal gregge, non fate rumore per spaventare le pecore, non fatevi insomma notare come pericolo. Se vi capita di fronteggiare un protettivo maremmano, non scappate, non guardatelo negli occhi, non assumete un atteggiamento aggressivo. Il compito del cane è la dissuasione, non l’aggressione, quindi se vi viene incontro abbaiando, guardate da un’altra parte e allontanatevi lentamente, restate calmi e passivi e simulate indifferenza, anche lui si calmerà. Se siete in bici, scendete e portatela a mano.

    L’animale più pericoloso che potreste incontrare nel bosco, sicuramente è l’uomo.

    La Toscana è famosa per essere la regione con il maggior numero di cacciatori, anche di frodo. Molti cacciatori hanno un grandissimo rispetto per la natura, non lasciano bossoli né tracce, altri invece, i numerosissimi cacciatori improvvisati, hanno poca esperienza, rovinano il bosco lasciando spazzatura e sparano a qualsiasi cosa faccia rumore, cercate solo di non essere voi il bersaglio.

    Non avventuratevi mai in scampagnate solitarie durante il periodo della caccia, se proprio vi trovate in tale situazione, indossate qualcosa di sgargiante, fate molto rumore, in questo caso è consentito parlare a voce molto alta, non solo farete notare la vostra presenza agli esseri umani armati, ma spaventandoli, salverete la vita anche agli animali. Non è piacevole trovarsi nel mezzo di una battuta di caccia al cinghiale perché il cacciatore spara ad altezza d’uomo oppure un animale ferito, scappando potrebbe travolgervi. Fate caso ai rumori del bosco, se avvertite spari e una canizza, ovvero l’abbaiare eccitato di molti cani che fanno confluire le prede in un luogo prestabilito, è possibile che vi sia una battuta in corso. Comunque le battute di caccia sono sempre ben segnalate e di solito, l’accesso all’area è presidiato dagli stessi cacciatori.

    Cenni di fauna e flora dei dintorni di Firenze

    Durante le vostre scampagnate, soprattutto nel periodo primaverile, potrete ammirare la flora della fascia vegetazionale della conca che ospita Firenze, composta da una moltitudine di specie di piante come i papaveri, i tromboncini, i giaggioli, le rose canine, le viole mammole, le campanule, i fiori odorosi di veccia, gli arbusti di corbezzoli, le siepi di lillà e rosmarino, le fragoline di bosco e le piccole orchidee selvatiche. Le specie arboree che crescono nei dintorni di Firenze sono quelle tipiche del clima mediterraneo come cipressi, olmi, castagni, faggi, querce, noccioli, noci, susini selvatici, ciliegi e sorbe. Il sottobosco ospita ciclamini, funghi di varie specie, fra i quali i porcini, e fiorellini che amano l’ombra.

    I luoghi acquitrinosi possono sorprendervi con ninfee, piante acquatiche e la tipica vegetazione ripariale e quelli ombrosi e umidi, con capelvenere, selaginella, muschi e felci.

    Le zone antropizzate che caratterizzano l’aspetto delle colline fiorentine, sono soprattutto coltivate con ordinati oliveti, vigneti, campi di cereali e leguminose.

    Per quanto riguarda la fauna, i dintorni di Firenze ospitano scoiattoli, cinghiali, tassi, volpi, porcospini, caprioli, topi, lepri, donnole, faine, martore, puzzole, pipistrelli della specie vespertillo smarginato, istrici, ghiri, talpe, vipere, biacchi, caprioli e qualche daino e cervo.

    Se siete molto fortunati potrete avvistare qualche lupo o ascoltare il suo affascinante ululato.

    Nei corsi d’acqua potrete trovare granchi, gamberi di fiume insieme a pesci d’acqua dolce come le trote e poi rane, tritoni, ramarri e uccelli acquatici.

    Una specie alloctona che ormai infesta l’Arno e non solo, è rappresentata dagli enormi e voraci pesci siluro che hanno completamente sconvolto con la loro presenza l’ecosistema acquatico.

    Sulle sponde dell’Arno e del Mugnone è facile anche imbattersi nelle innocue nutrie, scappate durante l’alluvione da un allevamento di pellicce e ambientatesi perfettamente in città.

    L’inurbamento della fauna poi, è un fenomeno tipico dei nostri tempi.

    Non è difficile udire rapaci notturni in città come gufi, allocchi, assioli, civette e barbagianni o vedere sulla cupola del duomo una coppia ormai stanziale di falchi pellegrini.

    Stormi di specie alloctone sfrecciano sopra il cielo del centro, come i parrocchetti dal collare fuggiti dalla cattività.

    La fauna avicola dell’ecosistema urbano è piuttosto consistente, sulle rive dell’Arno e dei suoi affluenti come il Mugnone c’è il cormorano, l’airone bianco e cinerino, il germano reale, la folaga, la garzetta, la gallinella d’acqua, il martin pescatore.

    In alcune paludi si possono vedere, fra i tantissimi uccelli, specie migratorie come il fenicottero e la cicogna bianca.

    Tra gli uccelli di passo o stanziali, risultano abbastanza numerose la beccaccia, la pernice, la starna, la tortora, il fagiano, il picchio, l’upupa, il rondone, il balestruccio e la rondine. Non mancano il pettirosso, la cincia, la ghiandaia, la gazza, il gruccione e il cuculo. Il cielo cittadino ospita un gran numero di uccelli fra i quali i più numerosi sono i merli, gli storni, le taccole, le cornacchie, i piccioni, i gabbiani e le rondini primaverili.

    Sorprese dentro la città e poco fuori le mura... (0-10 km)

    Il Giardino delle Rose

    Se si desidera fare un leggero e romantico trekking urbano, non si può certo perdere questa perla fiorita incastonata nella città. Proprio a un passo dal centro nell’Oltrarno, a ridosso di piazzale Michelangelo, esiste un angolo di poesia che non tutti conoscono, soprattutto i visitatori sporadici della città. Questo luogo fatato, che profuma di bello, è il Giardino delle Rose che ovviamente regala il massimo del suo splendore nei mesi di fioritura, ma è piacevole tutto l’anno.

    Il giardino venne realizzato dall’architetto Giuseppe Poggi nel 1865 su incarico del Comune, sullo stile dei parchi romantici ottocenteschi. Nacque durante i lavori di Risanamento che prevedevano di accogliere Firenze Capitale, nell’ambito della costruzione del viale dei Colli e del piazzale Michelangelo. Il giardino si estende per circa un ettaro di terreno terrazzato lungo il pendio della collina di San Miniato ed è racchiuso tra l’attuale viale Poggi, via di San Salvatore e via dei Bastioni e offre un panorama bellissimo su Firenze.

    Apparteneva al Podere di San Francesco, una villa dei padri filippini e Attilio Pucci fu il primo a piantare delle rose da collezione. Questo spazio verde cittadino ora ospita circa 350 varietà di rose coltivate quasi tutte in piena terra: si trovano specie antiche, quali la Rosa Mundi del 1560, dai grandi e profumati fiori poliploidi, la Foetida bicolor, del 1590, originaria della Turchia.

    Molte anche le altre rose presenti in collezione, tra cui la Laevigata, il cui cespuglio può raggiungere un’altezza di dieci metri, la Spinosissima e la Rosa Verde.

    Si può apprezzare il profumo delle eleganti rose inglesi, dal portamento a cespuglio o sarmentose. Nel giardino si trova la prima Rosa Tea, ibridata nel 1867 dal rodologo Guillot, che porta il nome di la France. Oltre ai grandi cespugli di rose dai mille colori, spiccano varietà rampicanti e tappezzanti, alcune coltivate anche in vaso e numerose piante di agrumi rari che donano fascino al giardino anche in inverno, quando ancora non ci sono fiori.

    Giardino_delle_rose_2.jpg

    Firenze, il Giardino delle Rose a piazzale Michelangelo (foto di Sailko su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported).

    Incastonato in questo giardino si nasconde un piccolo curatissimo gioiello di stile orientale, con tanto di ruscello, ponte in pietra e carpe colorate, realizzato da un’équipe di tecnici giapponesi tra cui spicca l’architetto Yasuo Kitayama.

    Questo spazio che induce serenità, è stato pensato secondo i dogmi Zen dell’oasi Shorai-Teien con materiali fatti arrivare dall’isola nipponica. È un omaggio da parte della città di Kyoto, che è gemellata con Firenze, e donato pure dal tempio Zen Kodai-Ji.

    L’atmosfera è molto rilassante e la vista è bellissima.

    Nel Giardino delle Rose si può fare una passeggiata di notevole interesse botanico, seguendo i percorsi dei diversi settori e ritrovando elencate tutte le caratteristiche delle specie

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