Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Giuramento milionario: Harmony Destiny
Giuramento milionario: Harmony Destiny
Giuramento milionario: Harmony Destiny
E-book151 pagine2 ore

Giuramento milionario: Harmony Destiny

Valutazione: 1 su 5 stelle

1/5

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Prometto di non dire mai la verità.
Dominic Roth è disposto a ogni sacrificio pur di onorare la memoria del fratello, compreso sposare Cassandra Roth senza mai rivelarle che fra di loro c'è molto più di un semplice legame di parentela. Ma ha giurato, e lei non saprà mai la verità.

Prometto di non chiederti mai la verità.
Cassandra è stanca di segreti e sotterfugi. Se il prezzo della felicità è non chiedere nulla, ebbene lei lo farà, ma non è più disposta a lasciarsi comprare, neanche se a porgerle un nuovo anello è Dominic, l'uomo che non potrà mai ammettere di amare.
LinguaItaliano
Data di uscita10 giu 2019
ISBN9788858998663
Giuramento milionario: Harmony Destiny
Autore

Maxine Sullivan

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

Leggi altro di Maxine Sullivan

Autori correlati

Correlato a Giuramento milionario

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Giuramento milionario

Valutazione: 1 su 5 stelle
1/5

1 valutazione0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Giuramento milionario - Maxine Sullivan

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    High-Society Secret Baby

    Silhouette Desire

    © 2010 Maxine Sullivan

    Traduzione di Eleonora Motta

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5899-866-3

    1

    «Sposarti

    Cassandra Roth si accasciò sul divano di pelle.

    Appoggiato allo stipite della portafinestra che si apriva sulla terrazza, con lo skyline di Melbourne alle spalle, Dominic Roth osservò la bellissima cognata spalancare gli occhi.

    «Esatto. Tu e io ci sposeremo.»

    Lei gettò indietro i capelli biondo cenere, lo sguardo turbato. «Ma Liam è morto solo da una settimana.»

    Il dolore gli attanagliò il cuore. Natale e l’inizio dell’estate, non sarebbero stati più gli stessi sotto il peso di quel ricordo. «Vuoi che non sappia da quanto tempo mio fratello se n’è andato?»

    «E lui era mio marito» tenne a precisare lei, stringendosi nelle spalle.

    «Per quasi tre anni, mentre invece è stato mio fratello per ventotto.»

    Liam era il più giovane, Adam aveva due anni di più e Dominic quattro. Nessuno di loro avrebbe potuto immaginare che una malattia si sarebbe portata via così presto il fratello minore.

    «È un colpo basso» lo ammonì Cassandra.

    Nessun accenno di rimorso sul suo viso. Non avrebbe pronunciato quelle parole se lei non fosse stata quella che era. Aveva sposato Liam solo per mettere le grinfie sulla fortuna della famiglia Roth. Il loro bisnonno si sarebbe rotolato nella tomba, se avesse saputo che la Roth’s, la catena di grandi magazzini di articoli di lusso da lui fondata, manteneva quella donna, permettendole di vivere come una regina.

    Dominic infilò una mano nella tasca interna della giacca ed estrasse una busta. «È una lettera di Liam. Mi ha incaricato di dartela per... spiegarti.»

    «Spiegarmi cosa?» Lei corrugò la fronte.

    «Perché desiderava che tu mi sposassi.»

    Cassandra spalancò gli intensi occhi azzurri. «Non ci posso credere! Mio marito voleva che noi...»

    «Voleva che sua figlia crescesse come una Roth.»

    La sua espressione divenne ancora più confusa e sconcertata. «Ma Nicole è già una Roth.»

    Ancora una fitta al cuore. Nessuno più di lui lo sapeva. «Liam esigeva che fosse allevata sotto il nome della famiglia e non sopportava l’idea che tu sposassi qualcuno al di fuori di essa. Era al corrente della tua relazione con Keith Samuels e temeva il peggio.»

    Lei trattenne il fiato. «Tu cosa ne sai?»

    «Me lo ha detto Liam.»

    «Non è come pensava...»

    Dominic sollevò una mano per zittirla e le porse la lettera. «Niente scuse. Non voglio sentire i dettagli di questa squallida storia.»

    Con le labbra tremanti, Cassandra alzò lo sguardo ma lui non si lasciò commuovere. Agitò la busta affinché lei si sbrigasse a prenderla e aprirla. Mentre la osservava leggere, Dominic si domandò come una donna di una bellezza tanto straordinaria potesse essere, al tempo stesso, così dura e priva di scrupoli. Il suo aspetto avrebbe ingannato qualsiasi uomo, che sarebbe rimasto ammaliato senza scorgere alcun segno di falsità o menzogna.

    Indossava un completo pantaloni rosa, una canottiera di seta dello stesso colore, un paio di sandali e una costosa parure di gioielli. Ogni particolare le donava eleganza e grazia. Il trucco era leggero e raffinato. C’era da rimanere incantati a guardarla.

    Il suo bel viso divenne pallido, una volta terminata la lettura. «Tu ne conosci il contenuto?»

    «Solo a grandi linee.»

    Lei si alzò di scatto, con un’espressione imperscrutabile. «Mi dispiace, ma non posso farlo.»

    «Ritengo che tu non abbia scelta.»

    «Perché dici questo?»

    «Domani ci sarà la lettura del testamento di Liam. Pensavo di avvisarti in anticipo per evitare una scenata.» Meno male che suo padre aveva portato la madre a fare un viaggio sul loro yacht per riprendersi dal lutto.

    «Una... scenata

    «Se non mi sposi entro due settimane, la proprietà andrà interamente a Nicole appena compirà ventun anni, invece di dividerla con te adesso. Fino ad allora, riceverai solamente un vitalizio appena sufficiente per te e ovviamente per il benessere della bambina. Se ciò dovesse accadere, ogni centesimo extra che ti servirà dovrà passare sotto il mio scrutinio.»

    «Che cosa?»

    «Liam mi aveva informato dell’ammontare che ricevi ogni mese. Credo che sia stato fin troppo generoso con te. Avresti molto da perdere, non trovi?»

    La voce le si strozzò in gola. «È ridicolo, anzi, è abominevole! Lo impugnerò!»

    «Sei libera di farlo. Così come stanno le cose, possiedi abbastanza per tirare avanti ma, di certo, molto al di sotto degli standard a cui sei abituata» la derise lui, con un sorrisetto malvagio, guardandosi attorno.

    L’ampia casa era l’apoteosi della modernità, progettata con particolare cura, in cui giochi di luce e ombre, decorazioni e tinte, interagivano per donare un senso di magnificenza e perfezione. C’era anche un’area esterna per i ricevimenti.

    Dominic aveva sempre pensato che fosse l’abitazione ideale per loro ma ora, studiando Cassandra, lei sembrava fuori posto. Accennò una smorfia, fra sé. Che cosa gli importava, poi? Accidenti a Liam che lo aveva coinvolto in quella situazione. Se solo non si fosse recato in ospedale quel giorno, per sostenere il fratello durante il processo d’inseminazione artificiale. Se solo...

    «Dimentichi che possiedo questa casa, Dominic» affermò lei, con tono più controllato di prima. «Posso sempre venderla. Nicole e io potremmo vivere con il ricavato.»

    La sua voce lo riportò alla realtà. «Questa casa è intestata a me, Cassandra. Liam l’ha ceduta a me, con un atto legale, circa un mese fa.»

    «Non ci credo» mormorò lei, sempre più pallida e sconvolta. «Lui non voleva lasciarmi niente, è così?»

    «È così.»

    Le diede il tempo per elaborare ciò che stava accadendo. Era arduo accettare che un marito potesse agire in modo tanto crudele, qualunque errore la moglie avesse commesso. Era noto che Cassandra non lo avesse mai amato. Lo aveva dimostrato quando lo aveva rimandato dai genitori negli ultimi momenti della malattia, invece di lasciarlo morire nella propria casa. Oh, lei aveva pianto, disperata, come ci si attende da ogni vedova che si rispetti. Dominic, tuttavia, non credeva affatto che fosse vero dolore.

    «Era evidente che avesse perso la ragione ultimamente» affermò lei, con voce rotta.

    «Il suo legale attesterà il contrario.»

    Lei sbarrò gli occhi, nel panico totale. «Che cosa mi fermerà dallo sposarti, intascare i soldi e andarmene?»

    Era giunto il momento di concludere. Non desiderava vederla supplicare, a meno che non fosse stata nel suo letto. A quella considerazione, avvertì un fiume di adrenalina scorrergli nelle vene. Come accadeva da sempre, quando pensava a lei.

    Questo gli procurò la forza per affermare ciò che era necessario che lei sapesse. Cassandra era la madre di una bambina di nove mesi che, al momento, dormiva sonni sereni nella sua cameretta, inconsapevole di quello che stava avvenendo nel salotto.

    «Se non accetterai questo matrimonio, o lo farai solo per divorziare poco dopo, io lotterò per la custodia di Nicole.»

    Ancora una volta, Cassandra si lasciò andare contro lo schienale del divano e serrò le palpebre. Era distrutta. Dominic fu tentato di accorrere da lei, ma poi desistette. Non aveva dubbi che lei amasse la figlia. Era la sua unica gioia, sebbene Liam gli avesse confessato quanto fosse restia, all’inizio, all’idea di diventare madre. Comunque fosse, quella bambina aveva il diritto di essere cresciuta come una vera Roth.

    Se solo avesse potuto rivelarle la verità sulla piccola... Purtroppo, però, non gli era concesso dire una sola parola al riguardo, almeno finché non fosse giunto il momento opportuno. Aveva promesso al fratello di mantenere il segreto fino a che Nicole non fosse stata al sicuro e lui non avesse sposato Cassandra. Inoltre, doveva considerare anche i suoi genitori e concedere loro il tempo per assorbire il duro colpo, prima di scaricare su di loro un’altra bomba.

    «Guardati attorno» la invitò, scrutando il sontuoso salotto. «Tu e Nicole vivete nel lusso. Non pensi che un giudice sia persuaso che denaro e privilegi siano un diritto per tua figlia?»

    D’improvviso, lei assunse un’espressione di pura ferocia. «Ciò che più conta è l’amore di una madre.»

    «Sì, se trovi un giudice che crede che questo venga prima di tutto il resto. Per non parlare del ragionevole dubbio che potrebbe sorgere sulla moralità di una moglie infedele, non trovi?»

    «Io non ho tradito...» iniziò lei a difendersi.

    «Oh, lascia le tue filippiche per la corte, ti prego.»

    Cassandra scosse la testa. «Tutto ciò è assurdo.»

    «Sono d’accordo» convenne lui. «Tuttavia, questa è la volontà di Liam e, per ciò che mi riguarda, farò il possibile affinché essa sia rispettata.»

    Le sue parole furono seguite da lunghi attimi di silenzio. Quindi lei lo fulminò, stringendo le palpebre in due linee sottili.

    «Dimmi, Dominic, che cosa ci guadagni da questo matrimonio, oltre a una moglie che non ti ama affatto e a una figlia non tua?»

    Il suo cuore smise di battere. «Otterrò la soddisfazione di sapere che mia nipote ha un padre.»

    «Perché tu e non Adam?»

    Immagini di lei con il fratello gli balenarono nella mente, infastidendolo. Voleva bene ad Adam, ma sapeva che lui non intendeva risposarsi, dopo la tragica perdita della moglie in un incidente stradale, alcuni anni prima. Inoltre, non avrebbe sopportato di struggersi di gelosia per Cassandra. Se il matrimonio era l’unica opzione – e lo era – sarebbe stato lui a sposarla.

    «Sono il più anziano. Farò ciò che è necessario.»

    Le gote di lei presero colore. Se per rabbia o imbarazzo, gli fu impossibile comprendere. «Dimentichi i tuoi genitori. Come credi che la prenderanno?»

    «Hanno perduto un figlio e adesso avranno la possibilità di crescere la loro nipotina. Ne saranno felici.»

    Lei agitò una mano, stizzita. «Ma se non mi sopportano nemmeno.»

    «Ti sei comportata male con il loro figlio. Ti aspetteresti un atteggiamento differente?»

    «Ho

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1