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L estate della vendetta: Harmony Destiny
L estate della vendetta: Harmony Destiny
L estate della vendetta: Harmony Destiny
E-book161 pagine2 ore

L estate della vendetta: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

La vita di un'attrice è costantemente bersagliata dalla luce dei riflettori e dallo spietato flash dei fotografi. Summer Wallace lo sa bene e nel corso degli anni ha imparato a gestire domande indiscrete e situazioni compromettenti. Tornare tra le braccia di Zach Torr, l'uomo che un tempo le ha rubato il cuore, si rivela altamente pericoloso per la sua carriera. Purtroppo, però, per proteggere la sua famiglia non può fare altrimenti. Per Zach si tratta dell'occasione perfetta per vendicarsi di colei che in passato lo ha umiliato e tradito. In cambio del suo silenzio con la stampa Summer dovrà concedersi a lui per un'intera estate, fino a quando Zach non sentirà di aver consumato tutto il suo desiderio di vendetta.
LinguaItaliano
Data di uscita11 feb 2019
ISBN9788858993484
L estate della vendetta: Harmony Destiny
Autore

Ann Major

Nonostante sia un'autrice di successo, confessa che scrivere per lei non è affatto un'esperienza facile.

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    Anteprima del libro

    L estate della vendetta - Ann Major

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    A Scandal So Sweet

    Harlequin Desire

    © 2012 Ann Major

    Traduzione di Giulia Dani

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5899-348-4

    Prologo

    Houston, Texas

    La vita può cambiare inaspettatamente. La settimana precedente, Zach Torr si trovava alle Bahamas per concludere uno dei più grandi affari della sua vita, quando ricevette una notizia improvvisa: suo zio, l’unica persona che lo aveva sostenuto negli ultimi quindici anni, era morto.

    Rientrato per l’ultimo saluto, Zach si affacciò dalla stessa impalcatura che era stata fatale a suo zio.

    Osservò il cantiere con le gru, i bulldozer e gli operai che, dall’alto del grattacielo in costruzione, sembravano tante piccole formiche in tuta da lavoro.

    Zach era un uomo prestante, con i capelli neri e un approccio spietato negli affari e in amore. Solitamente aveva uno sguardo gelido, ma quel pomeriggio i suoi occhi erano lucidi. Cosa era passato nella mente dello zio Zachery poco prima di morire? Fu attraversato da un brivido; anche gli uomini più razionali ogni tanto hanno paura.

    Un soffio di vento gli sollevò la cravatta e d’istinto Zach fece un passo indietro. Si raggelò, riacquistò l’equilibrio e fece un lungo respiro. Era successa la stessa cosa a suo zio? A quell’altezza, anche un minimo errore poteva essere fatale. Oppure Zachery si era buttato o addirittura era stato spinto? Gli era venuto un infarto o semplicemente era caduto come aveva detto il capocantiere? Nessuno lo avrebbe mai saputo.

    Essendo l’unico erede, Zach era stato interrogato più volte dalla polizia, inoltre la stampa si era accanita contro di lui più del solito poiché si era trattenuto alle Bahamas per concludere l’affare prima di tornare a casa. Odiava essere sotto i riflettori e odiava ancora di più i giornalisti senza scrupoli.

    Dopo aver ricevuto quella notizia, la vita di Zach era piombata nell’oscurità. A diciannove anni, era stato accusato ingiustamente e, se non fosse stato per suo zio, sarebbe finito in carcere. Quell’uomo lo aveva salvato.

    Dopo la morte del padre, Zach era stato cacciato di casa dalla matrigna. La vera ragione era che lei voleva impossessarsi di tutto. Ingenuamente, suo padre aveva pensato che si sarebbe presa cura del figlio di sedici anni e così le aveva lasciato la gestione dell’intero patrimonio.

    Zach, in fin di vita dopo essere stato picchiato dai tirapiedi di quella donna spietata, fu trovato riverso in un canale da Nick Landry, un umile pescatore di gamberi che lo aveva portato nella sua baracca a Bonne Terre, in Louisiana, dove Zach aveva vissuto per tre anni.

    Lì conobbe la ragazza che gli aveva rubato il cuore e l’anima e, proprio in quella piccola cittadina, era stato accusato di stupro e quella ragazza, che lui aveva amato così tanto, era rimasta in silenzio a guardare mentre lui veniva processato e accusato. Fortunatamente, era entrato in scena suo zio che, accortosi della perfidia della cognata, aveva rintracciato Zach in Louisiana riuscendo a dimostrare la sua innocenza. Lo aveva riportato a Houston, lo aveva fatto studiare e gli aveva offerto un posto di lavoro. Grazie a suo zio, Zach era diventato uno degli uomini più ricchi d’America.

    Il cellulare iniziò a vibrare: fu sorpreso di vedere il numero di Nick Landry.

    «Zach, mi dispiace molto per tuo zio. Volevo farti le condoglianze. Leggo sempre tutti gli articoli che parlano di te. Sono fiero dei tuoi risultati. Davvero.»

    Molte persone lo avevano chiamato negli ultimi giorni, ma quella telefonata significava molto per lui. Per molti anni Zach aveva evitato Nick e qualsiasi cosa avesse a che fare con Bonne Terre, ma il calore della voce roca di Nick lo rincuorò.

    «È bello sentirti.»

    «Mi sei mancato. Anche io ti sono mancato un po’ qualche volta? Non esco più a pescare spesso. Dico a tutti che c’è poco pesce, ma la verità è che io e la mia barca stiamo diventando vecchi.»

    Zach provò una fitta al cuore al ricordo delle acque limacciose del fiume e degli aironi nascosti tra le nebbie della palude.

    «Anche tu mi sei mancato» ammise. «Non mi ero reso conto di quanto, fino a che non ho sentito la tua voce. Mi porta indietro nel tempo.»

    Non tutti i ricordi di Bonne Terre erano negativi.

    «Perché non vieni a trovare questo vecchietto prima che se lo mangino i granchi?»

    «Lo farò.»

    «Andremo a pescare, proprio come una volta.»

    Dopo un saluto frettoloso, Zach riattaccò sentendosi rinfrancato. Forse era arrivato il momento di tornare a Bonne Terre. Gli tornò alla mente il viso della ragazza che aveva amato: bionda, con gli occhi azzurri, la meravigliosa Summer col suo viso angelico che era riuscita a spezzargli il cuore.

    Lei viveva a New York, era diventata un’attrice di Broadway. A differenza di Zach, era la beniamina della stampa, le sue foto erano ovunque.

    Summer tornava mai a casa, a Bonne Terre?

    Forse era arrivato il momento di scoprirlo.

    1

    Otto mesi dopo

    Bonne Terre, Louisiana

    Zach Torr era tornato in città e ciò le avrebbe causato solamente dei guai, tuttavia non riusciva a dominare le potenti emozioni che l’avevano travolta.

    Summer Wallace parcheggiò l’auto. Sospirò all’idea di dover discutere di Zach con sua nonna e suo fratello; indugiò ancora un istante prima di decidersi finalmente a scendere.

    Una leggera brezza diffondeva nell’aria il profumo dei pini che circondavano la proprietà. In quel momento Summer non aveva tempo per godersi la bellezza della casa in cui era cresciuta, la aspettava una lunga discussione con sua nonna.

    Quindici anni prima, quando lei era fuggita dopo la morte di sua madre, era certa che lui non avrebbe mai più fatto parte della sua vita. Poi, la settimana precedente a quella, era arrivata la telefonata di sua nonna.

    «Indovina un po’ chi è arrivato a Bonne Terre per comprare dei terreni e costruirvi un casinò» aveva esordito con tono provocatorio.

    Sua nonna aveva il brutto vizio di telefonare alle ore più impensate e sganciare quelle notizie con pacata noncuranza. Summer si sedette in attesa del peggio.

    «E indovina anche chi ha comprato l’antica residenza Thibodeaux e ha assunto tuo fratello Tuck come giardiniere e tuttofare?»

    Tuck aveva un lavoro? Era una bella notizia. La nonna era molto preoccupata per lui dopo il suo ultimo battibecco con lo sceriffo Arcenaux, ma in cuor suo Summer sapeva che c’era dell’altro dietro quella informazione.

    «Dai, chi è?»

    «Zach Torr

    Summer si raggelò. Suo fratello, totalmente incapace di badare a se stesso, non poteva assolutamente lavorare per Zach, perché non si sarebbe di certo preoccupato per lui. Non dopo quello che era successo. Non poteva permettere che la stampa scoprisse ogni cosa.

    Era troppo famosa e ricca e la loro tragica relazione troppo succosa. Ogni volta che la loro storia ritornava a galla, si sorprendeva sempre di quanto ancora la ferisse, anche se lei risultava la vittima e lui il carnefice.

    Le era capitato di leggere delle notizie su di lui e aveva scoperto quanto fosse diventato spietato. Non si sarebbe mai dimenticata di come Zach si fosse vendicato della sua matrigna senza il minimo scrupolo.

    Un nuovo legame tra lui e la famiglia di Summer avrebbe potuto provocare una vera catastrofe.

    «Non sei più l’unica cittadina di Bonne Terre a essere famosa. Zach adesso è un milionario.»

    Summer lo sapeva già, ovviamente. Tutti lo sapevano.

    «Tuttavia, ha trovato il tempo per fermarsi a giocare a carte con una certa anziana signora per dirle come Tuck si comportava a lavoro.»

    Zach era andato a giocare a carte da sua nonna per parlarle del lavoro di Tuck, il suo giardiniere? C’era puzza di bruciato. «Nonna, sta cercando di arrivare a me.»

    «Forse questa volta non si tratta di te. Voi due vi siete lasciati quindici anni fa.»

    Era vero, erano passati quindici anni, ma il motivo di quell’atteggiamento era riconducibile a lei, ne era certa.

    Summer aveva cercato di far capire alla nonna il motivo per cui Tuck doveva lasciare quel lavoro, ma lei era troppo esasperata da tutte le bravate che il nipote le aveva combinato dopo il liceo per starla a sentire. Inoltre, era riuscita a farla sentire in colpa.

    «Non torni mai a casa e le visite di Zach sono molto piacevoli. È fantastico con tuo fratello. Ieri notte, lui e Nick l’hanno portato a pescare i gamberi.»

    «Un milionario che pesca i gamberi?»

    «Sì, ha comprato a Nick una barca nuova e i suoi operai stanno ristrutturando la sua baracca. Dovresti vedere Zach: è magro e in forma, più bello che mai.»

    Magro e in forma, bello e ricco. Summer aveva visto le sue foto e sapeva bene quanto fosse affascinante. Perché non era diventato uno spiantato buono a nulla come sosteneva il suo patrigno?

    «È così ricco; una vecchia signora con una bella nipote come te non può fare a meno di chiedersi come mai sia ancora single.»

    «Nonna! Abbiamo un passato alle spalle, un passato complicato e scandaloso che lui vorrà dimenticare tanto quanto me! Cosa impossibile quando ci sono dei giornalisti che desiderano solo rivangare storie del genere. Non lo capisci? Non posso permettermi di avere a che fare con lui.»

    «Avete fatto molta strada entrambi, ora siete due persone di successo. La tua carriera spaventerebbe la maggioranza degli uomini, ma non Zach. Perché dovresti metterci una pietra sopra?»

    «Impossibile! Mi odia!» E aveva tutte le ragioni per farlo.

    «In realtà, non ha mai accennato a quello scandalo, né ha parlato male di te. Non saresti così risoluta nei suoi confronti se lo incontrassi. Anche gli ottusi cittadini di Bonne Terre hanno cambiato opinione su di lui, tutti tranne Thurman.»

    Thurman era l’insopportabile patrigno di Summer.

    Era impossibile far ragionare sua nonna quando si impuntava sulle cose, quindi Summer era dovuta tornare a Bonne Terre per convincere Tuck a licenziarsi e liberarsi definitivamente di Zach. Non voleva affrontarlo di persona e, forse, se fosse riuscita a convincere la nonna e il fratello, non sarebbe stato nemmeno necessario.

    A Bonne Terre tutto era rimasto immutato.

    Sotto i cipressi che si affacciavano sul fiume, con in sottofondo il canto delle cicale, le ferite del suo cuore si erano riaperte e il dolore aveva iniziato a bruciare come quindici anni prima.

    A differenza di Tuck, Summer era sempre stata una ragazza ambiziosa e anni prima aveva deciso che, se non poteva avere Zach Torr, lo avrebbe dimenticato per inseguire i suoi sogni. Sarebbe stata la cosa migliore per tutti.

    Aveva lavorato sodo per affermarsi come attrice. Era indipendente, addirittura famosa, ed era felice, molto felice. Talmente felice da avere trovato il coraggio per tornare a Bonne Terre dopo due anni di assenza.

    Summer aprì la porta lasciando che sbattesse dietro di lei.

    «Sono a casa!»

    Sentì un rumore di passi al piano di sopra. «Nonna, è arrivata!»

    Tuck scese dalle

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