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Sfida di piacere
Sfida di piacere
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E-book190 pagine2 ore

Sfida di piacere

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Info su questo ebook

Un'antica pratica sessuale. Un'attrazione fisica mai espressa. Una proposta che non si può rifiutare.

Knox Webber ha bisogno di un'amante per il weekend. E possibilmente di una che lo ecciti meno di un sasso. Deciso a far decollare la sua carriera, vuole scrivere un articolo sul sesso tantrico, così di moda, smascherando la presunta spiritualità della pratica e mostrandola per quella che è: pura ginnastica sessuale. Ma per farlo deve trovare una partner. Una come Savannah, per esempio, sua collega e rivale numero uno.

Un weekend di sesso con Knox? Cos'è, una specie di incubo? Savannah non può credere che lui le abbia chiesto una cosa simile. E che il suo capo glielo abbia ribadito, lasciandola senza scelta e con un problema: nascondere la passione segreta che nutre da sempre per Knox.

LinguaItaliano
Data di uscita10 set 2015
ISBN9788858939222
Sfida di piacere
Autore

Rhonda Nelson

Tra le autrici amate dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Sfida di piacere - Rhonda Nelson

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Show & Tell

    Harlequin Blaze

    © 2003 Rhonda Nelson

    Traduzione di Elisabetta Elefante

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2006 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5893-922-2

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Knox Webber fece tintinnare il ghiaccio nel bicchiere di whisky mentre osservava i due giovani nudi che, sullo schermo del suo televisore, si abbandonavano all’estasi. Erano seduti in un alone di luce dorata, faccia a faccia; la donna teneva le gambe agganciate intorno alla vita dell’uomo. I lunghi capelli le ricadevano sulle spalle mentre, il capo reclinato all’indietro, esalava un lento gemito raggiungendo l’orgasmo. La voce ipnotica del narratore si diffondeva in tutta la sala attraverso le casse dell’impianto home-theatre.

    Lasciate scorrere l’energia tantrica. Vi sentirete inondare da una forza travolgente, una energia vi pioverà addosso come una cascata di luce che vi avvolgerà e vi pervaderà completamente. Avvertirete questa ondata di piacere purissimo che vi trasporterà insieme al vostro partner verso nuovi livelli di estasi, di illuminazione e di consapevolezza, in un mondo dove vi sentirete in perfetta sintonia col vostro amante e col resto dell’universo.

    Knox spense il televisore e gettò il telecomando sul divano. Aveva visto abbastanza. Non voleva sottovalutare l’argomento e così aveva inserito il DVD nel lettore di un sofisticatissimo home-theatre, su uno schermo LCD ad alta risoluzione a trentatré pollici, con un sistema audio dotato di Dolby Surround... ma questa teoria sul sesso tantrico continuava a farlo sorridere.

    Purtroppo, era anche una teoria che stava prendendo piede e proprio per questa sua improvvisa popolarità poteva fornirgli lo spunto per un interessante articolo. Knox si era già fatto un nome a Chicago nell’ambiente del giornalismo, ma non era abbastanza. Voleva di più, il suo obiettivo era il Pulitzer. Non che sperasse di vincerlo con un pezzo sul sesso tantrico, ma qualcosa gli diceva che questa poteva essere una buona occasione per avvicinarsi alla meta.

    Forse era solo una intuizione, ma ogni volta che fiutava nell’aria qualcosa di interessante, Knox avvertiva una strana sensazione, come un formicolio all’altezza dell’ombelico, e finora non si era mai sbagliato. Era proprio grazie a questo suo sesto senso se ora occupava una posizione di rilievo al Chicago News e se aveva fama di essere un giornalista attento, sintonizzato sui mutamenti della capricciosa e volubile società americana.

    Il formicolio era lì anche stavolta, più insistente che mai. Ma stranamente, per qualche motivo che non si spiegava, Knox tentennava.

    Forse perché seguire questa pista lo avrebbe messo in una posizione piuttosto scomoda.

    Gli era capitato molte altre volte, in passato, e la cosa non gli aveva mai creato problemi. Faceva parte del gioco, della carriera che aveva scelto ignorando la feroce opposizione dei suoi genitori. Suo padre e sua madre consideravano la professione del giornalista molto al di sotto delle capacità del loro rampollo e ancora speravano che un giorno Knox rinsavisse, decidendo di mettere a frutto la laurea presa a Harvard col massimo dei voti per dedicarsi a una carriera più rispettabile.

    Avrebbero aspettato a lungo.

    Knox era deciso a lasciare il segno nel mondo del giornalismo investigativo, perché per lui quella non era solo una carriera, ma un modo di essere. Dava un senso a tutta la sua vita. Scoprire magagne, imbrogli, scandali, fattacci realmente accaduti e rivelarli al suo pubblico, raccontandoli così come si erano svolti. E poi lasciare che la gente tirasse le debite conclusioni.

    A questo scopo, si era introdotto in ogni genere di ambienti, assumendo identità fasulle. Non aveva esitato a fingersi gay, addirittura a farsi truccare da travestito. Tutto, pur di crearsi una rete di informatori di ogni razza, estrazione sociale e credo: da poliziotti a pezzi grossi degli uffici della pubblica amministrazione, da borseggiatori a ladruncoli, e chiunque altro potesse tornargli utile.

    Perciò l’idea di trovarsi in una posizione scomoda non lo disturbava. A disturbarlo, semmai, era un pensiero. Knox era uno che preferiva lavorare da solo. E stavolta non avrebbe potuto farlo.

    Doveva trovarsi un socio. Anzi... una socia. Perché non poteva iscriversi a un seminario sul sesso tantrico in compagnia di un uomo.

    Sfogliò ancora una volta l’opuscoletto che si era procurato. Era un pieghevole in carta patinata che parlava della Total Tantra Edification, uno dei tanti centri sorti in America che organizzavano corsi intensivi di sesso tantrico. Questo, in particolare, gli aveva dato da pensare. Conteneva le entusiastiche testimonianze di coppie felici, pronte a giurare che il seminario a cui avevano partecipato aveva salvato il loro matrimonio dando nuova linfa a una vita di coppia che, ormai sul punto di spegnersi, aveva ritrovato uno slancio e una energia straordinaria. Specie le donne si dichiaravano soddisfattissime dei risultati ottenuti dopo soli due giorni di seminario, citavano orgasmi multipli e persino una eiaculazione femminile.

    Knox continuò a leggere, ridendosela sotto i baffi.

    Ma il suo scetticismo veniva a scontrarsi con la realtà di dati statistici allarmanti. Questi seminari, per quanto costosissimi, erano molto frequentati, specie sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Sulla costa orientale non erano ancora molto conosciuti, ma cominciavano a suscitare una certa curiosità. Persino tra i giovanissimi.

    Insomma, poteva uscirne un pezzo niente male. E il formicolio all’ombelico glielo confermò ancora una volta.

    Knox guardò i due istruttori del seminario, ritratti in una fotografia interna del pieghevole, il dottor Edgar Shea e sua moglie, Rupali. Sorridevano all’obiettivo sprigionando serenità da tutti i pori. Nella didascalia sottostante, l’uomo dichiarava che, durante l’amplesso, evitava volutamente di raggiungere l’orgasmo, ottenendo così l’obiettivo infinitamente più appagante di una illuminazione interiore.

    Balordaggini, decretò Knox, svuotando il suo bicchiere. Il sesso senza orgasmo? Era come un gelato al cioccolato senza la panna montata sopra. Che gusto c’era?

    Scientificamente parlando, la mancanza di eiaculazione permetteva a un uomo di prolungare l’erezione. E trattenersi poteva avere un senso nella misura in cui si desiderava dare piacere alla propria partner. Ma a parte questo, a che pro soffocare certe umanissime e piacevolissime pulsioni?

    Knox si era documentato, il concetto del sesso tantrico era nato in India intorno al 2300 avanti Cristo e forse originariamente aveva anche avuto uno scopo nobilissimo; ma nel terzo millennio, per come la vedeva lui, era solo uno dei tanti trucchetti ideati per spillare denaro a coppie annoiate e disilluse dal matrimonio. I soliti furbi, fiutato l’affare, avevano manipolato il concetto originale e lo avevano alterato, tramutandolo in un edonistico toccasana per lo spirito.

    Knox si era messo in testa di smascherare questi truffatori. Ma non poteva farlo da solo. Per iscriversi al seminario bisognava essere in due, quindi aveva bisogno di una moglie.

    Gli vennero in mente diverse possibili candidate, ma le scartò una a una. Le ragazze che conosceva si sarebbero forse aspettate di trascorrere con lui un piacevole weekend romantico, invece questo sarebbe stato un vero e proprio viaggio di lavoro. Avrebbe avuto bisogno di tutta la sua lucidità e della massima concentrazione per poter poi scrivere un articolo al di sopra delle parti.

    Knox non disdegnava il sesso, al contrario. Era un uomo, dopotutto. Si rendeva conto che nei due giorni di seminario avrebbe dovuto apprendere e sperimentare le tecniche del sesso tantrico. Ma per riuscire anche a svolgere il suo lavoro con l’obiettività necessaria, doveva trovarsi una donna capace di comprendere l’importanza dell’incarico che intendeva portare a termine. Soprattutto una donna da cui non si sentisse attratto nel modo più assoluto.

    Un nome gli affiorò nella mente... e involontariamente Knox si adombrò. Savannah Reeves, la sua acerrima nemica al Chicago News.

    L’idea di vedere sotto il pezzo che avrebbe scritto anche la firma di quell’antipatica saputella dalla lingua affilata lo fece rabbrividire al punto che Knox pensò di lasciar perdere tutto. Ma non poteva, doveva assolutamente scrivere quel pezzo. Quell’articolo poteva essere la svolta di tutta la sua carriera.

    Lo sapeva, lo sentiva.

    E se questo significava dover passare un weekend in compagnia di una donna il cui unico scopo nella vita sembrava essere quello di dargli il tormento... pazienza.

    Modestia a parte, Knox sapeva di avere un certo successo con le donne. Un sorriso appena accennato, un complimento... e cadevano ai suoi piedi. Tutte indistintamente. Tranne Savannah.

    L’unica volta che ci aveva provato con lei, usando la tattica di sempre, Savannah lo aveva trapassato da parte a parte con quei suoi occhi di ghiaccio e gli aveva riso in faccia. Knox si era guardato bene dal ripetere l’errore, aveva imparato la lezione. Da allora, faceva in modo che le loro strade si incrociassero il meno possibile.

    E comunque, ogni volta che questo succedeva... lei riusciva sempre a indispettirlo.

    Stavolta, però, sarebbe andato a cercarla. E ne era certissimo, per quanto nemmeno lei lo potesse digerire, non si sarebbe lasciata sfuggire l’occasione di scrivere con lui un articolo di così grande impatto. Arrivata al giornale da poco più di un anno, Savannah aveva sempre cercato di soffiargli i pezzi più interessanti, di farsi affidare qualche inchiesta di spicco dal loro capo, di stare un passo davanti a lui. Di fargli le scarpe, insomma. Una aperta rivalità, quella di Savannah, che però Knox considerava positivamente, perché lo teneva vigile, sempre sul chi vive.

    Rifletté ancora per qualche istante, a valutare le alternative... ma non ce n’erano. Savannah era l’unica a cui potesse chiedere di accompagnarlo in California e di recitare la parte della sua appassionata amante.

    Gli avrebbe di nuovo riso in faccia?

    Probabile.

    D’altronde, anche lui avrebbe fatto fatica a recitare quella parte. In linea di massima, Knox si sentiva attratto da tutte le belle ragazze in circolazione... e ce n’erano tante. Purché avessero l’età giusta e fossero ben carrozzate.

    Non che fosse pronto ad andare a letto con la prima che capitava, per carità! Al contrario, era piuttosto selettivo quando si trattava di scegliersi anche solo una compagna per un’avventura mordi e fuggi. Ma doveva ammetterlo, era il tipo d’uomo che si girava per strada ad ammirare la bellezza femminile.

    Tuttavia Knox sapeva per certo che un’occhiata glaciale dell’avvenente Savannah sarebbe bastata a fargli passare qualsiasi voglia. Non molto alta ma ben proporzionata, curvilinea al punto giusto, capelli corvini tagliati corti e portati sempre spettinati, Savannah si truccava pochissimo, anche perché con quel viso dall’incarnato di porcellana e quegli occhi di un celeste trasparente frangiati da ciglia interminabili, non ne aveva bisogno. Sì, era innegabilmente bellissima.

    Ma la bellezza non era tutto.

    Purtroppo per lei, la signorina Reeves era più acida della Strega Cattiva di Biancaneve e non gli risparmiava mai la sua razione quotidiana di sferzate feroci. Roba da farlo rabbrividire.

    Sentirsi attratto da lei? Non c’era da preoccuparsi. A lui non sarebbe mai potuto succedere.

    Proprio per questo era la persona che faceva al caso suo. L’unica a cui potesse proporre di partire con lui per la California.

    «Che cosa? Non se ne parla nemmeno!» replicò Savannah perentoria, mentre attraversava tutta la redazione per andarsi a rintanare nel suo cubicolo.

    Knox le stette incollato dietro. «Perché no, scusa? Sarà un articolo sensazionale. Ti sto offrendo una ghiotta opportunità per fare carriera. Perché vuoi rifiutarla?»

    Perché non mi piace il tuo brutto muso, pensò Savannah. Ma mentre si barricava dietro la sua scrivania e alzava la testa per guardarlo, dovette ricredersi, suo malgrado.

    Knox Webber aveva folti capelli castani, naturalmente ondulati e lucenti, occhi di un intrigante verde scuro, scintillanti di malizia e pieni di promesse. Le labbra, perennemente incrinate in un sorriso accattivante, erano troppo piene per un uomo, ma mascoline abbastanza da indurre una donna a fantasticare sulla loro abilità nel baciare.

    Come se non bastasse, Knox aveva i glutei più favolosi che Savannah avesse mai visto: sodi e appena arrotondati. Infine, era alto di statura, aveva un fisico da fare invidia a un campione olimpico di atletica, un paio di gambe lunghissime e l’incedere dinoccolato ed elegante di una persona estremamente sicura di sé. Cos’altro aggiungere? Che era nato in una famiglia facoltosissima, e una vita fatta di agi e di privilegi gli creava intorno un alone inconfondibile.

    Pur sapendo che la sua era una reazione irragionevole, Savannah si mise sulle difensive. Rimasta orfana a sei anni, quando i suoi erano rimasti uccisi in un incidente d’auto, aveva passato l’infanzia e l’adolescenza in una serie infinita di istituti, a parte i brevi periodi in cui veniva spedita come un pacco postale presso qualche famiglia affidataria.

    Knox si

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