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Ricetta per la passione: Harmony Destiny
Ricetta per la passione: Harmony Destiny
Ricetta per la passione: Harmony Destiny
E-book151 pagine2 ore

Ricetta per la passione: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Quando il suo ruolo di fidanzatina perfetta finalmente finisce, la famosa chef televisiva Corri Harris è libera di occuparsi esclusivamente delle sue "vaporose" attività culinarie. Quando però il sexy Aidan O'Brien, proprietario di un'emittente televisiva e fratello del suo ex, tenta di curare l'ego bruciacchiato di Corri, lei non riesce a resistergli. C'è un solo problema: Aidan è il suo capo!

Con i loro incontri poco professionali e senza un dichiarato impegno del cuore, Corri ha paura di diventare niente di più che il cucciolo prediletto a cui Aidan vuole dare protezione. Lui potrebbe decidere di scaricarla per un'altra ingenua, dopo aver ottenuto ciò che desidera e averla allontanata dalla sua professione.
LinguaItaliano
Data di uscita10 mag 2016
ISBN9788858948330
Ricetta per la passione: Harmony Destiny
Autore

Kristi Gold

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Ricetta per la passione - Kristi Gold

    successivo.

    1

    Che modo vigliacco di dire addio!

    In preda alla più totale incredulità, Corinna Harris fissò la lettera appoggiata sul tavolino da trucco nel suo camerino, quella deliziosa lettera che le era stata recapitata soltanto pochi minuti prima. Non si sarebbe dovuta sorprendere, eppure il fatto che il fidanzato avesse scelto quel sistema per darle il benservito la innervosì. Dopotutto, Kevin O'Brien era un giornalista, scrivere era il suo mestiere, anche se quella particolare missiva era oltremodo secca e concisa. Grazie di tutto, Corri, le aveva scritto, ma è ora di farla finita. Tieni pure l'anello. È stato divertente.

    Divertente? Dopo quella farsa di fidanzamento durata otto mesi, era troppo sperare almeno nella cortesia di essere informata di persona che tra loro era tutto finito? Non che fosse sorpresa! Non che fosse arrabbiata!

    Corri si sfilò l'anello con diamante dal dito e lo lanciò attraverso la stanza come un missile, senza neppure preoccuparsi di vedere dove andava ad atterrare. E se per caso fosse finito nell'aspirapolvere delle donne delle pulizie, tanto meglio! Non voleva conservare alcun ricordo di un rapporto che era stato basato soltanto sulla menzogna.

    Il colpetto bussato alla porta la riportò di colpo alla realtà: il suo lavoro l'attendeva.

    «Cinque minuti» la avvertì uno degli addetti.

    «D'accordo, sono pronta.»

    Ma lo era davvero? Era veramente in grado di presentarsi di fronte al pubblico, fingendo che non fosse accaduto nulla? E poi proprio quel giorno, durante la sua prima esibizione dal vivo in televisione, uno spettacolo imperniato sui preparativi di un pranzo festivo perfetto per gli amanti. Sei giorni prima del Natale.

    Certo che poteva farcela. Forse Kevin le aveva momentaneamente rovinato la vita, ma lei si rifiutava di permettere che quel banale inconveniente le rovinasse anche la carriera.

    Dopo aver indossato il suo grembiule da cuoco preferito, quello decorato con tanti piccoli cucchiai di legno, si dette una rapida controllata al trucco e si legò la coda di cavallo. Una lacrima traditrice minacciava di caderle sul viso, ma rifiutò di lasciarla rotolare sulle guance truccate alla perfezione. Meglio arrabbiarsi. Si sarebbe aggrappata alla rabbia così come un rapinatore si aggrappa al sacco del bottino.

    E fu soltanto grazie a quel pensiero che riuscì a uscire dal camerino e affrontare il pubblico, un sorriso fasullo accuratamente dipinto sul viso. Guardò verso la cabina della regia e vide immediatamente Aidan O'Brien, direttore di produzione, nonché fratello maggiore di Kevin. Sin da quando Corri aveva incominciato a lavorare, Aidan era sempre stato lì, fungendo da amico e sostenitore.

    Alto quasi un metro e novanta, era difficile non notarlo. Eppure non era soltanto la sua altezza imponente che attirava l'attenzione. Aveva i capelli scuri e la carnagione olivastra della mamma armena e un incredibile paio di occhi verdi ereditati dal padre irlandese, oltre a un'aria di incrollabile fiducia in se stesso che faceva scomparire tutti gli altri uomini al suo cospetto. Per non parlare poi di quell'innegabile alone di mistero che lo circondava, e che faceva desiderare a ogni donna che lo incontrava di scoprire tutti i suoi segreti.

    E a proposito di segreti, Corri si domandò brevemente se per caso Aidan fosse al corrente dei programmi di Kevin. Ma no, non poteva esserlo! Glielo avrebbe detto. O almeno, lei era sicura che glielo avrebbe fatto intuire. In più di un'occasione era stato il suo confidente, avevano fatto decine e decine di conversazioni, anche se per lo più era stata sempre lei a parlare. E a onore del vero, non era mai stata completamente sincera con lui a proposito del rapporto che la legava al fratello.

    In quel momento provava il travolgente impulso di correre da Aidan, piangergli sulla spalla e maledire il pessimo tempismo di Kevin, ma capì in fretta che si trattava di un'idea improponibile. Quella era una tempesta che doveva affrontare da sola, e il primo passo della cura consisteva nell'uscire sul palcoscenico e dare il meglio di sé alle telecamere e al suo pubblico.

    «Trenta secondi» gridò qualcuno accanto a lei, e quando arrivò a dieci, incominciò il conto alla rovescia, tenendo il ritmo con il battito irregolare del cuore di Corri.

    «Signore e signori, ecco a voi la fidanzata di tutta Houston. Corinna Harris ai fornelli nella splendida interpretazione di La cucina afrodisiaca di Corri

    Corri si diresse verso il palcoscenico su gambe rigide come blocchi di marmo, cercando di trarre conforto dagli applausi scroscianti, ma il conforto non venne. Avvertiva soltanto una pesantezza estrema nelle membra mentre pensava che ogni volta che era salita sul palcoscenico negli ultimi mesi, non aveva fatto altro che parlare di Kevin.

    E fu allora che ritornò la rabbia. Aveva finto che il loro fosse un rapporto paradisiaco quando, in realtà, non le aveva dato altro che dolori e delusioni.

    In quel momento capì che esistevano molti modi per vendicarsi. Nulla poteva essere paragonato a una donna ferita ai fornelli!

    Non appena la vide uscire sul palcoscenico, Aidan si rese conto che Corri aveva qualche problema. Era una bionda alta e tutta gambe, piena di fascino e sex appeal, proprio come i piatti che serviva al suo pubblico. Nel corso dell'ultimo anno Aidan aveva organizzato tutti i suoi impegni per non mancare mai a quell'ormai famosissimo appuntamento settimanale di Corri. Nel frattempo aveva imparato a valutare tutti i suoi movimenti, ogni più piccolo dettaglio del linguaggio del corpo. Ogni più piccolo dettaglio del suo corpo, per la verità.

    Si sarebbe dovuto sentire in colpa per quell'esame attento che riservava al corpo di Corri, soprattutto in considerazione del fatto che lei era la fidanzata del fratello, eppure non riusciva a provare sensi di colpa. Nessuno sapeva quanto spesso fantasticava su di lei. Nessuno avrebbe mai saputo che si era pentito mille volte di averla presentata a Kevin. Otto mesi prima, però, lui era ancora coinvolto in una relazione destinata a finire, e Kevin e Corri gli erano parsi una coppia stabile. Tanto stabile da decidere di fidanzarsi ufficialmente nel giro di poche settimane. Per mesi e mesi, Aidan era stato costretto a sentirla parlare di Kevin nel corso di tutti i suoi spettacoli. E mentre i suoi fan più affezionati avevano sempre apprezzato i suoi commenti, Aidan li aveva spesso trovati insopportabili.

    Ciononostante, sapeva bene che mischiare il dovere con il piacere poteva spesso condurre a problemi insormontabili sul posto di lavoro e si ripeteva che era stato un bene non legarsi a Corri. Questo, però, non gli impediva di chiedersi spesso come sarebbero state le cose tra loro se solo...

    In quel momento, per esempio, si stava interrogando sul motivo dell'umore di Corri. Da vera professionista, lei aveva affrontato i primi tre quarti dello spettacolo senza indugi, ma all'occhio attento di Aidan non era sfuggita la grinta particolare e l'eccessiva allegria con cui parlava. Era solita fare qualche battuta durante gli spettacoli, era il suo modo di relazionarsi con il pubblico, ma quel giorno sembrava che volesse soltanto arrivare alla fine il più in fretta possibile. Che fosse soltanto un momento di particolare tensione?

    Al termine della pausa pubblicitaria, Corri riprese la trasmissione per condurre la consueta sessione di domande e risposte, ma invece di chiamare un membro del pubblico, si limitò a dire: «Oggi faremo qualcosa di diverso, nel resto del tempo che abbiamo a disposizione».

    Appoggiò le mani sul bancone della cucina e guardò dritto davanti a sé.

    «Adesso che abbiamo parlato di un pasto fatto apposta per far risuonare campane celestiali nella testa del vostro amante, non dobbiamo dimenticare coloro che non hanno un amante in questa splendida stagione di festa. Soprattutto quelle poche sfortunate che sono state abbandonate da un vero bastardo nel periodo peggiore dell'anno.»

    Quando afferrò due presine, Aidan si accorse che il direttore di scena sfogliava rapidamente il copione con aria sempre più confusa.

    Corri estrasse una teglia dal forno, la rovesciò e la sbatté con forza sul bancone da cucina. «Vi suggerisco di provare questo soufflé al cioccolato. Avrete voglia di mangiarlo tutto, e fin qui non ci sono problemi. Per il vostro bene, però, e soprattutto in considerazione della vostra salute, prima vi suggerisco di preparare una bella insalata.»

    Dopo avere messo da parte le presine, si diresse verso il frigorifero. L'assistente di produzione scosse la testa. «Cosa diavolo sta facendo?»

    «Non lasciarti prendere dal panico, Parker» lo confortò Aidan. «Corri è una professionista. Lasciala fare.»

    Dalla cabina di regia, il regista non sembrava condividere troppo quella risposta. «Non possiamo permetterle di fare ciò che vuole. Siamo in diretta televisiva.»

    Aidan sollevò una mano per fare tacere tutti mentre Corri tornava al bancone, carica di verdure che appoggiò sulla superficie, apparentemente incurante del pomodoro che cadde rotolando sul pavimento.

    Prese un cetriolo piuttosto grosso, lo sollevò verso la telecamera. «Incominciamo con questo. E teniamo presente che non è anatomicamente in scala, anche se a molti uomini piacerebbe lasciarvelo credere.»

    Parker scoccò un'occhiata smarrita ad Aidan. «Non può essere. Non può avere detto ciò che ha appena detto.»

    «Temo di sì, invece» confermò sgomento il tecnico del suono.

    E qualcosa in fondo al cuore fece capire ad Aidan che aveva appena incominciato.

    Un coro di risate echeggiò tra il pubblico in sala e Corri reagì appoggiando il cetriolo su un tagliere e afferrando un grosso coltello. «Be', se state pensando all'imbecille che vi ha lasciato, immaginate che questo sia...» Sollevò gli occhi e ridacchiò, e fu in quel momento che Aidan si accorse dei lucciconi che aveva agli occhi. «Sono certa che abbiate capito cosa voglio dire.»

    Detto questo, incominciò ad affettare il cetriolo con forza quasi vendicativa, lasciando sbigottiti gli spettatori in studio e costringendo il regista a chiedere a gran voce una pausa pubblicitaria.

    Prima che questa incominciasse, tuttavia, una giovane donna dal pubblico riuscì a domandare: «Corri! Cosa farete durante le vacanze tu e Kevin?».

    Corri sollevò lo sguardo, con il coltello ancora stretto nella mano, e scoccò un'occhiata assassina alla donna. «Kevin e io non faremo un bel niente, perché quell'imbecille mi ha appena mollato.»

    Per essere una donna che si era sempre vantata del proprio autocontrollo, Corri si rese conto di aver appena toccato il fondo.

    Non riusciva a capire cosa le fosse successo, né per quale motivo avesse permesso a Kevin di rovinare il migliore lavoro che avesse mai avuto. Con quei colpi di coltello, aveva devastato ogni possibilità di estendere la propria notorietà al di là dei confini regionali. E quando sentì bussare alla porta del camerino, si preparò ad affrontare il direttore di produzione che la licenziava in tronco e le ingiungeva di liberare il camerino nel giro di cinque minuti.

    Afferrò un fazzolettino di carta e si asciugò in fretta gli occhi, cercando di cancellare le tracce di mascara che le macchiavano le guance. «Avanti.»

    «Si può sapere che cosa ti succede?»

    Corri non fu affatto sorpresa di vedere l'immagine di Aidan riflessa nello specchio. Era il responsabile dello studio, dunque era responsabile anche per il

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