Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

La seconda occasione di Mrs. Sommersby: Harmony History
La seconda occasione di Mrs. Sommersby: Harmony History
La seconda occasione di Mrs. Sommersby: Harmony History
E-book253 pagine3 ore

La seconda occasione di Mrs. Sommersby: Harmony History

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Inghilterra, 1820
Clara Sommersby è una vedova attraente e un'imprenditrice di successo, convinta che la stagione dell'amore sia per lei ormai finita. Quando incontra l'affascinante William Lane, di qualche anno più giovane, pensa che sia l'uomo giusto per Harriet, la figlia dei vicini che ha preso sotto la sua protezione; tuttavia, inaspettatamente le attenzioni dell'elegante uomo d'affari si rivolgono proprio a lei. Un futuro per loro sembra però impossibile: William, abbandonato dalla madre, desidera la famiglia che lei non può dargli e Clara non vuole perdere l'indipendenza faticosamente guadagnata. Ma c'è una cosa che può fare per l'uomo di cui si è innamorata: aiutarlo a scendere a patti con il proprio passato.
LinguaItaliano
Data di uscita20 gen 2020
ISBN9788830509696
La seconda occasione di Mrs. Sommersby: Harmony History

Leggi altro di Laurie Benson

Autori correlati

Correlato a La seconda occasione di Mrs. Sommersby

Ebook correlati

Narrativa romantica storica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su La seconda occasione di Mrs. Sommersby

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    La seconda occasione di Mrs. Sommersby - Laurie Benson

    successivo.

    1

    Bath, Inghilterra, 1820

    Non era certo un sorso d'acqua che poteva cambiare la vita di un uomo. In tutti gli anni che Clara Sommersby aveva frequentato la Pump Room, non aveva mai visto nessuno ispezionare con tanta diffidenza un bicchiere di acqua termale come quel gentiluomo alto e biondo che aveva appena accettato un bicchiere dall'inserviente e l'aveva riempito alla fontana.

    Erano in molti a recarsi a Bath per un periodo prolungato, nella speranza che le acque alleviassero i loro disturbi, ma c'era anche chi veniva per godere dei vari intrattenimenti che quel centro alla moda offriva. Il gentiluomo in questione doveva appartenere all'ultima categoria.

    Clara prendeva nota regolarmente dei nuovi arrivati, ma quel mattino si era svegliata con un dolore alla base della schiena e stava pensando solo a una lunga immersione nella vasca termale, sperando che le arrecasse sollievo, finché non aveva visto l'uomo che faceva rigirare l'acqua nel bicchiere e l'annusava come se fosse un calice di vino.

    Mentre sollevava il bicchiere per portarlo all'altezza degli occhi, lui si accorse che lo fissava attraverso il liquido chiaro. Troppo divertita per distogliere lo sguardo, Clara sorrise. Il gentiluomo si schiarì la gola e tornò a studiare il contenuto del bicchiere.

    «È di un'ottima annata» osservò Clara in tono divertito. «All'inizio il gusto può apparire un po' strano al palato, ma le sue virtù sono conosciute da anni.»

    La debole scintilla che vide brillare nei suoi occhi azzurri mentre abbassava il bicchiere le rivelò che aveva capito lo scherzo. «Stavo solo cercando di determinare il contenuto di minerali.»

    «Siete un intenditore di acqua, o forse uno scienziato?»

    «Né l'uno né l'altro. La stavo solo confrontando con le acque della sorgente di Chalybeate, a Tunbridge Wells. Si ritiene che anche quelle abbiano proprietà terapeutiche.»

    «Si ritiene?» Clara si portò una mano al petto, fingendosi indignata. «Signore, se fossi in voi mi asterrei dal fare una simile dichiarazione qui, a meno che non siate pronto a sopportare lunghe lezioni sulle virtù di quest'acqua. Vi assicureranno che elimina i sintomi dolorosi della gotta, riduce i calcoli e ha un effetto miracoloso su una grande varietà di disturbi, metà dei quali forse non esiste nemmeno. Lo scetticismo viene sconfitto da una fede assoluta, qui a Bath.»

    Lui la guardò inclinando il capo, e la sua espressione seria si addolcì leggermente. «Lo terrò presente.»

    Bath stava perdendo molti visitatori a favore di Brighton, da quando Re Giorgio l'aveva scelta, insieme alla sua corte, facendone un centro alla moda. Clara possedeva uno dei migliori alberghi di Bath, anche se lo teneva nascosto in società, e aveva quindi tutto l'interesse a dare un'impressione favorevole della città.

    «Sono certa che, qualunque sia il disturbo che vi affligge, troverete sollievo.»

    L'uomo la guardò con espressione sorpresa. «Non ho alcun disturbo di cui sia a conoscenza.»

    In quel momento due giovani donne eleganti si avvicinarono alla fonte per riempire i bicchieri, cercando di attirare lo sguardo del gentiluomo. Invece di offrire loro un cenno di incoraggiamento, lui riportò l'attenzione al bicchiere finché non si furono allontanate, ridacchiando e sussurrando tra loro.

    Quando furono di nuovo soli, guardò Clara. «E voi, madam, di certo siete troppo giovane per soffrire di uno dei disturbi che avete citato. Che cosa vi porta alle terme?»

    «Non sono giovane come potreste pensare.»

    «Andiamo, non potete avere più anni di me.»

    Ah, dunque era uno di quegli uomini a cui piaceva lusingare le donne, pensò Clara, che ne aveva incontrati molti in vita sua. A prima vista, doveva essere sui trentacinque anni, ossia di una decina più giovane di lei.

    «Forse questa fontana contiene anche il segreto dell'eterna giovinezza» scherzò. «Sono molti anni, ormai, che bevo quest'acqua.»

    Un tenue sorriso gli sollevò gli angoli delle labbra, addolcendo i tratti spigolosi del viso. «Allora dev'essere decisamente migliore di quella di Tunbridge Wells. Non credo che possa vantare un simile pregio.» A un tratto, il suo volto si indurì mentre la studiava. «Forse siete come uno di quei ciarlatani che vendono elisir miracolosi, solo che voi siete pagata dallo stabilimento termale per convincere le persone che dovrebbero bere questo liquido dallo strano odore.»

    «Vi assicuro che non è così, signore. Sono solo una normale frequentatrice, venuta qui per la mia cura quotidiana.» E per raccomandare un certo albergo a chi ne avesse bisogno, ma quello non era il caso. «Trovate che la nostra acqua sia paragonabile a quella di Tunbridge Wells?»

    L'uomo guardò fuori della finestra alle sue spalle, verso la vasca di acque fumanti in cui, se non fosse stato per la pioggia, numerosi bagnanti sarebbero stati immersi per approfittare degli effetti benefici. Riportando l'attenzione sul bicchiere, rispose: «L'odore è simile, ma lì l'acqua è fredda, non calda come questa, ed esce da una piccola sorgente. Non ci si può bagnare».

    «Non troverete capelli nel vostro bicchiere, se è ciò che vi preoccupa. Quest'acqua non proviene dai bagni.»

    «Ne sono sollevato» ribatté lui con una smorfia di disgusto.

    Clara sollevò il bicchiere con un gesto deliberato e bevve un lungo sorso d'acqua calda. Non era proprio gradevole, ma negli anni si era abituata al gusto. Si chiese cosa ne pensasse lo sconosciuto. Vide che la osservava, come se cercasse di valutare il suo gradimento. Non gli avrebbe dato motivo di pensare che le acque di Tunbridge Wells fossero migliori. Bath aveva bisogno che la gente credesse nelle terme, se voleva continuare a essere una meta popolare. E, come proprietaria del Fountain Head Hotel, lei aveva bisogno che i clienti continuassero a frequentare il suo albergo. Significava tutto per lei. Era la sua sicurezza economica, ed era orgogliosa del suo successo.

    «Sto cercando di capire se siete una brava attrice, o se davvero l'acqua non è disgustosa come avevo immaginato.»

    La sua diffidenza era quasi divertente. Clara non aveva mai visto qualcuno tanto restio ad assaggiare l'acqua. «C'è un solo modo per scoprirlo» replicò, inclinando il capo con un sorriso incoraggiante.

    Non sarebbe stato un sorso d'acqua a cambiargli la vita, aveva pensato William Lane quando aveva riempito il bicchiere alla fontana. Al massimo l'avrebbe tenuto incollato al vaso da notte per buona parte della giornata, ma poi sarebbe passato. L'acqua scendeva a cascata dai rubinetti in cima a un'urna di pietra e cadeva nelle bocche aperte dei pesci dipinti al di sotto. Era un'abile opera di ingegneria, osservò.

    Non aveva ancora assaggiato l'acqua che i suoi operai avevano scoperto sotto la proprietà che aveva appena acquistato, ma aveva ritenuto saggio provare prima la famosa acqua della Pump Room per avere un confronto.

    Portò lentamente il bicchiere alle labbra e lo annusò come se stesse assaggiando un vino pregiato. Il bouquet non era così allettante. Invece delle note fruttate o del profumo delle botti di rovere, avvertiva un odore metallico. Lane aveva provato l'acqua della sorgente di Tunbridge Wells, quando un amico gli aveva offerto un bicchiere dopo una serata passata a bere birra in una taverna del posto. Non sapeva se fosse stata quella a farlo star male di stomaco, ma la sensazione non gli era piaciuta, e non avrebbe voluto ripeterla. Del resto era improbabile che tante persone si recassero a Bath a bere quell'acqua, sapendo che dopo si sarebbero sentite male.

    Stava per chiederlo alla sua interlocutrice, quando l'arrivo di una matrona elegante, scortata da due gentiluomini anziani, lo costrinse ad avvicinarsi alla donna minuta dai capelli castani con cui stava conversando. Un lieve profumo di rose sostituì l'odore metallico dell'acqua, riportandogli alla mente il ricordo delle risate, mentre correva da bambino attraverso un giardino di quei fiori. Era uno dei primi ricordi che possedeva e, ogni volta che si risvegliava, sembrava portare con sé un senso di nostalgia per un tempo che era meglio dimenticare.

    Scacciando quella sensazione, notò che i nuovi arrivati rivolgevano un cenno di saluto alla donna accanto a lui, prima di riempire i bicchieri e vuotarli come se fossero assetati dopo un lungo viaggio nel deserto. A cinque penny al bicchiere, con la folla che riempiva la sala, sarebbe stato un buon affare offrire qualcosa di simile nello stabilimento termale che aveva intenzione di costruire. Forse, se avesse chiesto quattro penny al bicchiere per i primi mesi, avrebbe attirato qualcuno di quei clienti. Doveva solo trovare il modo di convincere il suo socio che era un investimento redditizio.

    «Bevete, giovanotto» lo esortò l'uomo calvo con gli occhiali dall'altro lato della fontana. «Non trarrete alcun beneficio dall'acqua, se la lasciate nel bicchiere. Dev'essere calda per essere efficace.»

    Lane si rese conto di aver esitato più a lungo di quanto credesse. Con la coda dell'occhio vide la donna accanto a lui prendere un altro sorso dal proprio bicchiere.

    «Trovate sia benefica?» chiese. «Ammetto di essere un po' titubante a provarla.»

    Lei fece un piccolo verso e scosse leggermente il capo, poco prima che il gentiluomo più anziano gli rispondesse.

    «Sciocchezze» dichiarò, scrutando Lane con gli occhi azzurro chiaro sotto due folte sopracciglia bianche. «Non c'è motivo di esitare. Quest'acqua non vi ucciderà. Cura i reumatismi, i crampi, l'indolenza, la trombosi, la mancanza di memoria, i tremori, i dolori alle giunture e persino la sordità.»

    «Come avete detto?» chiese l'altro gentiluomo.

    «Ho detto che quest'acqua è rinomata per curare i non udenti.»

    L'uomo calvo scosse il capo. «Be', allevia gli acciacchi, ma non credo funzioni anche con il mal di denti.»

    «Non udenti. Ho detto che cura i sordi» ripeté l'altro, alzando la voce.

    «Oh, sì. Vengo qui ogni giorno da un anno e bevo tre pinte al giorno. Fa miracoli.»

    Lane cominciò a calcolare mentalmente le entrate. «Venite qui da un anno?» ripeté.

    «Danno? Quale danno?»

    «Vi ha chiesto se venite da un anno intero» spiegò la gentildonna anziana, levando gli occhi al cielo. I diamanti dei suoi orecchini brillarono, mentre scuoteva il capo.

    Il suo compagno fece un cenno con la mano. «Ho sentito. Ho sentito benissimo.»

    Quante delle persone presenti nella sala frequentavano così assiduamente le terme?, si chiese Lane. I clienti abituali erano una risorsa per qualsiasi attività, e il gentiluomo in questione beveva più di un bicchiere al giorno. C'era qualche altro motivo, oltre alla fiducia nei benefici delle acque?

    La signora più anziana interruppe i suoi pensieri rivolgendosi alla donna al suo fianco. «Buongiorno, mia cara. È sempre un piacere vedervi.»

    «Buongiorno, duchessa.» La donna accennò una riverenza e sfiorò il braccio di Lane con la manica del giacchino rosso. «Il piacere è mio. Ignoravo che foste tornata in città.»

    «Sono arrivata solo ieri, e non ho ancora visto nessuno. Mio nipote voleva mostrare le attrazioni di Bath a sua moglie, che non c'era mai stata. Così ho pensato che fosse un'occasione per godere degli effetti benefici delle acque e passare un po' di tempo in famiglia. Peccato che oggi piova.»

    «Già. Non vedevo l'ora di fare un bel bagno caldo, quando mi sono alzata, stamani.»

    Quindi aveva intenzione di bagnarsi alle terme, si disse Lane. Non riusciva a capirne il motivo. Non poteva avere più dei suoi trentasette anni, sembrava in perfetta forma e si muoveva con grazia e agilità. Forse le piaceva solo l'idea di un bagno caldo.

    Un'immagine di lei, immersa nella grande vasca di pietra, i capelli scuri raccolti alla sommità del capo e la pelle lucida per il vapore, gli riempì la mente. Si faceva il bagno nudi nello stabilimento termale? Immaginò il morbido rilievo dei seni sporgere dall'acqua calda e deglutì a fatica, pensando di nuotare verso di lei e leccare l'acqua dalla sua pelle. La vasca che aveva visto al piano di sotto era grande, e avrebbe lasciato ampio spazio per esplorarsi a vicenda sotto la superficie dell'acqua o su uno dei gradini di pietra. Stava immaginando di andarci con lei dopo l'orario di chiusura, quando il gentiluomo dai capelli bianchi interruppe il corso dei suoi pensieri.

    «Costipazione.»

    Lane batté le palpebre, rimettendo a fuoco la sala, e inarcò le sopracciglia. «Prego?»

    La donna su cui stava fantasticando si portò alla bocca la mano inguantata per nascondere una breve risata con un colpo di tosse.

    «Ho detto costipazione» ripeté l'uomo a voce più alta. «Quest'acqua cura anche i blocchi intestinali. È per questo che siete qui? O è per le donne? Ci sono molte belle signore in questa città» aggiunse, guardando la gentildonna più anziana.

    Lei sollevò il mento e inarcò un sopracciglio in direzione dell'uomo, che sembrava più vecchio della sua età già avanzata. Il gesto sortì l'effetto voluto, perché lui si allontanò di qualche passo e riportò l'attenzione su Lane. Nessuno di loro gli era stato presentato, eppure sembravano del tutto a loro agio nel discutere con lui i pregi dell'acqua termale. Quella mancanza di formalità era tipica di Bath, o si verificava solo tra clienti che dividevano un bicchiere d'acqua alla fonte?

    «Lasciate che si goda la sua acqua in pace» proferì la duchessa.

    «Nessun disturbo» assicurò Lane, sentendo il bisogno di parlare con quelle persone per capire meglio cosa li inducesse a frequentare lo stabilimento. «Sono venuto a Bath su suggerimento di un amico, convinto che vi avrei trovato qualcosa di mio gradimento.»

    «Ci sono parecchie cose gradevoli a Bath» dichiarò l'uomo che aveva difficoltà di udito, lanciando un'occhiata alla donna bruna alla destra di Lane.

    «Non sono una cosa, Mr. Falk» replicò lei, non apprezzando il commento dell'uomo.

    Lane fu sorpreso di vedere che il suo tono e l'atteggiamento sicuro di sé avevano fatto arrossire di imbarazzo il gentiluomo che aveva parlato, anche se non gli impedirono di continuare.

    «Non troverete mai un altro marito, con i vostri modi così diretti» bofonchiò infatti lui.

    «Sono lieta di sentirlo. Un motivo in più per dire quello che penso.»

    «Agli uomini non piacciono le donne che dicono ciò che pensano» insistette l'altro. «Le preferiscono docili e rispettose.»

    «Che assurdità!» intervenne la duchessa. «Un vero uomo si annoierebbe con una donna simile in meno di una settimana.» Spostando l'attenzione su Lane, gli chiese: «E voi che ne pensate, signore? Siete d'accordo con l'affermazione di Mr. Falk?».

    I due gentiluomini anziani si avvicinarono, osservandolo come se volessero ammonirlo a non schierarsi dalla parte delle due donne, in quella piccola congregazione singolare.

    Lane guardò entrambe, prima di rivolgersi alla duchessa. «Non ci ho mai riflettuto.»

    «Avrete pure delle preferenze nella scelta delle donne che frequentate.»

    Ora lo stavano osservando intensamente tutti e quattro. Perché non potevano continuare a discutere dei benefici dell'acqua? Lane vuotò il bicchiere che teneva in mano, dimenticando che era acqua termale, e fu tentato di pulirsi la lingua sulla manica per cancellare il sapore metallico che gli lasciò in bocca. Aveva imparato da tempo a non badare al giudizio degli altri, ma scoprì che non voleva che la donna bruna lo credesse un pusillanime.

    «Un modo interessante per evitare di rispondere a una domanda» osservò la signora in questione. I suoi occhi castani avevano un luccichio divertito ormai familiare sotto le sopracciglia inarcate.

    Lane era andato lì per raccogliere informazioni, com'era possibile che si fosse trasformato in una fonte di divertimento?

    «Allora?» lo sollecitò lei.

    «Non ho mai pensato molto al tipo di donne che preferisco.»

    «Mi riferivo all'acqua.»

    «Oh.» Non c'erano depositi minerali sul fondo del bicchiere. E, per fortuna, nemmeno capelli. «Non era quello che mi aspettavo.»

    «Vi abituerete. Potreste scoprire che è migliore quando è calda. Avete aspettato così tanto che si sarà raffreddata nel bicchiere.»

    Lane non aveva intenzione di fermarsi a Bath così a lungo da abituarsi. Una visita sarebbe stata sufficiente per capire quale ambiente creare nel suo stabilimento. Una volta raccolte abbastanza informazioni, era certo di poter convincere il suo socio. E più ci pensava, più era certo che fosse il caso di estendere la loro attività fino a includere una vasca. Per farlo, avrebbero dovuto acquistare il Fountain Head Hotel, situato a destra della sua proprietà. A sinistra c'era una chiesa, ed era impossibile espandere l'impresa in quella direzione. Lane aveva già fatto un sopralluogo per valutare le varie possibilità.

    Proprio mentre stava per chiedere alle persone intorno a lui quali fossero le caratteristiche che li spingevano a recarsi in quella particolare struttura, la donna vestita di rosso si allontanò dalla fontana. «Bene, auguro una buona giornata a tutti» pronunciò.

    Se ne stava andando? A un tratto, conversare con gli altri tre clienti rimasti intorno alla fontana non gli sembrava più allettante come prima. Lane non sapeva nemmeno il nome della donna né come ritrovarla.

    Che importanza aveva? Si sarebbe fermato a Bath solo per pochi giorni, e non permetteva mai che qualcosa, o qualcuno, lo distraesse dagli affari. Non aveva tempo da trascorrere in compagnia di una donna, per quanto attraente, anche se non poté fare a meno di notare i boccoli scuri che le sfioravano le spalle.

    Era una distrazione che non poteva permettersi. Il suo compito era dedicare tutta la propria attenzione a convincere il proprietario del Fountain Head Hotel a vendergli la proprietà al miglior prezzo possibile.

    2

    Il sole era finalmente uscito dalle nuvole e splendeva alto sul giardino dietro la casa di Clara, nel Royal Crescent. Il delizioso giardino, con una grande varietà di rose di tutti i colori, era uno dei suoi posti preferiti nei momenti più caldi. In quella bella giornata primaverile, era in compagnia di Eleanor, Duchessa vedova di Lyonsdale, che aveva incontrato il giorno prima alla Pump Room. Le due donne sedevano a un tavolino rotondo, situato nel cerchio di ghiaia al centro del giardino. Erano diventate amiche cinque anni prima, quando avevano lavorato insieme in un comitato di raccolta fondi per l'ospizio dei trovatelli di Londra.

    «Il vostro tè è sempre squisito» approvò Eleanor posando la tazza sul piattino.

    «Grazie. È una miscela di varietà cinesi.»

    Humphrey, lo

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1