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I segreti del playboy
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E-book169 pagine2 ore

I segreti del playboy

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Info su questo ebook

I milionari di Stone River 3/3
Lussuria, scandali e desiderio. Benvenuti nel mondo delle elite più prestigiose d'America.
Zachary Stone sospetta che nella compagnia di famiglia stia agendo una spia, e decide di ingaggiare il miglior esperto di sicurezza informatica in circolazione. Zac rimane di stucco quando scopre che il nuovo assunto non è altri che Frances Wickersham, sua compagna di corso quando frequentava l'esclusiva scuola per ragazzi superdotati. All'epoca, lui e Frannie erano in competizione per tutto, e adesso che la piccola Frannie si è trasformata in una bellissima donna, la chimica che si sprigiona tra loro rischia di innescare un vero e proprio incendio.
LinguaItaliano
Data di uscita20 lug 2021
ISBN9788830530928
I segreti del playboy

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    Anteprima del libro

    I segreti del playboy - Janice Maynard

    1

    «Questo piano è vietato al pubblico.»

    Zachary Stone provò un moto d'irritazione. Forse avrebbe dovuto aggiungere un codice d'accesso all'ascensore. Quel giorno non era la prima volta che qualcuno si aggirava dove non avrebbe dovuto. Il negozio della Stone River Outdoors si trovava al piano terra. Non c'era motivo per cui i clienti salissero al settimo piano. Ma gli esseri umani erano creature curiose.

    La donna in fondo al corridoio si fermò per osservare un'enorme fotografia della Thunder Hole nell'Acadia National Park. «Signorina» disse Zachary, dirigendosi verso di lei. Negli ultimi tempi l'azienda era stata bersaglio di uno spionaggio industriale, per questo Zachary era più cauto. «Signorina. Non dovrebbe stare qui.»

    La donna si voltò a guardarlo. Era snella e molto alta. Aveva i capelli di un nero corvino. E molto ricci. Naturali? Forse.

    Due occhi dalle ciglia lunghissime lo fissarono. Gli occhiali dalla fine montatura scura le donavano un'aria professionale. Quando le si avvicinò vide l'insolito colore delle sue iridi. Un colore simile alla lavanda. Ricordò di aver letto da qualche parte che la famosa attrice Elizabeth Taylor aveva gli occhi viola. Quelli di questa donna volgevano più verso il pervinca. O forse la tonalità dipendeva dalla luce e dai vestiti che indossava.

    Quell'estranea si muoveva con sicurezza, sebbene avesse una postura rilassata.

    La palese disapprovazione di Zachary sembrava non aver alcun effetto su di lei.

    Nonostante fosse in casa sua la cosa non sembrava metterlo in una posizione di vantaggio. Le rivolse un altro monito. «I visitatori non possono salire quassù. La prego di tornare al piano terra.»

    La donna lo osservò da capo a piedi. «Ho un appuntamento.»

    Quella voce. Il tono basso e roco fu come un pugno allo stomaco e gli ricordò da quanto non si concedeva del buon sesso. Troppo tempo, a quanto sembrava.

    Poi mise a fuoco quello che gli aveva detto, e si irrigidì. «Un appuntamento?» All'improvviso le cose cominciarono ad avere un senso. «Lei è...»

    Lo interruppe. «Frances Wickersham.»

    Frances Wickersham? «Nella corrispondenza si è sempre firmata con F. Wickersham.» La guardò sorpreso.

    Lei si strinse nelle spalle. «Per come la vedo io è meglio se i clienti non hanno pregiudizi.»

    «Ah.» Lo aveva destabilizzato, e la cosa lo infastidiva. «Andiamo nel mio ufficio» le propose. La guidò lungo il corridoio fin nello studio che aveva ereditato dopo la morte del padre. Quando era ancora in vita tutte le decisioni venivano prese lì dentro. Un tempo era una stanza arredata con mobili dal gusto tradizionale in legno di ciliegio.

    Zachary l'aveva cambiata radicalmente. Adesso l'ambiente era molto più luminoso. Attese che l'ospite si sedesse, poi prese posto alla scrivania.

    «Grazie per essere venuta» disse, cercando di riprendere il controllo della situazione.

    «Si figuri.» Frances posò la valigetta in pelle sulla sedia accanto e si tolse l'impermeabile con movimenti aggraziati.

    Era un impermeabile nero. Classico. Costoso.

    Indossava pantaloni di lana neri e un dolcevita grigio in cashmere. Aveva dita lunghe e un anello alla mano destra.

    Adesso Zachary ne vedeva le curve femminili.

    «Allora» proseguì. «Siamo d'accordo su tutti i punti?»

    Gli sorrise. «Sono qui, no?» Estrasse un contratto dalla valigetta. «È incluso tutto quello di cui abbiamo parlato via mail. Vorrei che lei e i suoi fratelli ci deste un'occhiata con il vostro avvocato. Se vi convince, sono pronta a cominciare lunedì.»

    Zachary prese il contratto e gli diede una scorsa distratta, poi lo mise da parte. Aveva studiato tutti i minimi dettagli. La Stone River Outdoors, l'azienda di famiglia, stava per assumere una hacker professionista pagandola profumatamente per passare al setaccio i computer aziendali e vedere se qualcuno stesse rubando denaro e progetti. Alla luce del giorno la prospettiva sembrava ridicola. D'altra parte stava succedendo davvero qualcosa.

    Frances era seduta in silenzio, a osservare l'ufficio. «È carino» osservò. «Moderno, eppure non freddo. Per fortuna qualcuno si discosta dai soliti schemi.»

    Lui sorrise, compiaciuto da quell'elogio, anche se non sapeva perché. «Cosa le fa credere che sia stata una mia idea?»

    Lei finì di osservare l'ambiente e tornò a posare su di lui quei suoi occhi azzurro viola. «Hai sempre detto che gli scandinavi erano geniali. E la tua tesi di laurea era sul fondatore dell'IKEA. Una volta volevi creare lo stesso tipo di business per il mercato di lusso. Immagino che tu, alla fine abbia dato la precedenza alla dedizione per l'azienda di famiglia.»

    Lui sgranò gli occhi. Afferrò i braccioli della sedia.

    «Scusi?»

    Gli sorrise ironica. «Non ti ricordi proprio di me, vero, Zachary? Credo che dovrei esserne felice. All'epoca ero un disastro di adolescente.»

    La guardò sorpreso. «Frannie? Sei tu?»

    Due ore dopo Zachary parcheggiò di fronte alla bellissima casa del fratello Quinten e si disse che non era nervoso. Certo che no.

    Si era offerto di passare a prendere Frances all'hotel e accompagnarla a quella cena, però lei aveva preferito prendere un taxi. A Zachary non dispiaceva. Doveva capacitarsi del fatto che Frances Wickersham in realtà era Frannie. La sua nemesi adolescenziale.

    Un veloce sguardo all'orologio gli fece capire che non poteva attardarsi nel vialetto come un idiota. Per fortuna ci sarebbero state altre quattro persone a portare avanti la conversazione. Lui non sapeva cosa dire a Frannie adesso che era cresciuta.

    A pensarci bene non era mai riuscito a surclassarla mentalmente da quattordicenne, figurarsi ora che avevano quasi trentun anni. Non si vedevano da più di un decennio... fin da quando si erano laureati nel prestigioso collegio del Connecticut per studenti super dotati, dove Zachary si era ritrovato imprigionato per i quattro anni più lunghi della sua vita.

    Anche Frannie aveva vissuto lì, tuttavia a differenza sua non aveva passato la maggior parte del tempo a cercare di scappare. In realtà gli era parso che le piacesse il collegio.

    Aprì la portiera e corse verso il portico. Novembre a Portland, nel Maine, era cominciato portando con sé un tempaccio.

    Katie, la moglie di Quin, aprì la porta prima che Zachary suonasse il campanello. «Eccoti qui. Entra.»

    «Sono in ritardo?» La seguì lungo il corridoio verso la sala da pranzo.

    «L'addetta al catering ha il bambino che sta male. Le ho detto che ci andava bene anche mangiare subito.»

    «Ah.» Svoltarono l'angolo e Zachary trattenne il respiro. Frannie era già lì, a chiacchierare con la sua famiglia come se conoscesse tutti da anni.

    Lei sollevò lo sguardo e incrociò il suo attraverso la stanza. Zachary stava forse immaginando quella strana connessione? Si guardò intorno per vedere se gli altri l'avessero notata. A quanto sembrava no. Forse stava lavorando troppo. La fatica giocava brutti scherzi.

    Si sedettero a tavola e vennero serviti gli antipasti. Zachary agitò una mano. «Immagino vi siate già presentati a Frances?»

    Farrell annuì. «Esatto. Ma abbiamo appena cominciato, quindi puoi aggiungere delle cose se ce le siamo dimenticate. Come per esempio il fatto che in realtà sei amico di una hacker professionista.»

    «Non è proprio così» replicò Zachary. «Io e Frannie ci siamo conosciuti al liceo. Non avevo idea di chi fosse quando l'abbiamo assunta.»

    Frannie gli rivolse un sorriso ironico. «Un attimo fa mi hai chiamata Frances.»

    «Scusa. Preferisci F. Wickersham?»

    Lei fece una smorfia. «In realtà non mi dispiace che le persone che conosco mi chiamino Frannie. Mi fa sentire a mio agio.»

    La fidanzata di Farrell, Ivy, era perplessa.

    «Non c'è niente di male se Frances usa un'iniziale. Le donne che svolgono lavori maschili devono combattere per essere prese in considerazione. Al posto suo avrei fatto lo stesso.»

    Quin si servì dell'altra insalata. «Sono davvero impressionato, Frannie. Devi essere super intelligente. Come ti ha trovata Zachary?»

    «Non l'ho trovata» protestò lui. «Ho parlato con un amico e mi ha detto che F. Wickersham era la migliore nel campo. Riservata. Discreta. E in gamba. Perché non avrei dovuto assumerla?»

    Il sorriso di Frances era compiaciuto.

    «Devo ammetterlo. È stato divertente sorprendere Zachary. Ho visto varie storie sui giornali nel corso degli anni. Uno dei fratelli Stone, sempre affiancato da donne bellissime. Perfino al liceo era ammirato da tutti e le ragazze si innamoravano di lui.»

    Lui si sentì avvampare. «Non tutte le ragazze» mormorò.

    «Aspetta un momento» lo bloccò Farrell. «Non è stata Frannie a soffiarti quella borsa di studio a Oxford? Ti aveva infastidito parecchio.»

    Frannie sussultò. «Non ho mai capito perché se la fosse presa così.» Guardò Zachary con aria interrogativa. «Volevi davvero studiare all'estero?»

    «No» rispose, cercando di non sembrare scontroso. «Volevo frequentare un'altra scuola. Però volevo vincere quella maledetta borsa di studio.»

    Risero tutti tranne lui, che si sforzò di sorridere pur ricordando come si era sentito a essere battuto da una femminuccia. Il mondo poteva vederlo come un uomo sicuro, un macho, uno scapolo d'oro, in realtà con Frannie si era sempre sentito insicuro.

    «Povero Zachary» dichiarò Farrell. «Non voleva frequentare quella scuola. Tuttavia nostro padre insisteva. Non gli sembrava vero che suo figlio fosse un intelligentone.»

    Quinten rise. «E invece nostro fratello voleva solo giocare a football e uscire con tutte le ragazze di Portland.»

    Zachary sperava disperatamente che si passasse a parlare d'altro quando l'addetta al catering servì pollo e zucca, invece rimase deluso.

    Katie continuò con le domande imbarazzanti. «Allora, quanto grande era quel liceo, Frannie?»

    «Non molto.» Rivolse a Zachary uno sguardo triste. «Eravamo compagni di laboratorio, di studio.»

    «Basta con i ricordi» la bloccò lui deciso. «Frannie. Frances. Perché non ci dici come procederai con le indagini alla Stone River Outdoors

    «Certo.» Finì di mangiare un pezzo di pollo e si pulì le labbra con il tovagliolo. «Comincerò con i posti dov'è meno probabile che si annidi il problema. Il reparto vendite. I reparti base. Li controllerò in fretta.»

    Ivy si sporse in avanti. «E nessuno saprà che ficchi il naso in giro?»

    «No» la rassicurò Frannie. «Gli uffici chiudono alle cinque. Io arriverò alle sette ogni sera e lavorerò fino a mezzanotte.»

    Zachary annuì. «L'unico dipendente che sarà al corrente del segreto è il custode notturno. Tuttavia lavora con noi da venticinque anni. E abbiamo svolto delle ricerche sul suo conto. Stanley è a posto.»

    Farrell si appoggiò allo schienale della sedia. «Che succede se ci sbagliamo?»

    Frannie si irrigidì. «Che intendi dire?»

    «Be', non abbiamo prove che qualcuno abbia commesso davvero qualcosa. Un paio di miei progetti sono comparsi sul mercato mentre ci stavo ancora lavorando. I prodotti non erano buonissimi. Ed è possibile che due persone abbiano la stessa idea contemporaneamente. Io, però mi sono preoccupato lo stesso. Ho spostato il laboratorio a nord, sulla costa, finché non ne saremo sicuri.»

    Zachary rivolse a Frannie uno sguardo di sbieco.

    «Farrell è il nostro guru dello sviluppo. Katie ha gestito il suo reparto per anni, di recente ha sposato Quinten.»

    Frannie rise. «Che confusione. Allora devo solo mettermi alla ricerca di idee rubate?»

    Zachary scosse la testa. «No. È peggio di così. Nostro padre è morto in un incidente stradale molto sospetto. Quinten era con lui.»

    Lei sgranò gli occhi. «Davvero?»

    «Sì.» Quinten sollevò le spalle. «L'incidente mi

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