Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Un segreto da svelare: Harmony Collezione
Un segreto da svelare: Harmony Collezione
Un segreto da svelare: Harmony Collezione
E-book154 pagine2 ore

Un segreto da svelare: Harmony Collezione

Valutazione: 5 su 5 stelle

5/5

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Lei nasconde un segreto. Che sta per essere svelato...



Ramon Velasquez era stato più che chiaro con lei: non le avrebbe potuto garantire più di una semplice, ma indimenticabile, liaison. La testa di Lauren Maitland aveva sentito quelle parole, ma il suo cuore evidentemente non le aveva ascoltate a dovere, e la punizione per essersi innamorata di lui era stata la fine del loro rapporto.

Due anni più tardi, Ramon non è ancora riuscito a cancellare il ricordo di lei, ma quando finalmente riesce a ritrovarla scopre che Lauren gli ha tenuto nascosto un piccolo particolare della loro relazione. E c'è solo un modo per porre rimedio a quella situazione.
LinguaItaliano
Data di uscita10 mag 2018
ISBN9788858982112
Un segreto da svelare: Harmony Collezione
Autore

Chantelle Shaw

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

Leggi altro di Chantelle Shaw

Autori correlati

Correlato a Un segreto da svelare

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Un segreto da svelare

Valutazione: 5 su 5 stelle
5/5

1 valutazione0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Un segreto da svelare - Chantelle Shaw

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    His Unknown Heir

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2011 Chantelle Shaw

    Traduzione di Carla Maria De Bello

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-211-2

    Prologo

    Il jet privato di Ramon Velasquez atterrò all’aeroporto di Londra in perfetto orario. In fretta l’uomo attraversò la dogana e uscì dall’edificio per raggiungere la limousine che già lo attendeva all’esterno.

    «Bentornato, signor Velasquez. Spero abbia fatto buon viaggio» lo salutò l’autista aiutandolo con i bagagli.

    «Gracias, Paul.» Ramon salì sul retro dell’auto e appoggiò la testa di capelli neri al sedile rivestito di pelle; poi, afferrando il bicchiere di whisky e soda già pronto per lui, si godette una ritrovata sensazione di benessere. «È bello essere di nuovo a casa.»

    Tuttavia, mentre l’auto scivolava via dolcemente, Ramon si ritrovò a meditare sul proprio involontario uso della parola casa. Perché, ovviamente, l’Inghilterra non rappresentava la sua patria. Lui era spagnolo, e immensamente orgoglioso di quel Paese e della propria lunga e nobile ascendenza. Proveniva da Castillo del Toro, e un giorno – probabilmente in un futuro non troppo lontano, considerate le condizioni di salute del padre – sarebbe diventato il nuovo Duca di Velasquez, nonché unico governatore del castello in cui avrebbe vissuto circondato da un’intera schiera di domestici al proprio servizio.

    Sapeva fin dall’infanzia che sarebbe stata una vita dettata dalle formalità e dal protocollo, una vita fin troppo lontana dalla rilassata atmosfera del suo attico di Londra e dal senso di libertà che gli procurava lo sfuggire all’avido sguardo dei media spagnoli.

    A un tratto, la scelta di aver lasciato New York al termine della riunione d’affari per tornare a Londra, anziché in Spagna, scatenò in lui un profondo senso di colpa. Amava sinceramente i propri genitori, ma l’idea di dover affrontare l’ennesima discussione a proposito della necessità per lui di sposare una nobildonna spagnola, e provvedere quindi alla continuazione del glorioso nome di famiglia, era un deterrente fin troppo valido. Così aveva affermato di dover tornare immediatamente a Londra per un’urgente questione d’affari.

    Ramon sapeva come il padre, il Duca, fosse compiaciuto da quella dedizione all’azienda di famiglia; ma dubitava che sarebbe stato altrettanto impressionato se avesse saputo che la vera ragione di quel precipitoso ritorno era invece l’impazienza di rivedere la propria amante inglese.

    Lo squillo del telefono sorprese Lauren alla propria scrivania, l’attenzione rivolta a un complicato contratto d’affitto. Con un tuffo al cuore cercò il cellulare nella borsa e un dolce sorriso le curvò le labbra quando sul display lesse il nome di Ramon. Era stata sulle spine per l’intera giornata, in attesa che lui la chiamasse, come un’adolescente alle prese col primo amore.

    Ma esisteva una ragione speciale se quel giorno era tanto ansiosa di parlargli, riconobbe con l’ennesimo sfarfallio allo stomaco. Stava ancora tentando di riprendersi dallo shock della settimana precedente, quello che l’aveva resa smaniosa di sentire la voce di Ramon e di essere rassicurata riguardo al fatto che la loro relazione fosse diventata qualcosa di più di una fortuita liaison sessuale.

    L’intimità che aveva sentito crescere negli ultimi mesi non era stata semplicemente frutto della propria immaginazione o un bramoso pensiero, assicurò a se stessa. Quando aveva incontrato per la prima volta l’enigmatico spagnolo in un night club sei mesi prima, la sua amica e giornalista Amy le aveva raccontato di come Ramon Velasquez avesse sì una reputazione da vero playboy, ma era talmente discreto riguardo alla propria vita sentimentale da finire molto raramente sulle pagine delle riviste scandalistiche.

    Lauren non avrebbe mai potuto ignorare la potente alchimia che aveva sentito divampare fra lei e Ramon; tuttavia, memore dell’avvertimento dell’amica, si era imbarcata in quell’avventura con la consapevolezza che nessuno dei due stesse cercando una relazione seria e duratura. Si considerava troppo impegnata con la carriera e scettica riguardo all’amore. Eppure, a dispetto di qualunque previsione, quanto nato fra loro si era trasformato in qualcosa di ben più profondo di una semplice storia di sesso.

    Dichiaratamente Ramon scoraggiava le discussioni riguardo alla propria vita privata. Tutto ciò che Lauren sapeva a proposito della sua vita privata era che possedeva una famosa vineria nella regione di Rioja, a nord della Spagna. Per quanto concerneva il resto, invece, i due erano una vera e propria coppia che condivideva una vita insieme: compagnia, risate, un reciproco apprezzamento per le gallerie d’arte e il teatro e, spesso, l’appartamento di Ramon a Londra. Se c’era una cosa che Lauren aveva imparato nel corso di quella relazione, però, era come Ramon detestasse le manifestazioni emotive: ecco perché aveva deciso di nascondergli di essersi innamorata di lui. Per un istinto di autoprotezione. A ogni modo, in quel momento, era come se avesse dimenticato di indossare la corazza e prontamente rispose al telefono.

    Quella profonda voce accentata le scatenò un brivido di piacere lungo la spina dorsale. «Buenas tardes, Lauren.»

    «Ramon.» La voce parve irritabilmente ansante, ma Lauren non era mai riuscita a controllare l’effetto che lui aveva su di lei. «Com’è andato il viaggio?»

    «Splendidamente. Dovresti conoscermi abbastanza bene ormai, querida, da sapere che non mi accontento mai.»

    Al suono della voce di Lauren, Ramon aveva sorriso. Era bello essere di nuovo a Londra, ancor meglio sapere che presto avrebbe fatto l’amore con la sua splendida amante inglese, il cui discreto sorriso celava invece una natura squisitamente appassionata.

    Gli affari lo avevano trattenuto negli Stati Uniti per due settimane, e ora era impaziente di sfogare il dolore per quella frustrazione sessuale che era andata aumentando ogni giorno di più. Lauren aveva dominato la sua mente più di quanto fosse abituato a sopportare, ma non era certo quello il momento di interrogarsi sul perché lei avesse un simile effetto su di lui. La desiderava con un’urgenza mai sperimentata prima ed era assolutamente certo che, quella sera, la ragazza sarebbe stata altrettanto impaziente di finire nel suo letto.

    Aveva quasi ceduto alla tentazione di chiederle di raggiungerlo nel proprio appartamento al termine del lavoro, poi però era riuscito a resistere. Una tranquilla cena in un ristorante esclusivo avrebbe fomentato l’anticipazione dei piaceri a seguire e comunque, a un livello ben più pratico, il fatto di aver rifiutato il pranzo sull’aereo lo aveva reso piuttosto affamato.

    «Ho prenotato un tavolo al Vine per le sette e mezza.» Con soddisfazione ripensò al viaggio appena concluso. Come al solito non aveva lasciato nulla al caso e l’affare era stato portato a termine con una rapidità così brutale da lasciare esterrefatti gli altri concorrenti. «Dobbiamo festeggiare.»

    Il cuore di Lauren mancò un battito e per alcuni secondi il suo cervello si ritrovò in caduta libera. Era l’unica persona al mondo a conoscere il risultato di quel test di gravidanza effettuato solo una settimana prima. Ramon non poteva voler festeggiare il fatto che aspettassero un bambino, ragion per cui doveva essersi ricordato del loro sesto mesiversario dal primo incontro.

    Fissò la cravatta di seta che gli aveva comprato dopo un’intera pausa pranzo trascorsa ad agonizzare su cosa avrebbe potuto regalargli per un anniversario. Di certo aveva preso la decisione giusta. Ramon aveva ricordato lo speciale significato di quella data e, proprio quel giorno, dopo cena, gli avrebbe confessato del bambino.

    «Splendido» mormorò incapace di celare il lieve tremore della propria voce. Tentare di mascherare i sentimenti che nutriva per Ramon era sempre stata una dura lotta, e la consapevolezza di portare in grembo suo figlio non faceva che rendere il tutto ancor più difficile.

    «Ci vediamo al ristorante fra tre ore» le disse dopo un’occhiata all’orologio. Le era mancata molto, dovette riconoscere, e quel pensiero gli procurò un lieve cipiglio. Nessuna donna era mai stata tanto importante nella sua vita da indurlo a sentirne la mancanza, e la realizzazione di quanto l’avesse pensata mentre era lontano lo lasciò sconcertato. Ma non avrebbe condiviso una simile informazione con lei. Non voleva darle modo di pensare che avrebbe mai potuto diventare qualcosa di più che una semplice amante.

    Per l’ennesima volta ripensò al tumore del padre e a come si fosse ripresentato dopo un breve periodo di remissione. Questa volta era incurabile. Adesso capiva perché, ultimamente, il Duca fosse diventato tanto insistente riguardo alla necessità per lui di trovare una moglie adeguata – con particolare enfasi sull’aggettivo adeguata, rifletté Ramon ripensando a come il padre avesse alluso alla precedente storia con Catalina durante la loro ultima conversazione.

    Catalina Cortez era un errore del passato che avrebbe preferito dimenticare, ma persino due decenni più tardi suo padre sembrava determinato a impedirglielo.

    Il ricordo di lei a letto con un altro e l’evenienza certa che non fosse altro che una sgualdrina desiderosa di mettere le mani sulla fortuna dei Velasquez erano ancora un nervo dolente, ma non più dell’umiliazione che aveva provato di fronte all’evidente ragione del padre.

    Ancor peggio del tradimento di Catalina era stata la consapevolezza di aver deluso la famiglia. Ma era stato tanto tempo prima e Ramon aveva ormai assicurato al padre che avrebbe portato a termine il proprio dovere sposando una donna adeguata al titolo di duchessa e provvedendo con lei a un erede.

    A un tratto, però, sembrava che le sue rassicurazioni non fossero più sufficienti. Il padre stava morendo e voleva vedere il figlio sposato. Il dovere pareva chiamarlo a gran voce, la libertà di divertirsi con le numerosissime amanti ormai giunta al termine.

    «Ramon, sei ancora lì?» La voce di Lauren lo strappò ai suoi pensieri.

    «Sì, ci sono» ribatté in tono mellifluo. «Ci vediamo stasera.» Mise fine alla telefonata e fissò lo sguardo sul traffico di Londra, conscio di come la precedente contentezza fosse ormai evaporata.

    Lauren arrivò al ristorante con dieci minuti di anticipo e si diresse al bancone del bar. Non vedeva l’ora di rincontrare Ramon e, con lo stomaco pieno di farfalle, si chiese come avrebbe reagito alla notizia che gli avrebbe per sempre cambiato la vita.

    Nonostante fosse di spalle rispetto alla porta, la ragazza percepì il momento esatto in cui lui mise piede nel locale dall’attonito silenzio calato nella sala. Con quello sguardo magnetico e il viso che pareva scolpito, Ramon attirava sguardi ovunque andasse, soprattutto nelle donne, riconobbe Lauren mentre notava un’attraente brunetta che tentava di attirare la sua attenzione. Ma chi avrebbe potuto biasimarla? Ramon era davvero stupendo e, con il cuore a mille, lo guardò avvicinarsi. Con gli occhi fissi su di lei sembrava realmente ignaro di ogni altra donna nella stanza. L’abito cucito a mano ne enfatizzava l’ampiezza delle spalle, la pelle abbronzata e i lineamenti cesellati accarezzati dalle luci della sala. Una volta che le fu di fronte, le sue labbra si curvarono in un sorriso che le toccò l’anima, un sorriso che sapeva essere soltanto per lei e che la fece sentire speciale.

    Non aveva pianificato di innamorarsi di lui. Fino a quando Ramon non era piombato nella sua vita era sempre stata cinica riguardo all’amore. Ma Ramon era diverso. Si sentiva incredibilmente a proprio agio con lui: arguto e intelligente, possedeva anche uno spiccato senso dell’umorismo e lei adorava la sua compagnia. Il fatto poi che fosse un amante incredibile, e che le avesse dato modo di esplorare la

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1