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Il potere della ricchezza: Harmony Destiny
Il potere della ricchezza: Harmony Destiny
Il potere della ricchezza: Harmony Destiny
E-book136 pagine1 ora

Il potere della ricchezza: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Un anno nel Club dei milionari.
Con i soldi si può comprare tutto.
Anche l'amore, quando è in vendita.

Damien Medici non è solo un ricco uomo d'affari: ha più fiuto e audacia di chiunque altro, una maggiore determinazione. Ed è proprio grazie alla sua meritata fama che viene chiamato a salvare la MD, una prestigiosa compagnia ora in grave difficoltà. Ma per Damien quello non è un lavoro come un altro, è l'occasione che stava aspettando da anni, la possibilità di vendicarsi. E per farlo si servirà della sua nuova, adorabile segretaria, Emma Weatherfield. Lei è la chiave che gli aprirà la giusta porta sui segreti della MD, a patto che prima la convinca a fidarsi di lui. Basterà sedurla per riuscirci? È un piacevole rischio che è più che disposto a correre.
LinguaItaliano
Data di uscita10 ago 2018
ISBN9788858985687
Il potere della ricchezza: Harmony Destiny
Autore

Leanne Banks

È una delle scrittrici più conosciute nel panorama degli autori dei romanzi d'amore, ne ha scritti più di quaranta. Durante tutta la sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui quello del Romantic Times Career Achievement Awards nella categoria "Sensualità, amore e risate". I suoi libri sono molto apprezzati per le storie fortemente connotate dal punto di vista delle emozioni. I personaggi, poi, appaiono talmente reali, sfaccettati e calati nella realtà quotidiana che ogni lettore è in grado di ritrovarvi un po' di se stesso e della propria vita. Leanne è convinta che i lettori del genere rosa siano i migliori, perché hanno capito che l'amore è il miracolo più grande di tutti. Ed è questo che la spinge a scrivere a ritmo serrato prendendo spunto da tutto ciò che la circonda. Nonostante la grande popolarità, Leanne non ha mai voluto lasciare la sua amata Virginia dove vive con il marito e i due figli adolescenti. La scrittura non è la sua sola passione: il cioccolato, la musica e l'amore per l'avventura seguono a ruota rendendo la sua vita completa e appagata.

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    Anteprima del libro

    Il potere della ricchezza - Leanne Banks

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Billionaire Extraordinaire

    Silhouette Desire

    © 2009 Leanne Banks

    Traduzione di Franca Valente

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2010 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-568-7

    1

    Non doveva fare altro che fingere, come se dentro di sé fosse davvero calma, leale, efficiente e discreta: da quando aveva sei anni Emma Weatherfield lottava per essere ciò che in realtà non era.

    Alle sei e quarantacinque la porta dell’ufficio di rappresentanza della Megalos-De Luca Enterprises si aprì ed entrò un uomo alto e bruno, i suoi occhi neri sembrarono marchiarla con uno sguardo di apprezzamento.

    Emma sentì lo stomaco chiudersi; mentre gli stringeva la mano per salutarlo notò che aveva davvero una bellezza satanica come si diceva in giro. Non riuscì a scorgere alcun segno di pietà o malleabilità nei duri tratti del viso e la cicatrice sulla guancia sottolineava la sua fama di spietatezza.

    Cercò di ignorare il battito accelerato del suo cuore e gli diede il benvenuto.

    «Emma Weatherfield» disse lui e le tese la mano.

    Esitò un po’ nello stringergliela: dopotutto lui era lì per prendere in mano l’azienda, in cui lei aveva trovato una stabilità mai sperimentata prima in vita sua, per farla a pezzi. L’attuale presidente della Megalos-De Luca, James Oldham, aveva insistito nel richiedere l’intervento di una ditta esterna per riorganizzare la propria, e Damien Medici aveva fatto la sua fortuna risanando aziende e riducendone il personale.

    Sentì che aveva le mani callose e si stupì: era proprietario e presidente della propria azienda, non aveva bisogno di svolgere lavori manuali.

    Avrebbe presto saputo spiegarsi tante cose, il suo compito consisteva proprio nell’apprendere tutto ciò che poteva riguardo a Damien Medici e riferire i suoi piani ai proprietari della società, verso i quali si sentiva in debito di riconoscenza.

    «Chiamami Damien quando siamo solo noi due, signor Medici può andare bene in pubblico. Mi hanno detto che sei efficiente, ma non mi aspettavo che arrivassi in ufficio così presto il lunedì mattina» esordì lui con una certa ammirazione.

    «Abitudine» rispose lei, ritirando la mano dalle sue. «Dato che questo per me è un nuovo incarico, volevo essere preparata.»

    «E lo sei?» chiese lui guardandosi intorno nell’elegante ufficio.

    No, pensò lei, e desiderò non essere così intimamente consapevole del potere di quell’uomo. «Sarai tu a giudicare.»

    Lui annuì e spalancò la porta dell’ufficio che aveva una splendida vista sulle montagne innevate vicino a Las Vegas. «Entra» disse lui. «So che sei con l’azienda da sei anni.»

    «Sì» rispose Emma. Lo seguì nell’enorme ufficio e lo guardò mentre si aggirava controllando le dotazioni elettroniche e la scrivania e dando uno sguardo al panorama.

    «Secondo il tuo curriculum hai fatto carriera velocemente e hai lavorato per Alex Megalos negli ultimi due anni. «La MD» disse, accorciando il nome dell’azienda con le iniziali dei fondatori, «è stata buona con te. Ti hanno pagato lezioni e concesso un orario flessibile per finire l’università.»

    «Tutto vero.»

    «Sono certo che sei grata» continuò lui mentre si sbottonava la giacca. «Forse così grata che non vorresti vedere nessun cambiamento significativo nella società.»

    «Voglio che la MD si risollevi e continui a essere competitiva. L’economia di oggi è difficile. Desidero solo il meglio per il futuro della MD» asserì Emma dando la risposta che si era preparata e rendendosi conto allo stesso tempo di non essere naturale.

    La studiò. Emma sentì un brivido che la attraversava, ma si rifiutò di mostrare la sua preoccupazione.

    «Anche se sarà necessario che la MD tagli dei posti di lavoro?» chiese lui. «Anche se dovrò sconvolgere il normale andamento delle cose?»

    «Tu sei una leggenda in questo campo. Sono sicura che baderai agli interessi della società, dopotutto è ciò per cui sei pagato come esperto professionista al di sopra delle parti.»

    Un leggero sorriso gli attraversò il viso. «Bene, allora vorrei cominciare con i rendiconti finanziari di tutti i reparti della società.»

    Lei sbatté gli occhi. «Pensavo che volessi incontrare i vicepresidenti prima.»

    Lui scosse il capo ed estrasse il portatile da una borsa, ignorando il computer ultimo modello sulla scrivania. «I vicepresidenti cercherebbero di influenzare la mia analisi con le loro emozioni. Preferisco i rendiconti.»

    «Certo, se desideri un computer diverso...» cominciò lei.

    «Uso sempre il mio. Lo porto ovunque con me.»

    «Abbiamo delle penne di memoria se...»

    Lui scosse il capo. «Nessun problema, datele a qualcun altro, sarà una spesa in meno per la vostra società.»

    Lei assentì lentamente. Vero, ma in quel modo avrebbe avuto difficoltà ad accedere ai suoi archivi elettronici. Sapeva che il suo compito sarebbe stato difficile, ma non si era resa conto quanto.

    «Sì, certo» disse lei di nuovo, determinata a sapere qualcosa di lui. «Come lo vuoi il caffè?»

    «Preferisco avere una caffettiera in ufficio. Me lo verso da solo.»

    Lei fu sorpresa e lui dovette leggerlo sul suo viso.

    Damien rise brevemente. «Non sono come i tuoi capi. Non sono cresciuto in una casa piena di camerieri. So prendermi cura di me stesso.»

    Lei annuì e si chiese se avesse davvero sentito una nota di risentimento nella sua voce quando aveva accennato all’agiatezza della famiglia di Max De Luca e Alex Megalos. «C’è qualcos’altro che posso fare per te?»

    Lui scosse il capo. «Grazie, solo i rendiconti.»

    Mentre era concentrato sulle cifre dei rendiconti, Damien sentì la vibrazione del suo BlackBerry, non aveva intenzione di interrompere il lavoro, ma vide che si trattava di suo fratello Rafe e rispose.

    «Che succede, Rafe?» domandò stirandosi mentre osservava il tramonto dalla finestra.

    «Sto gelando su uno yacht a Key West. Quando ti decidi a staccarti dal lavoro per venire qui a darmi la rivincita a biliardo?»

    «Anche tu sei schiavo della tua attività con gli yacht come lo sono io della mia.»

    «Devi aver davvero paura che ti batta malamente» disse Rafe.

    Damien ridacchiò. Lui e suo fratello si affrontavano a biliardo con alterni risultati da quando, diventati adulti, si erano ritrovati. «L’ultima volta ho vinto io.»

    «Voglio la rivincita» replicò Rafe secco.

    «Dovrai aspettare. Il mio attuale contratto richiede tutta la mia attenzione. James Oldham, il neopresidente della Megalos-De Luca mi ha incaricato di riorganizzare l’azienda.»

    Seguì una pausa di silenzio. «Hai sempre detto che avresti trovato il modo di ripagare la famiglia De Luca per quanto hanno fatto a tuo nonno. Mi sono spesso domandato come ci saresti riuscito.»

    «Buffo come si debba faticare per ottenere certe cose mentre altre ti cadono letteralmente in mano» commentò Damien. Da sempre sognava di arrivare al giorno in cui avrebbe rovinato il nome dei De Luca. La distruzione del patrimonio della famiglia Medici era stato così devastante da aver avuto ripercussioni anche sulle future generazioni. Damien non vedeva l’ora di ripagare i De Luca con la stessa moneta.

    «Hai già cominciato?»

    «Oggi mi hanno assegnato un comodo ufficio nella sede della Megalos-De Luca» rispose Damien.

    Rafe rise. «Quando si dice lasciare entrare la volpe nel pollaio...»

    «Si potrebbe dire così. Mi hanno anche assegnato un’assistente carina» disse Damien. «È assolutamente leale però.»

    «E tu intendi cambiarla» indovinò Rafe.

    «Farò il possibile» ribatté Damien, attratto da quel che si sarebbe potuto scoprire sotto la facciata formale della signorina Weatherfield. I suoi occhi color nontiscordardimé, i capelli castani di seta e un corpo che sospettava ricco di curve generose, gli facevano venire voglia di sapere come sarebbe stata a letto: un valore aggiunto.

    «Sta’ attento» lo ammonì Rafe. «Ti sei creato reputazione e successo con la tua capacità di prendere decisioni freddamente. In questo contratto c’è la vendetta di una vita, significa un mare di emozioni.»

    Damien rifletté sulle parole del fratello, poi rafforzò la sua decisione. «Non devi preoccuparti per me, fratellino. Ho sempre condotto il gioco con la testa. Questa volta non sarà diverso.»

    «Va bene. Ti guarderò le spalle se sarà necessario» disse Rafe. «Tranne, naturalmente, quando giochiamo a biliardo.»

    Damien fece un breve sorriso. «Forse accetterò la tua proposta quando avrò finito qui. Avremo qualcosa per la quale brindare. Abbi cura di te» disse lui e spense il cellulare.

    Il pomeriggio successivo Damien aveva già cancellato settantacinque posti di lavoro dall’organigramma. Pensava di staccare due suoi dipendenti dai loro soliti compiti per far loro analizzare ciascun gruppo di lavoro. Il consiglio di amministrazione gli aveva offerto di assegnare degli impiegati della MD a quel compito, ma lui preferiva avere un parere obiettivo.

    Alle quattro Emma bussò e fece capolino dalla porta mostrandogli un sacchetto di carta. «Mi dispiace disturbarti, ma ho notato che non hai mangiato oggi, così...»

    Il suo gesto gentile lo sorprese. Le aveva detto che avrebbe badato a se stesso. Le

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