Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Passione nella tempesta: Harmony Destiny
Passione nella tempesta: Harmony Destiny
Passione nella tempesta: Harmony Destiny
E-book168 pagine2 ore

Passione nella tempesta: Harmony Destiny

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Il prezzo dei segreti 2/4
In un mondo spietato dove il denaro è potere non tutti gli uomini sono in vendita.

La concierge Isabel Withers ha intenzione di trasformare il resort Opulence nella meta romantica più esclusiva di Seattle. Ma prima di tutto ha bisogno di convincere Shane Adams, il suo nuovo capo, ad avere fiducia in lei.

Quando una tempesta imprevista li costringe a rinchiudersi in albergo - e a condividere una magica notte di passione - Isabel decide di sfruttare il tempo che ha a disposizione per dimostrare a Shane che il suo piano può funzionare. E ha intenzione di usare qualsiasi mezzo.
LinguaItaliano
Data di uscita19 giu 2020
ISBN9788830516175
Passione nella tempesta: Harmony Destiny

Leggi altro di Cat Schield

Autori correlati

Correlato a Passione nella tempesta

Titoli di questa serie (4)

Visualizza altri

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Passione nella tempesta

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Passione nella tempesta - Cat Schield

    successivo.

    1

    La verità è che non gli piaci abbastanza.

    Titolo del film preferito da Isabel Withers e, purtroppo, tema costante della sua vita sentimentale. O mancanza di quest'ultima. Un titolo migliore sarebbe, infatti, stato: Lui nemmeno sa che esisti.

    Cosa che non si poteva dire per Isabel. Ogni volta che Shane Adams metteva piede all'Opulence, albergo extra lusso a un'ora da Seattle, il cuore le balzava in gola e lei sprofondava in un mondo di sogni a occhi aperti e di frustrazione sessuale. Il presidente del Richmond Hotel Group non era semplicemente bello, con spalle larghe e occhi dallo sguardo penetrante, ma emanava un freddo distacco che l'affascinava ogni volta che posava lo sguardo su di lui.

    Nel caso di Isabel, il titolo corretto sarebbe stato: Lui sa che esisti, ma solo come l'efficiente impiegata pronta a lasciare tutto per fornirgli ciò di cui ha bisogno nella speranza che noti la donna che si nasconde sotto la divisa.

    «Hai sospirato.» L'affermazione giunse da Aspen Wright, la migliore amica di Isabel.

    Quest'ultima le lanciò un'occhiata seccata. «Tu sospiri da quando Richmond ha annunciato che i festeggiamenti per l'anniversario della sua società si sarebbero tenuti da noi.»

    Un sorriso sornione ammorbidì le rughe di tensione intorno a occhi e bocca, e Aspen rispose: «Sospiro per alleviare la tensione». Genio creativo dietro ai sontuosi eventi del resort, Aspen era sprofondata in uno stato di frustrazione e stress nervoso da quando Matt Richmond aveva assunto Teresa St. Claire, famosa organizzatrice di eventi, per coordinare gli imminenti festeggiamenti. «Tu sospiri perché è appena passato quel gran figo di un tu-non-mi-puoi-toccare

    Aspen aveva ragione e Isabel non sprecò fiato a protestare. «Non so cosa farci. È troppo bello.»

    «È vero. Però sa solo pensare al lavoro.»

    Rendendosi conto che, per l'ennesima volta, Aspen stava consigliandole di farsi passare la cotta, Isabel reagì con quella stessa ostinata determinazione che le aveva permesso di elevarsi da ragazzina cresciuta con addosso vestiti del mercatino dell'usato a responsabile dell'accoglienza dell'Opulence nonché ad autonominatasi addetta a qualsiasi evento di stampo romantico del resort.

    «Ed è proprio così che lo avvicinerò questa volta.»

    «Oh, tesoro...»

    Isabel sollevò la mano con la fermezza di un vigile urbano. «Zitta.» Sentiva fin troppo spesso le prediche di Aspen e sapeva già che cosa stava per dirle. «È solo che io sento che c'è qualcosa tra noi. Non è possibile che la mia attrazione per lui sia così forte e che sia solo a senso unico.»

    «Disse la stalker.»

    «Non sono una stalker.»

    «Ti inventi ogni scusa per incontrarlo.» Aspen cominciò a contare sulle dita lunghe e affusolate. «Conosci la sua agenda meglio di lui. Ti assicuri che abbia il tavolo migliore ogni volta che cena all'Opulence e che la sua stanza sia provvista di tutti quei piccoli dettagli che lui ama quando si ferma per la notte.»

    «Fa tutto parte dell'ottimo servizio che offriamo all'Opulence» ribatté Isabel. «Perché non dovremmo volere che riceva il meglio ogni volta che viene? Non facciamo che migliorare la sua percezione del resort.»

    Aspen si strinse nelle spalle. «A volte credo che lui non noti proprio un bel niente. È troppo impegnato ad accrescere e a migliorare efficienza e fatturato.»

    Rigidamente organizzato e determinato a elevare ulteriormente il servizio già impeccabile dell'hotel, Shane era un temibile tiranno propenso a terrorizzare il personale ogni volta che si faceva vedere. Non è che fosse brusco con tutti gli impiegati, ma era così concentrato sul lavoro che semplicemente si dimenticava di sorridere quando le cose andavano bene.

    «Ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a smussare gli angoli» affermò Isabel. «Qualcuno che gli faccia capire che il successo di un hotel non dipende solo dall'offerta di servizi ad alto livello ma anche da quella di un'esperienza unica donata con il cuore e l'anima, proprio come facciamo noi.»

    «Qualcuno come te?»

    Nel sentire la nota ironica nella voce dell'amica, Isabel la omaggiò di un sorriso malizioso. «Conosci forse qualcuno più adatto di me?»

    «No» ammise Aspen. «Solo non restarne delusa qualora fallissi. Da quando sei arrivata qui hai realizzato molte cose e ti ammiro per questo, tuttavia il cuore gelido di quell'uomo potrebbe essere congelato al punto da non poter essere sciolto nemmeno dal tuo tocco caldo.»

    «Io sono l'esperta in materia di romanticismo dell'Opulence.» Isabel sollevò il pugno in un gesto trionfale. «Non fallirò la missione.»

    Paladina dell'amore vero, Isabel era convinta che tutti avessero un'anima gemella. Anche Aspen, sebbene quest'ultima sbuffasse ogni volta che Isabel sollevava l'argomento. E per quanto riguardava lei stessa, sognava notte e giorno Shane Adams, sebbene dovesse riconoscere che, sotto molti aspetti, erano l'uno l'opposto dell'altro.

    Aspen la guardò con espressione grave. «Allora, per prudenza, farò fare una scorta di gelato e vino rosso.»

    Liquidando d'istinto il cinismo di Aspen, Isabel mandò un bacio all'amica e si diresse verso l'ufficio dietro all'accettazione, dove organizzava eventi romantici per gli ospiti che si recavano all'Opulence per festeggiare con la loro dolce metà.

    «Combatti per l'amore una coppia alla volta» borbottò Isabel mentre si sedeva alla scrivania e recuperava la presentazione alla quale stava lavorando per convincere Shane a promuovere l'Opulence come destinazione romantica.

    Soddisfatta, compose il numero della segretaria personale di Shane. Al terzo squillo, quando Sheila rispose, il cuore di Isabel martellava a tal punto da renderle difficile sentire la propria voce mentre pronunciava le parole che si era preparata.

    «Ciao, Sheila, sono Isabel Withers dell'Opulence

    «Ciao, Isabel. Che cosa posso fare per te?»

    «Speravo di riuscire a incontrare Shane fintanto che è qui. Ho alcune idee per il resort che mi piacerebbe sottoporre alla sua attenzione.»

    «In questo momento l'agenda di Shane è piena» la informò Sheila.

    «Non riesci a infilarmi tra un appuntamento e l'altro?» insistette Isabel. «Mi bastano quindici minuti. In qualsiasi momento della giornata.» Accidenti, era così convinta che la sua fosse una buona idea che era disposta a parlargliene anche in ascensore.

    «Be'...» Sheila si fermò e Isabel sentì il ticchettio dei tasti del computer. «È libero per cena questa sera alle otto.»

    Isabel non esitò. «Perfetto.» Cena con Shane? Un sogno che diventava realtà. «Prenoto un tavolo all'Overlook. Grazie, Sheila.»

    «Ti ho aggiunto in agenda. Sei l'ultimo degli appuntamenti della giornata, così avrete tutto il tempo del mondo per parlare.»

    Era un'impressione di Isabel o sembrava che Sheila stesse sorridendo?

    «Grazie per il tuo aiuto.»

    Isabel lasciò l'ufficio e raggiunse la reception. «Shane Adams ti ha cercata cinque minuti fa» la informò Cindy, una collega.

    I nervi di Isabel vibrarono in un misto di gioia e preoccupazione. «Ha detto perché?»

    «Voleva la tua relazione sull'organizzazione delle attività extra nel corso dei festeggiamenti della Richmond

    Isabel ne aveva già parlato con Teresa St. Claire e altri dirigenti ma non fu sorpresa della richiesta di Shane. L'evento meritava la massima attenzione e per il buon nome dell'albergo, non potevano permettersi nemmeno il più piccolo errore.

    Isabel avrebbe potuto inviare il resoconto per mail ma anche quella volta, afferrò al volo l'occasione per parlargli di persona. «Ha detto dove è?»

    «È laggiù.» Cindy indicò l'ingresso, dove Shane stava parlando con Tom Busch, il direttore esecutivo.

    Come se avesse sentito che parlavano di lui, Shane lanciò un'occhiata verso la reception e il suo sguardo si posò su Isabel, lasciandola senza fiato. Il fatto che quell'uomo riuscisse a mandarla in confusione da quella distanza avrebbe dovuto fare scattare mille campanelli d'allarme nella mente di Isabel. E invece, lei rispose con un sorriso affettuoso, che lasciava trapelare quanto fosse profonda la sua infatuazione.

    Shane sbatté le palpebre.

    Il cuore di Isabel fece una capriola appena lui strinse gli occhi e sembrò vederla veramente per la prima volta in un anno.

    Eccolo.

    Il momento che lei aspettava. Il momento in cui lui l'avrebbe notata e non avrebbe respinto il suo desiderio. Il momento in cui lui avrebbe riconosciuto che Isabel si faceva in quattro per migliorare la reputazione dell'hotel.

    E poi quel momento passò. Shane riportò l'attenzione sul direttore esecutivo, liquidando Isabel dalla sua mente.

    Lei si sgonfiò come un palloncino.

    Qualche istante dopo, Shane terminò la conversazione e Isabel si diresse verso di lui.

    Strette al petto aveva le dieci pagine di documento riportanti le preferenze degli ospiti, i servizi richiesti alla SPA, le partite di golf e gli orari delle visite a luoghi di interesse locali.

    «Ecco il rapporto che hai chiesto» gli disse Isabel, aspettando con il cuore in gola mentre lui dava una rapida occhiata al documento.

    Mentre lui leggeva, lei ne approfittò per bearsi di quei lineamenti decisi. Delle folte sopracciglia e delle labbra sorprendentemente piene e perfette da baciare. Rabbrividì al pensiero di sentire sulla pelle quella morbidezza e non era pronta quando lui sollevò lo sguardo e la scoprì a fissarlo.

    Socchiuse gli occhi e la osservò in silenzio. Isabel si morse il labbro per impedirsi di balbettare una scusa per quell'infatuazione che lui doveva avere letto a chiare lettere sul suo viso, ma il cellulare di Shane squillò, interrompendo l'esame.

    «Se hai delle domande, potremo discuterne a cena» lo informò Isabel, affrettandosi a parlare prima di perdere nuovamente la sua attenzione. «Ho prenotato un tavolo all'Overlook per le otto di questa sera.» Sparò a mitraglia, senza prendere fiato. Shane non aveva ancora risposto al telefono – il suo sguardo non si era nemmeno spostato sull'apparecchio – e lei intendeva approfittare di ogni secondo di attenzione. «Non vedo l'ora di cenare con te.»

    Il cuore che batteva con inusuale vigore, Shane Adams guardò l'impavida rossa davanti a lui, senza quasi accorgersi dello squillo del telefono. Osservò la pelle candida e perfetta di Isabel, le ciglia scure e folte che incorniciavano vivaci occhi nocciola e la bocca carnosa dalle labbra rosse mentre le sue parole gli risuonavano nella testa.

    Ho prenotato un tavolo all'Overlook per le otto questa sera.

    Non vedo l'ora di cenare con te.

    Lo aveva appena invitato a uscire?

    Da quando Isabel Withers era entrata a fare parte del Richmond Hotel Group, lui aveva notato una fastidiosa tendenza a distrarsi ogni volta che andava all'Opulence. Quei capelli rossi e la personalità esuberante riuscivano ogni volta ad attirare la sua attenzione e li aveva individuati come la fonte della sua agitazione. Tuttavia era stato solo nel corso del suo primo giro trimestrale, quando si era ritrovato a cercare di capire che cosa nel profumo di Isabel lo avesse spinto a chinarsi in avanti e a riempirsi i polmoni di quell'aroma dolce e fiorito, che si era reso conto del pericolo che lei rappresentava per la sua ferrea disciplina professionale.

    «Ah...» Accidenti a lei. L'invito lo lasciò a bocca aperta come un idiota. «Non so se i miei impegni...»

    «Oh, non ti preoccupare. Ho già controllato con Sheila. È lei che mi ha detto che alle otto eri libero. È per questo che ho prenotato un tavolo all'Overlook

    «Hai parlato con la mia assistente?»

    «Certo. Ci sentiamo ogni volta che vieni qui, così che possa assicurarmi che tutti i tuoi bisogni vengano soddisfatti.»

    I suoi bisogni?

    Quelle tre parole risvegliarono in lui un'improvvisa consapevolezza sessuale. Vinse a fatica la battaglia per impedirsi di lasciare scivolare lo sguardo sulla figura snella di Isabel, ma non riuscì a impedirsi di chiedersi che genere di curve fossero nascoste sotto la divisa blu e oro dell'albergo.

    Con uno sforzo di volontà richiamò all'ordine la propria mente. Lei era una dipendente. Era off-limits.

    Raccomandò a se stesso di

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1