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Ritorno al presente: Harmony Bianca
Ritorno al presente: Harmony Bianca
Ritorno al presente: Harmony Bianca
E-book166 pagine2 ore

Ritorno al presente: Harmony Bianca

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Info su questo ebook

Un appuntamento con il passato...
Quando l'infermiera Emily Stewart aveva accettato di mettersi in gioco, partecipando a un evento di beneficienza, non immaginava che Lucas Cain, il suo nuovo capo, nonché ex-marito, fosse disposto a offrire una fortuna pur di accaparrarsi una serata con lei.


... per riscrivere il presente!
Dopo il fallimento del loro matrimonio, Emily non ha più sperimentato una passione travolgente come quella che la univa a lui, una passione che si è sgretolata sotto il peso di un segreto che ancora la tortura. Adesso Lucas sembra cambiato e presto tra loro la fiamma dell'attrazione si riaccende. Riuscirà Emily a fidarsi abbastanza di lui per svelargli la verità e concedergli un'altra occasione?

LinguaItaliano
Data di uscita19 giu 2018
ISBN9788858983126
Ritorno al presente: Harmony Bianca
Autore

Janice Lynn

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Ritorno al presente - Janice Lynn

    successivo.

    1

    No, no, no. Il suo ex marito non poteva aver fatto un'offerta generosa per la raccolta fondi organizzata dal Manhattan Memorial Children's Hospital, l'ospedale pediatrico specializzato in traumi cranici nel quale lei lavorava. I vincitori dell'asta si sarebbero aggiudicati la possibilità di trascorrere una serata con le infermiere che si erano prestate al gioco e, nel caso specifico, Lucas sarebbe uscito con lei.

    Ma lui non poteva farlo. Non l'avrebbe mai fatto.

    Nella sala da ballo si levarono esclamazioni di sorpresa e di approvazione quando Emily avrebbe voluto urlare il suo disappunto.

    Perché gli organizzatori non avevano inserito una clausola che prevedesse che, nel caso in cui un ex marito fosse impazzito e si fosse aggiudicato un'uscita con la sua ex moglie, la donazione non sarebbe stata considerata valida? In difesa di Emily bisognava dire che quando si era offerta volontaria come premio per la raccolta di fondi, non vedeva Lucas da cinque anni e mai si sarebbe aspettata di trovarlo lì, deciso ad alzare così tanto la posta pur di uscire con lei.

    Aveva dato per scontato che ad accaparrarsi la sua compagnia sarebbe stato il suo attuale fidanzato, anzi, per dirla tutta, aveva temuto che Richard sarebbe stato l'unico a fare un'offerta per lei.

    Sempre che si fosse degnato di farla.

    Perché si era lasciata convincere da Meghan a prendere parte all'asta? Starsene in mostra su un palco, in attesa che un uomo facesse un'offerta per garantirsi qualche ora di svago con lei, non era nelle sue corde. L'aveva fatto solo perché si trattava di una buona causa, una causa in cui credeva e nonostante il timore di sentirsi umiliata e in imbarazzo, non aveva avuto il coraggio di rifiutare.

    Se avesse saputo che Lucas si sarebbe fatto vivo, aggiudicandosi una serata in sua compagnia, non avrebbe partecipato.

    Oddio! Se ne avesse avuto la possibilità, avrebbe fatto un'offerta ancora maggiore pur di evitare di uscire con lui.

    Con le nocche bianche per lo sforzo di stringere i pugni, Emily si impose di sorridere.

    Premendo le unghie nei palmi delle mani, cercò di convincersi che tutto andava bene, come se l'uomo che le aveva spezzato il cuore non avesse donato una somma esorbitante per uscire a cena con lei.

    Non l'aveva mai fatto quando non gli sarebbe costato niente, a parte un po' del suo tempo, perché voleva farlo ora? Dopo tutti quegli anni? E perché aveva accettato di trasferirsi al Children's? Manhattan era abbastanza grande per entrambi. Forse. E le loro strade avrebbero anche potuto non incrociarsi mai. Erano stati lontani per cinque anni e nonostante Emily avesse occasionalmente visto alcune sue fotografie e letto il suo nome sulle pagine dei social network degli amici in comune, dopo il giorno in cui il loro divorzio era stato ufficializzato, non lo aveva più rivisto.

    Fino al mese prima. Ora lo vedeva ogni volta che andava al lavoro.

    Il banditore chiese se qualcuno voleva offrire di più ed Emily spostò lo sguardo su Richard in un muto invito a rilanciare. Non era ricco quanto Lucas, ma si sarebbe potuto benissimo permettere di spendere quella cifra. La stupiva che non si fosse ancora fatto avanti, giusto per far capire a Lucas che lei era sua.

    Un volontario che si era occupato dell'organizzazione dell'asta si avvicinò a Richard, incoraggiandolo a rilanciare, ma lui si limitò a scrollare le spalle dicendo qualcosa che, dalla sua postazione sul palco, Emily riuscì a capire solo in parte. Distinse chiaramente le parole è solo un gioco e per una buona causa.

    Con il cuore in gola e una gran voglia di sparire sottoterra, rossa in viso, si sforzò di continuare a sorridere. Richard guadagnava bene. Si sarebbe potuto permettere di rilanciare e in quanto suo fidanzato avrebbe dovuto farlo.

    «Nessun altro? Avanti, guardatela. Immaginate di trascorrere una serata in città, a braccetto con questa bellissima donna.» Il banditore si rivolse al pubblico nel tentativo di strappare un'altra offerta, come se qualcuno fosse disposto a donare più di Lucas quando nemmeno il suo fidanzato era pronto a farlo. Accidenti, era umiliante.

    «Uno» avvertì il banditore. «Due.»

    Le guance di Emily erano così rosse che avrebbero potuto prendere fuoco per autocombustione. Poco male. Se fosse bruciata, non sarebbe dovuta uscire a cena con Lucas.

    «Aggiudicata al fortunato signore con il numero 146» decretò il banditore.

    Fantastico. Lucas si era appena aggiudicato una serata in sua compagnia.

    Emily scese dal palco e raggiunse le altre ragazze che avevano partecipato all'asta. Di lì a pochi minuti, insieme al suo ex marito avrebbe posato davanti all'obiettivo del fotografo, sorridendo e fingendo di non sentirsi morire.

    Poi sarebbe dovuta uscire a cena con lui.

    Come aveva osato farle un dispetto simile? Non le aveva già causato abbastanza problemi?

    No.

    Emily non sarebbe uscita con il suo ex marito. Il solo pensiero le faceva venire la nausea.

    Avrebbe sorriso per la fotografia di rito, poi avrebbe fatto una donazione per liberarsi dall'obbligo di uscire con lui. A costo di dar fondo a gran parte dei suoi risparmi. In fondo, donare all'ospedale ed evitare di uscire con Lucas rappresentavano una buona causa.

    Perché? Si sarebbe voluta mettere a urlare in mezzo alla sala, come se le centinaia di invitati non fossero esistiti. Emily vedeva solo Lucas che sorrideva, perfettamente a suo agio, come se non avesse appena commesso un sopruso nei suoi confronti. In smoking era talmente bello che gli avrebbe voluto mostrare i pugni urlando che non riteneva giusto che fosse ancora più affascinante di quando stava con lei.

    Il divorzio non aveva avuto nessun effetto negativo su di lui. Lei ne era rimasta devastata al punto da dover raccogliere a uno a uno i pezzi del suo cuore infranto, fingendo che il mondo non le fosse crollato addosso.

    Però era sopravvissuta e grazie alle lezioni imparate durante il matrimonio con il dottor Lucas Cain, era diventata più forte.

    Perché Lucas aveva voluto attirare l'attenzione di tutti, offrendo una somma così generosa?

    Perché, quando lei era finalmente riuscita a rimettere insieme i pezzi, era tornato a importunarla?

    Emily si era creata una nuova vita al Children's e usciva con Richard, che non aveva rilanciato l'offerta di Lucas per aggiudicarsi la cena con lei. Richard Givens era un farmacista che lavorava vicino all'ospedale ed era tutto quello che Lucas non era stato.

    Emily gli lanciò un'occhiata e vedendolo ridere per qualcosa che qualcuno aveva detto al suo tavolo, provò un eccesso di esasperazione. Un altro uomo si era appena aggiudicato la possibilità di uscire a cena con la sua ragazza e lui rideva? Uffa. Non sembrava nemmeno arrabbiato. In fondo perché avrebbe dovuto esserlo? Non sapeva che Lucas era il suo ex marito.

    Al Children's nessuno lo sapeva.

    Lei aveva sempre usato il suo nome da ragazza e non aveva mai parlato di lui. Tre settimane prima se l'era visto arrivare in veste di nuovo primario del reparto di neurotraumatologia pediatrica, quello in cui lavorava anche lei. Se non le fosse piaciuto così tanto il lavoro che svolgeva, avrebbe chiesto un trasferimento.

    Sarebbe valsa la pena di rinunciare alla posizione di infermiera al Children's pur di non vederlo più.

    Emily permise alla collera di travolgerla.

    Come aveva osato Lucas presentarsi nell'ospedale in cui lavorava anche lei e farle prendere in considerazione l'idea di chiedere un trasferimento dopo che cinque anni prima aveva già rinunciato a una posizione interessante per sfuggire ai ricordi legati al più grande errore che avesse mai commesso? Emily aveva lasciato l'ospedale in cui si erano conosciuti e in cui Lucas aveva fatto il tirocinio e grazie a una borsa di studio, si era specializzato in neurochirurgia pediatrica.

    Aveva sbagliato a sposarlo.

    I suoi genitori l'avevano messa in guardia. Così come i suoi amici. Tutti le avevano sconsigliato di sposarsi. Emily era troppo giovane e Lucas non era pronto a mettere su famiglia, erano troppo diversi e avevano stili di vita poco compatibili. Emily era una ragazza semplice, appartenente alla classe media di Brooklyn. Lucas era nato con la camicia e non aveva mai dovuto faticare per guadagnarsi da vivere.

    Ma lei non aveva voluto sentire ragioni. Follemente innamorata, a ventun anni si era convinta di aver trovato il principe azzurro.

    Lavorava in ospedale da poche settimane come infermiera, quando l'uomo più bello che avesse mai conosciuto l'aveva stregata con il suo sorriso accattivante, il suo sguardo vivace e la sua intelligenza. Avevano incominciato a frequentarsi e tra loro era scoccata la scintilla. Poi si erano sposati e lei aveva insistito affinché restassero a vivere nel suo minuscolo appartamento vicino all'ospedale. Lucas non era riuscito a convincerla a traslocare nel lussuoso attico dei suoi genitori in Park Avenue. Emily voleva provare a tutti che si erano sbagliati nello sconsigliarle di sposare Lucas e soprattutto voleva provare ai suoceri che non lo aveva sposato per i suoi soldi.

    Ma il piano era fallito.

    Era andato tutto a monte quando lui aveva smesso di amarla. Emily non si aspettava di avere tutta la sua attenzione per sé dal momento che svolgeva un lavoro molto impegnativo, ma aveva sperato che di tanto in tanto trovasse un po' di tempo da dedicare alla sua giovane moglie che lo amava tanto. Ma così non era stato e con il tempo avevano incominciato a non vedersi quasi più. Alla fine lui l'aveva esortata ad andarsene e poi aveva chiesto il divorzio per abbandono del tetto coniugale.

    Ma chi aveva abbandonato chi?

    Lei aveva dato il cuore pur di far funzionare il matrimonio e lui l'aveva scaricata come un sacco della spazzatura.

    Emily era caduta in una brutta depressione. Il fallimento del matrimonio le aveva spezzato il cuore.

    Ora che era riuscita a tornare ad avere le sembianze di un essere umano, lui si era fatto vivo per rovinarle l'esistenza una seconda volta?

    Non gliel'avrebbe permesso.

    Il suo cuore era colmo di risentimento.

    Lucas non poteva permettersi di rubarle la serenità duramente conquistata.

    Fin dal momento in cui era venuta a sapere che aveva accettato il posto vacante nel suo reparto, la sua serenità aveva subito un duro colpo. Emily non intendeva concedergli alcun genere di potere su di lei. Mai più.

    Aveva deciso di evitarlo e di interagire con lui esclusivamente per lo stretto necessario.

    Ma a quanto pareva, Lucas aveva altri programmi. Come un invito a cena, per cui aveva pagato una somma esorbitante.

    Dopo che anche l'ultima ragazza fu aggiudicata al miglior offerente, Emily fulminò il suo ex marito con lo sguardo, chiedendosi se fosse possibile detestare con tutte le proprie forze qualcuno che un tempo si era amato follemente.

    Tutte le donne presenti lo consideravano un soggetto da non lasciarsi sfuggire, tutte tranne lei. Emily conosceva i suoi difetti e sapeva che dietro la bella facciata, batteva il cuore di un uomo incapace di amare un altro essere umano, di un uomo che si era dimostrato incapace di essere presente quando sua moglie aveva avuto bisogno di lui.

    Un uomo che non le

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