Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Sotto il segno della vendetta: Harmony Destiny
Sotto il segno della vendetta: Harmony Destiny
Sotto il segno della vendetta: Harmony Destiny
E-book146 pagine2 ore

Sotto il segno della vendetta: Harmony Destiny

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

GLI EREDI ILLEGITTIMI - Vol. 2. Nati in segreto, destinati a godere di un'eredità straordinaria.

Tredici anni prima Nick Daniels è stato a un passo dallo sposare Cheyenne Holbrook, quando le nozze vennero bruscamente interrotte. Costretto dalle minacce del padre di lei ad andarsene, ora che Nick è ritornato nel Wyoming, vuole una rivincita sulla donna che crede lo abbia tradito.

L'inaspettata eredità che Nick ha ricevuto gli permette di incontrare di nuovo Cheyenne, questa volta nella veste di capo. I suoi piani di vendetta stanno per diventare realtà, ma lui si trova a guerreggiare anche con altre emozioni. Il tempo che ha trascorso lontano da lei non ha assopito il desiderio travolgente che li legava.

I romanzi della serie:

1) Accordo con il nemico

2) Sotto il segno della vendetta

3) Per cortesia o per amore?

LinguaItaliano
Data di uscita10 nov 2015
ISBN9788858941256
Sotto il segno della vendetta: Harmony Destiny
Autore

Kathie DeNosky

Inizia la sua giornata lavorativa alle due di mattina, in modo da poter scrivere in tutta tranquillità prima che il resto della famiglia si alzi.

Leggi altro di Kathie De Nosky

Correlato a Sotto il segno della vendetta

Titoli di questa serie (2)

Visualizza altri

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Sotto il segno della vendetta

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Sotto il segno della vendetta - Kathie DeNosky

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Reunion Of Revenge

    Silhouette Desire

    © 2006 Kathie Denosky

    Traduzione di Lucilla Negro

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2007 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-125-6

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    Prologo

    Dalla scrivania di Emerald Larson, proprietaria e presidente delle Società Larson.

    Al mio assistente personale, Luther Freemont

    Oggetto: mio nipote Nick Daniels

    Mio nipote Nick partirà per il Wyoming alla fine di questa settimana per assumersi la gestione dell’allevamento di bestiame di Sugar Creek. Mi preme avvisarti che non sarà particolarmente contento di scoprire che il capo mandriano del ranch è la donna con cui stava per sposarsi tredici anni fa. Per garantire il successo del mio piano e per evitare che la situazione precipiti, ti chiedo di intercettare tutte le sue telefonate fino a nuovo avviso.

    Confido, come sempre, nella tua massima discrezione.

    Emerald Larson

    1

    «Metti giù quel filo di ferro e allontanati dal furgone.»

    Nick Daniels inspirò a pieni polmoni e cercò di ignorare il soprassalto di emozioni che lo percorse da capo a piedi. Erano tredici lunghi anni che non ascoltava quella dolce voce di donna. Fosse campato cent’anni, l’avrebbe riconosciuta sempre e dovunque. Quel suono melodioso gli aveva tormentato i sogni troppe notti, lasciandogli addosso, al risveglio, una smania troppo forte perché se ne dimenticasse.

    «Ti ho detto di posare quella roba e scansarti dal furgone.»

    Quando udì l’inconfondibile scatto del fucile che veniva caricato, Nick abbassò lentamente il rotolo di filo di ferro spinato fino alla sponda ribaltabile del suo camioncino nuovo di zecca e sollevò le mani infilate nei guanti da lavoro per mostrare che ubbidiva all’ordine. Poi, voltandosi per guardare in faccia la ragione per cui aveva lasciato il Wyoming tredici anni addietro, rincorso dalle forze dell’ordine, sfoggiò un sorrisetto sardonico. «È un po’ che non ci si vede, Cheyenne.»

    Il dilatarsi degli occhi e il lieve tremolio del fucile a due canne che lei gli teneva puntato contro furono le uniche due indicazioni della sua sorpresa di vederlo, dopo tutto quel tempo. Per il resto, Cheyenne Holbrook non batté ciglio. «Non so che diamine sei venuto a fare qui, Nick Daniels, ma ti avverto che ti conviene montare di corsa sul tuo furgone e tornartene da dove sei venuto. Altrimenti, sarò costretta a chiamare la polizia.»

    Lui fece un bel respiro mentre la scrutava. Accidenti se non era diventata ancora più bella di quanto già non lo fosse a sedici anni. I lunghi capelli neri, lisci e lucenti come un manto di seta, si armonizzavano splendidamente con l’incarnato ambrato, che il sole aveva avvolto di un sano splendore, e mettevano in risalto il verde acqua delle sue meravigliose iridi.

    Lo sguardo scivolò più giù. Nick si incantò sulla canotta a costine rosa che lasciava più che intuire la forma e le dimensioni dei seni. E ingoiò un groppo di libidine quando gli occhi proseguirono il cammino verso il basso. Era sempre stata strepitosa in blue-jeans, ma il ruvido tessuto sdrucito che le fasciava ora i fianchi e le cosce come una seconda pelle ed enfatizzava le gambe lunghe e ben tornite lo rese addirittura tachicardico.

    Distolse lo sguardo da quel corpo da dea e lo fissò di nuovo sugli arti superiori che imbracciavano il fucile. Meglio lasciar perdere le sue grazie e concentrarsi, piuttosto, sul fatto che sembrava pronta a scaricargli addosso una pioggia di proiettili, se non fosse sparito da lì alla svelta.

    «Vattene pure a chiamare lo sceriffo, Cheyenne. Da quello che mi risulta, non è reato aggiustare una recinzione che si trova nel proprio podere.»

    «Questa terra non è più tua. Appartiene agli allevamenti di bestiame di Sugar Creek. E se non te ne sei reso conto, hai appena violato una proprietà privata.»

    Nick scosse la testa e avanzò di un passo. «No, invece.»

    «Guarda che non scherzo. Fermati o sparo, Nick Daniels.»

    «Non sarebbe molto carino da parte tua, cherie

    «E non chiamarmi così.» Cheyenne tolse la sicura allorché lui continuò ad avanzare.

    Dalla sfumatura aspra che percepì nella sua voce, lui capì di averla punta sul vivo. «Ricordo che ti piaceva, un tempo, quando ti chiamavo in quel modo» si divertì a stuzzicarla.

    Lei restrinse gli occhi, sprezzante. «È passato un secolo da allora. Ora, monta sul camioncino e sparisci, come hai fatto tredici anni fa.»

    «Perché dovrei? Questa è casa mia.» Con il fucile sempre puntato contro il petto, Nick scelse volutamente di evitare di rammentarle che era stato suo padre, il temibile giudice, quella notte di tredici anni prima, a costringerlo a sparire dalla circolazione e di dirle che era stufo di farsi cacciare dalla propria terra da un Holbrook. «Se ben ricordi, questo ranch appartiene alla mia famiglia da oltre centoventi anni.»

    «Hai la memoria corta, Daniels. Se tu ben ricordi, hai rinunciato al diritto di proprietà tanto tempo fa.» C’era una punta di amarezza nella sua voce? Così gli parve di percepire.

    «È qui che ti sbagli, Cheyenne.» Avanzando ancora un po’, si ritrovò a un soffio dalla canna del fucile. «Sono ancora io il proprietario di questo posto, con annessi...» Si protese verso di lei, le strappò di mano la doppietta e, con mossa repentina, le agganciò un braccio attorno alla vita. «... e connessi» concluse, attirandola a sé.

    «Lasciami!» gridò lei, appiattendo le palme contro il suo petto, mentre cercava disperatamente di svincolarsi.

    «Non prima di aver messo in chiaro alcuni punti.» La sensazione di quel corpo morbido che si contorceva contro il suo erano paradiso e inferno racchiusi in un unico, delizioso involucro. Nick fece del suo meglio per ignorarlo. «Quando punti un fucile contro qualcuno, devi poi essere pronta a usarlo, cherie

    «Lo ero.» Il suo respiro stava diventando affannoso, constatò lui, e gli parve addirittura che un tremito la percorresse.

    Scuotendo la testa sia in risposta alla sua affermazione sia per scrollarsi di dosso il formicolio cerebrale, le bisbigliò all’orecchio: «Sappiamo entrambi che non mi avresti mai sparato, vero, Cheyenne?».

    «Ridammi il fucile e... ti faccio vedere io.» Stavolta non vi erano dubbi: stava tremando.

    Nick non seppe resistere alla tentazione di poggiare anche solo per un momento le labbra sulla tenera epidermide del suo collo. «Prima, calmati.»

    Il respiro concitato, che le gonfiava e sgonfiava il petto come un mantice, lo rese all’istante consapevole dei cambiamenti avvenuti nel suo corpo dall’ultima volta che l’aveva tenuta fra le braccia. A sedici anni, Cheyenne Holbrook aveva un fisico tale da mandargli gli ormoni in subbuglio, come le palline impazzite di un flipper. E questo quando era ancora una donna in erba. I seni erano più generosi, ora, e i fianchi un poco più larghi e rotondi promettevano di cullare un uomo e condurlo in paradiso.

    Quando ravvisò una pericolosa tensione nella zona inguinale, Nick imprecò contro se stesso per la propria dabbenaggine. Non era più un diciottenne alle prime prurigini sessuali, perdiana. Era un uomo di trentun’anni e avrebbe dovuto essere in grado di padroneggiare certi istinti.

    «Ti ho detto di lasciarmi.»

    Quando spinse contro il suo petto, stavolta, lui la lasciò andare, ma si tenne il fucile. «E no» disse, quando lei tentò di sottrarglielo. «Questo, per il momento, lo tengo io.»

    Gli angoli della bocca le si piegarono verso il basso, le sopracciglia verso l’alto, in uno sfoggio di sovrana indifferenza. «Come ti pare.» La mano, però, le tremava nervosa mentre estraeva il cellulare dal fodero agganciato alla cintura. «Non mi impedirai, però, di avvisare lo sceriffo e farti arrestare per violazione di proprietà privata.»

    «Prego.»

    Cheyenne rimase con il dito sospeso sopra la tastiera, mentre lo scrutava dubbiosa. «Non t’importa di finire al fresco?»

    «Perché mai dovrei finire al fresco? Sugar Creek è una mia proprietà.» Con un’incurante spallucciata, Nick adagiò il fucile sul pianale del camioncino, fuori dalla sua portata. «Sei tu, piuttosto, a essere sulla mia terra.» Evitò di aggiungere che, cascasse il mondo, suo padre e lo sceriffo non sarebbero riusciti, stavolta, a cacciarlo.

    «Non credo proprio.» Cheyenne si scostò spazientita una ciocca di capelli dal viso e lo fissò con occhi di brace. «Questo ranch è stato acquistato dalle Società Emerald, dopo che tu e tua madre ve ne siete andati, ed è stato dato in gestione alla compagnia del bestiame.»

    «Per l’appunto.» Nick si sfilò i guanti da lavoro, li incastrò nella cinta dei jeans e incrociò le braccia sul petto, restringendo lo sguardo con aria interrogativa. «E tu come fai a saperlo?»

    Lei parve esitare un istante, prima di prendere un bel respiro e guardarlo con atteggiamento di sfida. «Sono il capo mandriano dell’allevamento di bestiame di Sugar Creek. Vuoi che non sappia chi è il mio datore di lavoro?»

    Nick non credeva alle sue orecchie. Il padre di Cheyenne, il dispotico giudice Holbrook, permetteva alla sua adorata, preziosa figliola di sporcarsi le mani con terra, letame e quant’altro? Uhm... era tutto piuttosto strano.

    A quanto pareva, Emerald Larson aveva omesso di riferirgli un paio di dettagli significativi quando gli aveva svelato di essere sua nonna e gli aveva restituito il ranch. Gli aveva spiegato i motivi che l’avevano indotta a esigere che sua madre firmasse dei documenti con i quali si impegnava a tenere segreta l’identità di suo padre finché il figlio non fosse stato pronto a conoscere la verità. E gli aveva risolto il mistero di chi avesse informato sua madre dell’imminente arresto, la sera in cui avevano lasciato il Wyoming, rivelandogli di

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1