Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Amore a quattro carati: Harmony Collezione
Amore a quattro carati: Harmony Collezione
Amore a quattro carati: Harmony Collezione
E-book159 pagine2 ore

Amore a quattro carati: Harmony Collezione

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Amanda Bradley e Dev Devlin hanno perso la testa l'uno per l'altro, ma giocano agli acerrimi nemici, perché gli avventori del saloon di lui disturbano i clienti della libreria di lei. La loro battaglia prende una piega inaspettata quando Dev vince una somma stratosferica alla lotteria, e decide di mettere fine a quelle discussioni con un gesto eclatante che coinvolge anche Amanda.

LinguaItaliano
Data di uscita9 ott 2015
ISBN9788858940921
Amore a quattro carati: Harmony Collezione

Leggi altro di Sharon Swan

Autori correlati

Correlato a Amore a quattro carati

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Amore a quattro carati

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Amore a quattro carati - Sharon Swan

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Four-Karat Fiancee

    Harlequin American Romance

    © 2003 Harlequin Books S.A.

    Traduzione di Velia De Magistris

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2004 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-092-1

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    Prologo

    Forse avrebbe dovuto limitarsi a prenderla fra le braccia e a baciarla.

    William Dev Devlin strinse i pugni e rifletté sulla bontà di quel piano. Almeno così facendo avrebbe tenuto Amanda Bradley tranquilla per un po’. Sembrava incredibile, ma la maggior parte dei cittadini di Jester, Montana, considerava quella strega come una vera signora. Ma era pur vero che lei non stava tormentando la maggior parte dei cittadini di Jester, Montana. Riservava quel trattamento solo a lui.

    Da due anni, cioè da quando lei aveva aperto una piccola libreria nello stesso edificio dove era situato il suo saloon, gli aveva rivolto costanti lamentele, tanto che infine si era offerto di rilevare la piccola parte della vecchia costruzione in modo da poter finalmente lavorare in pace. Inutile a dirsi, la donna aveva ostinatamente rifiutato le sue proposte.

    «Ti chiedo per l’ennesima volta cosa hai intenzione di fare per mettere fine a tutta questa confusione» sbuffò Amanda dopo aver affondato le mani nelle tasche del cappotto cammello che indossava.

    Dev toccò la falda del suo Stetson per abbassarla, cercando di reprimere la sua reazione a quelle parole. Un’altra seccatura era l’ultima cosa di cui aveva bisogno in quella gelida serata di gennaio. E perché mai gli era venuta in mente la stravagante idea di fare quattro passi? Aveva appena fatto in tempo a uscire dall’Heartbreaker Saloon quando si era trovato faccia a faccia con l’indignazione di Amanda, nel bel mezzo della strada.

    «Ascolta, so che un bar non è certo il posto più tranquillo del mondo, ma ti ho già detto tante volte che sto cercando di mantenere un certo ordine» replicò con un tono che gli sembrò del tutto ragionevole. Però, nonostante i suoi sforzi, aveva sibilato le parole. Eppure una volta era stato famoso per il suo tocco magico con le donne. E lo era ancora, ricordò a se stesso.

    Con tutte le donne, tranne quella che aveva davanti in quel momento.

    Nonostante tutto, non aveva un aspetto sgradevole, pensò guardandola. Era minuta ma con un fisico che avrebbe indotto qualsiasi rappresentante del sesso maschile a girarsi. Era impossibile negare che la folta massa di capelli castani riluceva piacevolmente. Il viso ovale, gli occhi marroni e il naso piccolo e dritto erano allo stesso modo degni di nota.

    Ma era la sua bocca che, per qualche motivo, lo affascinava sul serio.

    «So cosa mi hai detto» replicò lei, strappandolo al filo dei suoi pensieri, «ma proprio questo pomeriggio due dei tuoi avventori sono quasi venuti alle mani fuori dal mio negozio.»

    «Probabilmente si è trattato di una piccola divergenza di opinioni» ragionò Dev, scrollando le ampie spalle.

    «Suppongo che tutti i drink che hanno ingoiato nel tuo bar non abbiano avuto alcun peso nella faccenda, giusto, Mr. Macho?» replicò Amanda con ironia.

    Ecco, era quasi riuscita a fargli perdere la pazienza. Quando si rivolgeva a lui con quel soprannome lo irritava oltremisura. In un altro momento, pensò, l’avrebbe messa a tacere con un bacio.

    Sarebbe stato un momento di pura disperazione.

    «Ascoltami bene, signorina io-so-tutto, ti ho spiegato non so più quante volte che io...»

    Un urlo esultante lo interruppe nel bel mezzo della frase. «Dev! Dev! Abbiamo vinto!»

    Si girò per vedere Dean Kenning che, fuori dalla porta del suo negozio di barbiere, saltellava quasi come se l’asfalto ghiacciato si fosse trasformato in lava liquida. Accanto a lui, due dei suoi vecchi amici lo guardavano sorpresi mentre l’uomo continuava a esibirsi in una performance che avrebbe richiesto un’età molto inferiore ai suoi sessant’anni.

    «Ma che diavolo...» Dev iniziò, poi ricordò che era martedì, giorno dell’estrazione della lotteria.

    Dean era uno delle dozzine di speranzosi che investivano un dollaro a settimana nel fondo comune che lui stesso raccoglieva per acquistare il maggior numero di biglietti possibile. Il gruppo aveva già vinto diverse volte durante gli anni, ma mai il barbiere si era lasciato andare a una tale manifestazione di gioia.«Abbiamo vinto!» urlò ancora Dean.

    «Cosa significa, abbiamo vinto?» gli chiese raggiungendolo, con Amanda alle sue calcagna.

    Il barbiere smise di saltellare e gli sventolò sotto il naso un piccolo pezzo di carta. «Questi sono i numeri che sono appena stati estratti» spiegò. «Sono gli stessi di quelli di uno dei biglietti che ho acquistato.»

    «Ne sei sicuro?»

    «Ora te li leggo.»

    Alla fievole luce di un vecchio lampione, Dev controllò i numeri del biglietto mentre Dean leggeva ad alta voce quelli estratti. Corrispondevano tutti.

    «È vero, abbiamo vinto» mormorò, appena consapevole della piccola folla che si era raggruppata intorno a loro.

    Una donna si fece strada fra i curiosi. «Fammi vedere» disse tendendo la mano.

    Dev porse il biglietto a Shelly Dupree, che era un’altra componente del gruppo. Durante gli anni, la simpatica proprietaria di una piccola locanda era diventata sua amica. Era amica anche di Amanda, ma questo non aveva impedito l’approfondirsi del loro rapporto.

    «Leggi di nuovo i numeri, Dean» lo esortò Shelly.

    Dean l’accontentò. Lei spalancò la bocca, ma non disse nulla, gli occhi sgranati per la sorpresa.

    «Quanto avete vinto?» gridò uno dei presenti.

    Il barbiere alzò le mani verso il cielo scuro, quasi stesse cercando di toccare il paradiso. «Quaranta! Milioni! Di dollari!» esclamò.

    Quaranta milioni... Facendo appello alla sua inclinazione per la matematica che tanto gli era servita per farsi strada nel mondo degli affari, calcolò mentalmente la cifra che sarebbe spettata a ognuno dei dodici componenti del gruppo. «Il che significa tre milioni, trecentotrentatré mila, trecento... Insomma, lo sapete. Uno di quei numeri dove il tre va avanti per sempre.»

    Qualcuno accennò alle tasse da pagare, ma Dev sorvolò sul problema. «Saremo pur sempre milionari» commentò.

    Milionari. La parola risuonò nella sua mente. Quando era giovane, nessuno dei cittadini di Jester si sarebbe aspettato che lui diventasse qualcuno, e in effetti era stato un pessimo soggetto fino all’età di trent’anni, quando aveva deciso di trasformarsi in un cittadino rispettabile. Così si era lasciato alle spalle i giorni in cui si arrabattava con lavoretti da poco e si era seriamente dedicato al progetto di acquistare il grande saloon di suo zio e di tramutarlo in un’impresa decisamente redditizia.

    Adesso non solo era un uomo d’affari di successo. Era... milionario!

    In preda all’eccitazione, sollevò fra le braccia la donna che aveva accanto, compiendo una piccola giravolta su se stesso. La strinse a sé, apprezzando la morbidezza del piccolo corpo contro al suo.

    Poi realizzò a chi apparteneva quel piccolo corpo e mise giù la donna di scatto.

    Amanda Bradley gli rivolse un’occhiata indubbiamente sorpresa. Non aveva un’espressione felice ma lei, d’altra parte, aveva sempre rifiutato di partecipare all’acquisto cumulativo dei biglietti. Non era una milionaria.

    Lui sì.

    E ormai aveva abbastanza denaro per comprare senza sforzi economici la piccola libreria, quel locale che suo zio aveva sventatamente venduto al padre della ragazza tanti anni prima. Le avrebbe fatto un’offerta impossibile da rifiutare, e avrebbe finalmente ritrovato la pace.

    Quasi gli avesse letto nel pensiero, Amanda si appoggiò le mani sui fianchi e socchiuse gli occhi. «Mai» sibilò. «Neanche fra un milione di anni.»

    E Dev capì che, nonostante tutta la buona fortuna, le difficoltà non erano ancora finite.

    1

    Neanche fra un milione di anni, gli aveva detto. E aveva tenuto fede alla sua parola, pensò Amanda in un bel pomeriggio di aprile.

    Dev Devlin era sicuramente uno degli uomini più facoltosi di Jester, ciononostante lei non aveva ceduto. L’inverno aveva lasciato il posto alla primavera. Intanto la convivenza fra loro due in qualche modo era continuata. Non erano mai giunti a un aperto confronto, il che era un bene, rifletté, perché in quel momento aveva da affrontare problemi ben più gravi dei suoi dissapori con il proprietario dell’Heartbreaker Saloon.

    Il destino di quattro bambini era nelle sue mani. Quattro bambini molto piccoli che avevano perso il padre e la madre. Quattro orfani di cui lei aveva solo di recente scoperto l’esistenza.

    Non erano solo loro ad occupare i suoi pensieri. C’erano pur sempre gli affari della Ex-Libris, la sua libreria, da seguire.

    «Cosa pensi di fare con questo nuovo arrivo?» chiese Irene Caldwell. Era una vedova di circa sessant’anni, accanita lettrice e assidua frequentatrice della libreria, che non rifiutava di offrire il suo aiuto alla proprietaria quando ce n’era bisogno.

    Amanda si appoggiò al bancone e rigirò fra le mani una copia di Passione di Mezzanotte, una delle tante che riempivano le scatole disseminate sul pavimento della libreria. L’illustrazione sulla copertina lasciava pochi dubbi riguardo l’argomento trattato, cioè una storia di sesso.

    «Rispedirò la maggior parte dei libri al fornitore» rispose. «Avevo precisato di non aver bisogno di cento volumi. Ho telefonato di nuovo per chiedere che vengano a ritirarli al più presto.»

    Irene affondò le mani nelle tasche del cardigan di lana che indossava. «Tu quanti ne avevi ordinati?»

    «Dieci, e non sono neanche sicura di riuscire a venderli.»

    «Non mi dispiacerebbe prenderne uno» replicò la donna più anziana con un sorriso malizioso.

    Amanda sorrise a sua volta. «Chissà se leggendolo mi verrà la voglia di avere un uomo... e forse di sposarmi» commentò. Questa cosa, lo sapeva, avrebbe reso molto felice la sua amica che, avendo avuto un matrimonio ben riuscito, desiderava lo stesso per lei.

    «Devo dire che ultimamente l’amore è nell’aria» notò Irene. «Prima Shelly Dupree e il nuovo medico di Jester, Connor O’Rourke. Poi i nostri

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1