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Sull'isola con il milionario: Harmony Collezione
Sull'isola con il milionario: Harmony Collezione
Sull'isola con il milionario: Harmony Collezione
E-book156 pagine2 ore

Sull'isola con il milionario: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Dalla Grecia agli Stati Uniti, dall'Italia all'Inghilterra, innamorarsi di un milionario non è poi così difficile. Ma riuscire a rapirne il cuore non è un'impresa da tutti. Alexander Kosta ha acquistato l'isola di Lefkis, perché torni a prosperare, dopo che il precedente proprietario l'ha ridotta alla miseria. Per fare ciò ha deciso di incrementare il turismo internazionale, ma il suo progetto si scontra con la volontà di tutelare le tradizioni locali da parte degli isolani. E la sua più accesa oppositrice è la bella Ellie Mendoras, figlia di un pescatore del posto.

LinguaItaliano
Data di uscita10 feb 2016
ISBN9788858945766
Sull'isola con il milionario: Harmony Collezione
Autore

Susan Stephens

Autrice di origine inglese, è un ex cantante professionista oltre che un'esperta pianista.

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    Anteprima del libro

    Sull'isola con il milionario - Susan Stephens

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Bought: One Island, One Bride

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2007 Susan Stephens

    Traduzione di Giulia Bancheri

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2008 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-576-6

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Si rilassava sempre sull’isola di Lefkis, ma quel giorno era diverso...

    Alexander Kosta... salvatore dell’isola? Il sindaco lo stava presentando come una sorta di eroe mentre si rivolgeva ai presenti. Meglio quello che la verità: un magnate senza scrupoli che aveva fiutato una buona occasione.

    Il suo sguardo vagò oltre il tendone, verso la limpida distesa blu oltre il porto. Notò che il mare assumeva una sfumatura smeraldo, in lontananza, e che le casette color confetto abbarbicate attorno alla baia erano diventate più vivaci alla luce del tardo pomeriggio.

    L’isola di Lefkis era splendida, incontaminata, e quando l’avevano messa in vendita lui non aveva certo perso tempo.

    Ecco, però, che c’era anche quella donna!

    In piedi sulla prua di un vecchio peschereccio, l’unico neo in un panorama altrimenti perfetto, lo stava guardando di traverso. Alexander aveva dato ordine di liberare il porto dalle imbarcazioni a pescaggio ridotto per lasciare il posto agli yacht, ma lei era ancora lì.

    Ellie Foster, o Ellie Mendoras, come amava farsi chiamare in onore del defunto padre greco, era stata scelta dagli isolani per dare voce alle loro obiezioni in merito alle sue idee sul futuro di Lefkis.

    In realtà Ellie Mendoras era all’oscuro di ciò che si nascondeva dietro l’acquisizione di Alexander, e ovviamente non aveva la benché minima idea di chi fosse il suo avversario.

    La sua sola presenza, però, era un insulto. Vestita in modo trasandato... una sorta di tuta da lavoro, non avrebbe potuto stonare di più con tutte le bellezze che la circondavano.

    Possibile che il suo evidente disprezzo si fosse addirittura accentuato?

    Tutti gli altri continuavano a sorridergli... E perché mai non avrebbero dovuto? Il carisma della ricchezza sconfinata operava magie ovunque lui andasse.

    Alexander Kosta rappresentava una storia di successo di cui tutti ambivano essere in parte protagonisti. Nato in un tugurio, aveva imparato in tenera età che l’unica certezza nella vita era il cibo che lui metteva in tavola e che l’unico amore su cui poteva contare era quello che poteva essere comprato.

    E adesso era in grado di comprare tutto ciò che voleva, compresa un’isola. Già si immaginava un piccolo paradiso per ricchi fiorire laddove un tempo erano solo nuda roccia e povertà. Era un miracolo che l’isola fosse sopravvissuta nonostante il precedente proprietario, Demetrios Lindos.

    Quella ragazza dovrebbe ringraziarmi, pensò Alexander, lanciandole un’occhiata di sfuggita. La gara di motoscafi era solo l’inizio delle migliorie che intendeva apportare. Sarebbero seguiti grandi alberghi, complessi termali lussuosi, centri commerciali... Tutti ne avrebbero beneficiato, persino anche quella piantagrane sul suo vecchio peschereccio.

    All’udire alcuni locali bofonchiare contro il suo progetto, Alexander serrò la mascella. Vide che Ellie era pronta a sbarcare. Voleva davvero un confronto diretto? Aveva una bella faccia tosta! Invece di fare salti di gioia perché lui era arrivato a salvare quell’isoletta da quattro soldi, era pronta a fargli la guerra!

    La guardò percorrere con passo risoluto la banchina. Quasi gli avesse letto nel pensiero, la folla si voltò a guardare nella stessa direzione. Alexander sentì la tensione aumentare, come se tutti stessero presagendo un temporale in avvicinamento. Poi si acquietarono riluttanti e lo fissarono, incerti sul da farsi. Avevano avuto un assaggio della sua magnanimità nel cibo e nell’intrattenimento gratuiti, e volevano di più.

    Nonostante la determinazione di quella ragazza a rovinare l’evento, Alexander li giudicò pronti ad ascoltare il suo piano.

    Il sole inondava la scena, accentuando i colori del paesaggio. Il vento era calato, trasformando il mare in un lago terso. Quella era la sua isola, adesso. Ellie Mendoras aveva commesso il primo, grande errore. Se stava cercando guai, li aveva di sicuro trovati.

    Il volto di Alexander si indurì appena terminò il discorso e le fanciulle presenti gli si accalcarono attorno. Il suo favoloso yacht, l’Olympus, aveva richiamato ogni donna in età da matrimonio.

    Provava un piacere perverso nel vedere le squallide manovre di quelle ragazze dal sorriso finto e dal seno pompato, ma più di tutto godeva nel vederle esitare non appena si rendevano conto del suo profondo disprezzo nei loro confronti.

    Quando la folla applaudì, Alexander allontanò le ragazze. Non gradiva i loro sorrisi smaniosi, preferiva guardare la cima della scogliera dove stavano demolendo pietra dopo pietra la vecchia villa di Demetrios Lindos. Avrebbe ricostruito la casa in cui, nel passato, una giovane donna aveva venduto il proprio corpo a un vecchio, ma prima voleva calpestarne le ceneri.

    Fu costretto, però, a interrompersi non appena Ellie Mendoras si unì alla folla e le voci di protesta si levarono di nuovo contro di lui. Ne comprendeva il motivo, benché non lo giustificasse. Demetrios Lindos era stato un uomo crudele che aveva ridotto in miseria l’isola e alcuni abitanti temevano che Alexander potesse rivelarsi ancora peggio. A parlare in quel momento era la paura, tuttavia lui non avrebbe desistito dal suo fermo proposito.

    Gettò uno sguardo al vecchio peschereccio. Ellie lo aveva ereditato dal padre e, stando alle sue fonti, si era data da fare per ristrutturarlo completamente per accogliere i turisti nei suoi giri pseudoculturali. Poteva continuare benissimo a farli partendo dal nuovo attracco che le aveva offerto. Di certo non le avrebbe permesso di usare uno dei preziosi ormeggi d’alto mare quando erano già stati tutti prenotati. Mentre la guardava, decise che avrebbe annientato la sua ribellione prima che si propagasse come un’infezione.

    La sola presenza di quella donna gli faceva saltare la mosca al naso. Alexander aveva dichiarato che quel giorno era da considerarsi alla stregua di una festa e così tutti si erano presi la briga di agghindarsi. Ellie Mendoras, invece, indossava abiti da lavoro, e non fosse stato per i capelli color biondo rame che le ricadevano quasi fino alla vita, e per il fuoco seducente dei suoi occhi, l’avrebbe presa per un ragazzo.

    Flettendo con insofferenza il corpo muscoloso, Alexander ordinò a se stesso di lasciare perdere quella donna e, dopo un’ultima occhiata penetrante, cancellò dalla mente la sua figura minuta e determinata.

    La frustrazione le aveva serrato il petto in una morsa d’acciaio. Tutte le persone che le stavano davanti, a giudicare dagli abiti costosi, non avevano nulla da perdere con Alexander Kosta. Gli abitanti dell’isola rischiavano di essere ignorati se non si muoveva alla svelta. Doveva trovare il modo di raggiungere il palco e strappare di mano il microfono a Kosta. Ma come? Il podio era presidiato dagli addetti alla sicurezza...

    Doveva aspettare e avvicinarsi con cautela, senza dimenticare la posta in gioco. Quando raggiunse un lato della tribuna, si fermò per ricomporsi.

    Alexander dominava il palco. Solo con il suo carisma era in grado di mettere in soggezione l’intera platea. Quali chance avrebbe avuto di tenergli testa?

    Sussurri provenienti da volti ignoti la incalzarono ad avanzare. Gli isolani avevano bisogno di lei. Avevano paura di Kosta e la stavano supplicando di parlare in loro vece.

    Anche lei aveva paura.

    Dietro quel sorriso cordiale e quel bel viso percepiva l’acciaio più impenetrabile. Kosta poteva anche essere dotato del fascino abbagliante di un divo del cinema, ma era un uomo spietato. Immaginò che il vestito di lino leggero fosse stato confezionato apposta per mettere in risalto un fisico muscoloso e allenato.

    Sobbalzò quando lui la sorprese a guardarlo. Il polso le batteva all’impazzata e sospirò sollevata non appena Kosta girò la testa dall’altra parte come a dire che non dava alcun peso alla sua presenza.

    Con enorme stupore Ellie si rese conto che, in realtà, lei voleva che Alexander Kosta la notasse.

    Era difficile resistere a quello sguardo penetrante verde mare e a quella mascella appena oscurata da un velo di barba. Le labbra sensuali e l’espressione gelida facevano a pugni, e l’erotismo che aleggiava intorno a lui la spaventava e la intrigava allo stesso tempo.

    «Forza, Ellie...»

    Il mormorio si fece sempre più insistente e lei fu sul punto di agire quando la folla applaudì e Kosta sorrise. Sembrava quasi un ragazzo mentre si passava una mano tra i capelli...

    Ellie tuttavia sapeva bene che lui era considerato uno squalo e non si sarebbe fatta abbindolare.

    Si slanciò in avanti e salì sul palco. Alexander Kosta iniziò a muoversi verso di lei, ma i riflessi delle sue guardie del corpo furono più veloci.

    Ellie rabbrividì. Poi fu il caos. Donne che urlavano mentre i gorilla di Kosta cercavano di afferrarla.

    «Non mi toccate!» urlò Ellie, indietreggiando. Lo sguardo di Alexander la terrorizzò.

    «Dov’è finito il suo coraggio?» osservò lui. «Che cosa vuole?» chiese poi con tono aspro.

    «Semplicemente essere ascoltata.»

    «Adesso?»

    Ellie non cedette.

    «Non mi viene in mente un momento migliore.»

    «Cosa crede di ottenere?» le domandò Alexander, fissandola rabbioso.

    «Parlo a nome della mia gente.»

    «La sua gente?»

    Quel tono di scherno la indignò. «Non gliene importa un bel niente di loro» dichiarò con impeto, benché si fosse ripromessa di essere calma e ragionevole. «Lei è come tutti gli altri ricconi che visitano Lefkis con le

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