Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Le nuove regole del capo: Harmony Collezione
Le nuove regole del capo: Harmony Collezione
Le nuove regole del capo: Harmony Collezione
E-book151 pagine2 ore

Le nuove regole del capo: Harmony Collezione

Valutazione: 5 su 5 stelle

5/5

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Compassata e rispettabile...
Katie Bannister è graziosa e riservata. Un mondo a parte, rispetto al suo nuovo datore di lavoro, l'audace e dannatamente sexy Alberto Ruggiero.

... almeno fino a quando non viene sedotta dal suo stupendo capo.
Enrico è abituato alla vita mondana e a tutto ciò che essa comporta. Katie, invece, si sente come un pesce fuor d'acqua, anche quando deve semplicemente rinfrescare il proprio look, del tutto inadatto a quello dell'assistente personale di un noto milionario. Ma non saranno solo gli abiti che Alberto la spingerà a cambiare, nella sua vita.
LinguaItaliano
Data di uscita9 set 2018
ISBN9788858986653
Le nuove regole del capo: Harmony Collezione
Autore

Susan Stephens

Autrice di origine inglese, è un ex cantante professionista oltre che un'esperta pianista.

Leggi altro di Susan Stephens

Autori correlati

Correlato a Le nuove regole del capo

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Le nuove regole del capo

Valutazione: 5 su 5 stelle
5/5

1 valutazione0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Le nuove regole del capo - Susan Stephens

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Italian Boss, Proud Miss Prim

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2009 Susan Stephens

    Traduzione di Carla Maria De Bello

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    HHarlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2010 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5898-665-3

    1

    Sei ore e quindici minuti sulla stessa sedia, alla stessa scrivania, nello stesso freddo ufficio, nella stessa città del nord...

    Aveva perso la voglia di vivere.

    O quasi...

    Organizzare una conferenza telefonica con il signor Alberto Ruggiero a Roma era una sofferenza anche per un giovane e tenace avvocato come Katie Bannister, considerato che prima di riuscire a parlare con lui doveva affrontare la schiera dei suoi sdegnosi assistenti.

    Eppure doveva mantenere la calma, in fondo era una professionista stimata e rispettata.

    Senza uno straccio di vita privata.

    Nessuna vita privata? Questo forse avrebbe reso le cose più semplici? Sfortunatamente Katie era dotata di una fervida immaginazione e le sue vivaci fantasie le avevano spesso complicato l’esistenza. Semplice e decisamente poco attraente, sapeva diventare spigliata e sicura di sé in un batter d’occhio, specialmente al telefono.

    Data la sua posizione di ultima arrivata all’interno dello studio legale, a Katie non veniva normalmente richiesto di occuparsi di clienti tanto importanti; ma questo era un problema di poco conto, a detta del socio più anziano e, se davvero desiderava fare carriera, sarebbe stato meglio per lei stringere i denti e darsi da fare...

    «Pronto?»

    Finalmente! «Signor Ruggiero?»

    «Sì...?»

    Quella voce profonda le scatenò un brivido lungo la schiena. Ma l’istinto non era sufficiente a dimostrare l’identità dell’interlocutore. Certo l’italiano era una lingua decisamente sensuale e... Con decisione allontanò da sé quei pensieri e ultimò le verifiche che aveva preparato.

    A suo credito, il signor Ruggiero rispose a ognuna di esse con cortesia e precisione. Con sgomento di Katie, invece, la sua immaginazione non smise un attimo di galoppare. Con gli occhi della mente riusciva già a vederlo: alto, moro, affascinante...

    Ciononostante, quella conversazione si stava rivelando decisamente più semplice di quanto si fosse aspettata.

    In fondo doveva solo comunicare al magnate italiano la notizia che era diventato il principale beneficiario dell’eredità del fratello.

    «Dell’eredità del mio fratellastro» la corresse.

    La suadente voce baritonale con cui le aveva parlato fino a quel momento aveva ora acquisito una sfumatura fredda come l’acciaio.

    Sembrava severo, quasi disinteressato.

    Ma un uomo così difficile da contattare difficilmente avrebbe indugiato in inutili chiacchiere, rammentò Katie a se stessa. «Mi scusi, signor Ruggiero, l’eredità del suo fratellastro...»

    Man mano che la conversazione continuava, Katie raccoglieva indizi. Se c’era una cosa in cui davvero eccelleva era leggere le voci delle persone. Il periodo trascorso studiando come cantante d’opera in uno dei conservatori di musica più importanti del mondo aveva insegnato al suo orecchio già ben impostato a valutare istantaneamente una voce, abilità che si era rivelata al tempo stesso affascinante e pericolosa.

    «Possiamo andare al punto, signorina Bannister?»

    «Naturalmente.»

    La reputazione di Katie in quello studio era dovuta principalmente alla sua ostinata perseveranza, così come alla capacità di calmare anche il più irritabile dei clienti; eppure, dopo un’intera giornata trascorsa in quel freddo ufficio, neanche lei ne poteva più. Non stava cercando di notificare un mandato, per l’amor del cielo, piuttosto stava cercando di informare il signor Ruggiero che era entrato in possesso di un bel po’ di denaro.

    Parecchio, suppose Katie gettando un’occhiata alla rivista che le ragazze dell’ufficio avevano così premurosamente piazzato sulla sua scrivania. L’affascinante Alberto Ruggiero appariva proprio sulla copertina. Non che la cosa le interessasse, ovviamente. Serrò la mascella e continuò a spiegare a uno degli uomini più ricchi d’Italia perché lei dovesse incontrarlo di persona. A Roma, dove una volta sognava di andare in veste di cantante...

    «Be’, non ho proprio tempo di venire fin lì.»

    In un istante Katie tornò alla realtà. «Suo fratello lo aveva anticipato...» Quando si accinse a leggere la lettera che accompagnava il testamento, il suo cuore aumentò il battito. Quell’uomo non era soltanto un magnate di successo, ma un playboy di grande risonanza. Affermare che Katie Bannister e Alberto Ruggiero fossero due pianeti lontani anni luce sarebbe stato un eufemismo. Chiunque, all’interno dell’ufficio, aveva trovato divertente che la vergine ufficiale dello studio fosse stata incaricata di trattare con uno dei playboy più noti d’Italia. E, se la sua espressione era rimasta impassibile per l’intera durata di quelle irritanti battute di spirito, la sua immaginazione si era invece scatenata. Superata la trepidazione iniziale, Katie aveva spronato se stessa a reagire. Di cosa doveva preoccuparsi, in fondo? Alberto Ruggiero avrebbe gettato un’occhiata alla piccola e insignificante Katie Bannister e immediatamente lei sarebbe stata in salvo.

    «No, mi dispiace» gli rispose. «Temo che gli effetti personali del suo fratellastro non potranno esserle inviati per posta, signor Ruggiero.»

    «Perché no?»

    «Perché...» Fece un profondo respiro. Possibile che non riuscisse a essere più disponibile? E doveva per forza parlarle in modo tanto brusco? Suo fratello era appena morto, per l’amor del cielo! Non lo incuriosiva sapere cosa ci fosse scritto nel testamento?

    «Le istruzioni del suo fratellastro sono estremamente specifiche, signor Ruggiero. Ha nominato lo studio legale che rappresento, il Flintock, Gough and Coverdale, come esecutore del testamento e il signor Flintock mi ha incaricato di mettere in atto le istruzioni contenute nella lettera.»

    «Contenute nella lettera?» echeggiò. «Ma di cosa sta parlando?» La voce era al tempo stesso secca e divertita. «Le consiglio di parlare in modo chiaro con me, signorina.»

    Mai, prima di allora, qualcuno si era permesso di criticare la sua professionalità e stava diventando sempre più evidente che ad Alberto Ruggiero non importasse un accidenti del fratello. Riusciva addirittura a immaginarlo, adesso, mentre si dondolava sulla sua poltrona di pelle, assolutamente ridicolo con quei denti bianchi, i capelli neri come inchiostro e lo sguardo beffardo.

    Chiuse gli occhi e supplicò se stessa di mantenere la calma. «Quello che sto cercando di spiegarle, signor Ruggiero...»

    «Non usi quel tono accondiscendente con me.»

    «Le domando scusa, non era mia intenzione...»

    «Allora la perdono.»

    Quelle parole le scivolarono addosso come una carezza. Stava forse flirtando con lei? Sembrava davvero che fosse così, e il corpo di Katie si ritrovò a reagire di conseguenza. «Allora possiamo fissare un appuntamento?» suggerì tornando con determinazione al motivo della telefonata.

    «Come vuole» mormorò Alberto con una velata nota di sarcasmo, ma quel suo tono gutturale fu sufficiente a scatenare in Katie un brivido di anticipazione. Guardò fuori della finestra. La fredda e autunnale pioggia dello Yorkshire si rivelò il più repentino ritorno alla realtà che potesse immaginare. Sotto l’aspetto convenzionale e addirittura modesto di Katie, infatti, si celava una incredibile smania per i viaggi. Un tempo sognava di visitare tutti i teatri d’opera più famosi del mondo... Chissà se ora avrebbe avuto il coraggio di fare quel viaggio a Roma nelle sue nuove vesti di avvocato o se il ricordo della perdita della sua voce da cantante sarebbe stato troppo doloroso da sopportare?

    «Allora» la incitò quasi spazientito. «Non ho a disposizione l’intera giornata. Quando vuole che ci incontriamo?»

    Desiderava prendersi una pausa e avrebbe potuto essere a Roma già il giorno successivo. «Cosa ne dice di domani, signor Ruggiero?» chiese quasi senza pensarci.

    «Perfetto, allora.»

    «Grazie per la collaborazione.» Il cuore le batteva con una rapidità tale da permetterle a stento di respirare. Parlare al telefono era semplice, ma quando il signor Ruggiero avrebbe constatato di persona quanto fosse ansiosa e insignificante... E quando lei avrebbe visto Roma...

    «Non vedo l’ora di conoscerla» le disse. «A proposito, lei ha una voce deliziosa.»

    Una voce deliziosa... Grazie... Era naturale che un playboy tentasse di flirtare, e il signor Alberto Ruggiero non poteva certo immaginare che quella stessa voce fosse stata ridotta in cenere dopo un incendio nella casa dello studente in cui Katie alloggiava. In ospedale, la notizia che tutti i suoi amici erano scampati al disastro senza conseguenze l’aveva riempita di gioia e tuttavia non aveva potuto non scoprirsi devastata di fronte all’evidenza che la propria voce si fosse ridotta a un gracidio per colpa di un’eccessiva inalazione di fumo.

    Stranamente, poi, coloro che non erano a conoscenza di quella triste vicenda trovavano il tono rauco della sua voce particolarmente attraente. Ma non era quello il solo danno ricavato da Katie nell’incendio. Non avrebbe più cantato per il resto della sua vita, e sulla schiena aveva cicatrici sufficienti ad assicurarle che nessuno l’avrebbe mai vista nuda. Quando la sua carriera artistica si era bruscamente interrotta, aveva reagito costruendosi una nuova vita nelle vesti di avvocato. Si trattava di un’esistenza vissuta nell’ombra, a dire il vero, ma non era la luce dei riflettori ciò che le interessava: a lei mancava la musica.

    «Signorina Bannister? È ancora lì?»

    «Chiedo scusa, signor Ruggiero. Mi è caduta una cosa dalla scrivania.»

    O perlomeno desiderò che fosse successo, meditò fissando lo sguardo sulla rivista. Una mole di muscoli scolpiti e abbronzati, coperti da un austero vestito firmato la guardava dalla copertina. Nessuno avrebbe mai potuto accusare Alberto Ruggiero di avere l’aspetto del ragazzo ricco e tranquillo.

    «Spero non abbia cambiato idea riguardo al nostro incontro!»

    Ci fu un debole accenno a una sfida, in quel tono di voce, sfida a cui il corpo di Katie reagì con entusiasmo. «Assolutamente no» lo rassicurò decisa. Poi afferrò la rivista e fece per scaraventarla sul pavimento, quando fu costretta a fermarsi. La cinica curva della bocca di Alberto le dava sui nervi, ma dovette ammettere che era perfetta per il suo tono di voce. E, se già non ci fosse stata abbastanza perfezione nella vita di quell’uomo, l’immagine lo raffigurava con il braccio stretto intorno alle spalle di una ragazza bionda talmente adorabile da sembrare una bambola.

    Ma sarebbe stata una bella esperienza, disse Katie a se stessa. Poteva farlo. Quel viaggio a Roma non era altro

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1